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Inviato

Sto cercando informazioni sulle dimensioni delle coniazioni del XIII° secolo.

Le informazione trovate finora sono queste:

Ducato--------diametro ~20mm peso ~3,5g
Grosso--------diametro ~20mm peso ~2,0g
Piccolo-------diametro ~14mm peso ~0,4g
Bianco--------diametro ~14mm peso ~0,4g
Quartarolo----diametro ~17mm peso ~0,8g

1) Davvero le monete medievali erano così piccole? Le varie fonti consultate non lasciano spazio a dubbi, ma per me è stata una sorpresa.

2) Qual'è il loro spessore? Ho provato a ricavare lo spessore medio dai dati sopra riportati e la densità della lega, ma il risultato mi sembra inattendibile. Es: secondo i miei conti un quartarolo è mediamente spesso 0,4 mm. Secondo un articolo su attilacoins, calcolare il volume di una moneta in tal modo è completamente inaffidabile "per riprova ho fatto questa analisi con il 5 lire aquilotto e il risultato è che dovrei avere uno spessore di 1,18 mm invece di 1,68 correttamente misurato", lo spessore dev'essere misurato. Sapreste darmi una misura o stima anche grossolana?

Faccio parte di una associazione che fa rievocazioni storiche medievali in Veneto. Un membro della nostra compagnia sta realizzando dei conii per battere monete commemorative degli eventi da distribuire al pubblico. Sto raccogliendo informazioni sulle monete dell'epoca in modo da fargli realizzare dei conii per battere riproduzioni* da esporre ai visitatori e rendere i nostri costumi più completi. La scelta è ricaduta sulle monete della Serenissima perché la nostra città ne ha sempre fatto parte e circolavano ben oltre i suoi domini. Ho raccolto abbastanza informazioni sull'iconografia dei rilievi per disegnare le maschere per realizzare i conii, mi servono i diametri e lo spessore medio per dimensionare i tondelli da battere.

*Lo scopo è quello di realizzare monete che visitatori possono prendere in mano e farsi una idea di come fossero per dimensioni e disegno del rilievo, come riproduzioni non saranno neanche lontanamente passabili come originali d'epoca.


Inviato

Credo che rifare esattamente le monete medievali sia piuttosto difficile. Questo per motivi di tecnica, lega e... mano. Soprattutto il denaro e il bianco erano monete piccolissime e sottili. Più facile forse realizzare il grosso o il ducato. Nel catalogo di Lamoneta puoi trovare le immagini di tutte le monete di quell'epoca.

Arka


Supporter
Inviato (modificato)

Buona serata

Innanzitutto va premesso che in sede di coniazione delle monete che hai riportato nel tuo specchietto, il massaro doveva tener conto di una tolleranza, proprio perché battute a mano, era difficilissimo avere monete uguali per diametro, peso e spessore; va da se che il peso di queste monete doveva rientrare in un "range", fermo restando che ci potevano essere comunque differenze in più o in meno, anche oltre detto "range". L'importante è che venisse rispettato il numero di pezzi nell'unità di peso che, a Venezia, era il marco, pari a gr. 238,49936; che poi una fosse un po' piu' pesante o spessa o di diametro maggiore, non importava ... salvo che fosse esageratamente piu' pesante o spessa o di diametro maggiore. :pleasantry:

Se prendi la monetazione battuta sotto il dogato di Pietro Gradenigo (1289- 1311) che ha tutti gli esemplari da te elencati, abbiamo

Ducato--------diametro ~20mm peso da gr. 3,51 a 3,56
Grosso--------diametro da mm 20 a 22 peso da gr. 1,97 a 2,18
Piccolo-------diametro da mm 12 a 13 peso da gr. 0,21 a 0,32
Bianco--------diametro da mm 12 a14 peso da 0,20 a 0,42
Quartarolo----diametro ~18mm peso ~0,98

Come vedi, per alcuni tipi le differenze sono anche elevate, considerate le dimensioni .... quindi non mi preoccuperei più di tanto dello spessore; che sia mm 0,05 o 0,10 non credo sia qualificante per delle copie; anzi potrebbe essere una caratteristica che impedisca di "spacciarle" per originali.

Cordiali saluti

luciano

Modificato da 417sonia

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Grazie per le risposte.

@Arka: L'obbiettivo è realizzare riproduzioni che permettano di riconoscere gli originali, non di riprodurli esattamente. Nella lega non useremo metalli preziosi per ovvie ragioni di sicurezza: i visitatori saranno liberi di prenderle in mano. Un altra differenza è nel lasciare la moneta lucida come doveva apparire allora, senza secoli di patina. Paradossalmente è più facile realizzare le monete di piccolo taglio. I conii saranno incisi in acido, l'unico limite alle dimensioni è la risoluzione della stampante con cui realizzi la maschera. Di contro realizzare grossi e ducati è più complicato per via delle diverse gradazioni del rilievo che mal si prestano all'incisione in acido.

@417sonia: Sto cercando delle misure per il dimensionamento, non per produrre monete metrologicamente identiche tra loro. Ad esempio prendo un valore nella parte alta del "range" dei diametri per decidere le dimensioni dell'immagine sul conio. Come sottolinei, la presenza di irregolarità le rende più fedeli agli originali. Il peso mi interessa in funzione del calcolo dello spessore della moneta. I pesi delle riproduzioni saranno comunque fuori misura data l'assenza di oro e argento. Però, mentre una differenza di + 0,2 g è indistinguibile al tatto, + 0,2 mm di spessore si notano eccome. La misura, o una buona stima, dello spessore renderebbe più facile la scelta della lamiera da cui ricavare i tondelli.

La maschera per il quartarolo:
2s67dar.jpg
E' un quartarolo? Sì, indubbiamente. La scritta lo identifica come di Iacopo Tiepolo (1229-1249), ma lo stile non si rifà a una coniazione precisa per via di alcuni dettagli.


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