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Inviato

Salve a tutti....premetto che non sono un professionista, ho letto disparati tutorial sulla pulizia delle monete ma ci sono dei punti ancora da chiarirmi...

Si parla spesso di patina-nopatina, di quando la pulizia può essere più dannosa che benefica...esiste un punto, un confine entro il quale definire patina qualcosa di valore, o patina come un qualcosa di eccessivo che riduce la gradevolezza e l'identificazione chiara di una moneta??

Io possiedo questa moneta, si tratta di un GRANO di CARLO II del 168X ... l'ho identificato grazie allo stemma reale molto ben visibile, inoltre dal fatto che non è sicuramente battuto a martello mi sembra di poter scartare le prime versioni....

Vorrei solo sapere.....pulirla non pulirla, togliere quella patina color verdastro è un bene?? il lato più rovinato ha delle incrostazioni sempre verdastre che impediscono di vedere i tratti migliori della moneta....

Che prodotti e tecniche dovrei utilizzare ?? Bagno in vasellina, olio d'oliva, acido citrico...etc etc...??per ora è in ammollo nell'acqua distillata e stop...

ho trovato la stessa moneta in rete che è totalmente senza patine verdastre e ben ripulita...come potrei arrivare ad un simile risultato ??

spero in un vostro aiuto se possibile correlato da spiegazione per un neofita totale come me ...

grazie a tutti

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Inviato

Ciao, la tua moneta è molto compromessa, ha ossidazioni del rame molto pesanti ( le macchie verdi sono ossidazioni dello strato superficiale del metallo) la moneta simile alla tua che hai visto in internet probabilmente ha una patina senza l'intaccatura del vederame, quest' ultima non è possibile asportarla senza danneggiare irrimediabilmente la moneta, non conosco la tipologia della tua moneta, se è rara o meno, comunque non vi è nessun sistema per farla divenire "bella" come quella che hai visto sulla rete.

saluti

TIBERIVS


Inviato

Si parla spesso di patina-nopatina, di quando la pulizia può essere più dannosa che benefica...esiste un punto, un confine entro il quale definire patina qualcosa di valore, o patina come un qualcosa di eccessivo che riduce la gradevolezza e l'identificazione chiara di una moneta??

Il confine dell'eccessivo è proprio il caso di questa moneta. Il problema è che come ha già detto TIBERIVS è troppo ossidata per tentare di restaurarla... peccato.


Inviato

ma quindi dovrei lasciarla così...??

una pulizia semi-invasiva che la renda quantomeno riconoscibile non è possibile??

la rimozione di queste ossidazioni del rame come la potrei tentare??


Inviato

Nei casi come questo la patina verde è troppo compromessa per essere recuperata. Solitamente il restauratore cerca di capire se lo strato di patina sottostante (nel tuo caso lo strato rosso di cuprite) è più sano e conserva ancora i dettagli del modellato. Quando lo strato sottostante è buono, si cerca di rimuovere quello superiore compromesso facendo attenzione a non danneggiare anche quello sottostante.

E' dunque un'operazione delicata che si esegue sia con mezzi chimici sia meccanici.


Inviato

Perfetto...siete stati tutti molto esaustivi.

Visto il valore della moneta e la sua non raritá sarei propenso più a tentare di renderla meglio leggibile che non lasciarla morire cosi disprezzata...

Vorrei tentare con qualche prodotto chimico lento e poco invasivo...acido citrico (succo limone concentrato) dite possa andare bene?? meglio ad immersione o con sfregamento?


Inviato

Ciao!

Io avevo una moneta più o meno nelle stesse condizioni della tua, solo che si trattava di un mezzo kreuzer, quindi molto piccola..

L'ho usata, quando ero neofita, per sperimentare metodi di pulizia più e meno invasivi trovati in rete; alla fine sono riuscito a rimuovere totalmente lo strato verde non portandola a metallo vivo ma la moneta, oltre che risultare ruvida tanto profondi erano i solchi causati dall'ossidazione, non è comunque tornata leggibile.

Il mio consiglio è di provare prima con sostanze e metodi meno invasivi e poi passare a quelli più "forti", in questo modo acquisirai una buona conoscenza su cosa tentare e cosa no nei prossimi interventi che farai.


Inviato

Scusate se magari banalizzo il concetto: se io avessi una moneta con una patina già piuttosto "forte" sarebbe opportuno tenerla "sotto controllo" per evitare che la patina "degeneri" e rovini la moneta?

Ho detto un cosa sensata oppure no?


Inviato

Ciao @@TONDELLO!

Io credo che nel caso postato dall'utente più che di patina si possa parlare di corrosione del metallo vera e propria..

Nel caso in cui invece una moneta abbia una patina molto forte, vedi ad esempio il mio littore (lo trovi sulle mie discussioni), non vi è bisogno di tenere sotto osservazione la moneta, basta metterla in capsula o comunque sotto plastica per fare in modo che la patina non avanzi. Ovviamente i giudizi sulla patina sono molto soggettivi..

Diverso è il caso in cui invece una moneta, ad esempio in rame come in bronzo ma anche in argento in alcuni casi, sviluppi dei piccoli puntini verdi, per il rame, o azzurri, per il bronzo, indice di attività del metallo in quel punto; in tal caso sarebbero da tenere in osservazione ed in caso inibirli..

  • Mi piace 1

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Non sembra una moneta di particolare valore, ed i dettagli del rovescio sono abbastanza gradevoli. Considerando che erano monete che in pratica nascevano già brutte...

Personalmente ci proverei, non è un pezzo da 90 e io sono dell'avviso che meglio spatinate ma godibile che così. Considerando che poi con il tempo, tanto tanto tempo, migliorerà


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Se può interessare è anche possibile far saltare l'ossidazione cuocendo la moneta per 10-20 sec a 120-150° e poi immergerla in acqua fredda per indurre uno shock termico .

Non è consigliabile per tutte le monete però, solo rame e non tutte le tipologie in quanto il rame non è mai uguale.

La cottura rende fine l'ossidazione cosi da poterla rimuovere successivamente con uno stuzzicadenti.

Effetti collaterali: perdita della patina che si trasforma in brunitura.

Non rimuove le corrosioni ma, solo le incrostazioni calcaree miste ad ossidazione.

Vietato scaldarla fino ad un punto di arroventamento, o pre-arroventamento (quando la fiamma comincia ad essere verde-blu) questo rovina totalmente il metallo.

Per mia esperienza è possibile gestire una tale pratica ma è necessario effettuare dei test su monete sacrificabili prima di attuarlo su pezzi importanti.

No monete romane.

Questa pratica è utile in alcuni e pochi casi.

La tua moneta sembra un Carlo II. Patina non ce n'è. E' molto sottile da trovarsi attaccata all'ossidazione o calcare. Ci sono chiazze di metallo di origine con intorno l'incrostazione. Suppongo tu l'abbia rimossa meccanicamente.

Modificato da Fidelio

Inviato

Salve a tutti....premetto che non sono un professionista, ho letto disparati tutorial sulla pulizia delle monete ma ci sono dei punti ancora da chiarirmi...

Si parla spesso di patina-nopatina, di quando la pulizia può essere più dannosa che benefica...esiste un punto, un confine entro il quale definire patina qualcosa di valore, o patina come un qualcosa di eccessivo che riduce la gradevolezza e l'identificazione chiara di una moneta??

Io possiedo questa moneta, si tratta di un GRANO di CARLO II del 168X ... l'ho identificato grazie allo stemma reale molto ben visibile, inoltre dal fatto che non è sicuramente battuto a martello mi sembra di poter scartare le prime versioni....

Vorrei solo sapere.....pulirla non pulirla, togliere quella patina color verdastro è un bene?? il lato più rovinato ha delle incrostazioni sempre verdastre che impediscono di vedere i tratti migliori della moneta....

Che prodotti e tecniche dovrei utilizzare ?? Bagno in vasellina, olio d'oliva, acido citrico...etc etc...??per ora è in ammollo nell'acqua distillata e stop...

ho trovato la stessa moneta in rete che è totalmente senza patine verdastre e ben ripulita...come potrei arrivare ad un simile risultato ??

spero in un vostro aiuto se possibile correlato da spiegazione per un neofita totale come me ...

grazie a tutti

Per darti un idea del trattamento cui parlavo nel post precedente.

Aquistata a pochi euro sono riuscito a tirarne fuori le sembianze.

Nella prima foto era praticamente impossibile andare oltre, le ossidazioni si erano unite al calcare formando una "calce" compatta che avrebbe soltanto fatto aprire crateri fino al metallo vivo. Dopo il trattamento si è dovuto asportare il materiale meccanicamente con appositi mezzi miniaturistici e lenti di ingrandimento. Non mostro ulteriori fasi di trattamento finali (lisciatura, leggera debrunitura, lucidatura) che rendono decisamente apprezzabile la moneta.

Good look oo)

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