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Cerimonia del Possesso del Laterano


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Inviato (modificato)

Leggo su alcuni testi antichi in particolare sul classico di Saverio Scilla del 1715 sulle monete pontificie, ma anche sulla "storia de' solenni possessi" di Francesco Cancellieri che in occasione della presa di possesso del Laterano da parte del nuovo Pontefice, venivano distribuite ai poveri ed al popolo in generale delle monete coniate per l'occasione.

Ora, identificare tali monete nel tardo XVII e nel XVIII secolo è semplice, tali emissioni riportano generalmente impressa l'indicazione del possesso del nuovo pontefice, e sono generalmente pezzi da 1/2, 1 grosso, 1 o 2 giuli.

a quanto mi risulta il primo a coniare questo tipo di monete fu Clemente IX nel 1667, che decise di procedere con questa modalità di distribuzione al popolo al posto del classico lancio delle monete nella piazza per evitare la ressa, i feriti ed anche i morti che generalmente funestavano la pratica dell'elemosina ai poveri nell'atto del possesso, e che inevitabilmente avvantaggiava i soggetti forti e giovani, a discapito dei deboli e malati che spesso non riuscivano a raccogliere alcuna moneta.

L'ultimo invece a coniare dei pezzi con l'indicazione del possesso fu Pio VI.

Mi risulta però che la consuetudine della distribuzione delle monete al popolo in occasione del possesso sia comunque proseguita nel XIX secolo, testimone è il sonetto di Gioachino Belli del 1832 e intitolato "Er grosso dell'incoronazzione", che dipinge splendidamente e con colori molto vivaci l'ingiustizia e l'avidità degli addetti alla distribuzione.

La mia domanda quindi è: quali monete venivano distribuite in tale occasione prima e dopo le emissioni comprese tra Clemente IX e Pio VI e fino a quando questa pratica ha avuto luogo?

Riporto, per il gusto ed il piacere che da alla lettura, il testo del sonetto di Belli che ho sopra citato... buona lettura a tutti voi :good:

Duncue lo vôi sentì si pperché ttosso?

Perché dd’avanti all’arba inzin’a mmone
sò stato a bbervedé lì de piantone
iggnud’e ccrudo e cco la guazza addosso.

Eppoi quann’è stat’ora de dà er grosso
cianno uperto un spirajjo de portone
pe infilacce un’a uno ar cortilone,
come se fa a l’agnelli er zegno rosso.

Ladri futtuti! a mmé mmezzo grossetto
m’hanno dato a lo sbocco der cortile,
e a cquarche ddonna poi fino un papetto.

E ar vortà li cartocci in ner bascile,
se tienevano er fonno immano stretto
rubbanno un cuartarolo oggni bbarile.

Modificato da slapdash84
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Inviato

Ciao, probabilmente al di fuori del periodo che hai individuato la pratica di donare monete ai poveri non avveniva con delle coniazioni "speciali", ma semplicemente attingendo alle monete di serie, presumibilmente tra le prime coniate dal nuovo pontefice se si considerano le tempistiche per approntare i coni e la relativa vicinanza della cerimonia di Possesso del Laterano con l'elezione al pontificato, in genere sempre entro l'anno I.

Per quel che riguarda il XIX secolo, è questa l'idea che mi faccio leggendo il sonetto del Belli, che cita più di un nominale; è plausibile che si tratti di monete "standard", non coniate per l'occasione o comunque particolarmente riconoscibili.

Oltre a Pio VI che hai citato, anche il seguente pontefice, Pio VII, ha coniato monete dedicate a questo evento; senza argento, solamente i pezzi in rame da uno, mezzo baiocco e da un quattrino.

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-PIOVIIP1

Ciao, RCAMIL.


Inviato

@rcamil grazie della precisazione, pio VII in effetti mi era scappato..

Ad ogni modo, quando mi ritrovo tra le mani delle monete della serie del possesso non posso non immaginare la scena della distribuzione, le mani dei poveri che si protendono per accettare la carità, la speranza di aggiudicarsi "un papetto" invece di un misero mezzo grosso... a pensarci quelle monete raccontano storie di sofferenza e miseria così lontane eppure così vicine alle vicende dei nostri tempi...

Il libro completo della "Storia de' solenni possessi de' sommi pontefici" di Francesco Cancellieri è disponibile gratuitamente su google books, sono pagine interessantissime da leggere, raccontano le vicende del possesso da Leone III all'allora regnante Pio VII (il libro è del 1802, quindi racconta mille anni esatti di vicende del papato). All'interno ci sono moltissimi riferimenti alla distribuzione del denaro al popolo... lettura consigliata a tutti gli appassionati...

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Inviato

La cerimonia del "possesso", consistente nel fatto che il pontefice eletto si reca alla basilica di San Giovanni Laterano, cattedrale di Roma, per prendere possesso della propria diocesi è stata celebrata anche con emissione di medaglie.

Ricorda il Bertuzzi (Medaglie di Pio VII, ecc.) che il Pontefice, dopo i riti, faceva cadere nella tiara di ciscun cardinale che si prostrava per il bacio del piede alcune monete a titolo di presbyterium (altre monete venivano gettate al popolo allorchè il corteo papale rientrava in San Pietro). Verso la fine del 1500 le monete donate ai cardinali furono sostituite dalla medaglia celebrativa dell'evento: una emissione specifica della medaglia è certa dal pontificato di Urbano VIII fino al pontificato di Pio IX, ma sono catalogate anche alcune medaglie precedenti (Gregorio XIV; per Paolo V forse fu utilizzata la medaglia annuale anno I).

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