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Il CARACENA DI MILANO


dabbene

Risposte migliori

Raccontare storie e cercare di creare qualche spunto di riflessione....questa in realtà poteva starci anche nella discussione " Progetto : una moneta per utente " ma è anche giusto dividere un po' i contributi.

Allora intanto l'ambito storico, stiamo parlando del periodo in cui a Milano c'erano Filippi IV e Maria Anna d'Austria e cioè tra il 1649 e il 1665.

Nel 1649 accade un avvenimento che sarà importante per Milano, celebrandosi le nozze tra i due a Madrid, Maria Anna proveniente da Vienna e diretta a Madrid fa visita a e sosta a Milano esattamente il 17 giugno 1649.

Milano non attraversava un gran momento, anzi la situazione era a dir poco difficile, situazione economica gravosa, deficit altissimo, tra l'altro flagellata dal maltempo eppure Milano volle per l'occasione risultare degna e pronta per l'evento.

Furono stanziati per i festeggiamenti ben tredicimila scudi, le porte e gli archi della città furono preparati a festa, la popolazione si preparò anche i con fuochi d'artificio, fu insomma festa grande....

Ma nel 1649 Milano ritengo per l'occasione volle far di più, emise una coniazione con i ritratti dei due Re futuri sposi Filippo IV e Maria Anna, coniazione che il MIR Milano, chiama moneta o medaglia, il Crippa parla di emissione speciale, Rodolfo Martini nel Catalogo delle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano passa a definirlo mezzo filippo.

In effetti il peso era corrispondente a quello del mezzo filippo, riporta la data del 1649 in esergo al rovescio, le immagini dei busti reali sono bellissime, ricche, precise, da avvenimento speciale.

Al diritto sotto il busto viene riportato CARACENA GVBERNAN, in quanto l'emissione fu voluta dal Governatore spagnolo all'epoca in Milano, il Marchese Caracena, dal cui nome deriva il dire emissione CARACENA.

Molte riflessioni si potrebbero dire e spero in un vostro ampliamento, mi limito a chiedermi la giusta dicitura della coniazione, credo in una emissione speciale anche per quello che riportò lo storico Cremosano sul tutto :

" quali denari furono poi distribuiti a curati delle parrocchie acciò essi a poveri della cura fossero con carità ripartiti "

Quindi sembrerebbe una emissione limitata per l'avvenimento con un intento poi di beneficienza, il fatto poi che il peso corrispondesse a quello del mezzo filippo poi permetteva comunque un uso delle stesse con quel valore.

Gli amici appassionati della monetazione corrispondente napoletana potranno fare anche loro delle osservazioni sul ritratto di Filippo IV che risulta qui con lunga capigliatura, baffi e pizzo.

Il colletto non è più pieghettato, ma liscio e semplice, una raffigurazione simile a Napoli compare dal 1642 e diventa definitiva nel 1648 ( Pannuti, - Riccio ), a Milano compare qui nel 1649, il ducatone coi capelli corti verrà coniato invece fino al 1655, anno in cui anche a Milano con un denaro da 80 soldi il sovrano risulterà con fluente chioma.

Quindi tanta carne al fuoco per chi vorrà.....il tipo di emissione, il fine della stessa, la bellezza della stessa, la varietà nel ritratto e il confronto con altre emissioni anche di altre zecche...., da un certo punto di vista mi ricorda un po' l'emissione speciale fatta per il giuramento a Milano di Maria Teresa d'Asburgo, emissione che poi divenne moneta corrente per la popolazione.

D/ PHILIPP IIII HISP RE ET ME DVC, busto a destra coronato di Filippo IIII, in esergo CARACENA GVBERNAN

R/ MARIAE ANNAE PHILIP IIII HISP ETC REG VX 1649, busto a sinistra di Maria Anna

Da Asta NAC 32, 23-1 - 2006, lotto55

Rif. : Crippa 35/A, CNI 125, MIR 378, Verri 547

Per pura cronaca e informazione un esemplare è nella prossima asta Nomisma 50, esattamente un Crippa 35/B, moneta ritenuta dal Crippa e MIR un R/4 con una offerta alla base di 25.000 Euro.

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Don Luigi de Benavides, Carillo, e Toledo, Marchese di Fromista, e Caracena, Conte di Pinto, Signore delle Ville d' Ynes, S. Munoz, e Matilla, Cavaliere dell' Ordine di S. Giacomo, Commendatore di Guamachiucco, del Consiglio Supremo di Guerra di S. M., Suo Gentiluomo di Camera, Governatore dello Stato di Milano, e Capitano Generale in Italia.

Governatore di Milano 1648-1656

Da Serie de Governatori di Milano F. Bellati

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Vediamo se riesco a stimolare in voi qualche ulteriore riflessione :blum:......, l'emissione è indubbiamente rara, almeno da quanto si vede nelle aste, nel contempo però le Civiche Raccolte di Milano ne hanno ben 4 esemplari , 3 con GVBERNAN, 1 con GVBERN e anche in buona conservazione.

Questo potrebbe farci pensare sempre più a una emissione limitata anche numericamente, emessa solo in quel contesto specifico, che magari venne anche usata come moneta corrente, ma magari visto il pezzo pregevole e il ricordo dello stesso magari anche conservata e questo spiegherebbe anche la buona conservazione dei pezzi.

Quindi anche voi sareste per una emissione speciale ?

L'altra particolarità è la comparsa sulla moneta del nome con tanto di carica del Governatore Caracena, anomalia credo anche questa, il Caracena si battè per questa coniazione, la volle e forse volle anche il suo nome come merito dell'iniziativa.

Le analogie e i confronti con i busti del Filippo IIII di quest'epoca napoletani possono essere un ulteriore spunto come anticipato già nel mio primo post, certamente il pezzo ha una dovizia e precisione di particolari, non comune nella monetazione milanese dell'epoca, basta guardare le corone, gli stessi tratti di Filippo IIII, baffi, pizzo, il colletto, e ancor di più lo si nota nel busto di Maria Anna, sempre coronata, una veste riccamente ornata, collana, gioielli, la testa coronata ornata da lunghe piume.

In un certo qual senso si opera per una emissione di prestigio, volutamente da esibire e sorprendere, fattura e iconografia precise, il tutto rientrerebbe nell'aver fatto un pezzo speciale per una occasione speciale....

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Per il momento non mi soffermo sulla moneta in se, per me stupenda!!! ma sulla sua emissione.

Sicuramente ha tutte le caratteristiche e motivazioni per essere un' emissione speciale, per la monetazione spagnola dello stato di Milano avere rappresentata la regina è cosa rara, solo nel 1593/1594 sotto Filippo II nella serie " donvm dei " nel Soldino al D/ sono presenti i busti accollati ( non va presa in considerazione la monetazione di Carlo II Primo Periodo in quanto la Madre era reggente ).

Ho delle perplessità invece sull' uso della moneta, ovvero che queste furono donate alle parrocchie per poter dare sostentamento ai poveri. Vedendo la conservazione dei pezzi conosciuti diciamo dal BB in avanti, se fossero state offerte alle parrocchie e "spese" normalmente non sarebbe arrivato a noi qualche esemplare più circolato, tosato o addirittura con foro di sospensione?

Il mio pensiero è che queste medaglie/monete ( di cui non si conosce il numero dei pezzi coniati ) furono donate ad autorità importanti milanesi ed estere durante i festeggiamenti.

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Tutto in effetti condivisibile e vediamo se altri vorranno commentare e aggiungere altro.... la scelta della Regina al rovescio e con che raffigurazione !!, il fatto che siano poche quelle conosciute e in buona conservazione, il fasto e la ricchezza della coniazione ci portano più sul celebrativo, ostentativo, emissione ricordo più per pochi che per tutti.

Nel contempo è anche giusto ricordare quanto dice lo storico M. Cremosano riportato anche sul Crippa nel suo " Memorie storiche milanesi dell'anno 1642 al 1691 " che parla di beneficienza per le parrocchie e quindi in tal caso probabilmente ci dovrebbe essere stato un certo uso da parte degli utilizzatori e forse una usura maggiore delle stesse arrivate a noi.

C'è anche da dire che comunque ci sono due varianti conosciute una con GVBERNAN, una con GVBERN, una variante col DVCIS invece del DVC, nel CNI e nel GNECCHI viene riportata anche una ulteriore variante con due globetti all'esergo, il Crippa però ritiene di non averne visto uno così e lascia aperto per questa variante a ragionevoli dubbi.

Quindi anche queste piccole varianti potrebbero far pensare a un quantitativo di coniazioni, anche se effettivamente non conosciamo i numeri, forse neanche poi così limitato, d'altronde lo stanziamento finanziario per l'avvenimento fu ragguardevole comunque a quanto viene riportato.

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Bravo @@aleale, intanto per essere intervenuto e poi per aver proposto questo confronto di ritratti un Milano chiama Napoli diciamo così .....ogni tanto ci vogliono anche questi raffronti, qui pur essendo le coniazioni differenti, in effetti Filippo IIII e' raffigurato con folta capigliatura e per quel che vedo mi sembra anche con baffi e pizzetto e stiamo parlando di 1647, certamente qui potrebbero dire la loro in tanti, magari @@eracle62, ma anche @@francesco77.....

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Il ritratto fu senz’altro un segno tangibile di dominio, ma anche forma espressiva degli artisti che si confrontarono per poter al meglio rappresentare non tanto le sembianze, quanto la regalità, lo stile, l’espressione, il dinamismo, ma più di ogni cosa il messaggio…

Come quello che volle dare Filippo IV al problema della tosatura che in quegli anni raggiunse il suo apice.

Infatti il fenomeno della tosatura delle monete era già conosciuto in epoca medievale, ma ebbe il suo culmine proprio con la monetazione di Filippo IV. In pratica i tosatori grattavano via dal bordo della moneta, con degli appositi strumenti, della polvere d'argento, che tesaurizzavano. Una volta effettuata l'operazione il lestofante rimetteva in circolazione la moneta, che manteneva comunque il suo valore nominale (che a conto fatti poteva anche essere dimezzato con questa pratica) pur essendo più "leggera" nel suo materiale nobile..la piaga della tosatura fu la causa di un dissesto economico non da poco nella metà del '600 che portò alla rovina numerose banche ed istituti di cambio. Erano previste pene severissime per i tosatori a cui potevano anche venire tagliate le mani per il crimine commesso.

Per ovviare a questo crimine vennero anche coniati, sempre regnante Filippo IV, dei carlini che presentavano una doppia perlinatura concentrica, ciascuna delle quali riportava un nominale..man mano che la moneta veniva tosata la prima perlinatura si perdeva e arrivando a quella più interna la moneta acquistava un nominale inferiore, diciamo che veniva declassata!

Gli esemplari napoletani di Filippo III e Filippo IV di Spagna sono l'esempio più lampante di questa frode. Verso il 1620 si propose al vicerè di Spagna di coniare un ingegnosa moneta "antitosatura". Quest'ultima aveva oltre la leggenda al dritto due cerchi concentrici con i valori indicati di 5 Grana e 10 Grana, se si provava a tosare il bordo eliminando la parte con il valore di 10 Grana la moneta avrebbe indicato il valore di 5 e quindi per uno o due grammi al massimo si rischiava di perdere il 50% del valore nominale della moneta.

I tosatori, però, ne sapevano una più del diavolo e, tosavano solo un angolo, lasciarono intatto il resto per poterla spacciare senza problemi ingannando magari qualche ingenuo non molto pignolo. Questa moneta è la testimonianza più tangibile della volontà da parte delle autorità di limitare il fenomeno della tosatura, reato, quest'ultimo, punito con carcere duro, torture ed in alcuni casi con la morte.

NAPOLI - FILIPPO IV - Carlino 1624

Al centro il busto del sovrano in abiti regali con la testa nuda, il tutto è racchiuso dal bordo anti-tosatura che reca due valori 10 Grana ( Carlino) e 5 Grana.

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Degli esemplari del mezzo filippo Caracena conservati nelle CRNM uno è si e no un MB; è vero che gli altri 3 esemplari sono di bella conservazione, particolarmente i due riprodotti anche sul Crippa, ma a cercarne se ne vedono in genere abbastanza circolati. Poi sarà anche questione di fortuna o di esperienza personale: io ne ho viste sempre piuttoso bruttarelle, e per questo sono convinto che abbiano avuto regolare circolazione. Che sia un'emissione "speciale" credo ci siano pochi dubbi (il Crippa la mette tra le emissioni speciali, al pari di pezzi come i due ducatoni o i grandi multipli in oro). Anche l'uso di più di una coppia di conii dovrebbe documentare che vi sia stata una coniazione apprezzabile, difficilmente riservata ai soli omaggi alle autorità. Almeno questo è il mio pensiero.

Un esemplare sotto il BB, per esempio, è passato alla Cronos 3, e anche l'esemplare passato nella Negrini 28 era parecchio "vissuto", nonostante la generosa valutazione di qSPL (personalmente a fatica l'avrei indicata BB - trovo più gradevole quello venduto da Crippa)

Modificato da Charis
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Personalmente i due esemplari citati hanno una conservazione simile, dove il Re è messo meglio per uno e l' altro meglio con il ritratto della Regina.

Sicuramente troppo generosa la valutazione qSPL...................... però averne così!!

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@@Charis, le volevo chiedere se indicava le pubblicazioni o i cataloghi delle aste dove ha visto gli esemplari di questa coniazione.

Grazie

due li ho citati: Cronos 3 e Negrini 28 (quest'ultimo, per chi volesse, è proprio in questi giorni da Nomisma - non male da queste nuove foto; quelle del catalogo negrini forse erano un po' penalizzanti, direi un buon BB); i 4 delle CRNM li ho esaminati di persona (ma sono pubblicati nel volume del dott. Martini per Filippo IV e Carlo II), e qualcun altro mi è passato sotto gli occhi sfogliando cataloghi datati per ricerche personali (non ho segnato le ricorrenze perché non oggetto di mie ricerche).

Modificato da Charis
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Ah va bene stiamo parlano delle " solite note ", avevo capito leggendo il primo intervento che parlava di esemplari non pubblicati che aveva potuto visionare " ......ma a cercarne se ne vedono in genere abbastanza circolati. Poi sarà anche questione di fortuna o di esperienza personale: io ne ho viste sempre piuttoso bruttarelle,......."

Tornando alla conservazione, l' esemplare catalogato al n. 3 della collezione di Milano è quello con conservazione più bassa poi vengono gli esemplari passati nella Cronos 3 e Negrini 28 i restanti conosciuti sono da paura per la tipologia della medaglia/moneta.

Nell' asta NAC del 2006 ( esemplare fotografato dal MIR Milano ) la conservazione è molto alta.

Nelle aste svizzere Nummorum Auctiones S.A del 1979 e Kunst und Munzen del 1988 non erano presenti, devo controllare se nella strepitosa Auktion LEU 68 del 1996 fosse stato presente un esemplare.

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Ah va bene stiamo parlano delle " solite note ", avevo capito leggendo il primo intervento che parlava di esemplari non pubblicati che aveva potuto visionare " ......ma a cercarne se ne vedono in genere abbastanza circolati. Poi sarà anche questione di fortuna o di esperienza personale: io ne ho viste sempre piuttoso bruttarelle,......."

Tornando alla conservazione, l' esemplare catalogato al n. 3 della collezione di Milano è quello con conservazione più bassa poi vengono gli esemplari passati nella Cronos 3 e Negrini 28 i restanti conosciuti sono da paura per la tipologia della medaglia/moneta.

Nell' asta NAC del 2006 ( esemplare fotografato dal MIR Milano ) la conservazione è molto alta.

Nelle aste svizzere Nummorum Auctiones S.A del 1979 e Kunst und Munzen del 1988 non erano presenti, devo controllare se nella strepitosa Auktion LEU 68 del 1996 fosse stato presente un esemplare.

be', qualche altro esemplare in vecchi cataloghi l'ho visto, ma non ho mai preso appunti.

per esempio l'esemplare fotografato nello Gnecchi (repertorio) ha evidente tracce di circolazione (pur rimanendo più che gradevole).

Modificato da Charis
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ammetto che la foto è penosa e vecchissima, ma ciò non toglie che ho sempre preferito il ritratto del marito. (se esportate la foto si apre un forte ingrandimento - la qualità è quella che è, per inserirla ho dovuto comprimerla fino al limite dell'accettabile)

post-36643-0-14617500-1410327563_thumb.j

Modificato da Charis
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Per questa moneta non riesco ad avere preferenze tra D/ e R/ è stilisticamente bellissima.

Questo ritratto della Regina è arrivato ai giorni nostri in ottime condizioni, notare il particolare del fermacapelli con i rilievi alti mentre il sole sul petto e la croce sulla corona schiacciati.

In momenti diversi da questi...................fare la pazzia ci si poteva pensare!!!

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