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Elena


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Inviato (modificato)

Torniamo a parlare di Storia e Archeologia facendo un salto a Tor Pignettara o Torpignettara , una zona di Roma situata tra le Vie Casilina Labicana e Prenestina , dove troviamo il Mausoleo di Elena , madre di Costantino .
In passato l'odierno territorio di Torpignattara ebbe varie denominazioni, tra cui quella antica , di epoca romana , di "Ad duas lauros” .
La prima notizia del luogo , Ad duas lauros, la si deve allo scrittore latino cristiano Tertulliano che ci informa che i questa località vi era la residenza o Villa imperiale , che esisteva ancora successivamente in piena epoca cristiana . Fu infatti in questa Villa imperiale dove l'Imperatore Valentiniano III , fu ucciso nel 455 , durante una congiura , pare per vendicare l' uccisione di Ezio per mano dello stesso Valentiniano III , mentre era impegnato in esercizi di tiro con l'arco nella piazza d'armi della sua residenza . La località comprendeva, oltre la residenza imperiale , anche le ville , i Castra e il Campus Martius , dove si svolgevano regolarmente gli addestramenti e le esercitazioni dei reparti militari .
Il nome Tor Pignettara deriva da una denominazione popolare attribuita al Mausoleo di Elena , fatto erigere dal figlio , l'imperatore Costantino I , tra il 326 e il 330 d.C . Tale mausoleo sorge come detto , all'interno dell’ area anticamente denominata Ad duas lauros , ricca di Storia estremamente importante , che segno’ la fine dell’ Impero occidentale con l’ assassinio di Valentiniano III , ultimo rappresentante di una dinastia imperiale ufficiale , dopo di che si ebbero solo effimeri imperatori fino alla fine dell’ Impero . La zona comprende tra l'altro , i resti interrati di una basilica addossata al mausoleo e nel sottosuolo si estendono le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro . La struttura del tamburo superiore , in parte crollata , è costituita da calcestruzzo nel quale sono incorporate delle anfore dette pignatte , che avevano l’ unico scopo di alleggerire la costruzione .
La fantasia popolare ha dapprima coniato il termine "torre delle pignatte" per indicare il monumento e la zona circostante , poi con il tempo il termine si è trasformato in "Torpignattara" o "Tor Pignattara", tutt'oggi in uso .

Altre note prese dalla rete :

Precedentemente alla costruzione del mausoleo , l'area era utilizzata come cimitero dagli Equites singulares . Si sono infatti ritrovate numerose iscrizioni riguardanti gli Equites nella zona di ad Duas Lauros , ma non è stato possibile individuare l'esatta ubicazione del sepolcreto . I numerosi ritrovamenti effettuati durante gli scavi della basilica costantiniana , effettuati nel 1956 dagli archeologi Deichmann e Tschira , confermano che la necropoli degli Equites era probabilmente situata nelle immediate vicinanze del mausoleo di Elena , se non addirittura sotto di esso . È infatti plausibile la tesi secondo cui il sepolcreto sia stato volutamente distrutto da Costantino come vendetta nei confronti degli Equites che nella battaglia di Ponte Milvio , per la conquista dell'impero, si schierarono contro di lui in favore di Massenzio .
Dopo la morte di Elena la proprietà di Ad Duas Lauros fu assegnata alla chiesa . Nel secoli successivi il mausoleo subì l'erosione dei fenomeni atmosferici cui si aggiunse l'intervento umano , con asportazione di pietre e marmi che vennero utilizzati come materiale da costruzione . Nell'VIII secolo il mausoleo divenne una fortezza difensiva . Benché trasformato e parzialmente in rovina , il monumento continuò ad ospitare la tomba di Elena fino all'XI secolo , quando il sarcofago fu trasportato nella chiesa del Laterano ed è oggi conservato nei Musei Vaticani . Magnifica lavorazione in rosso Porfido .

(nota personale : vista la struttura e l'allegoria a carattere militare del Sarcofago di Elena , che poco si addice ad una donna , credo che questo sia stato prelevato ed adattato , allo scopo di accoglier le spoglie di Elena ; d'altra parte Costantino non era nuovo a prelevare da antichi monumenti , materiali per uso personale , vedi ad esempio il suo Arco a fianco del Colosseo )
Il mausoleo di Elena costituisce uno dei più importanti complessi architettonici della Roma paleocristiana del IV secolo . L'edificio a pianta circolare , è costituito da due cilindri sovrapporti , di cui il superiore di diametro inferiore , con una copertura a cupola . Il cilindro inferiore ha un diametro esterno di 27,74 metri ed uno interno di 20,18 metri . L’altezza totale era in origine di 25,42 metri , mentre oggi è di circa 18 metri .
Internamente il cilindro inferiore ha una forma ottagonale . Nei vertici sono poste delle nicchie , alternativamente rettangolari e semicircolari , una delle nicchie rettangolare costituiva l’ingresso . In corrispondenza delle nicchie , nell’anello superiore , si aprivano otto finestre ad arco.

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Modificato da Legio II Italica
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Inviato

Del generale Ezio bisogna rammentare che fu l'unico a sconfiggere Attila, anche in virtù della sua cattività giovanile presso gli Unni, durante la quale apprese le loro tattiche e modalità di combattimento, se non erro.

Naturalmente la vittoria si dovette anche all'aiuto visigoto.

L'epoca di Valentiniano III è forse la più oscura, intrigante, piena di colpi di scena che la storia romana ci abbia lasciato.

Solo per dirne una, la madre di Valentiniano III, era la celeberrima Galla Placidia (di cui spero che @@Legio II Italica presto ci fornirà informazioni sulla sua tomba, anche se molto nota) che fu al centro di complotti, avvelenamenti, intrighi di potere, matrimoni eclatanti... Una donna diciamo davvero fatale...una specie di Agrippina ma in versione cristiana.

PS: lo so che era meglio se avessi detto qualcosa su Elena,m a essendo una donna talmente timorata di Dio che non ci sono aneddoti così gustosi, se non ciò che riguarda la ricerca delle sacre reliquie in Terra Santa.


Inviato

Ciao Claudio, bellissimo articolo.

Quando ne farai uno sulle reliquie contenute nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme?


Inviato

Del generale Ezio bisogna rammentare che fu l'unico a sconfiggere Attila, anche in virtù della sua cattività giovanile presso gli Unni, durante la quale apprese le loro tattiche e modalità di combattimento, se non erro.

Naturalmente la vittoria si dovette anche all'aiuto visigoto.

L'epoca di Valentiniano III è forse la più oscura, intrigante, piena di colpi di scena che la storia romana ci abbia lasciato.

Solo per dirne una, la madre di Valentiniano III, era la celeberrima Galla Placidia (di cui spero che @@Legio II Italica presto ci fornirà informazioni sulla sua tomba, anche se molto nota) che fu al centro di complotti, avvelenamenti, intrighi di potere, matrimoni eclatanti... Una donna diciamo davvero fatale...una specie di Agrippina ma in versione cristiana.

PS: lo so che era meglio se avessi detto qualcosa su Elena,m a essendo una donna talmente timorata di Dio che non ci sono aneddoti così gustosi, se non ciò che riguarda la ricerca delle sacre reliquie in Terra Santa.

Ciao @@ARES III, Elena sarà stata dimorata di Dio ma in vecchiaia, in gioventù era tutt'altro...penso che @@Legio II Italica, ci può ragguagliare sulla vita di Elena e sul ruolo da ella svolto durante il Congresso di Nicea del 325 d.c.


Inviato

Del generale Ezio bisogna rammentare che fu l'unico a sconfiggere Attila, anche in virtù della sua cattività giovanile presso gli Unni, durante la quale apprese le loro tattiche e modalità di combattimento, se non erro.

Naturalmente la vittoria si dovette anche all'aiuto visigoto.

L'epoca di Valentiniano III è forse la più oscura, intrigante, piena di colpi di scena che la storia romana ci abbia lasciato.

Solo per dirne una, la madre di Valentiniano III, era la celeberrima Galla Placidia (di cui spero che @@Legio II Italica presto ci fornirà informazioni sulla sua tomba, anche se molto nota) che fu al centro di complotti, avvelenamenti, intrighi di potere, matrimoni eclatanti... Una donna diciamo davvero fatale...una specie di Agrippina ma in versione cristiana.

PS: lo so che era meglio se avessi detto qualcosa su Elena,m a essendo una donna talmente timorata di Dio che non ci sono aneddoti così gustosi, se non ciò che riguarda la ricerca delle sacre reliquie in Terra Santa.

Ciao @@ARES III , non erri , Ezio passo parte della prima giovinezza come ostaggio prima di Alarico , poi di Attila , da cui apprese il modo di combattere degli Unni , tattica che poi utilzzo' nella famosa battaglia dei Campi Catalaunici per sconfingerlo , anche con l' aiuto di vari popoli germanici ( per interesse , non certo per favorire il nome Romano ) questa battaglia di popoli ricorda un po' , anche se per altre circostanze , l' antica battaglia di Sentino .

Giusto anche il commento sul periodo storico di Valentiniano III . Per la tomba di Galla le notizie sono scarse data l' epoca confusa di quel periodo infatti non si conosce con certezza dove sia stata sepolta , chi la da sepolta a Ravenna , chi a Roma , provero' a fare delle ricerche ma dubito molto di trovare delle prove abbastanza sicure .

Ciao @@eliodoro , le reliquie a cui ti riferisci sono conservate presso la Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma , sono tanti anni che non vado a visitarla e sinceramente i ricordi sono scarsi , mi hai dato uno spunto per tornarvi , pero' prima mi piacerebbe terminare la ricerca sugli antichi Mausolei , nei prossimi giorni ne avrei altri due da trattare .


Inviato

... di epoca romana , di "Ad duas lauros” ....

... Fu infatti in questa Villa imperiale dove l'Imperatore Valentiniano III , fu ucciso nel 455 ...

.

Oppure assassinato in quel di Ravenna, presso il locale Palazzo Imperiale... "in locus qui dicitur Laureta"


Inviato
...la celeberrima Galla Placidia (di cui spero che @ ...

Eh, magari fosse nota...

Almeno, se intendi il mausoleo di Galla Placidia in quel di Ravenna certo è noto, ma non ha mai ospitato le spoglie di Galla Placidia, nonostante un sarcofago all'interno ne porti, per tradizione, il nome (ma un altro è in quel di Milano).

Galla Placidia, quasi certamente, fu sepolta (con le spoglie del figlio Teodosio fatte traslare dalla Spagna) nel mausoleo imperiale che già accolse Onorio e Maria, presso la vecchia basilica costantiniana di S. Pietro, poi demolito, vecchia basilica compresa, per la costruzione della nuova basilica.

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Inviato (modificato)

Di Elena non sono note monete di "Consacrazione" a carattere pagano e questo e' ben comprensibile , pero' di contro non sono neanche note monete emesse per celebrarne la morte "Religiosa" , da parte di Costantino ; chissa' se queste due monete possano in qualche modo collegarsi alla morte di Elena avendo come simboli stelle e lune , simboli comunque collegati al cielo e quindi a Dio .

Che ne pensate ?

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Modificato da Legio II Italica

Inviato

Oppure assassinato in quel di Ravenna, presso il locale Palazzo Imperiale... "in locus qui dicitur Laureta"

Ciao @@Flavio , le notizie circa il reale luogo della morte di Valentniano III sono infatti controverse , comunque la versione piu' accredidata e' che la corte imperiale di Valentiniano si trovasse normalmente a Ravenna , ma che l'imperatore abbandonò in occasione dell' invasione dell' Italia da parte di Attila , per recarsi poi a Roma , dove in seguito fu ucciso nel luogo del predium "Ad duas lauros" come la tradizione riporta .


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