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Inviato

Come promesso vi posto un luigino di un'altra zecca, Lucca, Lucca mi è particolarmente cara numismaticamente parlando, ho cercato di capire le monete di questa zecca dal misterioso affascinante denaro, al grosso colla splendida iconografia del Volto Santo, a quelle dell'età moderna, santacroce, scudo....

Mi mancava una moneta che per Lucca è marginale, ma che c'è ed è il luigino....ho ovviato alla mancanza, anche se il luigino di Lucca non è affatto facile trovarlo.

Il fenomeno luigino sappiamo cosa è stato e cosa ha rappresentato, per Lucca entriamo in una coniazione limitata, al 1668, ma certamente era difficile in quel momento e in quell'area sottrarsi al fenomeno luigino, che tradotto in parole povere voleva dire lucro per chi volesse coniarlo.

All'inizio del 1668 gli impresari veneziani Berti chiesero alla Repubblica di coniare luigini nella zecca locale, i Berti tra l'altro già coniavano a Torriglia.

Il riferimento è al classico luigino francese, busto di donna, stemma coronato, inizialmente si pensa di mettere tre aquilette, poi per confondersi meglio in Levante si passò al tipo con le alabarde, per poi concludere prima del termine delle coniazioni coi gigli.

Coi gigli ci si avvicinava senza alcun scrupolo al tipo francese, tra l'altro la differenza tra alabarde e gigli è volutamente minimale .

Dei luigini di Lucca si sono occupati in diversi, il Massagli, il Bellesia e ovviamente Cammarano.

Il Massagli ci fornisce due spiegazioni sul perché siano stati prodotti, una di tipo ufficiale, una di tipo popolare, in base alle voci che circolavano.

La prima si riferisce a zecchieri disonesti, l'altra per pagare un debito dell'Imperatore ; il Cammarano propende per la seconda, a volte è più facile e semplice far dire la verità al popolo.

Interessanti le leggende, quella al diritto con " la bella immagine della virtù ", e qui abbiamo un collegamento con quelli di Torriglia, e al rovescio si richiama il titolo con le oncie, cinque, sei o sette.

La monete si differenziano tra con alabarde che sono state coniate per prime e con gigli che sono quelle finali, mi sembra essere coi gigli, un Cammarano 190, ma chiedo a voi conferma poiché le differenze sono minime tra i due tipi e la moneta ha qualche lacuna al rovescio.

Come riferimenti ho guardato la corona se trifogliata o trigigliata, il primo giglio a sinistra che è quello più visibile e il gambo del giglio in basso.

Argento, peso 1,70 gr., diametro 21 mm.

D/ PVLCRA ( stella ) VIRTVTIS ( stella ) IMAGO, busto femminile a destra

R/ ( stella ) TRES ( stella ) SECVRES ( stella ) BONIT ( stella ) VNC ( stella ) QVINQ , stemma coronato con tre gigli ai lati 16 68

A voi per commenti sia sulla catalogazione e su questo ulteriore luigino e su Lucca e il suo luigino credo si possa aggiungere volendo altro ancora.

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Inviato

Buonasera,

complimenti per il post

Saluti

Latino ;)


Inviato

Cerco di tener vivo l'argomento che ritengo meriti qualche parola in più e qualche ulteriore riflessione.

Certamente una riflessione può essere fatta sulla catalogazione, inoltre un altro aspetto che ho notato è una forte variabilità su come viene considerata la rarità tra per esempio Cammarano, Bellesia, MIR.

Un paio di riflessioni ancora su questi luigini di Lucca, Lucca arriva tardi a coniarli solo nel 1668, il fenomeno era già abbondantemente esploso dovunque, e la coniazione a Lucca sarà per forza limitata nel tempo, forse non si pensava a un stop così ravvicinato delle esportazioni per il Levante, tra l'altro i Berti proposero anche di fare l'esportazione in Levante di un'altra moneta, il barbone che risultò però troppo grande e di bassa lega per quei mercati.

Probabilmente la Repubblica di Lucca si trovò in quel momento in difficoltà per pagare un ingente debito all'Imperatore e il coniare luigini di bassa lega per pagare impegni del Levante dell'Imperatore fu una buona idea per quel momento anche per la differenza che c'era tra i luigini e altre monete.

L'altra osservazione è che per Lucca, dove siamo abituati a prestigiose coniazioni, il fenomeno luigini è circoscritto per periodo e per emissioni e sicuramente non interessava i propri territori ma erano fatti solo per l'esportazione.

E' quindi una anomalia per Lucca, una moneta anonima non in linea con la storia lucchese e che imita un'altra moneta come il luigino di Dombes.

Certamente questa non è la moneta dell'identità, il fenomeno durerà poco, nel 1669 termineranno le coniazioni sia a Lucca che in altre zecche, per Lucca però arriveranno altri momenti e altre prestigiose monete.....

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Inviato (modificato)

Difficile dire di più, complimenti per l'ampia descrizione,

non posso che confermare la catalogazione Camm. N. 190, sono proprio gigli

e pare che sia la variante un po' più rara rispetto a quella con alabarde.

Che dire di più?

Moneta anonima al tipo di Dombes certamente per esclusiva esportazione/speculazione

coniata da mercanti che per appaltare la zecca pagavano discrete somme (fonte di guadagno per le casse della Repubblica),

mi è sempre risultato un po' ostico (ma non impossibile) pensare che la Repubblica effettuasse direttamente

dei pagamenti in Levante in luigini.

I documenti d'archivio che sinceramente non conosco potrebbero poi dirimere ogni dubbio.

Modificato da expo77
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Inviato

Grazie a @@expo77 per l'intervento e per la conferma della catalogazione della moneta.

In effetti per essere rara, rara è, come dicevo prima la rarità varia molto per gli autori per Cammarano 190 è un R/2, per Bellesia 120 un R, per MIR 219/5 siamo al R4, comunque una moneta di non facile reperibilità anche per il periodo limitato di coniazione.

In questa storia diventano protagonisti anche questi impresari veneziani Berti che si offrono di battere moneta a Lucca, non solo luigini ma si offrono anche per altre monete, installano attrezzature, il Consiglio sembra avere fiducia totale in essi e gli conferisce gli importanti incarichi .

Così è riportato nel Consiglio Generale del 30 agosto 1667 il tutto :

" Jacopo e Valentino Berti venetiani domandano alla Repubblica Ecc.ma di poter battere nella sua città per conto loro proprio ottavetti per mandare in Levante di diverse leghe e del cugno che si presenta, con dichiarare che se li occorrerà nel tempo dei cinque anni che domanda questa gratia bariare il medesimo cugno non possino farlo senza consenso della detta Repubblica. "

Ma i Berti si offrono a Lucca anche per altre monete....:

" Offeriscono in oltre alla Ecc.ma Repubblica di battere qualsivoglia monete d'argento per servitio del suo Stato, cioè grossi, barboni, terzi e quindi di scudo a loro spese, e senza che la medesima habbia a havere pensiero di provedere argenti e rami per detto servitio, ma di far tutto di loro proprio, purchè battuta la detta moneta sia dalla Repubblica ricevuta, dopoi che sarà riconosciuta essere della lega e bontà e peso decretato dall.Ecc.mo Consiglio nell'anno prossimo passato, e di pagarle prontamente la valuta in monete d'argento, qual recognitione debba fare ogni volta che ne sarà fatta istanza."

Quindi i Berti impresari importanti che accettavano incarichi da più zecche e che avevano riscosso evidentemente fiducia anche per le ingenti coniazioni di luigini fatte nella zecca di Torriglia e che partirono ben prima nel 1664.

D'altronde i due luigini quello di Lucca e quello di Torriglia hanno grosse similitudini, il busto femminile, lo scudo con gigli o alabarde, la leggenda del diritto il PVLCRA VIRTVTIS IMAGO che Torriglia conferma come a Lucca al diritto nell'anno proprio del 1668.


Inviato

Sempre per offrire un quadro più completo e divulgativo sull'argomento luigino di lucca è interessante vedere e fare un confronto a questo punto con quello con le alabarde, Cammarano 191 ritenuto R/1 e Bellesia 119 con rarità C, moneta coniata precedentemente a quella coi gigli e che ebbe una maggiore produzione a quanto pare.

A parte questo particolare le monete non hanno sostanziali differenze, certamente il giglio puntava a una maggiore somiglianza con la tipologia francese e i coniatori pensavano a una più facile penetrazione nel mercato del Levante.

Da asta F.R. Kunker 175 del 28/9/10, lotto 2365, il luigino con alabarde con data sempre 1668.

Volendo poi si potrebbe anche vedere il raffronto con quelli di Torriglia che hanno ovviamente molti punti in comune.....

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Inviato

Torriglia e Lucca si incrociano in questo periodo come abbiamo già detto, le similitudini tra le due monete, i due luigini, sono molti....

Torriglia, feudo della famiglia Doria, conia monete e non solo luigini ma anche altre monete, certamente la coniazione di luigini fu importante e durò qualche anno dal 1664 al 1669, le caratteristiche sono simili a quelli di Lucca, busto di donna, scudo con tre alabarde, al diritto il PVLCRA VIRTVTIS IMAGO, cambia la leggenda del rovescio e nello scudo oltre le alabarde ci sono anche delle variazioni.

Il Cammarano ne identifica alcune tipologie di sicura attribuzione, altri invece ancora incerte.

Vediamone uno, di certa attribuzione e tra l'altro bellissimo, con scudo con tre alabarde e vediamo le somiglianze che ci sono con quelli di Lucca, è un Cammarano 385 dall'asta Kunker 138, del 11/3/2008, lotto 5239, ovviamente meglio se ci saranno dei rilanci sulla discussione sia Lucca che per Torriglia , le discussioni diventano più vive come sempre se ci sono più voci....

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Provo a dare un po' di vigore alla bella discussione messa in piedi da dabbene

con un'immagine tratta dal catalogo d'asta Kunst und Munzen XXIV del 1984

lotti 1501-1502.

Il primo Cammarano 192 (questo esemplare) il secondo Cammarano 193, rispettivamente gigli e alabarde al rovescio, entrambi con sex nella leggenda al rovescio.

Sarebbe interessante vederne di questi esemplari...

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Inviato

Grazie @@expo77 per i complimenti, checchè se ne dica fanno comunque piacere su un forum dove il volontariato dovrebbe essere l'essenza e la divulgazione il principio....,i due pezzi da te citati mi sembrano, per quel poco che so, molto rari e di difficile visione, forse la rarità indicata per esempio dal Cammarano dovrebbe essere maggiore, R1 e R2, già Bellesia parla di molto raro e rarissimo, R2 e R4 per il MIR, forse questi ultimi due sono più vicini alla realtà....di certo rimane la rarità complessiva di questa moneta e la particolarità dell'indicazione del titolo che cambia riportato in leggenda.


  • 1 mese dopo...
Inviato

sono un vero fan dei luigini (anche se al momento non ne possiedo nemmeno uno! non mi sono ancora capitati chissà perché.. :( per i miei interessi specifici in effetti è forse la più grave lacuna nella mia collezione). e infatti un po' mi dispiace che non ci sia una discussione specifica a tema, come ad esempio quella sui "denari di lucca", in cui far confluire il tutto.. in ogni modo, @@dabbene grazie per questa perla! io adoro lucca come città (visitata nel 2006, meravigliosa, folgorante nella sua compatta bellezza di città-repubblica medievale e dell'ancien regime), e come zecca, rara per l'italia, appunto di repubblica patrizia dell'ancien regime. dunque, lucca + luigino, per me fa il botto! :D

mi diverte davvero la "scusa" per il ritratto femminile in questo luigino.. se non erro anche genova fece cose similari, per giustificare l'imitazione del ritratto della cugina di luigi XIV coniatrice a trevoux, personificazioni di concetti come "la liguria" e simili.. ma qui, a parte che l'imitazione è assolutamente spudorata, ma.. ahahaha l'immagine della duchessa di dombes elevata a "bella immagine della virtù"! :D

chissà se questa donna, l'"originale" in carne e ossa dal così esteso successo iconografico, era davvero così virtuosa.. mah.. :)

  • Mi piace 1

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