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Risposte migliori

Inviato

Una moneta molto particolare, con le quattro depressioni circolari ai lati, che sembra evoluzioni posteriori di incavi che si notano nei posts # 18 e 19…..

Per la numismatica di Creta credo che siamo ancora fermi al vecchio Svoronos (scaricabile con scrib con piccolo pagamento) e a Le Rider (morto nemmeno due mesi fa), ma quest'ultimo credo che si fosse occupato solo delle emissioni più tardive.

Credo che serva ormai uno studio più aggiornato sulla monetazione di Creta, ma non so se esistono eventualmente studi in lingua greca e quindi poco noti…..


Supporter
Inviato

Statere dell’Auction XXVII del gennaio 2012 con la testa di Persefone o Core sul diritto e il rovescio con il labirinto a forma di svastica orientata in senso antiorario, cinque globetti in modello floreale al centro e quadrati incavati in ciascuno dei quattro angoli esterni.

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The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. CRETE. Knossos (c.330-300 B.C.), Silver Stater, 10.96g. Head of Kore-Persephone facing to right, crowned with ears of corn, wearing a pendant earring and a necklace. Rev. The Labyrinth, in the form of a swastika, five pellets in a floral pattern at the centre, four sunken squares in the corners (Svoronos, c.71, 46; Le Rider pl. VII, 4 (these dies)). Lightly toned, good very fine.

Ex Monnaies et Médailles SA, Auction 66, Basel, 22 & 23 October 1984, lot 151. Ex Jascha Heifetz Collection, Part 2, Superior Galleries, New York, 10 December 1989, lot 2627. Ex Giessener Münzhandlung 48, Munich, 2 April 1990, lot 340.

US$ 5,500

apollonia


Supporter
Inviato

Statere della Stack & Kroisos Collections del 14 gennaio 2008 con testa di donna (Arianna o Pasifae) sul diritto e sul rovescio un labirinto a forma di svastica orientata in senso antiorario con cinque globetti al centro e un crescent in ciascuno dei quattro angoli esterni.

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KNOSSOS. Crete. Ca.320-270 B.C.

Stater. Female head l. wearing corn wreath. Rv. Labyrinth in form of swastika, five pellets in center, crescent in each of four outer angles. 11.15 grams. Cf. Svor. 40, pl.V.16 (same obverse die) and 20, pl.V.3 (reverse die). Unusually nice for the issue. Dark tone. Very Fine. (4,000-6,000)

The history of Crete, in large part, is a history of the feuds and civil wars that periodically desolated the island. Knossos, Gortyna and Kydonia were foremost in the struggle for supremacy over the island, with Knossos the largest and most powerful. The coins of Crete tend to have two important characteristics in common. First, the issues are generally softly struck on broad flans, a feature caused by the tendency of the mint masters of Crete to strike over existing coins from other places. While this frequently produces a crude appearance, it also often provides the numismatist with a useful clue in the dating and chronological arrangement of the coins. Secondly, the coin types employed by the cities of Crete are innovative and extremely interesting, often derived from distinctive local myths. For example, Knossos was the legendary location of the labyrinth where King Minos confined the Minotaur.
From the Lawrence R. Stack Collection of Ancient Greek Coins.
Ex Freeman & Sear.

apollonia


Inviato

i 4 fori al R/ potrebbero determinare un valore monetale attribuito alla moneta post coniazione.Le mezze lune nell'ultima moneta postata potrebbero determinare un valore, ma stabilito prima che la moneta fosse coniata.


Inviato

Mi sembra che a Creta non sia in vigore il sistema attico.

Qui siamo intorno a 11 g e questi esemplari sono definiti generalmente come stateri (didracmi) e non tetradracmi, che sarebbero compatibili con i quattro segni ai lati del labirinto.

Quindi non ritengo che siano segni di valore.

E' interessante che l'incuso circolare delle precedenti emissioni venga poi sostituito da un crescente e quindi dovrebbe avere uno stesso significato simbolico.

Qualche idea in proposito (non ho i testi sulla monetazione cretese)?


Supporter
Inviato

Statere dell’asta Busso 407 del 7 novembre 1012 con testa di Demetra sul diritto e sul rovescio il labirinto in forma quadrata tra una punta di lancia e una faretra, con al centro la lettera K (credo l’iniziale di Knossos).

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Insel Kreta Knossos

Stater 320/300 v. Chr. 10.56 g. Kopf der Demeter mit Ährenkranz / Quadratisches Labyrinth zwischen Pfeilspitze und Köcher, im Zentrum K. Svoronos, Crète, S. 71, 48 Le Rider, Monnaies crétoises, Tf. VII, 9. Selten Sehr schön.
Ex Auktion Hess 257, 1986,109.

apollonia


Supporter
Inviato

Statere della CNG 67 del 22 settembre 2004 con testa di Demetra sul diritto e sul rovescio il labirinto a forma di svastica orientata in senso antiorario e quattro (invece dei soliti cinque) globetti al centro.

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CRETE, Knossos. Circa 330-300 BC. AR Stater (11.10 gm). Wreathed head of Demeter right / Labyrinth in the form of a swastika; four pellets in the center. Svoronos, Crète 46 var. (same obverse die, five pellets in center); BMC Crete pg. 18, 4; cf. SNG Copenhagen 370. Good VF, toned, some minor porosity, die rust on obverse. ($2000)

From the Garth R. Drewry Collection.

apollonia


Supporter
Inviato (modificato)

Tetradramma con la testa di Zeus o di Minosse sul diritto e sul rovescio il labirinto di forma quadrata.

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Knossos, Crete, ca 200-67 BC. AR tetradrachm. 14.88 gr. Diademed, bearded, male head right (Zeus or Minos), hair bound in taenia / KNW-S-I-WN, Labyrinth. BMC 43.

Contributed by Vadim Golik, Jan. 2013 http://www.wildwinds.com/coins/greece/crete/knossos/BMC_043.jpg

apollonia

Modificato da apollonia

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Inviato

Tetradramma dell’Ancient & World Coin Auction del 15 gennaio 2007 con la testa di Apollo sul diritto e sul rovescio il labirinto di forma circolare.

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KNOSSOS. Crete. Ca.150-67 B.C.

Tetradrachm. Laureate head of Apollo l., ΠOΛ[] to lower l. 13.62 grams. SNG Dewing 1990. Granular surfaces with some corrosion and horn silver, darkly toned. Edge chipped. Very Fine and rare. (700-900)
From the Leon Gehorsam Collection of Ancient Greek Coins.

apollonia


Supporter
Inviato

Mi sembra che a Creta non sia in vigore il sistema attico.

Qui siamo intorno a 11 g e questi esemplari sono definiti generalmente come stateri (didracmi) e non tetradracmi, che sarebbero compatibili con i quattro segni ai lati del labirinto.

Quindi non ritengo che siano segni di valore.

E' interessante che l'incuso circolare delle precedenti emissioni venga poi sostituito da un crescente e quindi dovrebbe avere uno stesso significato simbolico.

Qualche idea in proposito (non ho i testi sulla monetazione cretese)?

Come tutte le più antiche coniazioni in argento di Creta, anche Cnosso battè inizialmente uno statere di peso tra 11,5 e 12 grammi, usando così il piede eginetico che venne abbandonato nel 270 a. C. per passare a quello fenicio, con un didramma di 6,21-6,68 g come standard.

Non ho idea però del possibile significato simbolico dell'incuso (circolare o quadrato) e del crescent.

apollonia


Supporter
Inviato

Un po’ di mitologia che mi è più congeniale.

Gli avvenimenti a Cnosso dopo che Teseo era riuscito nell’impresa di uccidere il Minotauro grazie all’aiuto di Arianna con la quale era poi partito alla volta di Atene, hanno avuto come protagonista Dedalo al quale Minosse aveva commissionato il labirinto ove rinchiudere l’orribile mostro con il corpo di uomo e la testa di toro. Dedalo era un uomo dall’ingegno straordinario tanto che si narra fosse stato allievo del dio Ermes o secondo altri della dea Atena. Nato ad Atene e pronipote di Eretteo, re della città, godeva di una fama straordinaria in tutto il mondo conosciuto grazie alla sua abilità di architetto, scultore e inventore (gli si attribuiva, tra l’altro, l’invenzione dei singoli strumenti della falegnameria). Ad Atene aveva avviato un laboratorio dove operavano molti apprendisti tra i quali c’era anche suo nipote Talo (noto pure come Acale o Perdice), figlio della sorella Acale. Nonostante Dedalo fosse tanto abile in ciò che faceva (ad es. le sue statue si diceva sembrassero vive a tal punto da aprire gli occhi e muoversi), Talo dimostrava un’incredibile abilità già a soli dodici anni ed era così geniale che un giorno, mentre era sulla spiaggia con i suoi compagni, notò una lisca di pesce (secondo altri la mascella di un serpente) che gli diede l'idea per costruire una sega sagomando così il ferro. Dedalo, preoccupato dal fatto che il nipote potesse oscurare la sua fama di inventore e geloso della maestria del giovane, decise di ucciderlo gettandolo dall’Acropoli di Atene. Dedalo tentò di far credere che Talo fosse caduto accidentalmente ma non fu creduto. Seguì un lungo processo e alla fine, considerata la sua fama, l'Areopago (il tribunale di Atene) lo condannò all'esilio perpetuo. Dedalo si rifugiò a Creta dove si presentò al re Minosse offrendogli i suoi servizi. Il re fu ben lieto di ospitarlo e gli affidò diversi incarichi nominandolo suo inventore-architetto-scultore ufficiale. Durante questo suo soggiorno al palazzo Dedalo attirò il desiderio di una schiava del re di nome Naucrate, la quale si innamorò perdutamente della sua maestria e della sua bellezza e gli diede un figlio di nome Icaro.

(segue)

apollonia

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Inviato

Come sappiamo, a Dedalo si rivolse Arianna, la figlia di Minosse, per sapere come poter aiutare Teseo, di cui s’era innamorata, a uccidere il Minotauro e a uscire dal labirinto. Il consiglio del filo riuscì a far trionfare Teseo nell'impresa. Quando Minosse venne a sapere che ad aiutare i due fu Dedalo, non potendo prendersela con la figlia fuggita insieme all'eroe, pensò di punire l’artista rinchiudendolo insieme al figlioletto Icaro di dieci anni nel labirinto da lui progettato. L'unico modo per uscire dal labirinto, che aveva mura molto alte ma senza soffitto, era evadere volando. Ingegnoso come era, Dedalo riuscì a costrure con delle penne cadute agli uccelli due paia di ali, uno per sè e l'altro per il figlio, che attaccò alle spalle con della cera raccolta da tutti i favi di un vecchio nido d’api. Si raccomandò con Icaro, una volta fuori dal labirinto, di restargli sempre dietro durante il volo, di non strafare e soprattutto di stare attento a non avvicinarsi troppo ai raggi del sole perché le ali potevano staccarsi in quanto il calore avrebbe sciolto la cera. Come non detto, Icaro, durante il volo, provando piacere si allontanò dal padre e raggiunse i raggi del sole che sciolsero la cera e lo fecero precipitare nel mare dove morì. Il povero Dedalo lo vide affondare senza poter far nulla: poi, piangendo disperatamente il figlio perduto, riprese a volare verso la Sicilia. E le sue lacrime, via via che cadevano nell'acqua, venivano catturate dalle Nereidi e trasformate in perle di saggezza. Ancora oggi le nonne, che sanno tante cose, dicono che ogni notte lo spirito di Icaro sale dal mare e vola verso il cielo per giocare con le stelle.

(segue)

apollonia


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Inviato

Sembra che aver visto il figlio precipitare davanti ai propri occhi senza poter far nulla per salvarlo fosse per Dedalo come una punizione del destino per la fine che aveva procurato per invidia al nipote Talo, facendolo precipitare dalla rocca sacra a Minerva e fingendo una disgrazia. Così narra Ovidio nelle Metamorfosi, VIII, 236-259, spiegando nel contempo come nacque la pernice.

"Mentre Dedalo riponeva nella tomba il corpo dello sventurato Icaro, una loquace pernice, nascosta tra la sterpaglia fronzuta, lo scorse, e si rallegrò allo spettacolo sbattendo le ali e manifestando la sua allegrezza col canto.
Questo uccello, mai visto prima di allora, era divenuto tale da poco, perpetuo rimprovero per te, Dedalo.
La sorella infatti, ignara del destino, aveva affidato a costui, perchè lo istruisse, il proprio figlio (Acale), fanciullo di soli dodici anni, ma ben disposto ad apprendere.
Avendo osservato come erano disposte le spine nel dorso dei pesci, ne trasse il modello per incidere sul ferro affilato denti taglienti, inventando così la sega. (...) Dedalo spinto dall'invidia lo precipitò dalla rocca sacra a Minerva, fingendo una disgrazia. Ma Pallade, protettrice delle arti, ricoprendolo di penne durante la caduta lo sostenne e lo mutò in uccello. Conservò ancora il suo nome, ma la vigoria del suo ingegno, un tempo pronto, passò nelle ali e nelle zampe.
Questo uccello non può infatti librare in alto il proprio corpo nè fare il nido tra i rami o su cime elevate; svolazza terra terra, deponendo le uova nelle siepi, e, memore dell'antica caduta, teme i voli troppo alti.
"

(segue)

apollonia


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Inviato

Dopo aver sepolto Icaro, sempre in volo il triste e desolato Dedalo atterrò in Campania, a Cuma, dove costruì un tempio al dio Apollo consegnando le ali da lui progettate per evadere dal labirinto di Creta. Passò infine in Sicilia dove trovò rifugio presso il re Cocalo.

Ma Minosse, che non aveva rinunciato a riacciuffare il fuggitivo dal labirinto di Cnosso, escogitò un piano per rintracciarlo: promise una forte ricompensa a chiunque avesse trovato il modo di far passare un filo tra le volute di una conchiglia, un problema che solo la genialità di Dedalo avrebbe potuto risolvere. Infatti Dedalo riuscì nell'impresa legando un filo a una formica che, introdotta nella conchiglia i cui bordi aveva cosparso di miele, passò tra gli orifizi per trovare il miele. In tal modo Minosse venne a sapere che Dedalo era in Sicilia, ma quando giunse sull’isola e ne pretese la consegna, fu ucciso dalle figlie del re Cocalo che l’aveva ospitato. Dedalo visse ancora molti anni in Sicilia fino a quando decise di andare con Iolao, nipote di Eracle, in Sardegna dove si stabilirono entrambi.

apollonia

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Inviato

@@apollonia: perché non trasformi questa discussione, con tutti i contributi arrivati, in un articolo da pubblicare in qualche rivista numismatica? E' una gran bella discussione e non va perduta, ma conservata e valorizzata.


Inviato

@antvwala @@apollonia @@acraf e tutti coloro che hanno partecipato a questa discussione.

Ho aperto questa discussione proprio perché pensavo di inserire le note salienti di quanto postato in un libro che sto scrivendo che si articola in diversi brani che affrontano la numismatica ,la storia ed in questo caso anche la mitologia,ma non so se innanzitutto siete d'accordo e se in caso affermativo cito solo il forum ,oppure cito i vostri nik o i vostri nomi.

A quanto scritto aggiungerò delle note a riguardo del labirinto che ho trovato e che mi hanno spinto ad un collegamento monetale e ad aprire questa discussione.

--Fatemi sapere

ciò non toglie che anche gli altri possano ,se vogliono pubblicare qualcosa a riguardo


Inviato

x odjob

Ovviamente siamo tutti felicissimi che tu voglia scrivere un libro e che il forum possa fornirti utili spunti.

Penso che Antwala si riferisca piuttosto a un contributo di Apollonia con un articolo più specifico sulle emissioni di Knossos sul labirinto.

Sono due approcci diversi e quindi non c'è alcun rischio a "pestare i piedi".

Con i più vivi auguri per lo svolgimento del libro che hai in mente.

Alberto


Inviato

@@acraf

grazie

ma mi piacerebbe molto che qualcuno di voi scrivesse sul perché vi siano quelle 4 incavature sugli stateri,ovviamente dopo che si è arrivati ad un opinione plausibile.

--Salutoni

-odjob


Inviato (modificato)

@antvwala @@apollonia @@acraf e tutti coloro che hanno partecipato a questa discussione.

Ho aperto questa discussione proprio perché pensavo di inserire le note salienti di quanto postato in un libro che sto scrivendo che si articola in diversi brani che affrontano la numismatica ,la storia ed in questo caso anche la mitologia,ma non so se innanzitutto siete d'accordo e se in caso affermativo cito solo il forum, oppure cito i vostri nik o i vostri nomi.

A quanto scritto aggiungerò delle note a riguardo del labirinto che ho trovato e che mi hanno spinto ad un collegamento monetale e ad aprire questa discussione.

--Fatemi sapere

ciò non toglie che anche gli altri possano ,se vogliono pubblicare qualcosa a riguardo

Per quanto mi riguarda, usa liberamente quel pochissimo che ho scritto, anche se credo di non aver dato nessun contributo alla discussione.

Ovviamente siamo tutti felicissimi che tu voglia scrivere un libro e che il forum possa fornirti utili spunti.

Penso che Antwala si riferisca piuttosto a un contributo di Apollonia con un articolo più specifico sulle emissioni di Knossos sul labirinto.

Sono due approcci diversi e quindi non c'è alcun rischio a "pestare i piedi".

E' così.

Questa discussione sul forum, e non solo questa, si è trasformata in una "riflessione di riferimento" su queste monete di Knossos e su altre ad essere relazionate. Se resta nel forum e nell'attuale forma inevitabilmente dispersiva in quanto dialogata, mi pare che se ne sprechi la potenzialità. Se invece Apollonia (o altri) ne riprendesse l'intero contenuto sotto forma di articolo e lo pubblicasse su qualche rivista a firma "lamoneta.it, forum numismatico", farebbe cosa molto meritoria.

Modificato da antvwaIa

Supporter
Inviato

Come sappiamo, a Dedalo si rivolse Arianna, la figlia di Minosse, per sapere come poter aiutare Teseo, di cui s’era innamorata, a uccidere il Minotauro e a uscire dal labirinto. Il consiglio del filo riuscì a far trionfare Teseo nell'impresa. Quando Minosse venne a sapere che ad aiutare i due fu Dedalo, non potendo prendersela con la figlia fuggita insieme all'eroe, pensò di punire l’artista rinchiudendolo insieme al figlioletto Icaro di dieci anni nel labirinto da lui progettato. L'unico modo per uscire dal labirinto, un intrico di tanti corridoi bui e lunghi che univano tante stanze da alcune delle quali si poteva vedere il cielo perché senza soffitto ma con pareti molto alte e insormontabili, era evadere volando. Ingegnoso come era, Dedalo riuscì a costruire con delle penne cadute agli uccelli due paia di ali, uno per sè e l'altro per il figlio, che attaccò alle spalle con della cera raccolta da tutti i favi di un vecchio nido d’api. Si raccomandò con Icaro, una volta fuori dal labirinto, di restargli sempre dietro durante il volo, di non strafare e soprattutto di stare attento a non avvicinarsi troppo ai raggi del sole perché le ali potevano staccarsi in quanto il calore avrebbe sciolto la cera. Come non detto, Icaro, durante il volo, provando piacere si allontanò dal padre e raggiunse i raggi del sole che sciolsero la cera e lo fecero precipitare nel mare dove morì. Il povero Dedalo lo vide affondare senza poter far nulla: poi, piangendo disperatamente il figlio perduto, riprese a volare verso la Sicilia. E le sue lacrime, via via che cadevano nell'acqua, venivano catturate dalle Nereidi e trasformate in perle di saggezza. Ancora oggi le nonne, che sanno tante cose, dicono che ogni notte lo spirito di Icaro sale dal mare e vola verso il cielo per giocare con le stelle.

N.B. In grassetto la correzione apportata al post iniziale

(segue)

apollonia


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Inviato (modificato)

In attesa delle 'riflessioni' rimandate al rientro dalle vacanze, riferisco di una recente gita a Lucca.

Il 27 agosto scorso, in occasione dei nove anni compiuti da Alessandro, siamo stati a Lucca per fargli visitare la città. All’ingresso del Duomo di Lucca il bimbo richiama la mia attenzione su questo particolare dell’arcata di destra, inciso nel mezzo pilastro aderente alla torre campanaria.

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- Nonno, ma questo è il labirinto fatto costruire da Minosse a Dedalo per tenervi rinchiuso il Minotauro poi ucciso da Teseo aiutato da Arianna, di cui m’hai tanto parlato – dice Alessandro alquanto meravigliato.

Lo conferma la scritta in latino a destra del labirinto così traducibile: “Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò poté uscire eccetto Teseo aiutato dal filo d’Arianna”.

Probabilmente in questa frase sta il significato simbolico del labirinto raffigurato nelle chiese (ad es. quello presente sul pavimento della Cattedrale di Chartres in Francia, simile a questo nella forma ma di dimensioni maggiori): un messaggio allegorico per ricordare che la strada della vita è un labirinto alla ricerca dell'uscita da questo mondo superficiale e materiale e che solo seguendo un "filo di Arianna", un filo che ci appare nella vita di tutti i giorni e dobbiamo essere in grado di riconoscere, si potrà trovare la via d'uscita.

Il fatto che in alcune chiese il labirinto sia in bella evidenza come nella Cattedrale di Chartres mentre nel Duomo di Lucca sia stato collocato all'entrata laterale sotto l'arcata più piccola, quasi da essere anche difficile da trovare, deve ancora trovare una spiegazione. Vuol significare l’impervia strada della vita dove è facile entrare e perdersi, ma difficile trovare la via d’uscita?

Anche alla domanda del perché la figura del labirinto, presente anche in altre zone d'Italia (es. Labirinto di Pontremoli, Labirinto di Alatri) e del mondo (es. Notre Dame di Amiens), sia diffusa solo in particolari zone, nessuno ancora oggi sa dare una risposta soddisfacente.

apollonia

Modificato da apollonia
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Inviato

Bellissima l'osservazione di tuo figlio (nipotino?), che ne dimostra lo spirito d'osservazione e l'intelligenza. Mi piace molto il tuo commento, lucido, stimolante arricchente.

Ma non hai risposto al mio invito di trasformare questa discussione in un articolo....


Supporter
Inviato

@antvwaIa 1

Alessandro è il mio nipotino. Proseguendo la gita con i suoi genitori e mia moglie con le bici prese a nolo appena entrati in città, ci siamo imbattuti sulle mura urbane nella Casermetta San Donato, che ospita il Museo della Zecca di Lucca, la più antica d’Europa e la più longeva avendo battuto moneta dal 650 al 1843.

Qui abbiamo fatto vari acquisti tra cui la medaglia ufficiale Lucca Comics & Games 2012 che raffigura, oltre al motivo centrale del Calendario Maya e alla pin-up girl piuttosto sexy e in atteggiamento provocante sulla sinistra, una porzione del labirinto di Lucca sulla destra.

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La medaglia era disponibile in lega argentata, in lega dorata e in lega bronzata. Naturalmente le ho prese tutte e tre in modo che Alessandro potesse avere sott’occhio i colori dei tre principali metalli monetali, per quanto ne conosca già le caratteristiche principali. Il bimbo è stato contento di questo ulteriore, inatteso regalo di compleanno, mostrando interesse per il labirinto in primo luogo, ma anche per il calendario e direi anche per la ‘baccante col tricorno’ dall’aspetto disinvolto e seducente.

apollonia

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Supporter
Inviato

@antvwaIa 2

Ti sono grato per l’apprezzamento (in verità troppo generoso) dei miei commenti.

Quanto all’invito di dare a questa discussione la forma di un articolo, tieni presente che la mia conoscenza della monetazione cretese e di Cnosso in particolare non è sufficientemente approfondita né adeguatamente supportata dal punto di vista bibliografico.

Vedrò quando torno in sede ma dopo due mesi di assenza chissà quante cose avrò da sistemare.

apollonia


Supporter
Inviato

Questo tetradramma di Selinos (Selinunte), in Sicilia, battuto alla Triton V del 16 gennaio 2002 a ben 30.000 USD, pur senza l’immagine del labirinto è interessante per le connotazioni con Creta rilevate nella didascalia, nonchè per ricordare le opere di Dedalo nel periodo in cui fu ospitato da Cocalo sull’isola in segno di gratitudine (v. post # 39).

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SICILY, Selinos. Circa 450 BC. AR Tetradrachm (17.25 gm). SEL-IN-ONT-[iON], Artemis driving quadriga left, Apollo beside her drawing bow / SELIN-OS, river god Selinos standing left holding patera and branch, sacrificing over altar; cock left, selinon leaf and bull standing on pedestal right.

Schwabacher 9; SNG Lockett 861 = Antikenmuseum Basel 407 = Giacosa, Uomo e Cavallo Sulla Moneta Greca, pl. 23 (this coin); SNG ANS 690 (same dies); Rizzo pl. xxxi, 13 (same dies); SNG Lloyd 1229 (same dies). Beautifully toned, choice EF.

Ex Numismatica Ars Classica Auction 13 (8 October 1998), lot 407; R.C. Lockett Collection (Glendining's, 26 October 1955), lot 747; De Ciccio Collection.

The symbolism on this and the previous coin is complex. The inevitable celery leaf is of course the continuation of the original punning type, while the cult of Apollo, whose unfinished temple is the largest in Selinos, must have been of great importance in the fifth century BC. The connotations with Crete are evident as seen by the Herakles and Cretan bull obverse and the reverse pedestal's curving sides, reminiscent of the shape of Mycenaean columns. Diodorus (IV, 77-8) relates several stories that imply connections between prehistoric Crete and Sicily, if not actual settlements.

Daedalos, the legendary Cretan artist and inventor, creator of both the labyrinth at Knossos and the wings for his son Icarus, is said to have crossed to Sicily, where he was protected by king Kokalos and there was credited with numerous marvels including the platform for Aphrodite's temple at Eryx, a fortress near Akragas, and the celebrated underground baths (tomb shrine?) at Selinos where sick people came for therapeutic steam-treatment. Heraklea, the border post between Akragas and Selinos, is distinguished from other Herakleas by the epithet Minoa, where Minos was buried and where Minoans subsequently settled.

apollonia


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