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Medaglie premio borboniche - Dati interessanti


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Bene...per il tuo lavoro .... e non badare.....qui non si fanno figuracce tranquillo, se ci diamo una mano tutti, si cerca sempre di colmare qualche lacuna o qualche cosa che ti sfugge nel corso degli studi.

Credevo che tu volessi affrontare questo lungo cammino delle Arti e delle Manifatture e devo dirti la verità, mentre studiavo l'altro (la Sicilia) mettevo da parte appunti per Napoli.....ma avevo abbandonato l'idea di scrivere qualcosa su di esse perchè è molto complesso ed articolato.....prendere tutto il periodo dal 1808 al 1857 l'ho vista subito dura.....poi mancano anche le medaglie per dei confronti e così via......ma non si sà mai.

Il perido di Francesco I è quello più ostico .... giusto @@francesco77 ?

Ti faccio anche qualche esempio delle difficoltà:

Hai letto che il Ricciardi scrive che per le Belle Arti siamo con gli anni dispari e a 2 alla volta però ad un certo punto c'è il salto di 3 e si arriva al 1851 dove lui però descrive l'Esposizione come del 4 Ottobre......c' è anche la foto del rovescio al nr. 252 ......Bhè...questo mi suona molto strano, perchè come giustamente hai ricordato la foto nel D'Auria della 51 ha il campo con i rami di quercia ed alloro.....ma non solo per quello.

@@francesco77@@tornese71 ... cosa ne pensate a riguardo.

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Modificato da Rex Neap
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Lo so che mettere troppa carne al fuoco può essere sbagliato, ma poco fa ho scritto che incrociare i dati in comune tra ricerche diverse può rivelarsi proficuo per tutti.

Ecco, forse, un altro esempio che potrebbe - chissà - portare dati interessanti a chi indaga sulle medaglie premio e in particolare su una bellissima medaglia del 1818.

Il capostipite della lavorazione a traforo dell'acciaio a Campobasso è stato Carlo Rinaldi il quale nel 1811 (siamo ancora nel Decennio Francese quindi) espose per la prima volta a Napoli degli oggetti in acciaio traforato.

Anni dopo (nel frattempo Rinaldi era morto, ma la sua attività fu continuata con successo dai figli), in occasione di una mostra provinciale organizzata a Campobasso, nel commentare i bellissimi lavori di un suo allievo, così scrisse di lui Pasquale De Luca (fonte: Su le pubbliche esposizioni de' saggi di arti e manifatture provinciali in Campobasso ed in particolare su quella dell'anno 1844. Discorso di Pasquale De Luca, Campobasso, Tipografia Nuzzi 1845):

"Carlo Rinaldi, nome caro a quanti hanno in pregio la gloria di questo paese e l'avanzamento delle arti, fu decorato dal Governo di due medaglie per la eleganza e bontà dei suoi lavori in acciaio; la prima in argento nel 1811 con la epigrafe SIC ARTIBVS VENIT HONOR e la seconda in oro nel 1818 con le parole: NEC ISTIS PRAEMIA DESVNT... ".

Ora, sulla prima medaglia nulla quaestio: bellissima, è ben nota, conosciuta e rara (Ricciardi 86, Siciliano 28, D'Auria 93).

L'unica imperfezione del De Luca riguarda l'ultima parola della legenda che sulla medaglia è HONOS e non HONOR.

Rispetto all'altra medaglia (Ricciardi 132, D'Auria 134), invece, sia nel volume sull'acciaio traforato che nel saggio sul Quaderno ACIN avevo ipotizzato che forse De Luca avesse sbagliato nell'indicare come d'oro la medaglia con la scritta NEC ISTIS PRAEMIA DESVNT perché, ad oggi, se ne conoscono rari esemplari in argento e in bronzo, ma non in oro.

Avevo lasciato, tuttavia, aperta una possibilità sottolineando che De Luca poteva aver preso diretta visione della medaglia in questione presso i figli di Rinaldi.

Effettivamente, l'elenco dei premiati del 1818, sul quale solo l'altro ieri ho messo le mani, sembrerebbe dare ragione a De Luca.

Guardate un po' qua e vedete chi è il terzo premiato:

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Ecco dunque una notizia per i cultori di medaglie borboniche: attenzione perché può darsi che in giro ci siano almeno 6 medaglie del tipo suddetto... in oro.

Se davvero è così... buona caccia!

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Hai letto che il Ricciardi scrive che per le Belle Arti siamo con gli anni dispari e a 2 alla volta però ad un certo punto c'è il salto di 3 e si arriva al 1851 dove lui però descrive l'Esposizione come del 4 Ottobre......c' è anche la foto del rovescio al nr. 252 ......Bhè...questo mi suona molto strano, perchè come giustamente hai ricordato la foto nel D'Auria della 51 ha il campo con i rami di quercia ed alloro.....ma non solo per quello.

@@francesco77@@tornese71 ... cosa ne pensate a riguardo.

La prima cosa che mi viene in mente è questa:

sotto Ferdinando II le Esposizioni si facevano il 30 maggio, giorno del suo onomastico.

Il 4 ottobre è San Francesco...

Che quella medaglia sia stata ottenuta incrociando (per errore?) un dritto di Ferdinando II (sul trono nel 1851) con un vecchio rovescio relativo a una esposizione svoltasi quando sul trono c'era suo padre?

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Infatti è quello che avevo pensato da subito ... e volevo anche un parere da Francesco (magari oggi è tardi)...in effetti se dai un'occhiata alla Ricciardi 156 - D'Auria 159 dovremmo esserci ...e anche perchè i documenti citano che sotto Francesco I le premiazioni avvenivano il 4 Ottobre !!

Ma perchè 2 conii...un errore...avete visto che abbiamo 2 medaglie del 51 una con campo liscio e l'altra con rami di quercia.

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@@tornese71 ... ho ripreso il tuo studio l'altro giorno e l'ho riletto ancora approfonditamente......dalla lista che hai presentato all'inizio del post era evidente che il De Luca avesse riportato i dati corretti per l'oro....casomai ci dovremmo chiedere come mai per la D'Auria 134 viene riportato anche il bronzo che nella lista non comparare.....solo Oro ed Argento......o no ?

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@@tornese71 ... ho ripreso il tuo studio l'altro giorno e l'ho riletto ancora approfonditamente......dalla lista che hai presentato all'inizio del post era evidente che il De Luca avesse riportato i dati corretti per l'oro....casomai ci dovremmo chiedere come mai per la D'Auria 134 viene riportato anche il bronzo che nella lista non comparare.....solo Oro ed Argento......o no ?

Buongiorno.

Rieccoci qua... ad arrovellarci su questi argomenti, con buona pace dei nostri familiari :pardon:

Fin dall'apertura di questa discussione volevo inserire la questione della medaglia del 1818 proprio perché, incrociando la testimonianza del De Luca coi dati relativi ai premiati, sembra chiaro sia stata coniata anche in oro, per quanto, ad oggi, non mi risulta ne siano stati osservati esemplari.

Non l'ho fatto prima perché ci siamo dedicati alle medaglie premio dei periodi successivi.

Ora tu poni la questione del perché per la medaglia 1818 D'Auria riporti anche il bronzo.

Che la medaglia in questione esista anche in tale lega è fuor di dubbio.

Quella illustrata da Ricciardi lo è (B) e per giunta era nella sua collezione (ER).

post-14690-0-26498200-1406958613_thumb.j

Inoltre basta pensare alla numero 193 della mitica VTRIVSQVE SICILIAE per averne conferma.

D'altro canto abbiamo dimostrato che tra il 1818 e il 1842 furono assegnate solo medaglie in oro e in argento.

Ne dovrebbe conseguire che questa medaglia, coniata anche in bronzo, fu utilizzata anche per altri scopi (visto che, tra l'altro, non presenta campo liscio o comunque uno spazio dove incidere il nome del premiato).

D'Auria stesso avanza l'ipotesi del suo utilizzo come premio per gli artisti che collaborarono a ricostruire il San Carlo.

Ma, ammesso che sia così, potrebbe anche non essere l'unica spiegazione.

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Infatti...potrebbe anche essere che le medaglie nel metallo "Bronzo" siano state consegnate non ai premiati....ma a qualche autorità, ai presenti o distribuite a titolo d'incoraggiamento...così come la nota del Siciliano a pag. 54

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Di questa medaglia ne esistono alcune con appiccagnolo. Lo riporta il d'auria, l'anno scorso e' passata in asta un esemplare in argento con appiccagnolo, anche l'esemplare del banco di napoli ha l'appucagnolo. Non c'è dubbio che questa medaglia in argento fosse stata pensata per essere portata. Non ho mai visto esemplari in bronzo con appiccagnolo... Forse prove d'archivio? Oppure davvero venivano assegnate in frangenti diversi...

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Già.........può darsi che si seguisse la tradizione dell'Istituto .... oppure nel breve periodo non venne modificato il decreto e/0 la circolare precedente....... anche quelle del 1811 hanno l'appiccagnolo.

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Buongiorno.

Rieccoci qua... ad arrovellarci su questi argomenti, con buona pace dei nostri familiari :pardon:

Fin dall'apertura di questa discussione volevo inserire la questione della medaglia del 1818 proprio perché, incrociando la testimonianza del De Luca coi dati relativi ai premiati, sembra chiaro sia stata coniata anche in oro, per quanto, ad oggi, non mi risulta ne siano stati osservati esemplari.

Non l'ho fatto prima perché ci siamo dedicati alle medaglie premio dei periodi successivi.

Ora tu poni la questione del perché per la medaglia 1818 D'Auria riporti anche il bronzo.

Che la medaglia in questione esista anche in tale lega è fuor di dubbio.

Quella illustrata da Ricciardi lo è (B) e per giunta era nella sua collezione (ER).

attachicon.gifricciardi132.jpg

Inoltre basta pensare alla numero 193 della mitica VTRIVSQVE SICILIAE per averne conferma.

D'altro canto abbiamo dimostrato che tra il 1818 e il 1842 furono assegnate solo medaglie in oro e in argento.

Ne dovrebbe conseguire che questa medaglia, coniata anche in bronzo, fu utilizzata anche per altri scopi (visto che, tra l'altro, non presenta campo liscio o comunque uno spazio dove incidere il nome del premiato).

D'Auria stesso avanza l'ipotesi del suo utilizzo come premio per gli artisti che collaborarono a ricostruire il San Carlo.

Ma, ammesso che sia così, potrebbe anche non essere l'unica spiegazione.

Avete notato che l'esergo al rovescio ha sempre uno spazio predisposto per qualche scritta. È pur vero che il conio di questo rovescio risale a oltre 25 anni prima ma spesso mi è capitato qualche esemplare in bronzo con qualcosa punzonato o scritto a inchiostro. Vaghi ricordi di medaglie passate sotto i miei occhi.

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Ecco.....mettiamo un pizzico di "pepe" alla discussione:

Siamo sicuri al 100% che questa tipologia di medaglie è stata conferita per le Esposizioni delle Manifatture ? ... si......o meglio da alcuni documenti ho ricavato che tale tipologia venisse conferita principalmente per altri avvenimenti ed occasioni e che poi, successivamente, una volta Istituito il Real Istituto d'Incoraggiamento, per quest'ultimo non se ne fece un apposito conio e vennero distribuite le stesse....ecco perchè fino al 14 settembre 1825, ;) non recano il campo liscio per l'incisione del premiato.

@@tornese71@@Michelangelo2@@francesco77

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Modificato da Rex Neap
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@@francesco77 ... ho una domanda da farti.....

Delle tante medaglie che hai visto...quelle del decennio francese, oggetto della discussione, avevano sempre la data inciso sotto MDCCCXI ?

e non altre ?

Grazie

Ciao Pietro, sì, sempre 1811 in rilievo all'esergo. :good:

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E allora il mistero è risolto.

Ecco qua gli unici tre produttori di pettini di osso premiati nel 1842 con medaglia d'argento:

attachicon.gif1842_arg_pettini.jpg

Dunque la tua medaglia è quella attribuita a Raffaele Galante.

Se poi vuoi sapere esattamente cosa espose (e a quali prezzi) la Ditta Galante nel 1842...

attachicon.gifSaggi1842_Galante_a.jpg attachicon.gifSaggi1842_Galante_b.jpg

:blum:

Ciao Vittorio, grazie a questa discussione ho potuto aggiungere sul cartellino il nome del premiato Raffaele Galante, la medaglia è fondo specchio e quell'abrasione sul cognome al rovescio è un vero peccato. Grazie. Ecco l'immagine della medaglia del 1842.

post-8333-0-65106700-1407087652_thumb.jp

post-8333-0-20192300-1407087658_thumb.jp

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Alla vista di questa medaglia...non potevo resistere:

Il Barone Ciccarelli ancora con ...... M.P. :crazy: e chissà perchè dopo Cariello FEC . invece del punto non hanno inciso la semplice E ...eh...eh...eh... !!

Modificato da Rex Neap
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Alla vista di questa medaglia...non potevo resistere:

Il Barone Ciccarelli ancora con ...... M.P. :crazy: e chissà perchè dopo Cariello FEC . invece del punto non hanno inciso la semplice E ...eh...eh...eh... !!

Una mezza idea ce l'avrei :blum:

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Un grazie da parte mia @@mper ... speriamo di venirne a capo !!

Mi scuso anticipatamente se "spazio" tra il periodo pre-francese, nel durante e quello post, ma le Istituzioni erano tutte correlate tra di loro.

Da alcuni documenti ho rilevato che (siamo nel dopo quindi 1817/1818) alcune medaglie venivano distribuite da quegli anni in poi...il problema è che le carte citano di medaglie in oro da 300 ducati, medaglie in oro da 75 ducati e d'argento da 6 ducati.....e qui siamo molto ma molto prima il periodo 1832 dove Vittorio ci ha ricordato l'introduzione di una seconda medaglia d'oro da conferire ai premiati per i lavori di "perfetta esecuzione" e aggiungo di un conio del tutto diverso perchè siamo sotto Ferdinando II.

Quindi l'unica medaglia che si conosce battuta nel 1818 per questi eventi "Premi" sotto Ferdinando I è sempre la solita > D'Auria 134 - Ricciardi 132....il problema è che quelle nel metallo nobile se coniate hanno un valore diverso, quindi se non sbaglio dovrebbero anche pesare di più e/o di meno tra di loro.

Ma l'oro per questo conio ad oggi (come ci ha ricordato anche Vittorio) non risulta mai apparso sul mercato.

@@francesco77 e mò mettiamoci "nà pezza" :blum:

@@Michelangelo2 che ne pensi !!

Modificato da Rex Neap
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Un parere personale... Le medaglie borboniche sono le più tesaurizzate... Quindi può essere che molte medaglie premio ancora non siano apparse sul mercato...

Molte poi, questo in special modo sull'oro... Vennero rubate, rifuse confiscate. Ecc...

Alla base di quanto detto poi si dovrebbe ripensare ai gradi di rarità.. Quando però si pensa a questi, non si deve pensare solo al numero di pezzi coniati... Ma anche a quelli sopravvissuti e conosciuti oggi... Il che rende i gradi di rarità molto più verosimili...

Non oso immaginare una medaglia premio da 6 ducati in su!!! Avevo letto un po' e se non sbaglio all'epoca di Ferdinando II con 30 ducati si comprava un bel appartamento!!! Non vorrei ricordare male però...

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Un parere personale... Le medaglie borboniche sono le più tesaurizzate... Quindi può essere che molte medaglie premio ancora non siano apparse sul mercato...

Molte poi, questo in special modo sull'oro... Vennero rubate, rifuse confiscate. Ecc...

Alla base di quanto detto poi si dovrebbe ripensare ai gradi di rarità.. Quando però si pensa a questi, non si deve pensare solo al numero di pezzi coniati... Ma anche a quelli sopravvissuti e conosciuti oggi... Il che rende i gradi di rarità molto più verosimili...

Non oso immaginare una medaglia premio da 6 ducati in su!!! Avevo letto un po' e se non sbaglio all'epoca di Ferdinando II con 30 ducati si comprava un bel appartamento!!! Non vorrei ricordare male però...

Beh, quello che penso io riguardo il discorso sui gradi di rarità, andrebbero valutate le medaglie sopravvissute e non quelle coniate e conferite. Lo stipendio medio di allora era di circa 10-15 ducati, ma con una simile cifra si facevano molte cose, anche in virtù della bassa tassazione dell'epoca nel Regno delle Due Sicilie. Se non erro una casa aveva un valore minimo da 300 ducati in su.

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