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Salve

Il nome della città sede della zecca di questo bronzo di Caracalla e consorte che commemora il loro matrimonio mi ha incuriosito.

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CARIA, Stratonicaea. Caracalla, with Plautilla. AD 198-217. Æ (38mm, 21.22 g, 6h). Claudius Dionysus, prytanis for the second time. Struck AD 202-203. AVP A–ИT KAI ΘЄ C–ЄB ИЄ ΠΛAUTIΛΛA[И], confronted busts of Caracalla right, laureate, draped, and cuirassed, and Plautilla left, draped and wearing stephane; c/m: laureate and draped bust right within oval incuse and ΘEOV within rectangular incuse / CTPATONЄIKЄΩИ Є–ΠI TΩИ ΠЄPT CIOИ, Zeus Panamaros on horseback right, holding scepter; altar to right. Karl 302 (same dies); for c/m: Howgego 84. VF, dark green patina, cleaning marks around the devices on obverse. Unusually clear legends.

Large bronze issues of the Carian cities of Alinda, Alabanda, and Stratonicea proclaim Plautilla to be a “new goddess” after her marriage to Caracalla, sometimes overtly referring to her as Hera. As Ken Harl notes (Civic Coins and Civic Politics in the Roman East: A.D. 180-275 [berkeley, CA: University of California Press], p. 41): “By implication, Caracalla was envisioned as a youthful Zeus, so that the imperial marriage became a symbolic reenactment of the celestial one.”

Ho visto che la città fu fondata da Antioco I Sotere in onore della moglie Stratonice. In effetti Stratonice era moglie e matrigna di questo sovrano in quanto aveva sposato in prime nozze Seleuco I Nicatore, il padre di Antioco. La vicenda che ha portato a questa situazione non ha nulla di scandaloso ma può considerarsi un esempio di “romanticismo ellenistico”.

Ne parlerò domani.

apollonia

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Nel 300 a. C., quando Stratonice, figlia del sovrano macedone Demetrio Poliorcete, non poteva avere più di diciassette anni, il sovrano seleucide Seleuco I Nicatore chiese la sua mano. Demetrio condusse la figlia a Rhosus, sulla costa dei Pieri (in Macedonia), dove le nozze furono celebrate in grande stile. Malgrado la differenza d’età dato che lo sposo aveva circa sessant’anni all’epoca delle nozze, pare che un vero amore fosse alla base dell’unione che restò in piena armonia per anni, oltre ad essere allietata dalla nascita di una figlia di nome Fila che andrà poi sposa ad Antigono Gonata.

Ma ad un certo punto Seleuco venne a sapere che suo figlio Antioco, avuto da un precedente matrimonio, era profondamente innamorato della matrigna. Però non nutrì sentimenti di rancore nei suoi confronti e decise di cedergliela in sposa nonostante Stratonice, assai pia, fosse riluttante come confermato dalle iscrizioni in cui non si nomina mai moglie di Antioco. Stratonice fu venerata come dea a Smirne, più particolarmente come Afrodite a cui era devota, e dopo la sua morte avvenuta nel 254 a. C. dal suo nome fu chiamata la città di Stratonicea in Caria.

Non per pettegolezzo ma per verità storica è il caso di raccontare come venne risolto lo spinoso problema di cuore che vide protagonista il figlio del re Seleuco, Antioco I.

Da quanto riportato nelle pagine di Plutarco, Antioco si innamorò perdutamente della sposa del padre ma, consapevole della impossibilità di coronare il proprio sogno d'amore e affranto per la assoluta mancanza di speranza circa l'esito felice della vicenda, cadde in uno stato di profonda depressione fino ad ammalarsi seriamente. Si resero dunque necessarie le cure del medico di corte, Erasistrato, il quale non ebbe alcun dubbio circa la natura e le vere cause dello stato di salute del giovane Antioco. Egli addirittura cominciò a notare le reazioni del principe alla vista dei vari visitatori che si avvicendavano al suo capezzale e risultò lampante che ogni qual volta a varcare la soglia della stanza era Stratonice, le frequenze del polso aumentavano, così come la temperatura corporea ed era possibile riscontrare anche un mutamento nella voce. Per Erasistrato non v'erano dubbi: Antioco era innamorato della propria matrigna e questa era la vera causa del suo malessere.

Il furbo medico però al re Seleuco raccontò solo una parte della verità e cioè che Antioco soffriva sì di mal d'amore, ma per la propria moglie, cioè per la moglie del medico, non per quella del re. Al che Seleuco invitò Erasistrato a rinunciare alla sua sposa esattamente come avrebbe fatto egli stesso se Antioco si fosse innamorato di Stratonice. A quel punto, ottenuta la risposta desiderata, Erasistrato svelò la completa verità e rese nota l'identità del vero interesse amoroso di Antioco. Il re così non esitò neanche un attimo a concedere Stratonice ad Antioco e a predisporre le loro nozze, cedendo al figlio anche una parte del regno. Si sa poco della vita di Stratonice dopo il matrimonio con Antioco che fu felice e allietato dalla nascita di cinque figli: Seleuco (giustiziato per sedizione), Laodice, Apama, Stratonice e Antioco II di Teo, che poi succedette al proprio padre come sovrano.

apollonia

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DE GREGE EPICURI

Complimenti per la splendida moneta,mai vista e (credo) molto rara. Qualche glossa in attesa del seguito. Stratonicea dovrebbe significare "vittoria dell'esercito", o "vittoria della campagna bellica"; in realtà con questo nome ne esistono 3, anche una in Lydia e una in Mysia, quest'ultima è la Indi-Stratoniceia-Hadrianopolis.

La città emettitrice della moneta non la trovo sulle mie cartine, che però riportano, poco all'interno di Mileto, sia Alinda che Alabanda; una è sul fiume Marsyas, che sembra un affluente del MEANDRO. Nella stessa città emettitrice della Caria (di solito sulle monete: STPATONIKEWN) viene indicata la presenza di:stratego, arconte,grammateus, pritano.

Quanto ai matrimoni fra figliastro e matrigna, effettivamente sembrano frequenti in Oriente (dopo la morte del 1° marito!) anche se a volte si complicano con sospetti di precedenti amori adulterini, avvelenamento del 1° regnante,ecc.

I matrimoni egizi fra fratello e sorella nelle classi elevate furono invece vietati, mi sembra, dopo la concessione della cittadinanza romana da parte di Caracalla.

Letto ora il seguito, devo dire che la storia non l'avevo letta nella "Vita di Demetrio" di Plutarco, ma in quel che ne riferisce Luciano nella "Dea Siria", dove aggiunge una vicenda ancora più conturbante sempre su Stratonice: quella di Combabo, nobile amico del re, che per salvar la vita dovette castrarsi e mettere i propri genitali sott'olio(!) per dimostrare che non aveva sedotto la regina durante la costruzione di una città. Difficile la vita, a volte, nell'antichità!

Modificato da gpittini
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Già che siamo in tema, posto qui e a seguire alcune notizie sul nome 'Stratonice', su Antioco I Sotere e su Combabo.

Stratonice (gr. Στρατονίκη) è il nome di varie regine e principesse ellenistiche del sec. 3º-2º a. C.

Le più note sono:

1. Figlia del macedone Corrago, moglie di Antigono Monoftalmo (338 circa) e madre di Demetrio Poliorcete; cadde (295) nelle mani di Tolomeo I, che la trattò onorevolmente.

2. Figlia (m. 254) di Demetrio Poliorcete e di Fila; sposò (299 circa) Seleucio I di Siria, a cui diede una figlia, Fila, poi moglie di Antigono Gonata; di lei si innamorò il figliastro Antioco I Sotere, e Seleuco gliela cedette in moglie; da Antioco generò Seleuco (che fu ucciso), Antioco II, Apama, moglie di Maga di Cirene, e Stratonice, moglie di Demetrio II di Macedonia; fu divinizzata a Smirne come Afrodite Stratonicide. La passione del figliastro per lei, che già commosse Petrarca (Trionfo d'Amore II, 109-126), fu ripresa in varî drammi del Seicento, tra cui uno di Corneille.

3. Figlia (m. 235 circa) di Antioco I di Siria; sposò Demetrio II di Macedonia (255 circa a. C.); abbandonata da questo, si ritirò presso il fratello Antioco II, che spinse invano a vendicarla. Fu uccisa da Seleuco Callinico, perché parteggiava per Antioco Ierace contro il quale Seleuco era in lotta.

4. Figlia di Ariarate IV di Cappadocia, moglie di Eumene II di Pergamo (188) e, dopo la morte di questo, del fratello di lui Attalo II (159), cui sopravvisse. Fu prediletta dal figlio Attalo III, che si disse Filomètor ("amante della madre") e le fece costruire uno splendido monumento sepolcrale.

apollonia


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Antioco I Sotere

Antioco I Sotere (324-261 a. C.) fu il secondo sovrano dell’impero seleucide fondato dal padre Seleuco I Nicatore nella parte orientale dell’impero di Alessandro Magno.

Antioco nacque dal matrimonio di Seleuco con la prima moglie Apama, una donna battriana. Sposò la giovane Stratonice, già seconda moglie di suo padre Seleuco.

Associato al trono da suo padre nel 294/293 a. C., Antioco divenne re nel 281/280 a. C.

Nel 277 a. C. respinse l’invasione galata dell’Asia Minore e per questo fu chiamato Sotere (‘Salvatore’), nome con il quale fu adorato.

Dopo Alessandro Magno, fu il sovrano che fondò il maggior numero di città.

Nel 262 a. C. il figlio maggiore Seleuco, con lo stesso nome del nonno, che era stato co-reggente dei territori orientali, gli si ribellò e per questo venne fatto uccidere. Quando Antioco morì nel 261 a. C. gli succedette il secondogenito Antioco II Teo.

apollonia


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Combabo

Non sapevo del gesto di Combabo, il fedele servo di Antioco al quale il sovrano aveva chiesto di accompagnare la regina Stratonice a Hierapolis per esaudire la richiesta di Giunone di edificarle un tempio nella città Sagra. Temendo che il lungo soggiorno lontano dal regno e la seducente bellezza della regina avessero potuto indurlo in tentazione, prima di partire, in segreto, Combabo si evira. Racchiude i genitali recisi “in un vasello con mirra, mele ed altri aromi: e poi che l’ebbe suggellato con l’anello che portava”, lo consegna al re, dicendogli semplicemente che in quel vaso è custodito il suo tesoro più prezioso. Il timore di Combabo si rivela ben presto fondato, perché la regina si invaghisce di lui e tenta di sedurlo. Per porre immediatamente fine a quella provocazione amorosa Combabo mostra a Strotonice la mutilazione cui egli si è sottoposto per restare fedele al suo re. L’irreversibilità di quel gesto seda immediatamente la passione della regina che “guarì dal furore, ma non potè mai dimenticarsi dell’amore, e trovava qualche sollievo al suo sentimento vano stando sempre vicino a lui”. “Questa specie di amore – scrive Luciano – è ancora presente nella città Sacra, dove continuamente si vedono donne innamorarsi dei Galloi, ed i Galloi impazzire per le donne: e nessuno prova per questo alcun sentimento di gelosia, poiché viene considerato un comportamento sacro”.

La statua di Combabo, opera di Ermocle di Rodi, è al tempo di Luciano, ancora visibile nel tempio, e raffigura una donna con una veste maschile. L’esatto opposto della forma che assumeranno tutti gli emuli di questo eroe iniziatore dell’evirazione sacra, che invece vestiranno alla maniera femminile mutuando in tutto e per tutto i tratti dell’altro genere. Gli informatori riferiscono a Luciano che i primi ad unirsi a Combabo sarebbero stati i suoi amici più stretti che decisero di evirarsi tutti, secondo alcuni per condividere la sorte del compagno, secondo altri perché ispirati da Giunone. “Intanto questa usanza messa una volta rimane ancora, e molti uomini ogni anno nel tempio si castrano, e assumono comportamenti femminili […] per ingraziarsi Giunone”. All’eroe culturale degli evirati è attribuita anche la precettistica che impone ai Galloi di vestire la stola muliebre per segnalare la loro “vocazione femminile”. Si racconta, infatti, che una donna forestiera giunta a Hierapolis in occasione della festa, si sia innamorata perdutamente di Combabo, e una volta giunta a conoscenza della sua menomazione, si sia tolta la vita, provocando un grosso turbamento nel sommo sacerdote che da allora avrebbe imposto a tutti gli eunuchi di segnare a chiare lettere l’ambiguità del loro corpo. L’abito femminile e multicolore denota quindi la loro condizione di uomini sacrificati alla dea e perciò letteralmente sacri.

apollonia


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Ciao

cosa dire di più,avete detto tutto, solo una cosa, che Stratonicea di Caria era legata a Lagina famosa per il tempio di Ecate da una via sacra lunga 11 Km. Ora di Lagina rimane poco, ma a stratonicea continuano a scavare e i resti sono tanti. Il piccolo villaggio che sorge sulle sue rovine è stato abbandonato e i residenti sono pochissimi, ( sono di più gli archeologi ) e il cambiamento dal 2009 al 2013 data della mia ultima visita sono moltissimi. Appena rientro a casa vi posto alcune foto.

Silvio

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Ciao

cosa dire di più,avete detto tutto, solo una cosa, che Stratonicea di Caria era legata a Lagina famosa per il tempio di Ecate da una via sacra lunga 11 Km. Ora di Lagina rimane poco, ma a stratonicea continuano a scavare e i resti sono tanti. Il piccolo villaggio che sorge sulle sue rovine è stato abbandonato e i residenti sono pochissimi, ( sono di più gli archeologi ) e il cambiamento dal 2009 al 2013 data della mia ultima visita sono moltissimi. Appena rientro a casa vi posto alcune foto.

Silvio

C'è sempre qualcosa da conoscere e le recenti fotografie di quelle località saranno benvenute.

apollonia


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Il bronzo con cui ho aperto la discussione fa parte delle emissioni delle città dalla Caria Alinda, Alabanda e Stratonicea nel periodo 198-217 d. C., che proclamavano Plautilla la ‘nuova dea’ dopo il suo matrimonio con Caracalla, a volte rivolgendosi a lei come Era. Implicitamente Caracalla era quindi visto come il giovane Zeus, cosicchè il matrimonio imperiale divenne una ricostruzione di quello celestiale.

Figlia del prefetto Gaio Fulvio Plauziano, collaboratore stretto di Settimio Severo, nel 200 Plautilla fu promessa in sposa a Caracalla, che sposò nel 202 diventando augusta. Caracalla, che all'epoca aveva quattordici anni, era alquanto riluttante al matrimonio e si sposò controvoglia, rifiutandosi di mangiare o dormire con la moglie dalla quale divorziò nel 205. Plautilla fu mandata in esilio a Lipari dove venne giustiziata per ordine dell’imperatore nel 212, dopo la morte di Settimio Severo.

Quindi un matrimonio fallimentare, quando la mia impressione prima di leggere della vicenda era che alla base delle monete che raffiguravano l’imperatore vis-a-vis con la consorte come questo della zecca di Alinda vi fosse un’unione felice.

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The New Goddess Hera

CARIA, Alinda. Caracalla, with Plautilla. AD 198-217. Æ (36mm, 22.18 g, 6h). Marcus Ulpius Uliades, magistrate. Struck circa AD 202/3. AV K M A-NTΩNINOC N(εα) Θ(εα) H(ρα) ΠΛAVTIΛ, confronted busts of Caracalla right, laureate, draped, and cuirassed, and Plautilla left, draped and wearing stephane / Apollo standing facing, head left, holding plectrum and lyre. Karl 79 (coin with c/m; same dies); SNG München 55 (coin with c/m; same dies); SNG von Aulock 2412 (same dies); BMC 17 (rev. only illustrated). Good VF, brown patina that is lightly rubbed on the highpoints. Fine style portraits of the young newlyweds. Better than the above referenced specimens and lacking the usual countermark.

From Group CEM. Ex Numismatic Fine Arts XIV (29 November 1984), lot 493.

apollonia


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La ricerca di qualche moneta che raffigurasse Stratonice ha dato questi risultati.

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IONIA, Smyrna. Augustus, with Livia. 27 BC-14 AD. Æ 21mm (5.79 gm). Leontiskos Hippomedontos, magistrate. Struck circa 10 BC. Jugate heads right of Augustus, laureate and Livia, draped / Aphrodite Stratonicis standing facing, holding sceptre and Nike; to right, dove standing left. RPC I 2466; Klose XXIIIB; BMC Ionia pg. 267, 255; SNG Copenhagen 1334. EF, jade green patina.

Altro esemplare

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IONIA, Smyrna. Augustus, with Julia Augusta (Livia). 27 BC-AD 14. Æ 20mm (5.45 g, 1h). Leontiskos Hippomedontos, magistrate. Struck circa 10 BC. Jugate heads right of Augustus, laureate, and Livia, draped / Aphrodite Stratonicis standing facing, holding scepter and Nike, leaning on column; to right, dove standing left. RPC 2466; SNG Copenhagen 1334. VF, dark green patina, earthen deposits.

(segue)

apollonia


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IONIA, Smyrna. Augustus, with Tiberius. 27 BC-AD 14. Æ 18mm (5.61 g, 6h). Koronos, magistrate. Struck circa AD 4-14. Confronted bare heads of Augustus and Tiberius / Aphrodite Stratonicis, standing facing, holding scepter and Nike, leaning on column; monogram to left. RPC 2467; SNG von Aulock 2198. Fine, green patina with earthen deposits.

Ho visto poi che un esemplare del bronzo con Augusto e Tiberio sul diritto era stato presentato nella discussione

http://www.lamoneta.it/topic/90080-tiberio-e-augusto-aiuto-info-e-valore/?hl=stratonice#entry996977

dove però l’attribuzione non è stata data per certa.

apollonia


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Ciao

eccomi qua solo adesso ma ieri mi è stato impossibile, vi posto alcune foto di Lagine e Stratonicea quelle di Lagina sono quel che rimane del tempio di Ecate anche se stavano continuando gli scavi e sono del 2011 mentre quelle di stratonicea del 2013 sono fatte in giro.

Cominciamo con LAGINA

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Cominciamo con STRATONICEA

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Modificato da mazzarello silvio
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STRATONICEA 2

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Qui andiamo sullo specifico, le mura esterne del Bouleuterioncon con inciso l'editto dei prezzi di Diocleziano, e il suo interno

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qui vediamo un pezzo di un' architrave finemente inciso e ancora ben conservato, la porta verso Lagina e la via colonnata seguente. Lungo la via colonnata nel 2009 erano ancora presenti i basamenti delle case che erano state costruite a ridosso di essa, ora rimosse, Ci sarebbero ancora tante foto ma poi risulterebbero noiose.

Silvio

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qui vediamo un pezzo di un' architrave finemente inciso e ancora ben conservato, la porta verso Lagina e la via colonnata seguente. Lungo la via colonnata nel 2009 erano ancora presenti i basamenti delle case che erano state costruite a ridosso di essa, ora rimosse, Ci sarebbero ancora tante foto ma poi risulterebbero noiose.

Silvio

Bellissime foto Silvio....


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