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Follis di Leone VI contromarcato AC


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Inviato (modificato)

Un intrigante follis epigrafico di Leone VI contromarcato "AC"

Alcuni anni or sono un amico mi donò un follis epigrafico di Leone VI segnalandomi che se lo avessi osservato con attenzione mi avrebbe incuriosito.

I follis epigrafici di Leone VI, sebbene molto comuni, sono particolarmente belli: il ritratto sul dritto anticipa di alcuni secoli lo stile rinascimentale. L'esemplare donatomi, tuttavia, non era molto ben conservato e non permetteva di apprezzare appieno la bellezza del ritratto. Tuttavia, come giustamente mi disse l'amico, aveva un particolare davvero molto intrigante: una contromarca incisa nel conio nel campo del dritto, a sinistra del busto, costituita da due piccole lettere AC.

r9ef7k.jpg

Da una discussione avvenuta sul Forum Ancient Coins (http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=50101.0) apparve un secondo follis contromarcato nello stesso modo ed emerse un'ipotesi interessante e plausibile: che la sigla AC stia per Alessandro e Costantino, rispettivamente fratello e figlio di Leone VI. Pertanto questa emissione sarebbe stata realizzata tra la fine del 911 e l'inizio del 912, quando Alessandro III, co-imperatore sin dall'879, a causa dell'aggravarsi delle condizioni di salute di Leone VI assunse le redini effettive del governo imperiale. Pochi mesi più tardi Leone VI moriva (11 maggio 912).

In merito alla strana contromarca AC, al momento non è possibile intuire una spiegazione ragionevolmente sicura che prevalga su altre ipotesi diverse di lettura, anch'esse plausibili ma che non solo non sono dimostrative, bensì suscitano comunque delle perplessità. Anche la lettura proposta sul FAC, pur plausibile, non mi convince.

I due esemplari noti hanno il dritto proveniente da uno stesso conio, mentre il rovescio lo è da coni diversi:

2vmu6te.jpg

Questo lo si osserva bene ricorrendo alla tecnica della "Sovrapposizione in trasparenza" dei due esemplari: tecnica nella quale l'immagine della seconda moneta è sovrapposta alla prima con un'opacità solamente del 50%, sì da permettere la visione congiunta anche di quella sottostante.

6t2vjn.jpg

Come si può ben vedere nell'immagine anteriore, il dritto è esattamente coincidente in ogni particolare del busto e della legenda a dimostrazione della provenienza dal medesimo conio; nel rovescio, invece, vi sono differenze nel tracciato delle lettere le quali, sdoppiandosi anziché sovrapponendosi, dimostrano la provenienza da coni diversi.

Il fatto che gli unici due esempi noti provengano dallo stesso conio d'incudine, ma non di martello, suggerisce la possibilità che vi sia stata un'unica emissione di questa tipologia monetaria, ma che sia stata abbastanza copiosa di richiedere il rinnovo del conio di martello, quello maggiormente sottoposto ad usura e di minore durata in esercizio.

L'ipotesi posta inizialmente, ovvero che le sigle AC fossero le iniziali dei due co-imperatori, è plausibile: tuttavia si pone immediatamente la domanda quando e per quale ragione potrebbero essere state apposte.

Che la contromarcatura del conio fosse avvenuta dopo la morte di Leone VI per disposizione di Alessandro III è da escludersi: infatti il nuovo imperatore ignorò palesemente il figlio di Leone VI e non avrebbe mai dati disposizione di citarne l'iniziale sulla moneta accanto alla sua. Stante poi l'odio che provava nei confronti del fratello, sembra addirittura improbabile che possa essere stata effettuata ancora un'emissione in nome di Leone VI dopo la sua morte. Quindi è giocoforza ritenere che l'emissione contromarcata preceda la morte dell'imperatore, anziché farle seguito: ne consegue, dunque, che le lettere AC furono aggiunte per disposizione di Leone VI.

Che essendo già malato e pensando prossima la morte avesse voluto rimarcare che Alessandro e Costantino erano entrambi co-imperatori? Ma se Leone VI riteneva importante sottolineare questo fatto, perché non disporre l'emissione di un follis con i tre ritratti? O almeno mantenendo questo stesso busto al dritto, ma collocando sul rovescio i nomi di Alessandro e di Costantino? Incidere il conio di martello con la sola legenda e la corona perlinata è un'operazione molto veloce.

Una diversa ipotesi è che le lettere AC non siano le iniziali dei due co-imperatori. Ma allora quale significato potrebbero avere?

Antvwala

Modificato da antvwaIa

Inviato (modificato)

Le lettere AC sull'interessante follis (a proposito, il nome di questa moneta doveva essere diverso, no?) presentato da Antvwala non sono contromarcate. Infatti la contomarca era apposta sulla moneta dopo la coniazione, madiante un punzone o incisa direttamente con uno strumento affilato. In questo caso, a mio avviso, le lettere sono state incise sul conio e quindi sono dei segni di zecca il cui significato è da scoprire.

Moneta comunque interessante...

Arka

P.S. Chiedo a @@petronius arbiter di spostare la discussione nella sezione ''monete bizantine''. Grazie.

Modificato da Arka

Inviato

esatto: sono punzonate e ho inserito la discussione nella sezione errata


Inviato

Nessun problema... L'importante è parlare di numismatica, poi il resto lo risolviamo. :rolleyes:

Arka


Inviato

Ora che è corretta l'imprecisione del termine, punsonatura anziché contromarcatura, e la discussione si trova nella sezione giusta, resto in attesa di interventi che contribuiscano a capire il perché di queste due lettere.

Da tener presente che:

a) Leone VI detestava il fratello Alessandro

b) Alessandro III detestava ancora di più il fratello Leone VI

c) Alessandro III, pur essendo nominalmente co-imperatore era stato molto opportunamente tenuto lontano dalla corte

d) Alessandro III fece ritorno alla Corte solamente negli ultimi mesi di vita di Leone VI, quando ormai si rendeva conto di avviarsi alla morte

e) l'amore di Alessandro III per Costantino, figlio di Leone VI (il futuro Costantino VII) era così smisurato che non appena morì Leone VI e poté prendere nelle sue mani l'impero decise di mutilarlo tagliandogli il naso e di castrarlo (Costantino in quel momento aveva 7 anni), ma per fortuna non ebbe il tempo di farlo

f) Alessandro III, alcolico e drogaditto, regnò durante 13 mesi e gli storici sono unanimi nell'affermare che l'unica cosa buona di tutto il suo regno è che fu breve.

Sono aspetti che vanno tenuti in conto nella lettura di quelle due lettere AC

Antvwala


Inviato (modificato)

Concordo sull'improbabilità di una coniazione relativa al regno di Alessandro, sia per l'avversione nei confronti del futuro Costantino VII, sia per l'inopportunità di continuare con emissioni con ritratto e nome di Leone VI, anche se con l'aggiunta di quella sigla. Nel caso ci fosse stato bisogno di nuove monete bronzee credo che Alessandro non avrebbe esitato a promuovere coniazioni con la sua effigie. Sono dunque anch'io dell'idea che si tratti di una moneta realizzata sotto il regno di Leone VI, sebbene per il momento non abbia nessuna idea sul significato della sigla. Ma siamo sicuri che si tratti delle lettere AC? Pongo questa domanda solo per non escludere altre possibilità. Sarebbe davvero interessante poter riscontrare altri esemplari con questa caratteristica, così da avere ulteriori termini di confronto. Un altro aspetto da approfondire potrebbe essere il ritratto: questa tipologia bronzea di Leone VI (intendo quella senza sigla) è stata un'emissione più che massiccia e capita spesso di riscontrare divergenze stilistiche nel ritratto, forse dovute al differente grado di abilità dei singoli incisori, forse all'esistenza di zecche decentralizzate (personalmente ne sono poco convinto), forse attribuibili a diversi periodi? Ecco, nel caso si riuscisse mai a rispondere ad una di queste domande si potrebbe allargare il discorso a questo particolarissimo caso.

Modificato da Follis Anonimo

Inviato

D'accordo con quanto dice Follis anonimo. Moneta in mano, non ho debbio della legenda AC punzonata, e neppune ne ha Obryzum, il posessore dell'altro esemplare. La pefetta, insisto perfetta, coincidenza delle due immagini sovrapposte esclude che possa trattarsi di un "incidente" della superficie del fondo.


Inviato (modificato)

Conio arrugginito...??? :rofl:

Arka

P.S. Scusatemi, non ho resistito...

Modificato da Arka
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Inviato

in un certo senso i due marchi mi sembrano diversi... quello di destra sembra SC e quello di sinistra AC o PC... devo guardarli meglio....


Inviato

perdonate la scarsa qualità.....

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Inviato

Non ha senso sovrapporre una S alla A. La sovrapposizione delle immagini, soprattutto se con falsi colori, entrambi trasparenti al 50% e con forte esaltazione del contrasto (rosso il mio nummo, blu quello di Obryzum) permette una visione molto precisa di tutto quanto non coincida esattamente: infatti tutto ciò che è coincidente nella sovrapposizione diventa di colore bruno, mentre ciò che non è coincidente resta blu oppure rosso.

Invece mi pare interessante supporre che le due lettere non siano AC, anche se, moneta in mano, confermerei AC, e lo stesso ha fatto Obryzum moneta in mano.

Ovviamente ora non posso disporne perché si trova in Cile, altrimenti te la spedirei per fartela osservare con il microscopio.


Inviato

Ammettendo che siano lettere, credo che dovremmo chiederci il perchè della loro posizione sfalsata, con la A sopra alla C...

Arka


Inviato

mi sembra...ma di certo potrei sbagliare, che anche qua si veda qualcosa...

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Inviato

Ammettendo che siano lettere, credo che dovremmo chiederci il perchè della loro posizione sfalsata, con la A sopra alla C...

Arka

Infatti: è proprio ciò sul quale sto ragionando. Se fossero l'abbreviazione di una parola, oppure le sigle di un personaggio, sarebbero posti affiancati e non disallineati. Quindi questa disallineatura è importante.

Sto raccogliendo tutti i dati biografici che riesco a trovare su Alessandro III per poi trasmetterli a uno psicologo e chiedergli di tracciare un quadro clinico di questo personaggio e del suo contesto famigliare. Inquesto modo si dà vita a un nuovo capitolo della scienza numismatica: la psico-nummologia. :)


Inviato

mi sembra...ma di certo potrei sbagliare, che anche qua si veda qualcosa...

Forse sì. Mi studierò ben bene l'immagine, non tanto quel segno che potrebbero essere le lettere AC ma anche un grumo sul campo, quanto se vi è coincidenza di conio....

Grazie per la segnalazione.


Inviato

Vengono da conii diversi e probabilmente il follis postato da Poemenius non ha le lettere, ma dei grumi di materiale nella stessa posizione.

Inizialmente avevo pensato che potessero essere proprio quelle stesse lettere ma con il conio sporco nella zona della punzonatura per cui la stessa venisse ormai molto stanca. Ma non è così.


Inviato

Ho questa immagine in archivio (non la moneta purtroppo). Anche in questa mi sembra di vedere delle sigle ma a nel campo a dx. Va detto che la moneta appare abbastanza compromessa e con delle concrezioni, quindi tutto è possibile.

post-1880-0-85232100-1405757589_thumb.jp

Le immagini sono quelle che sono... se qualcuno riesce ad eleborarle forse si ottiene qualcosa in più.


Inviato

Mi paiono anche questa volta dei grumi. Il conio è diverso ma anche la posizione di questo grumo non coincide pienamente con quella delle lettere AC.

2hrcryo.jpg

Poemenius: se non ti decidi a imparare a usare photoshop mi costringerai a disconoscerti da fratello numismatico putativo!


Inviato

Io mi riferivo a quest'area:

post-1880-0-08585300-1405758946_thumb.jp

ma concordo che la foto è pessima e la moneta troppo compromessa.


Inviato

E' vero, Fedafa: qualcosa potrebbe esserci, ma l'immagine è davvero confusa per poterne trarre deduzioni...


Inviato

Ricorda vagamente una croce ma temo che sia solo l'esito di una ribattitura.


Inviato

Ricorda vagamente una croce ma temo che sia solo l'esito di una ribattitura.

Condivido

In archivio ho circa 300 immagini di questo follis e in nessuna appaiono lettere nel campo.

Guardando l'insieme delle immagini, mi sembra di vedere due tipologie di ritratto, se non addirittura tre: una con faccia tonda e giovanile, l'altra con faccia magra e allungata, quest'ultima abbinata a un viso maturo e altre bolte addirittura dimacrato e sofferente.

Stante che Leone VI regnò durante 26 anni e sembrerebbe che questo follis sia stato coniato per tutta la durata del suo regno, è plausibile che davvero il busto rappresentato abbia una qualche verosimiglianza con il suo aspetto reale e che dimostri il suo invecchiamento? Ciò che indirettamente permetterebbe di coniare i diversi follis....


Inviato

Questo ultimo esempio pone altri dubbi.

Il conio del dritto è diverso, ma anche la punzonatura ha delle caratteristiche particolari. Mentre la C è molto nitida, la S non lo è, tanto che lascia il dubbio se davvero sia una S o una A, Ma ciò che mi richiama maggiormente l'attenzione è il fatto che sembrerebbe che questa lettera fosse stata ripunzonata sul conio, e cioè che quella che inizialmente era una A fosse stata convertita in una S.

da anche a voi la stessa impressione?

2d2c6ex.jpg


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