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Codin. orig. p. 43 - Giorgio Codino - Scriptores originum Constantinopolitanarum - https://archive.org/details/scriptoresorigi00unkngoog

Marcel. Chr. – Chronicon del conte marcellino - http://www.thelatinlibrary.com/marcellinus1.html

ECCOLO

(484) VII. Theodorici et Venantii
1 Illus natione Isaurus, dignitate magister officiorum, amputata apud comitatum auricula Orientem Zenoni infestus inuasit. Porro cum Leontio tyrannidem arripuit.
2 Totam namque per Africam crudelis Hunerici Vandalorum regis in nostros catholicos persecutio inportata est. Nam exulatis diffugatisque plus quam trecentis triginta quattuor orthodoxorum episcopis ecclesiisque eorum clausis plebs fidelium uariis subacta suppliciis beatum consummauit agonem. 3 Nempe tunc idem rex Hunericus unius catholici adulescentis uitam a natiuitate sua sine ullo sermone ducentis linguam praecepit excidi, idemque mutus quod sine humano auditu Christo credens fidem didicerat, mox praecisa sibi lingua locutus est gloriamque deo in primo uocis suae exordio dedit. 4 Denique ex hoc fidelium contubernio aliquantos ego religiosissimos uiros praecisis linguis manibus truncatis apud Byzantium integra uoce conspexi loquentes. Haec Arrianorum crudelitas in religiosos Christi cultores supra scriptis consulibus mense Februario coepit infligi.

(485) VIII. Symmachi solius
Longinus Zenonis frater Augusti, post decennalem custodiam, quam eidem Illus apud Isauriam inflixerat, ad germanum suum Constantinopolim aduenit.

(486) VIIII. Longini solius
Iohannes Antiochenae paroeciae ex grammatico presbyter scripsit aduersum eos qui in una tantum substantia adorandum asserunt Christum nec adquiescunt duas in Christo confitendas esse naturas.

(487) X. Boethii solius
Theodoricus rex Gothorum Zenonis Augusti numquam beneficiis satiatus cum magna suorum manu usque ad regiam ciuitatem et Melentiadam oppidum infestus accessit plurimaque loca igne cremata ad Nouensem Moesiae ciuitatem, unde aduenerat, remeauit.

(488) XI. Dynamii et Sifidii
1 Leontius interrex et Illus tyrannus in Papyrio Isauriae castello capti decollatique sunt. Capita eorum Constantinopolim adlata praefixa hastilibus tabuere.

2 Eodem anno Theodoricus rex omnium suorum multitudine adsumpta Gothorum in Italiam tetendit.

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Inviato (modificato)

@@antvwaIa, da Te e da @@acraf, c'è continuamente da imparare, comunque..

Acraf, in un precedente post faceva riferimento ad episodi accaduti presso la fortezza di Tarso.

Ve li riporto

In July 964, the Greek army passed through the famousCiliceae Pylae (Cilician Gates), taking by storm more than 20 fortresses and, among others, the city of Adana.
Phocas then marched east to besiege the key fortress of Tarsus in Cilicia, held for Sayf ad-Dawlah, Emir of Aleppo.
The city was the birthplace of Saint Paul and had become a base of operations for the regular summer raids into Byzantine lands through the Cilician Gates when the mountain snows had melted and passage was possible. Phocas captured Tarsus as the Muslim residents abandoned the defense and fled into Syria, where Nikephoros soon captured Antioch and Aleppo.

Modificato da eliodoro

Inviato

@@antvwaIa, da Te e da @@acraf, c'è continuamente da imparare, comunque..

Acraf, in un precedente post faceva riferimento ad episodi accaduti presso la fortezza di Tarso.

Ve li riporto

In July 964, the Greek army passed through the famousCiliceae Pylae (Cilician Gates), taking by storm more than 20 fortresses and, among others, the city of Adana.

Phocas then marched east to besiege the key fortress of Tarsus in Cilicia, held for Sayf ad-Dawlah, Emir of Aleppo.

The city was the birthplace of Saint Paul and had become a base of operations for the regular summer raids into Byzantine lands through the Cilician Gates when the mountain snows had melted and passage was possible. Phocas captured Tarsus as the Muslim residents abandoned the defense and fled into Syria, where Nikephoros soon captured Antioch and Aleppo.

In aggiunta, prendo in prestito una cartina dei tempi del califfato, che, mi sembra, si presti bene per capire il terriotrio in cui si sono mossi Illo e Leonzio.

640px-Contea_di_Edessa_1135.png

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Poiché ogni promessa è debito, comincio a postare le prime due pagine dell'articolo e spero nell'arco della giornata di postare le pagine seguenti con il primo paragrafo che riguarda il contetso storico. Lo faccio sotto forma di immagine in quanto non so come allegare file word quando pesano oltre 1,46 MB.

Rinnovo l'invito a una maggiore partecipazione. Infatti il passo successivo alla descrizione del contesto storico è dato dalla disanime dei nummi di Leone con il monogramma e qui per fare un lavoro serio (e se non è serio è meglio non farlo) bisogna poter disporre di una base dati davvero ampia e, quindi, di numerose persone impegnate nella ricerca delle immagini.

k96xj8.jpg

34zd0lg.jpg

Modificato da antvwaIa
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Inviato (modificato)

Dalla premessa arguisco che i tre solidi si dividono in due categorie sulla base delle legende (2/1)ma in tre tipologie (vedi quel "un solo esemplare ciascuno").

Quanto ai solidi che pur avendo la medesima legenda appartengono a due distinte tipologie è più facile pensare ad una successione di coni che a due conii diversi contemporaneamente in uso.

A qesto punto le ipotesi sono:

1) Si inizia ad Antochia con il primo conio e quando si usura si passa (sempre ad Antochia) al secondo: dalla tesi si deve argomentare un controllo territoriale (prima della fuga in fortezza)perurante nel tempo.

2)Si inizia ad Antiochia poi si fugge in fortezza dove si continua a utilizzare il secondo conio già realizzato;

2bis)Dopo la fuga se ne realizza uno nuovo in fortezza

Modificato da Polemarco

Inviato

Mi è andato in tilt il computer durante la correzione, riscrivo e riposto tutto ...


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A tre diversi dritti probabilmente corrispose un maggior numero di rovesci, in quanto il conio di incudine generalmente ha una durata maggiore di quello di martello.

Purtroppo le immagini disponibili sono modeste e non sono riuscito a trovare quella del RIC 1102.

Anche in questo caso servirebbero numerosi segugi che si dessero da fare sul web e nei listini delle aste alla ricerca dell'immagine mancante e, non sarebbe poi così strano che apparissero altri esemplari, magari presentati come solidi di Leone. Se davvero si formasse (finalmente!) un gruppo di lavoro, ci sarebbe da verificare centinaia e centinaia di solidi di Leone per assicurarci che nessuno sia in realtà di Leonzio.

Altro lavoro da fare, verificare presso quali zecche la legenda dei rovesci fosse resa con le legende incise con quella particolare grafia, ricerca che va estesa anche (e soprattutto) ai solidi di Zenone.

Insomma. Di carne al fuoco ce n'è tanta. Mancano ancora le forchette!


Inviato

@@antvwaIa @@Poemenius

A proposito della collocazione della fortezza di Papirio pag. 589

Si tratta della prospography. Avevo già precedentemente postato queste pagine riunite in una sola pagine a due colonne. Vedi, Eliodoro, perché avevo precedentemente scritto che la prosopography sta allo storico che vuol scrivere suol tempo tardo-romano come i quattro evangeli stanno al parroco che vuole preparare la predica domenicale?

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Antv Ti faccio un regalo,

ce ne sono 4 di questi 3 in musei:( Parigi, Copenaghen e Sofia) ed 1 in mani private.

http://armstrongeconomics.com/research/monetary-history-of-the-world/roman-empire/chronology_-by_-emperor/rome-falls-to-barbarians-in-the-west/leontius-484-488-ad/

leonitus.png?resize=300%2C145

Legenda al dritto: DNLEONT IOPERPAVG

Legenda al rovescio: VICTO RIAAVG

In esergo: ANTOB

Dunque un tipo diverso dai tre riportati dal RIC. Sarà autentico?

Trovato cent'anni fa, è vero, ma lo stile delle lettere della legenda è ben diverso da quello degli altru due esemplari dei quali abbiamo l'immagine. Osserva al rovscio la V di vittoria disegnata come V e non come Y.

Cosa ne pensate?

Se autentico, porta a chiedersi perché due stili così diversi nel disegnare la stessa lettera.

Va poi verificato quale dei due stili si ritrova nei solidi di Leone e di Zenone della zecca di Antiochia...

Qui ho cercato di migliorare la leggibilità dell'immagine presente nel sito linkato da Eliodoro.

106n9fr.jpg

In quanto alla cartina, l'ho già leggermente adattata e inserita nel primo paragrafo del testo, che posterò in serata.

Modificato da antvwaIa

Inviato

Legenda al dritto: DNLEONT IOPERPAVG

Legenda al rovescio: VICTO RIAAVG

In esergo: ANTOB

Dunque un tipo diverso dai tre riportati dal RIC. Sarà autentico?

Trovato cent'anni fa, è vero, ma lo stile delle lettere della legenda è ben diverso da quello degli altru due esemplari dei quali abbiamo l'immagine. Osserva al rovscio la V di vittoria disegnata come V e non come Y.

Cosa ne pensate?

Se autentico, porta a chiedersi perché due stili così diversi nel disegnare la stessa lettera.

Va poi verificato quale dei due stili si ritrova nei solidi di Leone e di Zenone della zecca di Antiochia...

Qui ho cercato di migliorare la leggibilità dell'immagine presente nel sito linkato da Eliodoro.

106n9fr.jpg

In quanto alla cartina, l'ho già leggermente adattata e inserita nel primo paragrafo del testo, che posterò in serata.

RIC 1102

leon001.gif

http://department.monm.edu/classics/COINS/data/id/leontius.htm


Inviato

Hai ragione, Eliodoro, Non è il RIC 1103, ma neppure il RIC 1102! Al dritto la legenda è DNLEONTI OPERPSAVG, e al rovescio YICT I TAYOGG.

E anche quello che mi hai donato (te ne sono grato: per piacere, fammelo avere per posta assicurata che mi fido poco delle poste italiane!) è un Not in RIc. legenda al dritto DNIEONT IOPERPAUG, legenda al rovescio VICTO RIAUGG, in esergo ANTOB.

Qui vediamo la l al dritto più simile a una I che a una L; ma soprattutto la u resa con U invece che con V, ciò che è davvero molto strano.


Inviato

Non sembrano esistere solidi in nome di Leone coniati dalla zecca di Antiochia. Invece ne è conosciuto uno in nome di Zenone (RIC 904, R5):

1zxpcma.jpg

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Inviato

Se non ricordo male, lessi che all'epoca l'unica zecca funzionante fosse Costantinopoli con l'eccezione del periodo di Leonzio che riattivo' Antiochia

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Inviato

Se non ricordo male, lessi che all'epoca l'unica zecca funzionante fosse Costantinopoli con l'eccezione del periodo di Leonzio che riattivo' Antiochia

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Ecco la fonte pag. 398

http://books.google.it/books?id=zLvhIphg8zwC&pg=PA398&dq=usurper+leontius+I+coins&hl=it&sa=X&ei=7UrBU5rUFar07AaGjIDYBQ&ved=0CE4Q6AEwBg#v=onepage&q=usurper%20leontius%20I%20coins&f=false


Inviato

Be, il RIC riporta questo solido di Antiochia.

Interesante confrontare le lettere delle legende, che richiamano da vicino quelle del solido di Leonzio.

Le strane lettere del solido da te segnalato potrebbero spiegarsi ipotizzando che esso non sia stato coniato dalla zecca di Antiochia, ma da zecca itinerante della stesso Leonzio: ma quella u resa con U invece che con V proprio non quadra....


Inviato (modificato)

Aggiungo i fasti per il periodo che stiamo considerando (dalla Prosopography): sono imprescindibili per datare gli eventi. Infatti allora la datazione avveniva indicando i nomi dei consoli annuali.

29z50ft.jpg

Da notare che:

a) Teodorico fu posto al comando dell'esercito inviato contro Leonzio "quando già terminava il suo consolato": dunque alla fine del 484.

b) Longino, liberato, fu fatto console nel 486: quindi quadra con il fatto che la battaglia tra Teodorico e Leonzio che permise la liberazione di Longino avvenne nell'agosto del 485.

Modificato da antvwaIa

Inviato

a9vh2c.jpg

5kikwj.jpg

vg644w.jpg

E con questo sino a quando non disporremo di un'ampia base dati di solidi di Leone e di Zenone, e ancor più di nummi con il monogramma di entrambi i personaggi, con particolare attenzione a quanto emesso presso la zecca di Antiochia, diventa impossibile andare oltre.


Inviato

Bellissimo. ..direi che potresti anche precisare che la fortezza di papurio si trovava in isauria..adesso tocca a @@Poemenius per le monete

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Inviato

In realtà pare che la fortezza della famiglia Papurio fosse nei pressi di Cherreus, in Cilicia e a poca distanza da Tarso, non in Isauria...

Non scaricate tutto su Poemenius. Anche lui, come me, si aspetta che ci siano più persone attive in questa ricerca di documentazione numismatica...


Inviato (modificato)

In realtà pare che la fortezza della famiglia Papurio fosse nei pressi di Cherreus, in Cilicia e a poca distanza da Tarso, non in Isauria...

Non scaricate tutto su Poemenius. Anche lui, come me, si aspetta che ci siano più persone attive in questa ricerca di documentazione numismatica...

Qundi esiste la città di Cherreus...per la ricerca delle monete.. se mi date dei riferimenti cerco di aiutarvi considerato che non ne so molto...

Modificato da eliodoro

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