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Inviato (modificato)

nonostante Polemarco abbia ragione da vendere,

Di seguito è declinato λέων, -οντος, "leone"....quasi in fondo...

http://it.wikipedia.org/wiki/Terza_declinazione_del_greco_antico

apparentemente il monogramma in greco all'accusativo è meno strano di quello che anch'io avrei pensato....

http://www.uni-koeln.de/phil-fak/ifa/zpe/downloads/2000/133pdf/133123.pdf

e meno strano è trovare l'accusativo nelle legende della monetazione greca

da - Dictionary of roman coins

http://www.forumancientcoins.com/Dictionary_Of_Roman_Coins/dictionaryByPage.asp?page=4

Modificato da Poemenius
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Inviato

ecco la III declinazione per Leone

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Inviato

Attenzione:

Leon, leontos, leonta, leonton, Leon riguardano Leone

Leontios, Leontiou, Leontio (l'ultima lettera e' un omega con iota sottoscritto), Leontion, Leonte riguardano Leonzio.

Quella A punta su Leone e non su Leonzio

Polemarco

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Inviato

Si consideri, inoltre che la "L" (lambda) maiuscola e' una V rovesciata in greco.

Si valuti che i numeri in greco si indicano con le lettere, quindi, la a (alfa) significa 1, ma non ho memoria (letteraria) di 1 scritto con alfa maiuscola (A).


Inviato

Magnifico link, Eliodoro! :) :) :)


Inviato

Mi ha incuriosito la fortezza di Papurio che avrebbe resistito per ben 4 anni all'assedio. Speravo di trovare qualche dato archeologico, ma niente, nemmeno alla biblioteca germanica.

Stranamente la trattazione più ampia è proprio in Wikipedia italiana:

http://it.wikipedia.org/wiki/Papurio

Aggiungo solo che questa fortezza stava vicino a Tarsus (Tarso in italiano), quindi nella Turchia sud-orientale. Non so a quale località corrisponda in lingua turca e se esistono ancora rovine. Dalla mappa è possibile solo riscontrare che alle spalle di Tarsus si innalzano delle alture, con buona posizione strategica.

Sarebbe utile sapere se nei suoi pressi hanno fatto scavi archeologici e se hanno trovato qualche reperto numismatico pertinente alla storia di Leonzio.

Bravo Alberto! E' quanto ha incuriosito anche me e mi ha posto a domandarmi se è possibile che un manipolo di persone rinchiuso in una fortezza potesse sopportare quattro anni d'assedio. Sarebbe stato troppo facile tagliare loro ogni possibilità di rifornimento di cibo e di acqua. Oltre alla fortezza, dovevano necessariamente poter disporre di un territorio che, per quanto ridotto, era in grado di assicurare le risorse fondamentali agli assediati per poter sopravvivere e resistere: ma il rifornimento comportava una forma di pagamento e quindi giustificava l'emissione di moneta.

E' per questo che come prima cosa ho proposto di centrare la nostra attenzione sul contetso storico: prima di chiederci se una moneta è o non è di Leonzio, dobbiamo rispondere a due quesiti logici:

1) ha senso coniare moneta? vi sono motivi per farlo?

2) disponevano dei mezzi necessari per coniare moneta?


Inviato

Considerate che è stato incoronato a Tarso il 19 luglio e sconfitto in Antiochia l'8 agosto prima di ritirarsi nella fortezza.

Il giorno dell'incoronazione fu scelto appositamente quale giorno fausto: quindi il potere deve essere stato raggiunto precedentemente.

In due mesi si riesce a coniare qualche moneta o a predisporre i coni da portare in fortezza.

Coniare sotto assedio costitusce una bella pubblicità sulla certezza del futuro.

Polemarco


Inviato

1) Dalla lettura delle fonti, in realtà, il personaggio centrale dell'intera vicenda è il Generala bizantino Illo

http://it.wikipedia.org/wiki/Illo_(generale)

Illo convince Leonzio a passare dalla sua parte e lo fa nominare Augusto da Verina.

A mio modesto parere, considerato che i ribelli tentarono di conquistare, poi, Edessa da dove vennero malamente ricacciati, la necessità di un riconoscimento di Leonzio quale Augusto, si poneva con forza.

Quale strumento migliore che il coniare moneta poteva assolvere a questa funzione?

2) Leonzio appare, nel migliore dei casi una marionetta nelle mani di Illo, nel peggiore un losco personaggio.

3) Come ben detto da Polemarco, un ruolo essenziale viene giocato da maghi, indovini che ruotano attorno alla figura di Pamprepio.


Inviato

Considerate che è stato incoronato a Tarso il 19 luglio e sconfitto in Antiochia l'8 agosto prima di ritirarsi nella fortezza.

Il giorno dell'incoronazione fu scelto appositamente quale giorno fausto: quindi il potere deve essere stato raggiunto precedentemente.

In due mesi si riesce a coniare qualche moneta o a predisporre i coni da portare in fortezza.

Coniare sotto assedio costitusce una bella pubblicità sulla certezza del futuro.

Polemarco

E' vero, bastano pochi giorni per coniare una moneta, tanto che ci sono imperatori che hanno regnato per pochi giorni eppure ci hanno lasciato delle monete.

Tuttavia resta il dubbio se davvero abbiano potute resistere per quattro anni in una fortezza assediata oppure se disponessero del controllo di un piccolo territorio dal quale trarre sostentamento. Sciogliere questo enigma è cosa essenziale.


Inviato

Polemarco

infatti il monogramma greco con la A e la T riguarda Leone, non Leonzio

Leonzio ha un monogramma latino con T senza A


Inviato (modificato)

@@eliodoro

Ho appena letto Conte Marcellino (Chronicon):

1) non parla della durata dell'assedio

2) Illo "arripuit" (afferro', ottenne, si prese) la tirannide con Leonzio nel 484;

3) nel 488 "interrex" Leonzio ed il "tiranno" Illo, presa la fortezza, sono decapitati e le loro teste, conficcate sulle aste, spedite a Costantinopoli

4) Conte Marcellino e' un ministeriale ed i termini (diciamo amministrativi) che usa sono necessariamente precisi: Leonzio è un fantoccio in attesa di passare lo scettro ( interrex); è' Illo quello che comanda sul serio (tiranno).

Per chi ha studiato un poco di greco, il Rex ( il basileus) comanda per diritto, il Tiranno lo fa per aver conquistato il potere con la forza.

Polemarco

Modificato da Polemarco
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Inviato

@@antvwaIa

Ho letto adesso Hugh Elton della Università Internazionale ( Dio ce ne scampi) della Florida ( e liberi): una manciata di monete sarebbero state coniate nei dodici giorni tra l'inizio e la fine della battaglia di Antiochia.

Se digitate l'autore trovate i riferimenti bibliografici, che non sono in grado di controllare.

Quindi, non durante l'assedio "quadriennale", ma quando ancora tutto era in gioco.

A occhio (che brutto, lo so) sembra più un argomento che un affermazione storicamente verificabile (la coniazione in quella dozzina di giorni), argomento che prende le mosse dalla più probabile coniazione in una città dotata di zecca che in un castello assediato.

Polemarco

P.S. Mi chiederete in ginocchio di fermarmi!

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Inviato

Concordo con Antwala che è opportuno approfondire il contesto storico, controllando tutte le fonti letterarie.

Già dal mio breve e modesto inquadramento storico si intuisce che il vero deus ex-macchina è Illo, potente generale isaurco. Leonzio era solo una marionetta nelle sue mani, ma in ogni caso, per diritto come basileus, l'eventuale monogramma è a suo nome (e non a quello di Illo).

Mi sono divertito a vedere le posizioni di Costantinopoli (ora Istanbul, dove stava Zenone), Antiochia (dove stava la zecca imperiale, l'unica che si era sottomessa a Leonzio) e Tarso (dove Leonzio era stato incoronato e dove, nei suoi pressi, si è asserragliato per resistere alle truppe lealiste).

Si vede chiaramente come Antiochia fosse più vicino a Costantinopoli e quindi meta obbligata per una sua conquista e come Tarso sia molto più all'interno (terra di origine di Illo) e vicino alla Siria (da dove poi proveniva in origine Leonzio)….

Sono circa 900 km (mica poche) e ci vogliono almeno un paio di settimane di marcia per giungervi….

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Inviato

la qualità dei vostri interventi è da 110 e lode....

vi darò allora in pasto il buon Giovanni D'Antiochia da una raro testo di frammenti

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Inviato

bis

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Inviato

3 e 4

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Inviato

ultima

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Inviato

mi pare ne parli anche Malalas, ma devo ancora cercare... ho un testo greco con traduzione in Latino, ma la ricerca veloce non si riesce a fare... devo vedermelo con calma


Inviato

Sei forte !!!

Ho notato che esisterebbe un volume du Leonzio usurpatore, che però sembra essere piuttosto una raccolta di copia e incolla da varie fonti, specialmente da Wikipedia (e si fanno pagare….):

https://www.morebooks.de/store/gb/book/leontius-usurper/isbn/978-613-4-06184-1

Ho trovato un nuovo articolo numismatico su Leonzio:

Salomon, M., "Acclamation or barbarism in the legend of Leontius' (484-488) solidus", Wiadomósci Numismaticzne (1990): 154-159.

è reperibile solo alla biblioteca ANS, alla quale richiedere la scansione a pagamento:

http://donum.numismatics.org/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=90141

Anche gli articoli di Walker su Spink's Numismatic Circular e di Suarez su Celator possono essere reperiti all’ANS, che procede a una buona scansione:

http://donum.numismatics.org/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=107219

http://donum.numismatics.org/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=149874

Esistono altri riferimenti bibliografici numismatici, che però riguardano Leonzio II, quello bizantino….

E un articolo di inquadramento storico sui rapport tra Zenone e il popolo degli Isauriani (che avevano dato appoggio a Illo e Leonzio).

Brooks, E.W., "The Emperor Zenon and the Isaurians", EHR 8 (1893): 209-238

…. poca roba!


Inviato (modificato)

-Dai vari interventi, risulterebbe che Illo e Leonzio fossero stati prima sconfitti a Tarso e, successivamente, si fossero rifiugiati nella fortezza di Papurio dove furono catturati ed uccisi.

Il testo " A history of the Byzantine State and Society" di Warren T. Treadgold pagg. 161 - 163, riporta che, in realtà, " the siege dragged on, but because of the roughness of the terrain rather than the strenght of the besieged".

A dimostrazione che i ribelli non erano isolati, Zenone punì alcuni dei satrapi dell'Armenia Biazntina annettendo i loro territori e trasformandoli in provincie, e detronizzò il patriarca di Antiochia, simpatizzante della causa.

- Tra le varie accuse mosse ai ribelli, vi era anche una loro presunta apostasia, data la presenza nel gruppo di Pamprepio filosofo pagano, e mago a tempo perso che, sventuramente, predisse una vittoria di Leonzio e Illo.

- Presumo, quindi, che la coniazione di monete a nome di Leonzio possa essere precedente all'assedio.

Modificato da eliodoro

Inviato

la qualità dei vostri interventi è da 110 e lode....

vi darò allora in pasto il buon Giovanni D'Antiochia da una raro testo di frammenti

E' esattamente questo che va fatto, Citare la fonte e riprodurla o come immagine o come trascrizione letterale del tetso, possibilmente nella lingua originale (e non sarebbe di troppo anche una traduzione :) )


Inviato

Ho notato che esisterebbe un volume du Leonzio usurpatore, che però sembra essere piuttosto una raccolta di copia e incolla da varie fonti, specialmente da Wikipedia (e si fanno pagare….):

https://www.morebooks.de/store/gb/book/leontius-usurper/isbn/978-613-4-06184-1

Tempo fa acquistai un libro su Alypia, fatto nello stesso modo, e poi su 80 pagine ce ne era solo mezza dove davvero si parlava di Alypia, senza per altro dire niente di più di quanto si troverebbe si wikipedia... :(


Inviato

Spesso i cronisti antichi riportano come avvenuti in un corto lasso di tempo, eventi che invece si produssero in un tempo maggiore.

Leonzio fu incoronato imperatore a Tarso il 19 luglio del 484. L'esercito di Zenone l'8 agosto del 484 sconfisse quello di Leonzio ad Antiochia: quindi dopo la sua incoronazione Leonzio si recò ad Antiochia. Sconfitto, si ritirò in Isauria, terra natale sua e di Illo, dove organizzò la resistenza a Zenone.

Forse è ragionevole pensare che l'esercito di Zenone ci mise un certo tempo per conquistare l'Isauria e che solamente al finale Leonzio con gli ultimi fedelissimi si sia rifugiato nella fortezza di Papurio e che ciò che durò quattro anni non sia stato l'assedio vero e proprio, ma la progressiva conquista del territorio?

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Inviato

E' un ottimo libro, Eliodoro! c'è tutta la storia dettagliata dello scontro tra Zenone e Leonzio e sono sempre citate le fonti. Tre autori molto seri (d'altra parte sono degli storici francesi ben noti :) ). Hai trovato una miniera d'oro!


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