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Inviato (modificato)

Salute

per ora posto il sommario,poi seguirà la mia consueta recensione su ciò che è presente nella rivista:

- La monetazione attribuita a Pallanum (Alberto Campana) [3-11] .L'autore riprende le sue tavole riguardanti l'affascinante e,per certi aspetti,ancora incerta ,monetazione di Pallanum ed aggiunge considerazioni e studi di altri studiosi

- Esemplari inediti della zecca di Larinum (Vincenzo La Notte) [12-13].Prendendo a spunto il libro di Stelluti sulle monete frentane,in cui sono pubblicate monete presenti nei più importanti musei mondiali,l'autore dell'articolo aggiunge foto di alcune monete di Larino presenti nei musei di Parma e Venezia,e mancanti nel libro di Stelluti

- Un sigillo longobardo in Piombo erroneamente attribuito al re vandalo Trasamundo (Mario Ladich) [14] Ladich ci fa notare una errata attribuzione di un sigillo da parte dei compilatori di alcune case d'asta

- La monetazione sarda nel periodo vandalo ( Alberto Trivero Rivera, Maurizio Cecchinato, Alain Gennari, Angelo Ortu) [15-34].Gli autori pongono i riflettori su di una monetazione ,quella vandala,avutasi in Sardegna

- L'oro trasportato a Grottaferrata per servigio dell'Imperatore Federico II (1241-1242) (Simonluca Perfetto) [35-39]Leggendo alcuni brani riportati dal notaio Riccardo di San Germano,l'autore,ci rende noti alcuni fatti storici che riferiscono della coniazione di monete verosimilmente federiciane da parte della località, vicino Roma ,Grottaferrata

- Il Corpus Nummorum Italicorum di Emile Bourgey (Franco Saetti) [40-43]. La tradizione di una famiglia francese dedita alla Numismatica ed il racconto di Franco Saetti :peripezie di un appassionato di Numismatica

- Tarì. Inserto tematico di numismatica medievale e moderna a cura di Giuseppe Ruotolo.Continua l'esposizione letteraria storica e numismatica di Sambon sulle monete di Carlo VIII:::::Arthur J. Sambon, Monnaies de Charles VIII frapées en Italie - Parte seconda, in 'Annuaire de la Société française de numismatique' 1896.

La recensione per "Catalogo dei Trachy di mistura dei Comneni Angelidi 1081-1203"di A.Trivero Rivera;per "Il Tondello"Secondo numero della rivista curata dal Circolo Giovani Numismatici;"La falsificazione dall'antichità al XX secolo,con un saggio di economia internazionale"AA.VV.;e recensione anche per le altre riviste del settore

--Salutoni

-odjob

post-1715-0-57005800-1405603926_thumb.jp

Modificato da odjob

  • 3 settimane dopo...
Inviato

in questo numero è stato menzionata anche la monetazione di Larino :yahoo:


Inviato

Eccellente l'articolo di Alberto Trivera sulla monetazione vandalica della Sardegna


Inviato

Eccellente l'articolo di Alberto Trivera sulla monetazione vandalica della Sardegna

Non mio, ma del "Gruppo di Studio per la monetazione vandala": è uno studio preliminare realizzato da tutti insieme, al quale seguiranno lavori più dettagliati su argomenti molto più specifici (e inediti) sempre relativi alla monetazione vandala. Per esempio, il complesso sistema di codificazione delle emissioni realizzazto con globetti distribuiti in posizioni definite (posto un esempio relativo alle vittorie di tipologia D) che fa capire bene quanto fosse evoluta la monetazione vandala:

34iq06a.jpg

  • Mi piace 1

Inviato

Stiamo cercando di trovare una chiave che permetta di comprendere il senso di questa codificazione, costruendo matrici su matrici, ma per ora siamo in alto mare. Ma prima o poi riusciremo a decodificare questa notazione così particolare.

Ormai abbiamo un data-base di alcune migliaia di nummi vandali (foto e dati ponderali) e il nostro studio trova in esso uno strumento imprescindibile e fondamentale.

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Inviato

friguardo al sigillo longobardo

a me i due sigilli pubblicati non sembrano avere uguali incisioni


Inviato

@@antvwaIa

infatti state facendo un ottimo lavoro. Se non sbaglio c'era un altro vostro (ottimo) articolo nella rivista precedente. Un saluto anche al mio amico Angelo Ortu!

Ciao


Inviato (modificato)

Ci siamo proposti di sviluppare una serie di monografie su aspetti specifici della monetazione vandala che stiamo approfondendo grazie allo studio che ci è stato conferito di un grosso ripostiglio inedito di quasi 500 nummi, in buona parte vandali, databile verso la metà del regno di Trasamundo.

Contiamo entro fine anno di uscire con un testo generale sulla monetazione vandala (circa 250 pagine) e abbiamo già avviata la stesura di un catalogo ragionato, sempre relativo alla monetazione vandala, che prevediamo possa essere pronto nel medio termine (non prima di un anno).

Inoltre pubblicheremo entro fine anno un articolo storico-numismatico di carattere accademico in una rivista della Universidad Complutense (Madrid) relativo al Regno di Godas e alla sua monetazione.

Siamo in attesa di sapere se si concretizzerà lo studio di una grossa collezione di nummi vandali, inedita e non disponibile al pubblico, conservata presso uno dei principali Musei italiani.

Altri temi che intendiamo approfondire sono quelli connessi all'evoluzione della siliqua imitativa in nome di Onorio coniata dalla zecca di Cartagine e alla circolazione monetaria nella Sardegna del V secolo.

Circa il discorso avviato su questo stesso forum sulla monetazione di Leonzio, non siamo riusciti ad attivare un gruppo di studio per portarlo e pubblicarlo come "www.lamoneta.it, forum numismatico", come era nei nostri desideri: tuttavia va avanti insieme al lamonetiano che ha mostrato volontà di proseguire e comunque quando sarà oggetto di pubblicazione si porrà nella giusta evidenza il positivo ruolo avuto da questo forum nella genesi del lavoro stesso.

Possimamente presenteremo all'editore un articolo sulla monetazione di Alessandro III (Bisanzio): anche in questo caso sarebbe stato mio desiderio pubblicarlo con la firma "www.lamoneta.it, forum numismatico", ma non sarà così. Si tratta di un articolo nel quale si affronterà la monetazione di questo imperatore dal regno breve e controverso, anche da un punto di vista psicologico grazie alla collaborazione di uno psicologo specializzando in psicologia criminale e con esperienza nel tema della "psicologia del potere". Ovviamente è un punto di vista molto particolare e credo che è la prima volta che si analizzeranno le scelte nella legenda e nell'iconografia da un punto di vista motivazionale e psicologico. Mi spiace che il responsabile dell'area pertinente abbia definito questa discussione "numismatica romanzata": io invece la definirei "numismatica ragionata", ma ovviamente i punti di vista sono molto diversi, cosa più che legittimama. L'articolo apparirà con la mia firma, ma citerà comunque il contributo molto importante dato da questo forum nella raccolta della documentazione fotografica, che è stata tale di costruire un vero e proprio corpus dei solidi di Alessandro III.

Altre iniziative stanno a punto di concretizzarsi: la mia preoccupazione è l'enorme mole di lavoro che il nostro Gruppo sta vedendo accumularsi sulla nostra scrivania. Ho rimproverato, scherzosamente ma non troppo, i due componenti del Gruppo che hanno avuto la funestissima e sciaguratissima idea di andare in ferie!

Ovviamente sarebbe bello se il Gruppo stesso potesse ampliarsi grazie all'ingresso di appassionati che volessero davvero dedicarsi alla monetazione vandala (e non solo vandala) del V secolo e della prima metà del VI.

Modificato da antvwaIa
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  • 2 settimane dopo...
Inviato

leggendo l'articolo sulla monetaziuone vandalica in Sardegna

voglio sottolineare la croce patente al rovescio,tipica delle monete vandale e presente in quelle di Godas,la quale ,poi la si ritrova nella stragrande maggioranza delle monete medievali.


Inviato

La crocetta imitativa in ghirlanda è un tema diffusissimo a partire dal V secolo sino al VII ed è sempre un rompitesta capire da chi sia stata coniata...

Nella monetazione vandala la crocetta patente è tipica solo di Ilderico e il fatto che Godas l'abbia fatta sua non è certamente privo di significato politico.

Nel caso di quella in nome di Valentiniano (Ric 2144-45) è sempre arduo comprendere se si tratta di emissioni di Roma o di Cartagine...


Inviato (modificato)

Pare che a Grottaferrata si siano coniate monete per conto di Federico II nel 1241-1242

in riferimento all'articolo di Simonluca Perfetto"L'oro trasportato a Grottaferrata per servigio dell'Imperatore Federico II"

e adesso come la mettiamo???

Da quanto si legge da Riccardo di San Germano furono trasportati a San Germano vasi d'oro e d'argento affinché si folssero coniate monete d'oro (Augustali e o mezzi Augustali)e monete con prevalenza argento(Denari del 1241 e 1242)

Potrebbe essere che si siano coniate monete proprio nel castello di San Germano sito a Piedimonte San Germano(FR)che fu dei Conti d'Aquino.Zecca provvisoria

http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=96610

--Salutoni

-odjob

Modificato da odjob

Supporter
Inviato

@odjob chiedo scusa ma in realta nella cronaca non si legge nessun riferimento a quali monete vi furono coniate :unknw:

post-40771-0-42259700-1407861359_thumb.j

Awards

Inviato

@@ak72

monete d'oro possono essere Augustali o mezzi Augustali o entrambe le tipologie

Per il 1242 si coniarono Denari e mezzi Denari con A che sormonta crescente su stella(attribuzione Zecca di Brindisi) e Denari e mezzi Denari con AVG sormontati da omega(attribuzione Zecca di Messina)


Supporter
Inviato (modificato)

chiedo scusa ma : i preziosi vengono portati a Grottaferrata subito prima della caduta di Faenza quindi aprile 1241 (....per farne moneta.... Il quale soggiogata Faenza.....) comunque gli unici denari riferibili a quel periodo sono quelli che hai elencato: D'andrea - Andreani 136, 137,138,139, 140

Modificato da ak72
Awards

Supporter
Inviato

proviamo a "punzecchiare" Perfetto! Spahr 125 o D'andrea Andreani 139 al dritto AV.G perchè non inserirla in Grottaferrata!? del resto non solo oro fu portato nella cittadina laziale ma anche argento!!!!

Awards

Supporter
Inviato

troppo facile "inventarsi" delle monete ed inserirle in delle zecche "non edite"!!!

Awards

Inviato (modificato)

proviamo a "punzecchiare" Perfetto! Spahr 125 o D'andrea Andreani 139 al dritto AV.G perchè non inserirla in Grottaferrata!? del resto non solo oro fu portato nella cittadina laziale ma anche argento!!!!

Perfetto ha avuto il merito in questo articolo di aver riesumato un interessante argomento ma in sostanza sono solo ipotesi. Ammetto che lo studio mi è piaciuto molto ma alla fine continuerò a classificare questi augustali come da sempre classificati. Grottaferrata? Lanciano? Sono ipotesi suggestive ma pur sempre ipotesi, le zecche ufficiali di quell'epoca furono Brindisi e Messina e se davvero Federico II fece battere moneta a Grottaferrata con metallo proveniente da arredi sacri la domanda sorge spontanea: supponendo di prendere in esame tutti quelli con testa laureata, come è possibile distinguere tali emissioni da quelle emesse nelle due suddette zecche ufficiali? Non dimentichiamo che in ogni asta salta fuori un augustale diverso, questo comprova che all'epoca vi fu un'abbondante coniazione di augustali e numerosi furono i conii utilizzati, quali di questi furono quelli di Grottaferrata ..........? :pardon: :help:

Forse un metodo ci sarebbe: per stabilire quali di queste furono coniate nella cittadina laziale bisognerebbe saggiare tutti gli augustali presenti sul mercato, compresi i pochi con testa coronata (cosa impossibile :pardon: ), e verificare quali di questi contiene una piccola percentuale di metallo "diversamente aureo", la storia ci insegna che spesso gli arredi sacri erano (e sono) in argento dorato o argento con incastonature d'oro e per tanto i metalli ottenuti dalla loro fusione non saranno mai puri, mi riferisco alle emissioni in oro e in altri metalli.

Modificato da francesco77
  • Mi piace 2

Inviato

Bellissimo l'articolo sulla monetazione vandalica della Sardegna


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Perfetto ha avuto il merito in questo articolo di aver riesumato un interessante argomento ma in sostanza sono solo ipotesi. Ammetto che lo studio mi è piaciuto molto ma alla fine continuerò a classificare questi augustali come da sempre classificati. Grottaferrata? Lanciano? Sono ipotesi suggestive ma pur sempre ipotesi, le zecche ufficiali di quell'epoca furono Brindisi e Messina e se davvero Federico II fece battere moneta a Grottaferrata con metallo proveniente da arredi sacri la domanda sorge spontanea: supponendo di prendere in esame tutti quelli con testa laureata, come è possibile distinguere tali emissioni da quelle emesse nelle due suddette zecche ufficiali? Non dimentichiamo che in ogni asta salta fuori un augustale diverso, questo comprova che all'epoca vi fu un'abbondante coniazione di augustali e numerosi furono i conii utilizzati, quali di questi furono quelli di Grottaferrata ..........? :pardon: :help:

Forse un metodo ci sarebbe: per stabilire quali di queste furono coniate nella cittadina laziale bisognerebbe saggiare tutti gli augustali presenti sul mercato, compresi i pochi con testa coronata (cosa impossibile :pardon: ), e verificare quali di questi contiene una piccola percentuale di metallo "diversamente aureo", la storia ci insegna che spesso gli arredi sacri erano (e sono) in argento dorato o argento con incastonature d'oro e per tanto i metalli ottenuti dalla loro fusione non saranno mai puri, mi riferisco alle emissioni in oro e in altri metalli.

Perfetto ha avuto il merito (nessuno, la notizia era sul tavolo di tutti da sempre) in questo articolo di aver riesumato un interessante argomento ma in sostanza sono solo ipotesi. Ammetto che lo studio mi è piaciuto molto ma alla fine continuerò a classificare (forse refuso: "comincerò a classificare") questi augustali come da sempre classificati. La classificazione delle due monete de quibus non è propriamente univoca, per cui bisogna capire a quale studioso ti riferisci tra gli innumerevoli titoli dedicati all'argomento. Grottaferrata? Lanciano? Lanciano non è ipotizzata come zecca (viene soltanto segnalato che le caratteristiche delle due monete riportate in appendice presentano le stesse peculiarità classicheggianti delle monete lancianesi, battute dai vari sovrani per pubblicizzarsi) Sono ipotesi suggestive ma pur sempre ipotesi, (non si tratta di ipotesi, è citata - tra le tante che vi si riportano - una fonte specifica, semmai bisogna valutarne la genuinità e/o ricollegarla a fonti terze) le zecche ufficiali di quell'epoca furono Brindisi e Messina e se davvero Federico II fece battere moneta a Grottaferrata con metallo proveniente da arredi sacri la domanda sorge spontanea: supponendo di prendere in esame tutti quelli con testa laureata (quelli oggetto di questo studio si limitano a 2-3 esemplari esistenti), come è possibile distinguere tali emissioni da quelle emesse nelle due suddette zecche ufficiali?(la totale difformità dei 2 esemplari in esame, rispetto alle emissioni note, è la spia del caso) Non dimentichiamo che in ogni asta salta fuori un augustale diverso, questo comprova che all'epoca vi fu un'abbondante coniazione di augustali e numerosi furono i conii utilizzati, quali di questi furono quelli di Grottaferrata ..........? (in un evento circoscritto come quello di Grottaferrata non può esserci abbondanza, specialmente per la moneta d'oro che veniva spesso rifusa per le monetazioni successive)

Forse un metodo ci sarebbe: per stabilire quali di queste furono coniate nella cittadina laziale bisognerebbe saggiare tutti gli augustali presenti sul mercato, compresi i pochi con testa coronata (cosa impossibile ), e verificare quali di questi contiene una piccola percentuale di metallo "diversamente aureo", la storia ci insegna che spesso gli arredi sacri erano (e sono) in argento dorato o argento con incastonature d'oro e per tanto i metalli ottenuti dalla loro fusione non saranno mai puri, mi riferisco alle emissioni in oro e in altri metalli.(mancano troppi parametri per un riscontro simile, a cominciare dalla consistenza dei materiali impiegati a Grottaferrata, rispetto a quelli impiegati nelle liberate degli altri segmenti temporali).

Modificato da mero mixtoque imperio

Inviato (modificato)

una buona rivista numismatica?

Credevo di essere io il troll de lamoneta, ma mi sbagliavo.

C'è chi si iscrive al forum solo e unicamente per postare una critica lapidaria a una delle migliori pubblicazioni di numsimatica, non solo a livello italiano.

Io sono spesso pesantemente critico e "cattivo" nei miei interventi, ma credo che nessuno possa negare che sin dall'inizio contribuisco attivamente alle discussioni, "dando" informazioni e contributi quanto più mi è possibile dare. Vedere, invece, che vi è chi, quale primo e unico contributo, invia un post così negativo mi risulta davvero molto irritante.

Credo che ognuno ha il diritto di criticare (diritto del quale faccio ampio uso). Ma credo anche che tale diritto nasca solamente dopo che uno ha contribuito attivamente alle discussioni del forum.

Quindi invito @@casset, che non ha neppure avuto l'educazione di presentarsi, a essere prima utile al forum, dimostrando con i suoi interventi di essere preparato e capacitato anche per criticare, e solo dopo esercitare il giusto diritto di critica: ma, in assenza di qualunque dimostrazione di competenza del succitato cassat, ritengo del tutto gratuita la sua critica lapidaria eìd essere la stessa dimostrazione di stizza e incompetenza.

Antvwala

PS) Per quanto concerne le monete di Federico II non posso che apprezzare e celebrare i contributi dati dai foristi, che arricchiscono un articolo di per sé già stimolante. Faccio altresì presente che quando un numismatico pubblica qualcosa non lo fa mai con la presunzione di scrivere qualcosa di conclusivo su un tema, ma, al contrario, con il desiderio di contribuire con il suo punto di vista ad essere un punti di inizio di una discussione che poi, nel proseguo, verrà arricchita da altri punti di vista e potrà giungere a conclusioni molto diverse da quelle inizialmente sostenuto. All'Autore dell'articolo, le diverse conclusioni non arrecano dispiacere bensì soddisfazione, poiché hanno arricchito la conoscenza del tema in oggetto: questo arricchimento della conoscneza è lo scopo fondamentale di chiunque scriva alcunché in merito a un tema. Tutto ciò, ovviamente, è qualcosa molto al di fuori della logica di Casset, al quale dedico l'immagine dell'Homo Nodicens apparsa in altra discussione (http://www.lamoneta.it/topic/126451-il-secolo-del-lavoro-inutile/ , post #7).

Modificato da antvwaIa

Inviato (modificato)

Vediamo di accogliere con spirito di amicizia chi posta per la prima volta una domanda nel forum

Probabilmente c'e' chi deve ancora digerire il pranzo di Ferragosto :D

p.s. Per la cronaca l' utente Casset risulta iscritto da piu' di 5 mesi

una buona rivista numismatica?

Credevo di essere io il troll de lamoneta, ma mi sbagliavo.

C'è chi si iscrive al forum solo e unicamente per postare una critica lapidaria a una delle migliori pubblicazioni di numsimatica, non solo a livello italiano.

Io sono spesso pesantemente critico e "cattivo" nei miei interventi, ma credo che nessuno possa negare che sin dall'inizio contribuisco attivamente alle discussioni, "dando" informazioni e contributi quanto più mi è possibile dare. Vedere, invece, che vi è chi, quale primo e unico contributo, invia un post così negativo mi risulta davvero molto irritante.

Credo che ognuno ha il diritto di criticare (diritto del quale faccio ampio uso). Ma credo anche che tale diritto nasca solamente dopo che uno ha contribuito attivamente alle discussioni del forum.

Quindi invito @@casset, che non ha neppure avuto l'educazione di presentarsi, a essere prima utile al forum, dimostrando con i suoi interventi di essere preparato e capacitato anche per criticare, e solo dopo esercitare il giusto diritto di critica: ma, in assenza di qualunque dimostrazione di competenza del succitato cassat, ritengo del tutto gratuita la sua critica lapidaria eìd essere la stessa dimostrazione di stizza e incompetenza.

Antvwala

PS) Per quanto concerne le monete di Federico II non posso che apprezzare e celebrare i contributi dati dai foristi, che arricchiscono un articolo di per sé già stimolante. Faccio altresì presente che quando un numismatico pubblica qualcosa non lo fa mai con la presunzione di scrivere qualcosa di conclusivo su un tema, ma, al contrario, con il desiderio di contribuire con il suo punto di vista ad essere un punti di inizio di una discussione che poi, nel proseguo, verrà arricchita da altri punti di vista e potrà giungere a conclusioni molto diverse da quelle inizialmente sostenuto. All'Autore dell'articolo, le diverse conclusioni non arrecano dispiacere bensì soddisfazione, poiché hanno arricchito la conoscenza del tema in oggetto: questo arricchimento della conoscneza è lo scopo fondamentale di chiunque scriva alcunché in merito a un tema. Tutto ciò, ovviamente, è qualcosa molto al di fuori della logica di Casset, al quale dedico l'immagine dell'Homo Nodicens apparsa in altra discussione (http://www.lamoneta.it/topic/126451-il-secolo-del-lavoro-inutile/ , post #7).

Modificato da piergi00

Inviato

Vediamo di accogliere con spirito di amicizia chi posta per la prima volta una domanda nel forumProbabilmente c'e' chi deve ancora digerire il pranzo di Ferragosto :D p.s. Per la cronaca l' utente Casset risulta iscritto da piu' di 5 mesi

Secondo me potrebbe anche essere un utente giovanissimo o straniero che ha buttato là una domanda per rompere il ghiaccio. Mi spiace che antuwala se la sia presa così tanto. Potrebbe anche essere un utente con un sogno nel "casset": quello di partecipare all'attività di una community.

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Inviato

Uno non entra in un forum facendo passare 5 mesi senza mai presentarsi e, come primo post e sinora unico, criticare in modo così lapidario e privo di contenuto un'ottima pubblicazione di numismatica.

Poi non me la sono mica presa! Non ho scritto nulla di offensivo nei confronti di casset e quindi non mi pare di aver infranto le regole del forum,

Ciò che poi ho pensato su questa figura me lo sono tenuto per me... proprio per non infrangere le regole del forum :angel:


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