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Le prime monete datate: un kreuzer del 1470


Fratelupo

Risposte migliori

Le prime monete datate con numeri arabi destano un notevole fascino: proviamo a parlarne, restando nell'ambito delle moderne straniere e quindi vi propongo

un kreuzer coniato nel 1470 dalla zecca di Wiener Neustadt per l'imperatore Federico III.

Il tipo si richiama al vecchio tipo tirolese, con la caratteristica doppia croce, mentre al diritto l'aquila è quella imperiale a due teste.

Al diritto si legge la scritta FREDERIC ROMAN IP, mentre al rovescio MON NOV CIV 1470.

La moneta è di per sè comune, ma rara a trovarsi in buona conservazione e priva di debolezze di conio.

Altri possono aggiungere esemplari con date ancora più precoci? Verrebbero buone anche per l'arenata discussione su "quanto possiamo andare indietro..."

F

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Modificato da Fratelupo
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Ciao Alberto,

Ho trovato queste notizie:


Gerberto d’Aurillac, celebre matematico, destinato a diventare papa Silvestro II nel 999, è stato fra i primi divulgatori delle cifre indo-arabiche e dello zero che aveva conosciuto durante un suo viaggio in Spagna nel 967. Nella rappresentazione dei numeri naturali sull’abaco, Gerberto segnalava l’assenza di un’unità lasciando vuota la colonna corrispondente.

E uno dei primi manuali di presentazione delle nuove cifre è stato ilLiber Abaci, scritto da Leonardo Fibonacci nel 1202. Il padre di Fibonacci era un mercante e il commercio lo aveva portato a contatto con il mondo arabo.

Fibonacci ebbe così modo di studiare sotto la guida di un maestro musulmano e di compiere molti viaggi in Oriente, venendo a conoscenza dei nuovi numeri e dei loro grandi vantaggi nel far di conto.



indo.jpg

evoluzione cifre indo-arabe
“Gli indiani - scrive Fibonacci nel suo libro – usano nove figure: 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 e con queste, assieme al segno 0, che gli arabi chiamano cephirum, scrivono qualsiasi numero”. Lo zero era diventato cephirum in latino, come traduzione della corrispondente parola araba sifr, traduzione a sua volta del termine sunya che in sanscrito significa “vuoto”. Cephirum o ciphraquest’ultimo termine per indicare poi, in italiano, non solo più lo zero, ma qualsiasi cifra. Mentre Cephirum diventerà zefiro, zevero e finalmente, nel dialetto veneto, zero:


“Et dovete sapere chel zeuero per se solo non significa nulla - scriveva Fibonacci - ma è potentia di fare significare... Et decina o centinaia o migliaia non si puote scrivere senza questo segno 0”. Se già nel Duecento quindi, lo zero e il sistema di numerazione indo- arabico erano universalmente noti in Europa, dovevano però passare ancora diversi secoli prima di una loro definitiva affermazione.


l'ho trovato in questo sito :


il 4 e il 7 della tua moneta sembrano strani ma erano in uso nel 15 secolo.
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No pechè se leggo la data da sinistra a destra leggo: 1, un simbolo incomprensibile (che leggendo la tabella postata da rorey36 sembra un 4 al contrario) , 8 ,0.

Se invece la capovolgo e la leggo da destra a sinistra ho : 1, 4, 7, 0

post-32426-0-13826700-1403374690_thumb.j

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