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Inviato (modificato)

Lanz ha venduto nell'ultima asta questo denario di Galba :

post-8209-0-10511200-1402834469_thumb.jp

non classificato perchè mancante in tutti i cataloghi.

La moneta proveniva da un'asta Vico dove era data come unica ( 450 € il realizzo e 200 in più da Lanz)

Mi ha incuriosito e ho fatto qualche ricerca rimasta senza esito.

L'avrei anche trovata: stesso diritto; ma la scritta al rovescio DIVA è sempre centrata su ore 9 . Qui invece è bassa sotto il braccio teso.

Quì il catalogo del tipo conosciuto:

post-8209-0-09880100-1402834876_thumb.pn

Il rovescio con la scritta in basso c'è su un altro denario di Galba ma il diritto è diverso anche nella legenda,al R/ la Diva Augusta sembra aver fatto una cura dimagrante

Questa è di un'asta UBS.

post-8209-0-61439800-1402835775_thumb.pn

Vi propongo il tutto, e constato che la moneta è indubbiamennte rara. Non è di eccelsa conservazione ma è pienamente leggibile. Galba non è un imperatore che si trova facilmente. Ho visto pagare prezzi ben maggiori per sue monete di tipo visto e rivisto.

La mia impressione è che spesso non si coglie appieno la rarità e si trascurano monete che permetterebbero di dire: Questa cel'ho solo io, e non ce l'hanno neanche i musei.

Modificato da Ospite
Inviato

Sicuramente nell'asta Lanz c'erano esemplari di buona rarità, anche se con conservazione non proprio eccelsa, se escludiamo certi sesterzi molto restaurati (che evidentemente piacciono a certi collezionisti, soprattutto americani e quindi vere americanate).

Ad esempio ho visto certi esemplari augustei di zecche spagnole, alcuni anche molto carini e pure molto rari, che sono andati addirittura invenduti oppure a prezzi nettamente più bassi che in madrepatria (specialmente aste Herrero).

Quindi chi studia a fondo una monetazione ed evita i soliti pezzi di conservazione eccezionale (se non restaurati) può avere la grossa soddisfazione di reperire esemplari veramente rari e perfettamente leggibili.

Basta non farsi prendere dalla frenesia o dall'affare a tutti i costi….

Col tempo e con lo studio è possibile formare una bella e gratificante collezione.

Tornando al Galba, è già capitato di trovare nominali mancanti nel RIC (come ad esempio anche in Otone, che sto studiando). In questo caso era noto l'aureo, ma non il denario, a sua volta noto con più conii e quindi con diversa disposizione spaziale delle legende.


Inviato

Galba ha coniato gran parte dei suoi Denari con tutte le legende disponibili al dritto, sia con busto a destra che busto a sinistra. Viene da se che ogni tanto spunti un denario nuovo.

Quello in discussione, in realtà, era già conosciuto da Gorny e Mosch: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-GALDNT/64 L'ho catalogato circa un paio d'anni fa, oramai.

La legenda del denario in oggetto è presente solo nei denari di Tarraco, comunque di zecca spagnola...e la cosa che mi sorprende di più, invece che la posizione della parola "DIVA", che in basso la ritroviamo negli altri rovesci della tipologia, è la mancanza del globo sotto il busto, che grande o piccolo, ci deve comunque essere.

Consideriamo che comunque la presunta zecca spagnola è stata una tra le più attive e ci può stare una mancanza del genere...che io, più che inedito, chiamo variante, visto che DI SICURO, non è la zecca di Roma, unica zecca che prevede la mancanza del globo, e questo, per evidenti caratteristiche estetiche del ritratto.

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Inviato

"Quello in discussione, in realtà, era già conosciuto da Gorny e Mosch: http://numismatica-c...eta/R-GALDNT/64 L'ho catalogato circa un paio d'anni fa, oramai."

Scusa ma quello in discussione non è quello di Gorny & Mosch, che è invece il RIC 55 var. del catalogo che ho mostrato.

La differenza è sempre quella della scritta DIVA in basso.

Che si tratti di una moneta di scarso interesse è indubbio a quanto pare. Ma che sia una variante inedita è certo. Non mi pare che se ne siano viste altre.

Poi magari ci sarà un ritrovamento e ne verranno fuori altre, chissà che in qualche collezione non ce ne sia una uguale.

Inviato

Scusami, forse mi sono espresso male.

Intendevo che la tipologia che Lanz fa apparire inedito, era già conosciuta da tempo, non che il Gorny fosse quello di Lanz. Il fatto che la legenda sia spostata a ore 7 non ne fa una variante...visto e considerato che esistono conii nella stessa Tarraco(?) con DIVA a ore 7. Oltretutto nella catalogazione di Galba non vengono prese in considerazione queste varianti di spostamento di legenda ma viene, invece, molto considerata la spezzatura, cosa che qui non abbiamo.

Quindi, il mio giudizio, per quanto può valere, è che la moneta sia conosciuta da tempo, anche se al momento non è inserita in nessun cartaceo (ma da tempo nei cataloghi online) e che quindi, seppur rara, non sia da presentarsi come esemplare inedito (o unico), che confonde l'acquirente (direi bensì non censito in cataloghi cartacei ma tipologia conosciuta).

Ripeto, è molto più interessante la mancanza del globo al dritto, anche se ora che la riguardo meglio, il puntino dietro l'apice, è come si presenta il globetto in certe situazioni, leggermente staccato e poco pronunciato.

Infine, il RIC 55 var., non esiste. Variante è stato messo dai compilatori per distinguerlo dall'aureo...ma è una tipologia del tutto nuova, non una variante e che quindi merita di avere un numero proprio.

Nel mio caso, si tratta di CLM 117, che si distingue da CLM 19 che è l'aureo.

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Inviato

Disamina apprezzabile.

Io comunque riterrò quel Galba inedito finchè non ne avrò visto uno uguale in tutto.

Cordialmente

RR

Inviato

Molto pertinente l'osservazione di Mirko8710.

Il vero interesse non è dato dalla posizione di DIVA, che dipende solo da un diverso conio all'interno di una determinata emissione (che può essere prodotta con più conii, non perfettamente identici), ma piuttosto dall'assenza del globo alla punta del collo.

A ben vedere si nota, nella stessa posizione, una traccia in rilievo, che sembra indicare una sorta di rimozione del globo (ovviamente dalla matrice e non dal punzone), come per un ripensamento dell'incisore (forse era in una fase tardiva della produzione, con abbandono della zecca di Tarraco) oppure più semplicemente un errore dell'incisore, che nella preparazione del conio aveva solo predisposto un punto, dimenticandosi di svilupparlo in un vero globo…...

Comunque un esemplare interessante e in attesa di altri esemplari dello stesso conio.

post-7204-0-17273800-1403191918_thumb.jp


Inviato

Concordo. Quello che sembra un eccesso di metallo alla sinistra dell'apice è sicuramente il residuo del globo. D'altronde, se guardiamo la foto che segue, si può tranquillamente vedere come il globetto sia staccato dall'apice...e qualsiasi tipo di consunzione/cattiva manutenzione del conio, possano portare a questo punto.


Fonte Cataloghi Online

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