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Il Coronato con l'incoronazione


Risposte migliori

Ho intenzione postare nel Catalogo questo Coronato di Ferdinando I d'Aragona con la scena dell'incoronazione, ma non trovo né la cella, né la colonna appropriata, né il relativo livello di rarità.

Chi può provvedere?


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Ho intenzione postare nel Catalogo questo Coronato di Ferdinando I d'Aragona con la scena dell'incoronazione, ma non trovo né la cella, né la colonna appropriata, né il relativo livello di rarità.
Chi può provvedere?

Mi scrivi gentilmente il peso? Grazie

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Mi scrivi gentilmente il peso? Grazie

Il peso, così come riportato dalla casa d'asta, è di 3,28 g e il diametro di 29 mm, ma per essere più sicuro lo verifico questa sera. :)

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Il peso, così come riportato dalla casa d'asta, è di 3,28 g e il diametro di 29 mm, ma per essere più sicuro lo verifico questa sera. :)

Quel poco di tosatura non giustifica una differenza di peso del 20%, secondo me dovresti far verificare se è in argento. Se è in argento allora è ok ma resta una differenza di peso molto anomala.

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Supporter

Approfitto molto brevemente di questa discussione per avere chiarimenti in merito a peso e tipologia napoletane nel periodo angioino- aragonese.

Io colleziono Siciliane, e dal 1300, con poche variazioni in peso, vennero coniati pierreali con un peso che inizialmente fu di 3.3 grammi per poi diminuire nei secoli.

Il pierreale, aveva un peso simile al saluto d'argento coniato a Napoli da Carlo d'Angiò, e circolante in Sicilia poco prima dei vespri. Ossia circa 3.3 grammi. 15 saluti d'argento valevano un saluto d'oro (e fin qui dovrebbe andare tutto bene).

Mi ero sempre convinto che le monete circolanti a Napoli fossero basate sul sistema del saluto (poi divenuto carlino).

Ma non mi tornano i conti col peso. coronati, Carlini, gigliati dei successori di Carlo d'Angiò hanno un peso sui circa 4 grammi, contro i 3.3 del saluto. Mi sono perso qualche riforma o cambio di circolazione?

Potreste brevemente chiarirmi la monetazione dell'epoca :)

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Approfitto molto brevemente di questa discussione per avere chiarimenti in merito a peso e tipologia napoletane nel periodo angioino- aragonese.

Io colleziono Siciliane, e dal 1300, con poche variazioni in peso, vennero coniati pierreali con un peso che inizialmente fu di 3.3 grammi per poi diminuire nei secoli.

Il pierreale, aveva un peso simile al saluto d'argento coniato a Napoli da Carlo d'Angiò, e circolante in Sicilia poco prima dei vespri. Ossia circa 3.3 grammi. 15 saluti d'argento valevano un saluto d'oro (e fin qui dovrebbe andare tutto bene).

Mi ero sempre convinto che le monete circolanti a Napoli fossero basate sul sistema del saluto (poi divenuto carlino).

Ma non mi tornano i conti col peso. coronati, Carlini, gigliati dei successori di Carlo d'Angiò hanno un peso sui circa 4 grammi, contro i 3.3 del saluto. Mi sono perso qualche riforma o cambio di circolazione?

Potreste brevemente chiarirmi la monetazione dell'epoca :)

Ciao Giuseppe, ti consiglio di iniziare a leggere questi articoli del Bollettino del CNN perchè potresti reperire altre informazioni utili oltre quelle da te richieste, poi magari ci aggiorniamo a lunedì o martedì, se hai domande da fare non c'è alcun problema, chiedi pure: http://ilportaledelsud.org/bollettini.htm http://ilportaledelsud.org/bcnn1979.pdf

Modificato da francesco77
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Supporter

Grazie, chiudo l'O.T e mi scuso per il disturbo alla discussione che continuerò a leggere con piacere oo) ;)

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Grazie, chiudo l'O.T e mi scuso per il disturbo alla discussione che continuerò a leggere con piacere oo) ;)

Ciao Giuseppe, allora attendiamo un tuo gentile riscontro verso martedì, se avrai domande da formulare scrivi pure, ok?

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C'è anche da dire che nonostante gli editti prescrivevano per i Gigliati peso e lega uguali a quelli di Carlo II, molti zecchieri emisero sempre di più moneta di scarsa lega e di peso inferiore, fino a trovare gigliati di peso 3,50 circa.

Queste malversazioni sono anche documentate.

Ciao

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Molti coronato dell'Incoronazione hanno il peso inferiore ai 4,00 grammi ma mai arrivano a 3,28....quindi consiglio @@Sanni di verificarne il giusto peso.....la moneta è buona, quindi forse andrebbe ripesata.

Riguardo all'unicità, mi sembra che avevo già riferito in altra discussione che il pezzo non è unico, all'asta artemide del 6 maggio 2006 nè passo un esemplare con la stessa sigla.

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Molti coronato dell'Incoronazione hanno il peso inferiore ai 4,00 grammi ma mai arrivano a 3,28....quindi consiglio @@Sanni di verificarne il giusto peso.....la moneta è buona, quindi forse andrebbe ripesata.

Riguardo all'unicità, mi sembra che avevo già riferito in altra discussione che il pezzo non è unico, all'asta artemide del 6 maggio 2006 nè passo un esemplare con la stessa sigla.

La moneta è evidentemente tosata per cui il peso è compatibile.

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La moneta è evidentemente tosata per cui il peso è compatibile.

Si certo.....molte nel Corpus lo sono, ma questa non è poi così evidente da giustificarne tale ribasso.....quindi aspettiamo Sanni per una verifica.

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Manca solo metà della legenda, a quanto vedo.

Uuuhmmm....... diciamo che ad occhio, e in base alla mia esperienza personale, posso dirti che da quel che si vede sulla superficie manca davvero poco per giustificare un 20% di peso mancante. Se la moneta dovesse essere in argento allora è tutto ok, l'impronta è d'epoca e non esistendo falsi d'epoca in argento vorrà dire che è nato già con un tondello da 3,70 3,80 grammi circa e non 4. Vediamo comunque il riscontro di Sannio.

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Adesso....ritornando alla moneta postata, e alle sigle, vorrei fare delle considerazioni che da tempo ho in serbo....questa è l'occasione giusta:

secondo voi perchè il Pannuti e Riccio, il MIR e il D'Andrea Andreani hanno solo classificato questi coronati con la sigla Y e non hanno tenuto conto che nel CNI c'era un coronato classificato al nr. 261 che sembra essere quello di Sanni ? non vorrei sbagliare ma sembra che il MEC riporti questa moneta.

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Modificato da Rex Neap
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Ciao @@azaad i saluti erano antecedenti alle monete che hai citato, quindi il discorso è all'inverso.....dalla pag. 16 del Pannuti e Riccio.

cosa determino' nel 1302 il cambio della parità oro-argento con una conseguente svalutazione dell'argento e innalzamento del peso dei nominali argentei da 3.3 a 4 gr.

presumo che successivamente tale rapporto si sia mantenuto costante nel successivo XV secolo con coronati a 4gr.

Attorno alla metà del 1300 il gigliato torno' attorno ai 3.50/3.60 gr. (Renato d'Angio' etc.), dopo essere passato a 4gr. nel 1302 , vi fu una rivalutazione dell'argento ?

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Quel poco di tosatura non giustifica una differenza di peso del 20%, secondo me dovresti far verificare se è in argento. Se è in argento allora è ok ma resta una differenza di peso molto anomala.

France' ... :lol: :lol: :lol: ... è un Coronato con attestato di autenticità controfirmato dal Ministero della cultura spagnola.
E' argento di ottima qualità.
Prova scrittura su carta bianca ... scrive meglio di una matita.
Prova magnete ... nessuna attrazione.
Prova suono ... limpido
Patina scura tendente al nero ... solfuro di argento
Peso ricontrollato: 3,4 grammi
... Sono molto tranquillo! :D :P
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France' ... :lol: :lol: :lol: ... è un Coronato con attestato di autenticità controfirmato dal Ministero della cultura spagnola.
E' argento di ottima qualità.
Prova scrittura su carta bianca ... scrive meglio di una matita.
Prova magnete ... nessuna attrazione.
Prova suono ... limpido
Patina scura tendente al nero ... solfuro di argento
Peso ricontrollato: 3,4 grammi
... Sono molto tranquillo! :D :P

Ok, ora che mi dici che è 3,4 andiamo già meglio rispetto ai 3,28 che hai scritto inizialmente, una leggera tosatura ed una leggerissima differenza di peso all'origine ci può stare. Ottimo!

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Adesso....ritornando alla moneta postata, e alle sigle, vorrei fare delle considerazioni che da tempo ho in serbo....questa è l'occasione giusta:

secondo voi perchè il Pannuti e Riccio, il MIR e il D'Andrea Andreani hanno solo classificato questi coronati con la sigla Y e non hanno tenuto conto che nel CNI c'era un coronato classificato al nr. 261 che sembra essere quello di Sanni ? non vorrei sbagliare ma sembra che il MEC riporti questa moneta.

@@Rex Neap, molto probabilmente un po' tutti l'hanno confuso con la sigla U. ;)

In realtà trattasi del CNI 261, anche se il mio ha SICILI al D/ e non SICILIE.

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@@Rex Neap, molto probabilmente un po' tutti l'hanno confuso con la sigla U. ;)

In realtà trattasi del CNI 261, anche se il mio ha SICILI al D/ e non SICILIE.

Aspetta....forse mi sono spiegato male io.....non tutti hanno visto monete giusto ? le hanno semplicemente riportate con riferimenti; in questo caso il CNI 261 è stato tralasciato.....soprattutto dal PR...strano molto strano.

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