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IGNORED

LA SAGA DELL'ARGENTO SPAGNOLO


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Sono tutti ottimi esempi inerenti al periodo e che raccontano storie e simbologie, il campione ormai incomincia a diventare importante e significativo, interessante quanto dice Eros nell'ultimo post sulla guerra del 1617 tra la Repubblica di Venezia e la Spagna, sarebbe interessante approfondire.... chi vuole, uno a caso se può.... magari 417sonia :blum:, porta pazienza Luciano.....

Mario

Buona serata

Patientia...com'era scritto sui biglietti non vincenti del lotto inventato a Venezia :blum:

Non ho molto da raccontare sull'Ossuna e sul marchese di Bedmar, ambasciatore spagnolo a Venezia e "longa mano" del primo. Credo, in tutta onestà, che sia più facile per chi è interessato, cercare in rete la "Congiura di Bedmar"; leggere le cause, le aspettative degli spagnoli e la fulminea quanto terribile reazione di Venezia.

L'epilogo fu un discredito unanime sul Governo spagnolo, un Bedmar richiamato velocemente a Madrid; sorte che toccò successivamente anche il Vicerè Ossuna, che morì in miseria e dimenticato. :pleasantry:

Però, caro Mario, mi dai il "destro" per scrivere qualche riga su colui che può, a tutti gli effetti, considerarsi una vittima, un danno "collaterale", conseguente alla repressione generata dalla "Congiura di Bedmar": Antonio Foscarini.

Ebbene, il poveraccio (si fa per dire, era un nobile "in carriera") venne falsamente accusato di intelligenza con gli spagnoli e quindi, nel tempo di un amen, per ordine del Consiglio dei X, venne imprigionato, posto a giudizio del tribunale, condannato unanimamente dai giudici e giustiziato in carcere (strozzato).

Successivamente il cadavere fu appeso per un piede in Piazzetta; eppure era innocente. :sorry:

A distanza di qualche mese, si scoprì che le accuse rivoltegli erano fondate su falsità e menzogne di taluni che lo volevano screditare. La Serenissima, con il pragmatismo che l'ha sempre contraddistinata, mise alla forca quelli che avevano mentito ed immediatamente il Foscarini fu solennemente riabilitato; non solo in Patria, ma vennero spedite dal Governo lettere diplomatiche a tutti gli Stati accreditati, perchè fosse noto l'infortunio giudiziario.

Venezia, non aveva nascosto, né insabbiato il tragico errore come avrebbe potuto fare, ma anzi con questa riabilitazione esplicita a tutti, ridava al mondo, la rassicurazione che la Repubblica di Venezia aveva un Governo solido, capace di ammettere i propri errori, così come era forte la sua mitica giustizia, anch'essa pronta a fare ammenda. Un'operazione di "glasnost" non indifferente, compiuta agli inizi del 1600. :dirol:

Ciò portò il Governo, semmai, a fare profonde riflessioni sul potere così ampio dato al Consiglio dei X, ma questa è un'altra storia.

Si è scritto molto su questa tragedia; fra i tanti spicca Giovanni Battista Niccolini, tragediografo (1782-1861); di lui abbiamo anche una bellissima medaglia, che io ho tratto da icollector.

Scusate l'O.T.

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saluti

luciano

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Io direi che forse il più è stato detto, come abbiamo detto questa è una discussione divulgativa che forse potrebbe paradossalmente non finire mai, la lascio aperta e spero sempre in qualche ulteriore contributo e come merita per ricordo e consultazione per tutti nei prossimi giorni sarà messa tra le importanti.

E' stata una delle più complete discussioni che ho visto in questa sezione, generalista, fondamentale per l'epoca, ha coinvolto e toccato tutti, ma proprio tutti.

Rimane quanto detto in post precedenti che queste discussioni, a meno di fare i salti mortali e carpiati ogni giorno e momento, funzionano se gli attori di altre monetazioni e zecche geografiche collaborano, se c'è coralità, intesa, lavoro di gruppo, empatie, alcuni che ringrazio sono stati grandi collaboratori ed attori, molti di zecche tra l'altro fondamentali totalmente assenti e la discussione con 9 pagine a oggi non passava inosservata di certo.

Non voglio colpevolizzare, nè rimproverare alcuno, mi piacerebbe e piacerebbe anche ad altri che invece hanno partecipato sapere se c'è qualche problema ostativo di cui noi non siamo a conoscenza, se ci fosse, sarebbe giusto saperlo.

Che questa non sia più una vera sezione generalista lo abbiamo capito, ci sono monetazioni importanti in altre sezioni, gli utenti sono concentrati lì, ma ciò non toglie e ne parlai tempo fa anche con dei curatori del forum che quando ci fosse stato un contributo comune con altre realtà, un aiuto, un parere per una maggiore e migliore completezza di informazione era un atto dovuto e che sarebbe stato dato.

In futuro ritengo che in una sezione come è oggi questa si possa tornare a parlare realisticamente di qualche moneta, raccontare qualche storia, una discussione come quella dei grossi oggi non la vedo, il Milano chiama Genova, il Genova chiama Firenze, il Firenze chiama Lucca oggi non lo vedo.....in futuro vedremo.

Ultimo, ma non l'ultimo, credo che si debba tornare a divulgare con semplicità, pacatezza, amicizia, cordialità, molti utenti chiedono questo e i toni alti, le sfide tra autori devono trovare spazio in altri ambiti, o personali o contributi scritti, difficile convincere uno sul forum, l'ho visto poche volte.

Spensieratezza, allegria, anche incoscienza questo era il forum di quando iniziai e tanti che ora ci sono o non ci sono più ricordano, ecco vorrei che si tornasse a questo, divulgare anche divertendoci , amichevolmente.

Ieri in un'altra sezione ho fatto un post che mi sembrava bello, pacato, chiedevo di abbassare i toni, di evitare le risse mediatiche, la gente legge e non apprezza questo, se ne sono viste diverse ultimamente ( inspiegabilmente Francesco mi ha parlato di ripuliture di post, il mio che però potete trovare qui poco sopra quasi un clone dove si parla di Messerano, non è stato ripulito, non c'è proprio più, è stato tolto tutto e non credo e non ritengo di aver detto nulla di sconveniente, anzi ).

Ecco anche queste cose non sono belle e positive, si cerca di avere un forum dove tutti si possano trovare a loro agio, una grande famiglia, più unita, ma anche questo non va bene.....va in un'altra direzione....

Scusatemi, vi avrò annoiato, però in compenso per alcuni giorni non parteciperò più alla vita del forum......ne parleremo eventualmente a tempo debito,

Mario

Per giusta informazione su mia richiesta il post che avevo fatto nella discussione su Lanciano che era stato oscurato è stato ripristinato totalmente ora.......

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Ravviviamo questa interessante discussione, parliamo ancora di Napoli, la zecca che per tipologia fu l'esempio indiscusso della creatività Numismatica del periodo.

Ducato 1622, AR 29,58 g. PHILIPPVS IIII DEI GRA Busto radiato e corazzato a d., con drappeggio sulla spalla s. e testa di Medusa sulla lorica; dietro, MC /C (Michele Cavo, maestro di zecca 1626-1630 e Francesco Antonio di Costanzo, maestro di prova 1621-1623) e sotto, nel giro, 1622 +. Rv. HISP VTIRIVSQ ( sic! ) REX Stemma coronato. Pannuti-Riccio 14. MIR 239.

1452635.m.jpg

Filippo IV a soli sedici anni si trovò ad essere il sovrano di domini immensi per estensione e popolazione, purtroppo il suo carattere rispecchiava l'indecisa personalità paterna. Dimostrò abulia nella condotta degli affari di Stato e travagliato dagli intrighi di corte delegò pienamente il potere al Duca di Olivares fino al 1643 e poi a don Luigi de Haro. Filippo IV sposò in prime nozze la figlia del re di Francia Enrico IV, Elisabetta di Borbone e nel 1649, in seconde nozze, Anna Maria d’Austria, figlia di Ferdinando III, poi madre dell' infante principe Carlo. Il suo regno fu segnato da cruente guerre e cocenti sconfitte tra cui vale la pena ricordare quelle che portarono all’ indipendenza del Portogallo nel 1640 e a quella, dopo la pace di Westfalia del 1648, delle Province Unite. Le continue vessazione che oppressero i napoletani durante questo regno culminarono nel 1647 con la rivolta capeggiata da Masaniello. La vera causa di questa rivoluzione non fu, come comunemente accettato, l’introduzione della nuova gabella sulla frutta, ma la cattiva situazione della moneta circolante che, continuamente adulterata nel titolo e nel peso dalle autorità spagnole, veniva immessa in circolazione ma non accettata per il pagamento delle imposte, che venivano riscosse in ragione del peso e non dell’impronta. Va specificato che la moneta realmente circolante a Napoli era: per il popolo quasi esclusivamente il mezzo carlino (zanetta) e per la borghesia il carlino e il doppio carlino, infatti l’unica emissione di questo regno dello scudo in buon argento è quella del 1622, conosciuta in pochissimi esemplari e che ci fa pensare a una coniazione limitatissima.

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Ho avuto modo di leggere in questi giorni il citato articolo " il nobile Leonardo de Zocchis alias Terracina e il Corpus delle sue relazioni " di Simonluca Perfetto, indubbiamente ci sono dei riferimenti che possono interessare la discussione.

De Zocchis era l'ufficiale della zecca napoletana che nel cinquecento era incaricato di seguire pesi e misure giudice estremo nella zecca della moneta.

Grazie al fatto di aver stilato una relazione dettagliata sulla zecca e alle sue mansioni specifiche quanto viene riportato dallo stesso può essere interessante.

Il de Zocchis alla fine gesti' ben quattro officia della zecca, fece carriera e divenne uomo di fiducia di superiori, viceré, sovrani.

Fu presente quando ci furono le due visite ufficiali nel Regno, quella del de Quiroga e quella del de Guzman, nelle visite furono processati degli ufficiali, maestro di zecca compreso, che si difesero con documenti precostituiti, il solo de Zocchis produsse documenti suoi e di riferimento.

i quattro documenti lasciati rendono una testimonianza della situazione della zecca del tempo, che qualche problema sicuramente anche di controlli aveva.

Uno in particolare e' interessante, riporta che nel 1556 arrivo' in zecca un ingente carico di reali d'argento spagnoli, raccolti in 34 cascine.

lo scritto interessa perché mette in evidenza l'interesse di Filippo II ad importare dalla Spagna a Napoli argento da monetare a però determinate condizioni, tre requisiti specifici.

La principale preoccupazione era dettata dal calo della quantità di metallo a seguito delle lavorazioni e il cercare di stabilire il quantitativo effettivo che si sarebbe prodotto con l'argento importato prestabilito.

Quindi il de Zocchis considerato di fiducia all'epoca e con mansioni tecniche, che venne ricompensato con cariche, anche nobiliari e ricompense a fine carriera, che deve seguire queste specifiche, questa e' un piccolo ulteriore tassello di questa storia, questa volta per l'argento spagnolo che serviva per la Zecca di Napoli e per l controlli relativi che comunque sembrano essere demandati, tranne le due visite ufficiali ,ai responsabili di zecca.

Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum

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Non possiamo dimenticarci del contributo che diede la zecca di Messina, con le sue numerosi emissioni.

Il quantitativo d'argento che arrivò nella nostra penisola, servi anche a battere il nominale più rappresentativo della zecca Siciliana di quegli anni, il mitico quattro Tarì, un simbolo...

E per rimanere fedeli alla data che il caro amico Mario ha portato come esempio eccone il risultato...

1452476.m.jpg

Messina
Da 4 tarì 1556, AR 11,63 g. PHILIPPVS D GRATIA Busto corazzato, leggermente più grande, a d.; sotto, nel giro, 4. Rv. + REX SICILIAE 1556 Aquila coronata ad ali spiegate, volta a d.; sotto gli artigli, Y – M. Spahr 6 var. MIR 316/1.

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Ciao a tutti,

scusatemi per l'intervento non in tema.

Ringrazio Mario @@dabbene e tutti i partecipanti, per questa bellissima discussione e per la quantità e, soprattutto, qualità delle monete postate ( ve le invidio :good:)

Per me, a digiuno della monetazione moderna, è una discussione che seguo con piacere ed estremo interesse.

Mi raccomando, continuate così

Saluti Eliodoro

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Direi che a questo punto possiamo inserire questa discussione tra le importanti, ovviamente lo spazio rimane aperto per ulteriori approfondimenti o commenti anche nel tempo, per il momento grazie a tutti,

Mario

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  • 7 mesi dopo...

l'ultimo acquisto credo si inserisca bene in questa discussione. ducatone di Filippo IIII 1622. modulo eccezionalmente largo e rotondo

per questa tipologia sempre tagliata ai bordi. non è spl ma il rovescio è un R3 Crippa 7

post-10498-0-50362700-1422877720.jpg

post-10498-0-72891700-1422877749.jpg

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Ci sta eccome.....è un bel modulo largo tra l'altro, sarebbe interessante vedere il peso, queste monete a volte venivano" pizzicate " sul bordo se erano di poco sovrappeso per riportarle nel giusto range.

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Ci sta eccome.....è un bel modulo largo tra l'altro, sarebbe interessante vedere il peso, queste monete a volte venivano" pizzicate " sul bordo se erano di poco sovrappeso per riportarle nel giusto range.

 

gr. 31,65 al centro molto spessa a ore 12 e 6 sottile

Modificato da dux-sab
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@@dux-sab HD rauch del 4-12 giusto? Proveniente da quello che ho scherzosamente soprannominato il lotto del camino per via dell'alone nero che caratterizzava molti dei ducatoni proposti. Probabilmente si trattava di un tesoretto che era nascosto dentro il camino o nei suoi pressi.

Il flan non è eccessivamente tosato, forse un po scentrato in fase di conio, come peso ci stiamo tranquillamente.Potrebbe aver subito un tentativo di lavaggio, intravedo righe in diagonale. La cosa che mi incuriosiva (già durante l'asta) è la data: sia dalle foto Rauch che da queste non riesco a leggere nitidamente l'ultimo numero ( che non può che essere un 2). Con quel tipo di ornamento sullo scudo è confermato il grado di rarità R3.

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@@dux-sab HD rauch del 4-12 giusto? Proveniente da quello che ho scherzosamente soprannominato il lotto del camino per via dell'alone nero che caratterizzava molti dei ducatoni proposti. Probabilmente si trattava di un tesoretto che era nascosto dentro il camino o nei suoi pressi.

Il flan non è eccessivamente tosato, forse un po scentrato in fase di conio, come peso ci stiamo tranquillamente.Potrebbe aver subito un tentativo di lavaggio, intravedo righe in diagonale. La cosa che mi incuriosiva (già durante l'asta) è la data: sia dalle foto Rauch che da queste non riesco a leggere nitidamente l'ultimo numero ( che non può che essere un 2). Con quel tipo di ornamento sullo scudo è confermato il grado di rarità R3.

 

Direi che non è tosata per nulla...

I ducatoni (come anche i sottomultipli) possono presentare un tondello più o meno stretto, talvolta al punto da elidere parzialmente le legende, ma se il peso è conforme non c'è tosatura; anche un esame del taglio consente di valutarne l'integrità (viene da se che non può farsi dalle foto, non essendo visibile).

Un buon esemplare, godibile soprattutto per l'ampiezza del tondello; il dritto ha una battitura non molto forte ma il punzone del ritratto è di buono stile.

Modificato da Filippo1948
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  • 1 anno dopo...

Complimenti per la stupenda discussione! È un piacere trovare sul forum tanta conoscenza!
Voglio contribuire con qualche moneta della zecca di Messina dello stesso periodo. Un saluto a tutti e grazie!

57f6085ce1a0e_ImageUploadedByLamoneta.it

57f60870da0d9_ImageUploadedByLamoneta.it

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Veramente fantastiche e complimenti per questo intervento primo perché ci permetti di vedere monete che io reputo straordinarie, secondo perché le napoletane, e non solo,  sono incredibilmente collegate a tutto questo e alla discussione.

Discussione che può dare volendo ancora molto in prospettiva....

Modificato da dabbene
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A dir poco fantastica, ti faccio una proposta :D, perché non ci dai una mano anche nell'altra discussione su Motti, leggende nelle monete....mi sembra di aver visto qualcosa prima che ci potrebbe stare bene....:D

Modificato da dabbene
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Just now, dabbene said:

A dir poco fantastica, ti faccio una proposta :D, perché non ci dai una mano anche nell'altra discussione su Moti, leggende nelle monete....mi sembra di aver visto qualcosa prima che ci potrebbe stare bene....:D

Indirizzami alla discussione per favore... :)

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Per restare in argomento, per chi vuole approfondire dal punto di vista storico, vi segnalo questo splendido libro di David Cordingly, "Storia della pirateria", edito da Mondadori.

David Cordingly - Storia della pirateria.jpg

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  • 3 settimane dopo...

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