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Non mi è chiara la vicenda della congiura di Petronio Massimo con la moglie di Valentiniano III per uccidere l'imperatore e il successivo suicidio di lei. Qualcuno sa chiarirmela?


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Non mi è chiara la vicenda della congiura di Petronio Massimo con la moglie di Valentiniano III per uccidere l'imperatore e il successivo suicidio di lei. Qualcuno sa chiarirmela?

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Ciao eg :),

potresti indicarmi dove hai letto o trovato questa notizia :huh:? Ho ridato una rapida occhiata ai testi che ho a disposizione inerenti a questo periodo, e la versione proposta relativamente a questi eventi mi pare diversa :unsure:.

Valentiniano III, insieme all'eunuco Eraclio, fu ucciso il 16 marzo 455 da Optila e Traustila, due bucellarii facenti parte della guardia del corpo del magister militum Ezio, per la morte del quale lo stesso imperatore aveva avuto, di fatto, la massima responsabilità (anche politica: citando Procopio, egli aveva «tagliato la propria mano destra con la sinistra»). A desiderare la morte dell'ultimo esponente della dinastia teodosiana non erano, però, solo gli ex compagni di Ezio, ma anche altri esponenti del ceto dirigente romano: tra questi, quasi certamente, anche il senatore Petronio Massimo (già praefectus Urbi, praefectus praetorio Italiae e console), che, da una parte, aveva sì parteggiato per l'uccisione di Ezio (pur avendone sostenuto, in precedenza, la sua linea politica in Senato), ma, dall'altra, aveva dovuto anche subire l'onta di vedersi "circuire" la moglie dallo stesso imperatore.

Il giorno successivo all'uccisione di Valentiniano III, grazie soprattutto all'eccezionale donativo promesso all'esercito, Petronio Massimo era acclamato imperatore (ma non sarà mai riconosciuto dal collega orientale, Marciano): in seguito, proprio per dare una parvenza di legittimità al proprio potere e cercare di legarsi all'antica dinastia regnante, egli prima obbligò la moglie di Valentiniano III, Eudossia Licinia, a sposarlo, quindi fece unire in matrimonio la figlia di quest'ultima, Eudocia, con il proprio figlio, Palladio (o Pallante); questi eventi provocarono grande indignazione a Roma (che pur non aveva mai troppo amato Valentiniano III), dal momento che la partecipazione di Petronio Massimo al delitto del precedente imperatore era cosa risaputa.

É sempre Procopio ad informarci che, poco dopo averla sposata, Petronio Massimo avrebbe rivelato alla nuova moglie che egli stesso aveva ordito l'uccisione di Valentiniano III e che per questo Eudossia Licinia avrebbe chiamato a Roma Genserico per vendicarsi: più probabilmente, però, il re dei Vandali si mosse per difendere i propri diritti, dal momento che, in base ad un accordo di pace stilato nel 442, Eudocia era stata promessa a suo figlio Unnerico, che sarebbe dovuto divenire pure magister militum. Ancora nel 475 Genserico entrava a Roma e la saccheggiava per quattordici giorni, prendendo in ostaggio anche Eudossia Licinia e le sue figlie Placidia ed Eudocia: quest'ultima sposerà Unnerico (come in precedenza previsto), mentre solo nel 462 Placidia, probabilmente insieme alla madre (che pare sia morta intorno al 493), sarà inviata a Costantinopoli, dove verrà data in sposa al futuro imperatore d'Occidente Olibrio.


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Mi appoggio a Cherso che cita soprattutto procopio aggiungo piccoli dettagli:

Valentiniano venne assassinato 6 mesi dopo la morte di Ezio mentre passava in rivista le truppe schierate fuori dalle mura, presso Campo Marzio, in una località indefinita chiamata Ad Laurum. Gli esecutori furono appunto i buccellari barbarici Optila e Traustila, pare che il secondo fosse il genero di Ezio. Traustila si occupo' di eliminare anche l'eunuco Eraclio, il praepositus sacri cubiculi, il quale aveva ucciso Boezio, prefetto del pretorio di Ezio in quell'infausto 21 settembre 454.

E' probabile che il complotto fosse appoggiato dalla fazione senatoriale di matrice eziana, che aveva come riferimento la famiglia degli Anicii.

il racconto che circolo' negli ambienti della corte orientale attribuisce la regia a petronio Massimo, che si sarebbe voluto vendicare dell'imperatore, il quale aveva sedotto la moglie attirandola con l'inganno a palazzo.

Questo resoconto, molto popolare, è tipicamente bizantino, comunque è verosimile supporre che l'eziano Petronio Massimo, più o meno apertamente, abbia preso parte all'eliminazione di ValentinianoIII. Come scrive Cherso, lo stesso petronio si fece subito avanti comprandosi la corona e costrigendo Licinia Eudossia a sposarlo, per ottenere un riconoscimento della parte orientale.

Non ho comunque ragione di supporre che Licinia Eudossia prese parte alla congiura, sebbene si tramandi che l'imperatrice avesse un carattere molto "focoso".

Ps: Quando i Vandali giunsero a roma, petronio proclamo' la fuga libera dei cittadini.... :angry:


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