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IGNORED

E anche GdN chiude...


Risposte migliori

Io non ho avuto la ventura di collaborare con Ganganelli (che stimo molto), soprattutto per mancanza di tempo e per il tenore molto specialistico dei miei studi, e quindi mi ha colpito il particolare che per gli articoli pubblicati sulla rivista venivano pagati gli autori. So che era pratica corrente ai tempi di Traina, e io stesso ho avuto un piccolo compenso (30 euro, pagati mediante bonifico bancario estero !) da una rivista francese di archeologia per un breve articolo sulle spintriae romane, in lingua francese (ed è stata la mia unica esperienza in cui ho guadagnato qualcosa per un articolo….).

Ma in questi tempi mi sembra una prassi in effetti controproducente. Ci sono persone che sono felicissime di offrire i loro contributi intellettuali nel campo numismatico senza alcuna contropartita (salvo qualche copia in più della rivista, da distribuire ad amici e colleghi). Il discorso forse cambia se il pubblicista numismatico diventa una sorta di professionista e quindi un lavoratore da pagare con tot per pagina pubblicata. Ma in questo caso cadiamo nelle ferree leggi economiche e oggi come oggi una rivista di numismatica cartacea non ha mercato.

E' sempre più di nicchia e i numeri sono prenotati da quattro gatti. Tanti forumisti avrebbero voglia di leggere, ma molti si guardano bene dal sottoscrivere abbonamenti. Se ricevono numeri in omaggio sono felicissimi, ma non muovono un dito a pagarli (vero Giovanna….).

Si rimane disorientati di fronte alla possibilità di continuare solo per via elettronica, che offre la possibilità di abbattere i costi, specialmente con immagini a colori. Sarò vecchio, ma mi manca molto lo sfogliare le pagine di carta, con foto e tabelle.

Poi c'è un piccolo dettaglio.

La cultura è tale solo se può durare nel tempo. L'altro ieri ho tirato fuori dalla mia libreria il primo numero di Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica, del 1954 (esattamente 60 anni fa), che mi è stato molto utile per una mia ricerca e ho riletto alcune pagine, scritte in un mirabile italiano…. Quel numero durerà ancora tanti anni e non so proprio come andrà a finire lo scibile confinato su un supporto elettronico, molto adatto per una toccata e fuga….

Mi ha divertito (fino a un certo punto) un racconto di mio figlio, che è astrofisico. Si sono persi migliaia e migliaia di dati che furono raccolti dai primi satelliti della NASA, in quanto scaricati su programmi, se non addirittura su floppy, che sono diventati illeggibili. In alcuni casi, per i dati più importanti, hanno addirittura dovuto ricostruire alcuni dei computer dell'epoca e dedicare ore e ore a creare softwares che rendessero leggibili e soprattutto compatibili quei vecchi dati, che erano fondamentali per i confronti con risultati di osssrvazioni riprese in tempi successivi.

La carta dura a lungo, ma un disco elettronico…...

In alcuni circoli intellettuali hanno già lanciato l'allarme sulle foto digitali. Una volta la nostra memoria era affidata alle foto stampate, che venivano conservate e all'occorrenza tirate fuori, da cassetti o da album, anche dopo 100 anni. Ora basta un bel crash per perdere irreperabilmente anche migliaia di foto e di nostri ricordi. Tanto per cambiare, per un irreparabile guasto a un mio vecchio computer e, contestualmente, anche ai miei primi dischetti, ho perso tutta la mia stesura elettronica del mio Corpus sulla Guerra Sociale, che fu pubblicato nel 1987.

Ho solo la copia cartacea del libro e per avere una copia elettronica posso solo scansionarlo (e la qualità non sarà mai confrontabile !).

Voglio avvalorare quanto scritto da acraf

dicendo che quando si sfoglia una rivista,le due facciate dell'articolo piene di scritto ed anche ricche di foto e disegni,sono più invoglianti alla lettura e danno una visione d'insime migliore rispetto allo scorrere della lettura effettuato tramite computer.

Sostengo,inoltre,che la voglia di scrivere viene anche perchè poi ci si prefigge di vedere il proprio scritto in forma cartacea abbellito,magari,da una copertina oppure da foto .Ho avuto modo di conoscere persone a cui piace sentire l'odore della carta.

Ieri ho ricevuto il secondo volume de"Il Tondello"redatto dai Giovani Numismatici del forum ed ho avuto modo di riflettere sul fatto che la loro passione verso la Numismatica è scaturita proprio leggendo e toccando con mano riviste e libri del settore e ciò è avvalorato dal fatto che ,essendo giovani e pratici della nuova tecnologia,avrebbero potuto pubblicare il loro lavoro tramite web,invece hanno creduto e credono nel cartaceo perchè è quello che li ha invogliati a scrivere(il leggere qli articoli tramite web è deleterio per generare ed educare alla scrittura e soprattutto crea meno scrittori giovani)

--Salutoni

-odjob

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Inizialmente Cronaca Numismatica e Giornale della Numismatica pagavano gli articoli...se non ricordo male circa 70 euro ad articolo....poi dopo insistenze (!) sono riuscito ad avere invece del pagamento, copie omaggio (mi pare 10) che regalavo agli amici, lo stesso ha fatto anche il buon Bizerba. E mi pare un ottimo sistema per aiutare una rivista, tanto, 70 euro non ci arricchiscono, anzi. Bisogna poi ricordarsi di inserirli nella dichiarazione dei redditi!!!

Secondo me on line la rivista avrà vita breve, se ho capito bene come vogliono strutturarla. Diverso sarebbe se decidessero di pubblicare una rivista mensile stampabile.

Al di la della problematiche oggettive, credo che anche Lamoneta potrebbe provare a lanciare una rivista on line a cadenza mensile stampabile...materiale ce ne sarebbe a josa, ricavabile da tutte le varie sezioni..... comprendo però che non si tratta un lavoro da improvvisare, ma secondo me associare una rivista stampabile ad un forum come lamoneta potrebbe essere una definitiva consacrazione.....

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Ciao Domenico.

"Secondo me on line la rivista avrà vita breve, se ho capito bene come vogliono strutturarla. Diverso sarebbe se decidessero di pubblicare una rivista mensile stampabile."

Sembra che non ci sarà una Rivista online, cioè la trasposizione online pura e semplice dell'attuale format cartaceo, ma si parla di un'iniziativa dal contenuto "ibrido" (articoli+forum+altri spazi interattivi).

Spero che non ne venga fuori una sorta di "minotauro" che alla fine non sarà nè uomo nè toro.

Ho fatto adesso un accesso al sito e non ci capisco molto....::

http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?page_id=2

M.

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"intanto io aspetto il numero di giugno.."

Coraggio. Ancora questo numero e quello di luglio/agosto....e poi non le pazienti attese finiranno..........

M.

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Inizialmente Cronaca Numismatica e Giornale della Numismatica pagavano gli articoli...se non ricordo male circa 70 euro ad articolo....poi dopo insistenze (!) sono riuscito ad avere invece del pagamento, copie omaggio (mi pare 10) che regalavo agli amici, lo stesso ha fatto anche il buon Bizerba. E mi pare un ottimo sistema per aiutare una rivista, tanto, 70 euro non ci arricchiscono, anzi. Bisogna poi ricordarsi di inserirli nella dichiarazione dei redditi!!!

Secondo me on line la rivista avrà vita breve, se ho capito bene come vogliono strutturarla. Diverso sarebbe se decidessero di pubblicare una rivista mensile stampabile.

Al di la della problematiche oggettive, credo che anche Lamoneta potrebbe provare a lanciare una rivista on line a cadenza mensile stampabile...materiale ce ne sarebbe a josa, ricavabile da tutte le varie sezioni..... comprendo però che non si tratta un lavoro da improvvisare, ma secondo me associare una rivista stampabile ad un forum come lamoneta potrebbe essere una definitiva consacrazione.....

Quello che tu auspichi esiste già, anche da diversi mesi, ed è in via di perfezionamento.

http://numismatica.lamoneta.it/

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Awards

Quello che tu auspichi esiste già, anche da diversi mesi, ed è in via di perfezionamento.

http://numismatica.lamoneta.it/

Io preferirei però una versione che cambia ogni mese, stampabile e rilegabile...noi "vecchi" siamo abituati così...non possiamo piu cambiare....bene quanto ho visto, ma a me piacerebbe trovare in fondo alla pagina un pulsante con scritto su "stampa numero in pdf".....

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Io preferirei però una versione che cambia ogni mese, stampabile e rilegabile...noi "vecchi" siamo abituati così...non possiamo piu cambiare....bene quanto ho visto, ma a me piacerebbe trovare in fondo alla pagina un pulsante con scritto su "stampa numero in pdf".....

Puoi sempre copiarlo, con la funzione "Copia ed Incolla" su pagina word e poi trasformarlo da solo in PDF. Comunque nella sezione Articoli lo puoi già fare direttamente.

Facilmente Reficul aggiungerà questa possibilità anche li. Ciao

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Awards

"intanto io aspetto il numero di giugno.."

Coraggio. Ancora questo numero e quello di luglio/agosto....e poi non le pazienti attese finiranno..........

M.

eh già , allora mi tocca dar ragione a Giovanna....qual'è il problema? Io sono abbonato dal 1° numero sino all'ultimo;.... è sbagliato pretendere la consegna nel rispetto dei tempi stabiliti? è sbagliato sottolineare che mai è stata rispettata la detta tempistica? è sbagliato suggerire strade diverse per fare abbonati rispetto a regalare album o fare sconti a vanvera senza rispettare gli abbonati della prima ora? Oppure ha ragione solo Lei?

ma ti pare che mi tocca litigare con gli avvocati anche fuori dei Tribunali.......

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"eh già , allora mi tocca dar ragione a Giovanna...."

Già. Ti capisco. E' dura dar ragione a Giovanna..... :pardon:

"...qual'è il problema? Io sono abbonato dal 1° numero sino all'ultimo;.... è sbagliato pretendere la consegna nel rispetto dei tempi stabiliti?" E' sbagliato sottolineare che non è stata rispettata la detta tempistica"?

Intanto nessun problema. Speravo che fosse ormai assodato che il ritardo nella consegna non è imputabile all'Editore ma alle Poste.

Credevo che la cosa fosse stata sottolineata anche fi troppo, ma evidentemente mi sbagliavo.

Come forse hai letto in precedenti interventi, il numero di giugno è già arrivato ad alcuni abbonati.....in effetti non è arrivato ancora neppure a me....ma che ci vogliamo fare?

Se l'Editore fa partire le copie destinate agli abbonati nello stesso momento ma queste arrivano in tempi diversi ai destinatari, che responsabilità possono avere Ganganelli & Co?

"è sbagliato suggerire strade diverse per fare abbonati rispetto a regalare album o fare sconti a vanvera senza rispettare gli abbonati della prima ora? Oppure ha ragione solo Lei?"

A parte il fatto che nel Tuo intervento che ho citato non hai proposto affatto "strade diverse" per fare abbonati" ma sottolineavi soltanto che a Te la Rivista non era ancora arrivata....Ti inviterei davvero a proporre in concreto delle soluzioni diverse dalla spedizione in abbonamento postale (modalità pressoché uniforme per tutte le riviste italiane) che siano però anche compatibili con i costi che gli abbonati sono disposti a sopportare per ricevere la Rivista.

Le "campagne promozionali" (scontistica sull'abbonamento, gadgets ecc.) sono strumenti di marketing per acquisire abbonati e sono proprie di tutte le Riviste.

Le spedizioni delle Riviste sono un altro paio di maniche.

Non è che risparmiando sulle promozioni (che hanno le già dette finalità) l'Editore possa trasferire quelle "economie" su altre voci di spesa, come le spedizioni.

Piuttosto, chiedi agli abbonati al GdN se sono disposti a pagare di più per ricevere puntualmente la Rivista (anche se capisco che ormai si tratta di una richiesta tardiva..).

Peccato davvero che l'esperienza si sia conclusa, perché sarebbe stato interessante differenziare gli abbonamenti in due tipologie: quelli con distribuzione a mezzo spedizione ordinaria postale (come tutte le Riviste italiane) e quelli invece con metodi accelerati....naturalmente però con prezzi differenti.

Sarebbe stato un sondaggio interessante.

Ti prego però di tenere conto che qui c'è gente che non vuole spendere neppure 5 euro al mese per comprare la Rivista...e Tu pensi veramente che a costoro la prospettiva di pagare due o tre ero in più a copia per riceverla con modalità "veloci" li avrebbe persuasi a sottoscrivere l'abbonamento?

Francamente l'idea che la spedizione della Rivista sia avvenuta deliberatamente in ritardo o per disservizi della Testata (perché se si ritiene responsabile del ritardo l'Editore e non le Poste questo si sta dicendo...) è una tesi assai singolare. Soprattutto poi quando si legge che a Vattelapesca la Rivista è già arrivata mentre da un'altra parte arriva dopo un mese o non arriva affatto.

"ma ti pare che mi tocca litigare con gli avvocati anche fuori dei Tribunali.....".

Ma chi Te lo fa fare di litigare.... :pleasantry: io mi rifiuto di litigare anche in Tribunale....figuraTi se litigo qui!....

Cordialmente.

Michele

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Nei post 50, 65, 71, ho esposto il mio pensiero, che indica condotte che sicuramente hanno infastidito alcuni abbonati; dato che si tratta(va) di gestire un'impresa al limite della sopravvivenza, ogni "mossa" và studiata per evitare passi falsi.

Al 50 lamentavo l'identicità fra CN e GdN, eppure di fronte al cambiamento del mercato e della fruizione, di cui tanto si è parlato in questa discussione, la Rivista ha ricalcato la precedente, e chi non cambia non sopravvive nel mercato, a volte.

Una soluzione è stata proposta in altri post da altri: rivista distribuita solo in abbonamento.

Idea che avrei ben valutato, accompagnata ad una campagna promozionale nei confronti dei circoli, per farli abbonare e far avvicinare alla Rivista chi non la conosceva o chi, non vedendola più in edicola, pensasse che fosse stata chiusa.

Quanto ai contenuti, mi limito a scrivere alcune risposte che mi sono dato leggendo un post che ipotizzava cambiamenti o aggiunte ai contenuti: io sarei stato interessato, per es. ad articoli relativi a personalità numismatiche italiane di ogni epoca, nonché a collezionisti.

Meno interessante per me ma obiettivamente utile come operazione di mareketing, l'idea che ho sentito da un amico di dedicare ogni mese una pagina ad un circolo numismatico.

Quanto poi alle Poste: è mai possibile che CN arrivava sempre entro i primi 3 giorni del mese, e GdN arriva sempre verso il 20 del mese?

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A quest'ultima domanda potrei rispondere: veniva consegnata in tempo perche', prese le misure, si chiudeva la rivista in (largo) anticipo.

Evidentenente GdN non e' stata in grado di garantirlo sempre.

Le poste hanno fatto il resto.

La modalita' di spedizione per raccomandata in abbonamento era prevista, ma se non ricordo male veniva a costare il doppio della rivista.

Ora d'accordo l'amore per la cultura, ma chi spenderebbe piu' di spedizione che di rivista quando, bene o male, la poteva reperire in edicola mese per mese?

Le spese di spedizione non aiutano l'editore che le gira pari pari al servizio postale...

Inviato dal mio iPhone utilizzando Lamoneta.it Forum

Modificato da heineken79
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"Nei post 50, 65, 71, ho esposto il mio pensiero, che indica condotte che sicuramente hanno infastidito alcuni abbonati; dato che si tratta(va) di gestire un'impresa al limite della sopravvivenza, ogni "mossa" và studiata per evitare passi falsi."

Guarda, sulla questione dei ritardi postali ne abbiamo già parlato.

Poiché anch'io ero abbonato a C.N. (che bene o male mi arrivava nella prima decade del mese) e anch'io mi stupii dei ritardi e delle date di recapito "random" del GdN, ad un Veronafil chiesi a Roberto se fossero state cambiate le modalità di spedizione o se la Rivista venisse messa in partenza in ritardo.

La sua risposta fu che nulla era cambiato rispetto ai tempi di C.N. e che comunque, viste le giuste lamentele degli abbonati, la Rivista sarebbe stata messa in partenza in anticipo rispetto ai tempi consueti.

Nonostante questa misura, la mia copia (e quella di altri abbonati con cui sono in contatto, anche residenti nella mia regione), continuava ad arrivare quando voleva lei (o meglio...quando volevano le Poste..). In 2 casi non è poi mai arrivata e dovetti chiamare l'Editore che me la rinviò prontamente.

Ma questa disfunzione non la rilevo solo con il GdN; a marzo scorso, un Catalogo d'asta spedito con Posta prioritaria da Torino, ha impiegato 20 giorni per arrivare a Cagliari.

Non parliamo poi degli avvisi di ricevimento delle raccomandate, che viaggiano con posta ordinaria e che da qualche anno a questa parte mi rientrano in studio anche dopo un mese dalla consegna della racc.ta.

Detto questo, come andrebbe spedita una Rivista per assicurarne la consegna in tempi accettabili? E quanto costerebbe in più quel servizio? Che ne pensano gli abbonati dell'aggravio inevitabile di costi che si ripercuote sul prezzo dell'abbonamento? Non converrebbe, a quel punto, acquistare la copia in Edicola?

Per quanto riguarda le scelte di marketing dell'Editore (gadgets, scontistiche) non entro nel merito, ma rilevo soltanto che ciò accade più o meno per tutte le Riviste di questo "genere" (la Rivista sugli orologi ti manda la riproduzione del "Cipollone" del Capostazione; quella del Bricolage il "Kit" del "fai da te"; quella di fitness la bustina di abbronzante o quella che contiene un profumo, ecc.); ci poteva anche stare che il GdN stimolasse i potenziali nuovi abbonati regalando loro l'albumino (io non l'ho preso perché sono anch'io un abbonato della "prima ora"...) o ai "lamonetiani" riservasse uno sconto di 5 euro sull'abbonamento.....

"Al 50 lamentavo l'identicità fra CN e GdN, eppure di fronte al cambiamento del mercato e della fruizione, di cui tanto si è parlato in questa discussione, la Rivista ha ricalcato la precedente, e chi non cambia non sopravvive nel mercato, a volte."

Questa Tua osservazione è invece la miglior testimonianza di come qualunque cosa si faccia, si sbagli.

Quando Roberto diede la notizia che si ripartiva con il GdN, quanti dei vecchi abbonati a C.N. si augurarono che la nuova Rivista fosse niente altro che la continuazione di C.N.? Starei per dire tutti, ma la Tua obiezione non me lo consente....allora diciamo...la stragrande maggioranza dei vecchi abbonati?

D'altronde, la formula di C.N., per vent'anni, si era rivelata vincente e la riproposizione dello stesso "staff", capitanato dallo stesso Curatore dell'ultima fase, postulava quasi inevitabilmente che si continuasse sulla stessa strada segnata da C.N.

Siamo proprio sicuri che un cambiamento di rotta, dall'impaginazione della Rivista alle rubriche, dal tipo di carta alla "formula" complessiva, avrebbe incontrato maggiori consensi da parte dei Lettori?

Cosa avrebbero pensato, quegli abbonati "tradizionalisti" di C.N., abituati da 20 anni ad un ben preciso format, di fronte ad una Rivista di nuova concezione? E mi riferisco anche ad una nuova concezione nella sua distribuzione (ad esempio: solo abbonamento).

Oggi è facile dire che aver perso due terzi delle copie rispetto a C.N. sta a significare che più di qualcosa non ha funzionato....ma qui ci vuole la "sfera di cristallo" e come ti muovi scontenti sempre qualcuno.

"Una soluzione è stata proposta in altri post da altri: rivista distribuita solo in abbonamento."

Buona proposta. Ma quanti sarebbero disposti a sottoscrivere un abbonamento che costa 40 euro all'anno, se poi hanno da dire anche per 5 euro mensili?

La scelta della distribuzione in edicola (mutuata da C.N.), era finalizzata a permettere anche a chi non poteva/voleva sostenere il costo "secco" di un abbonamento annuale, di acquisire ciascun numero con comodo nell'edicola sotto casa. Una comodità non da poco.

Vorrei però anche ricordare quello che riportava incuso e cioè che P.N., che lavora solo con l'abbonamento, stampa 600 copie al mese.

Dirai: meglio 600 copie e una Rivista che esiste piuttosto che 5.000 (o 20.000, come ai bei tempi di C.N.!) e una Rivista che chiude.

Però le premesse (e le aspettative) di diffusione del GdN, con tutto il rispetto per P.N., erano ben diverse.

"Idea che avrei ben valutato, accompagnata ad una campagna promozionale nei confronti dei circoli, per farli abbonare e far avvicinare alla Rivista chi non la conosceva o chi, non vedendola più in edicola, pensasse che fosse stata chiusa".

Nei Circoli, una copia del GdN (come di P.N.) la troverai sempre; o perché è abbonato il Circolo o perché c'è sempre qualcuno che la porta in visione.

Non saprei quanto ciò possa costituire una "novità", rispetto all'attuale situazione, tale da stimolare nuovi abbonamenti.

Di certo stiamo però parlando di una modalità (solo abbonamento) che toglie ai Lettori la possibilità di comprare in Edicola la Rivista; vai tranquillo che avresTi una valanga di lamentele da parte di coloro che invece non vogliono abbonarsi ma vogliono (e sono abituati così da 20 anni...) trovare la Rivista in edicola.

"Quanto ai contenuti, mi limito a scrivere alcune risposte che mi sono dato leggendo un post che ipotizzava cambiamenti o aggiunte ai contenuti: io sarei stato interessato, per es. ad articoli relativi a personalità numismatiche italiane di ogni epoca, nonché a collezionisti.
Meno interessante per me ma obiettivamente utile come operazione di mareketing, l'idea che ho sentito da un amico di dedicare ogni mese una pagina ad un circolo numismatico."

Sui contenuti non metto lingua...(anzi...tastiera..) limitandomi a dire che hanno ricalcato sostanzialmente quelli propri di C.N. e che molti Lettori apprezzavano. Dopodiché si può sempre aggiungere qualche nuovo spunto....e non mi pare che Roberto fosse "impermeabile" a suggerimenti e proposte dei Lettori.

Tiene però conto del tipo di Lettore medio della Rivista, tendenzialmente conservatore, lento, poco incline ai cambiamenti....insomma...anche piuttosto rompicogl.....ni verso le novità.

Ma ormai mi sembra tardi per correzioni di rotta.

"Quanto poi alle Poste: è mai possibile che CN arrivava sempre entro i primi 3 giorni del mese, e GdN arriva sempre verso il 20 del mese?"

Vedi sopra. Me lo sono chiesto anch'io e la risposta che mi sono dato è che da alcuni anni a questa parte i servizi delle Poste sono nettamente peggiorati.

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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Ciao Andrea.

"La modalita' di spedizione per raccomandata in abbonamento era prevista, ma se non ricordo male veniva a costare il doppio della rivista.
Ora d'accordo l'amore per la cultura, ma chi spenderebbe piu' di spedizione che di rivista quando, bene o male, la poteva reperire in edicola mese per mese?
"

Grazie dell'informazione, che mi era ignota.

Ecco la dimostrazione lampante di quanta differenza ci sia tra ipotizzare in astratto un cambiamento (....perché non hanno fatto ricorso ad un più efficiente metodo di spedizione della Rivista agli abbonati?) e la compatibilità in concreto di esso con il prezzo dell'abbonamento.

Quanti avrebbero sottoscritto un abbonamento ad un prezzo che contemplava il costo di una spedizione più efficiente e che Vi avrebbe fatto arrivare a casa la Rivista nella prima settimana del mese?

Ritengo nessuno. Perché se la spesa della spedizione raddoppia il costo dell'abbonamento, a quel punto, come diceva Andrea, non conviene più abbonarsi e la Rivista te la compri in edicola.

M.

Modificato da bizerba62
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"eh già , allora mi tocca dar ragione a Giovanna...."

Già. Ti capisco. E' dura dar ragione a Giovanna..... :pardon:

La ragione la lascio molto volentieri a chi, come insegna il famoso detto, ne ha completo diritto :lol: ...e su questo non ho nulla da obiettare, è sacrosanta lampante verità.

Alla faccia dell'egocentrismo... :bash:

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Awards

Tutti a parlare di numismatica e poi una rivista divulgativa, che per un intero anno costa solo 40 euro, arriva (forse) a 600 abbonati. Che tristezza e quanti "professori di mandolino" che parlano, discettano, opinano, criticano e poi quando si tratta di agire (leggasi, tirare fuori i soldi) aspettano sempre che qualcun altro pensi anche per loro.

Quanto all'Editore mi sia consentito di dire che forse uno sforzo in più lo poteva fare o, almeno, prima di chiudere poteva tentare degli interventi correttivi che non mi risultano siano stati neppure abbozzati. E' chiaro che qualunque cosa fai, scontenti qualcuno; ma un Editore, una Proprietà o chicchessia deve a un certo punto "decidere" qualcosa e non può morire d'inerzia.

Una domanda finale: ma un altro editore non lo si trova????

Non ho condiviso alcune scelte di Ganganelli ma questo non m'impedisce di augurargli ogni successo e complimentarmi per il suo contributo alla numismatica.

firmato "Uno che ha fatto l'abbonamento"....

Modificato da odjob
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Purtroppo, non ho più molto tempo di leggerle, eppure ho acquistato tutti i numeri e, piano piano, avevo ricominciato a leggerli. Peccato: non era questo il modo in cui speravo di mettermi in pari...

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Ciao.

"Oggi al Circolo di Parma qualcuno mi diceva che, per paragone, PN stampa (o vende) ciirca 600 copie del mensile. Si, è proprio un settore di nicchia il nostro! "

Beh, mi viene da pensare che più che di "nicchia", in questo caso parlerei di indifferenza dei numismatici verso gli strumenti culturali di supporto al puro possesso delle monete.

Con buona pace di chi parla di divulgazione della cultura numismatica......se i numeri sono questi.....poveri noi.

Sicuramente, è come dici tu, ma ci aggiungerei anche due o tre considerazioni.

Prima di tutto, una rivista generalista scontenterà la maggior parte dei lettori. Ho sempre sentito lamentele, relativamente ai temi trattati. Chi non voleva tutti quegli articoli sulle novità e chi ne voleva di più; chi non considera l'Euro degno di trattazione e chi voleva più articoli sulle monete antiche, chi riteneva eccessivo lo spazio alle monete del regno e chi si lamentava per il poco spazio dedicato alle medioevali. e, naturalmente, chi pensava il contrario di ogni singolo punto.

In secondo luogo, limitandomi ai campi in cui sono più competente, mi rifaccio a quanto segnalato sulla rivista stessa da un lettore. I collezionisti di monete contemporanee mondiali avrebbero preferito approfondimenti su singole monete o monetazioni, piuttosto che un mero elenco delle ultimissime uscite. Gli articoli di economia, poi, non li ho mai digeriti; sembravano volti a sostenere una mera posizione politica, anche se il passaggio dalla vecchia alla nuova testata avevano smussato un po' gli angoli.

Detto questo, era l'unica testata italiana e la apprezzavo anche più di CN, più che per i contenuti, per il taglio editoriale volto a sostenere con la consueta passione e competenza la numismatica, senza troppe arie da professorini; uno sforzo che ho trovato davvero encomiabile!

Infine... i numeri di PN? Mai letto uno, eppure ho sempre visto argomenti di mio interesse. Il Motivo? Spedizione in abbonamento postale... poco da aggiungere. In edicola li acquisterei tutti, ma viste le mie esperienze precedenti preferisco lasciar perdere...

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"Faccio una domanda anche agli autori. Ma è vero che gli articoli venivano pagati 50 euro/pagina?"

Che io sappia no. il compenso che mi era stato riconosciuto per alcune collaborazioni era di 100 euro, al lordo della ritenuta d'acconto, per un articolo completo che poteva essere anche di 4 o 5 pagine. Se l'articolo era scritto "a più mani" (come mi è anche successo), il compenso veniva diviso fra gli Autori in parti uguali.

In altri casi il compenso è avvenuto in "natura", ovvero sono stato compensato con un certo numero di copie della Rivista (se non erro una decina) sulla quale era apparso l'articolo.

Faccio presente che il compenso corrisposto implicava la cessione dei diritti di pubblicazione dell'articolo all'Editore.

Non dubito, tuttavia, che gli Autori sarebbero stati disponibili anche a cedere i propri scritti a titolo gratuito....il compenso risultava essere più che altro una necessità formale per regolarizzare la cessione dei diritti fra Autori ed Editore.

Insomma...non credo che nessuno degli Autori si sia mai arricchito inviando articoli alla Rivista né che l'Editore sia stato "sbancato" a causa dei compensi versati agli Autori.

M.

P.S.: non ho mai chiesto di essere "pagato" per gli articoli inviati; quando l'articolo veniva pubblicato, la Segreteria della Rivista mi inviava un fac-simile da compilare e mi informava del compenso che sarebbe stato corrisposto, previo invio di una "fattura" per l'importo stabilito.

Una volta avevo anche chiesto se anziché "il compenso" per l'articolo, potevano rinnovarmi l'abbonamento, ma mi è stato detto che per motivi di contabilità interna non si poteva fare.

M.

Anche questo è un duplice problema. 100 euro non sono pochi per una rivista di nicchia, ma sono pochi per chi li riceve. tempo fa mi fu offerta una collaborazione continuativa da un'altra casa editrice ed il compenso era decisamente maggiore (purtroppo, la mancanza di tempo mi ha impedito di proseguire :( )

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Se Ti riferisci al servizio postale e "incolpi" la Rivista che non ha adottato un altro metodo di spedizione mi pare che sei davvero ingenerosa con Roberto & Co.; se avessero scelto di spedirla con un Corriere e avessero portato il prezzo a 10 euro, allora lì tutti adire che che era troppo cara.

D'altronde: conosci qualche periodico o rivista che viene recapitata da un Corriere? Io no. Un motivo ci sarà...non credi?

Infatti. Non è assolutamente una colpa ed è la prassi, ma è anche legittimo non volere sottostare a certi rischi/disservizi. preferisco recarmi in edicola ed acquistarla tutti i mesi, spendendo di più, ma senza timori. Credo che sia quello che pensano molti.

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"Prima di tutto, una rivista generalista scontenterà la maggior parte dei lettori. Ho sempre sentito lamentele, relativamente ai temi trattati.....

Ciao.

Si, però se poi vai a fare un prodotto troppo specialistico, lo rendi ancor più di nicchia.....

Comunque il problema me l'ero posto, chiedendo al Forum se vi fosse ancora oggi in Italia uno spazio per una Rivista di numismatica generalista .......negli ultimi 20 anni l'abbiamo avuta e solo adesso sembra non essere più gradita.

Sui contenuti non saprei che pensare....probabilmente se prendiamo un campione di 10 Lettori di C.N. o del GdN ci sentiremo rispondere in dieci modi diversi.

Comunque non invidio Roberto ed il compito che si accinge ad assolvere.......

L'unica cosa certa, che al momento si può dire, è che ci siamo giocati la Rivista.

M.

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I pareri finora raccolti sul Forum sono i più variegati e si ha la sensazione che qualunque proposta si formuli sia destinata a scontentare sempre qualcuno.

Si, perchè, la Rivista non copre in ogni suo numero tutti i campi dello scibile numismatico; chi fa le classiche, si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle classiche; chi fa le moderne si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle moderne e chi fa gli euro si lamenta perchè ci sono troppi articoli sulle classiche e sulle moderne!

In effetti, per accontentare tutti bisognerebbe fare fascicoli mensili da 500 pagine (che però costerebbero forse 50 euro l'uno)...e allora, però, ci sarebbero poi le lamentele per il prezzo troppo alto!

Scusa, mi ero perso questo intervento. Avevi già detto molto di quello che scritto anche io.

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"Infatti. Non è assolutamente una colpa ed è la prassi, ma è anche legittimo non volere sottostare a certi rischi/disservizi. preferisco recarmi in edicola ed acquistarla tutti i mesi, spendendo di più, ma senza timori. Credo che sia quello che pensano molti."

Sono il primo a riconoscere che ricevere la Rivista in ritardo dia molto fastidio.....ma:

- innanzitutto non me la prendo con l'Editore, ma con Poste italiane;

- cancello magari l'abbonamento, però continuo ad acquistare la Rivista in edicola con regolarità (Corbiniano. mi pare, proponeva in un Suo intervento di consegnare all'abbonato un "buono" con il quale ritirare la Rivista mese per mese dal proprio edicolante.....questa mi sembra un'eccellente idea);

- per garantire la "sopravvivenza" di una Rivista a cui tengo, accetto anche il fastidio di riceverla in ritardo, magari suggerendo all'editore di mandarmi nel frattempo il file in pdf, così posso cominciare a leggerla.

Quello che non capisco, anche a fronte di tutte le "condoglianze" lette sul Forum e del sostanziale apprezzamento del prodotto che è stato comunque espresso dalla maggioranza degli Utenti, è come sia stato possibile perdere due terzi dei Lettori che aveva C.N., visto che il risultato proposto dal GdN è identico a quello che offriva C.N.

Se hai Tu una spiegazione del fenomeno, che sia "sostenibile"....

M.

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