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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Purtroppo credo che questa situazione sia solo frutto dei tempi che viviamo.

Non ci sono tanti soldi da dedicare alla cultura e quindi tutto il mercato ne risente.

Perchè pagare un servizio che si può avere(con tutte le riserve del caso) gratuitamente con un semplice click.

Tuttavia vorrei condividere l'opinione di Bizerba relativa ai collezionisti che sono disposti a pagare migliaia di euro una moneta, ma non ad acculturarsi sulla stessa moneta per pochi euro.

d'altronde le riviste in Italia hanno avuto sempre fortune alterne.

Nel 1861, dopo l'unificazione italiana, il bollettino archeologico napoletano si trasformò in bollettino archeologico italiano.

Tutti pensarono che sarebbero accresciuti i lettori con la nuova Italia(più regioni, più territorio, più lettori). Invece la rivista durò meno di due anni.

La magia culturale, tipica dell'ambiente napoletano, era terminata e così la rivista venne soppressa.

Attualmente è così. E' finita la magia delle riviste cartacee, purtroppo. :(

In Italia sono rimaste tre riviste numismatiche.

una divulgativa: monete antiche.

due scientifiche: RIN e AIIN.

E queste, a quanto mi hanno detto, vanno avanti con enormi difficoltà.

Poi ve ne sono due "semi-italiane", Panorama Numismatica e Quaderni Ticinesi, anch'esse in difficoltà.

Credo che il destino di queste riviste sia segnato. Anche se spero di no.

Saluti M.A.

Modificato da MAP

Inviato

anche le altre in difficoltà? Ma allora perchè non buttare là l'idea di una fusione?


Inviato

Sicuramente i forum , i siti web a tema numismatico e la diffusione dei pdf insieme alle politiche editoriali sbagliate hanno contribuito in parte ad alimentare la crisi della pubblicazioni cartacee : riviste e libri

Riviste posso condividerlo

Anche se appare strano pero' che un gruppo che decide di finanziare una rivista, riveda il suo investimento dopo appena 2 anni . L'investimento per sostenere una rivista e' lungo o non si sono fatti bene i conti prima oppure si sono incontrate difficolta ' finanziare per cambiare idea cosi in fretta

Per i libei invece direi che la crisi potrebbe essere solo apparente. Non ho mai visto cosi tatnti nuovi libri di numismatica essere oubblicati come negli ultimi anni : come appassionato sono molto contento ma la mia biblioteca ne soffre ....

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Inviato

Purtroppo credo che questa situazione sia solo frutto dei tempi che viviamo.

Non ci sono tanti soldi da dedicare alla cultura e quindi tutto il mercato ne risente.

Perchè pagare un servizio che si può avere(con tutte le riserve del caso) gratuitamente con un semplice click.

Tuttavia vorrei condividere l'opinione di Bizerba relativa ai collezionisti che sono disposti a pagare migliaia di euro una moneta, ma non ad acculturarsi sulla stessa moneta per pochi euro.

d'altronde le riviste in Italia hanno avuto sempre fortune alterne.

Nel 1861, dopo l'unificazione italiana, il bollettino archeologico napoletano si trasformò in bollettino archeologico italiano.

Tutti pensarono che sarebbero accresciuti i lettori con la nuova Italia(più regioni, più territorio, più lettori). Invece la rivista durò meno di due anni.

La magia culturale, tipica dell'ambiente napoletano, era terminata e così la rivista venne soppressa.

Attualmente è così. E' finita la magia delle riviste cartacee, purtroppo. :(

In Italia sono rimaste tre riviste numismatiche.

una divulgativa: monete antiche.

due scientifiche: RIN e AIIN.

E queste, a quanto mi hanno detto, vanno avanti con enormi difficoltà.

Poi ve ne sono due "semi-italiane", Panorama Numismatica e Quaderni Ticinesi, anch'esse in difficoltà.

Credo che il destino di queste riviste sia segnato. Anche se spero di no.

Saluti M.A.

Non so quali siano queste difficolta'

Conosco molto bene da vicino quasi tutte le riviste menzionate sopra

Vero che nessuno naviga nell'oro e che i budget sono tutti limitati, tuttavia le riviste organi di societa' negli ultimi anni soprattutto stanno andando molto bene

Vi e' sempre un'ottima offerta di articoli e dietro una pipeline piuttosto sostenuta tanto e ' vero che la RIN da quando ha avuto il 'peerage' puo' addirittura permettersi di rifiutare degli articoli

I minori costi grazie alla digitalizzazione della stampa stanno aiutando

I Quaderno rappresentano una rivisya di eccellente valore scientifici e vengono richiesti e distribuiti in tutto il mondo

Differente la situazione degli Annali in quanto rivista a circolazione abbastanza limitata e sostenuta con contributi dello stato, sempre piu' risicati, anche se ilnprezzo decisamente sostenuto ne dovrebbe aiutare z coprire i costi

Queste tre sono riviste scientifiche d non mi pare nessuna comunque sia in sofferenza, anzi ,,

Delle due divulgative Monete Antiche ha dietro un grande cultore e contributore alla cultura come Antonio Morello e l'associazione Italia Numismatica che stanno portando avanti un encomiabile piano di diffusione della cultura numismatica

PN e' il poderoso organo di una casa d'aste importante , molto accattivante per i suoi articoli e le sue notizie e con una mirabile storia gia' alle spalle avendo iniziato nel 1984 se ricordo bene

Lunga vita alle nostre riviste! :)

  • Mi piace 1

Inviato

Anch'io sono molto dispiaciuto per la chiusura del mensile.Scottato dalla precedenza esperienza, ho preferito non abbonarmi, acquistando tutti i numeri in edicola.per il futuro, penso che per il cartaceo ci sia sempre meno spazio, mentre acquisto volentieri riviste in pdf.l'altro giorno ho acquistato da un giornale nazionale un libro dedicato ad un politico, uscito regolarmente in edicola ma che mi ero perso, pagandolo 1 euro tramite telefonino. Penso che questa potrebbe essere la strada giusta per le riviste molto settoriali come il GdN.non so voi, ma acquisterei volentieri la rivista in pdf.

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Inviato

Non so quali siano queste difficolta'

Conosco molto bene da vicino quasi tutte le riviste menzionate sopra

Vero che nessuno naviga nell'oro e che i budget sono tutti limitati, tuttavia le riviste organi di societa' negli ultimi anni soprattutto stanno andando molto bene

Vi e' sempre un'ottima offerta di articoli e dietro una pipeline piuttosto sostenuta tanto e ' vero che la RIN da quando ha avuto il 'peerage' puo' addirittura permettersi di rifiutare degli articoli

I minori costi grazie alla digitalizzazione della stampa stanno aiutando

I Quaderno rappresentano una rivisya di eccellente valore scientifici e vengono richiesti e distribuiti in tutto il mondo

Differente la situazione degli Annali in quanto rivista a circolazione abbastanza limitata e sostenuta con contributi dello stato, sempre piu' risicati, anche se ilnprezzo decisamente sostenuto ne dovrebbe aiutare z coprire i costi

Queste tre sono riviste scientifiche d non mi pare nessuna comunque sia in sofferenza, anzi ,,

Delle due divulgative Monete Antiche ha dietro un grande cultore e contributore alla cultura come Antonio Morello e l'associazione Italia Numismatica che stanno portando avanti un encomiabile piano di diffusione della cultura numismatica

PN e' il poderoso organo di una casa d'aste importante , molto accattivante per i suoi articoli e le sue notizie e con una mirabile storia gia' alle spalle avendo iniziato nel 1984 se ricordo bene

Lunga vita alle nostre riviste! :)

Mi piace molto il tuo ottimismo. E spero che sia così :lol: .


Inviato

tranquillo per RIN e Quaderni assolutamente nessun problema

ma anche gli Annali dovrebbero cavarsela.. :)


  • ADMIN
Staff
Inviato

Anch'io sono molto dispiaciuto per la chiusura del mensile.Scottato dalla precedenza esperienza, ho preferito non abbonarmi, acquistando tutti i numeri in edicola.

Quando CN chiuse si disse che il problema era il gruppo editoriale e non la rivista che di per sé andava bene. Va bene che il mondo cambia e prima o poi internet vincerà sulla carta stampata ma non è passato così tanto tempo e mi stupisce che GdN arranchi solo per questo motivo.

Probabilmente parte delle motivazioni stanno in quanto ho quotato. In due anni non è riuscita a recuperare i clienti di CN e alcuni li ha recuperati non come abbonati ma come acquirenti in edicola che, immagino, è meno remunerativo. Però due anni sono pochi e forse occorreva ostinarsi un po' di piú.

Oggi al Circolo di Parma qualcuno mi diceva che, per paragone, PN stampa (o vende?) circa 600 copie del mensile. Sì, è proprio un settore di nicchia il nostro!


Inviato

[...]

Delle due divulgative Monete Antiche ha dietro un grande cultore e contributore alla cultura come Antonio Morello e l'associazione Italia Numismatica che stanno portando avanti un encomiabile piano di diffusione della cultura numismatica

PN e' il poderoso organo di una casa d'aste importante , molto accattivante per i suoi articoli e le sue notizie e con una mirabile storia gia' alle spalle avendo iniziato nel 1984 se ricordo bene

Lunga vita alle nostre riviste! :)

PN è guidato da un prolificissimo Direttore, saggista di numismatica (Lorenzo Bellesia). Antonio Morello, per Monete Antiche, è anch'egli un appassionato. In realtà il GdN era esso stesso piuttosto il "poderoso organo di una importante casa d'aste". Però non mi sento di aggiungere numismatica (nonostante tutto) e forse questo è il motivo dell'abbandono, nonostante l'ottimo Ganganelli. Il cuore (e il portafoglio) di Bolaffi sono tuttora filatelici (forse per questo che Cronaca Filatelica non muore mai) o comuque di ambito collezionistico generale, nonostante tutto: la numismatica è per questa ditta una "concubina" non una "moglie"!

;)


Inviato

Ciao.

"Oggi al Circolo di Parma qualcuno mi diceva che, per paragone, PN stampa (o vende) ciirca 600 copie del mensile. Si, è proprio un settore di nicchia il nostro! "

Beh, mi viene da pensare che più che di "nicchia", in questo caso parlerei di indifferenza dei numismatici verso gli strumenti culturali di supporto al puro possesso delle monete.

Con buona pace di chi parla di divulgazione della cultura numismatica......se i numeri sono questi.....poveri noi.

Non è che ne usciamo molto bene, nel complesso, come ambiente che ci tiene a caratterizzarsi culturalmente......vabbe', forse leggiamo solo i tomi e le monografie....che sono le Riviste?

Ecco perché poi siamo costretti a sperare che arrivi il "mecenate" di turno che ci mette la grana.....

Insomma....saremo anche dei "romantici"....ma qualcuno con i "braccini corti" deve pur esserci se si riescono a piazzare mensilmente solo 600 copie di una Rivista di settore.

Sarà anche vero che per l'Editore del GdN la numismatica riveste un ruolo "ancillare" rispetto alla filatelia o ad altri settori collezionistici del suo "core business" (ma poi...ne siete proprio sicuri che sia così?), però, dai...se quelle sono le tirature mensili di una Rivista numismatica di diffusione nazionale....ti cadono letteralmente le braccia.

Saluti.

Michele

  • Mi piace 1

Inviato

Ah ah

Mai descrizione piu' esatta Giov


Inviato

Non concordo con Bizerba quando asserisce che la colpa della chiusura della rivista è solo dei "pochi" lettori.

Come in un matrimonio le colpe vanno divise a metà, i lettori hanno forse fatto pochi abbonamenti ma anche l'editore non ha dato servizi ottimali, secondo me è un serpente che si morde la coda.

Penso che molto sia anche dovuto alla poca esperienza dell'editore, più versato nella Filatelia, che probabilmente sperava in introiti maggiori e che, da non appassionato di Numismatica, ha poco interesse a pubblicare alla pari od in perdita, quindi dividiamole a metà queste colpe e ricordiamoci anche che i lettori/collezionisti apprezzano molti generi diversi di monetazione e scelgono per questo la rivista che tratta maggiormente la/le loro monetazioni preferite.

Inoltre non tutti si possono permettere di comprare tre riviste diverse tutti i mesi, aggiungiamo a questo i ritardi delle Poste e forse così abbiamo un quadro più completo della situazione.

Resta il fatto, lettori o non lettori-abbonati o non abbonati, che il Giornale smetta la pubblicazione cartacea dispiace a molti.

Vedremo come andrà quella digitale. Ciao

  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Ciao Giovanna.

Scusa, ma a cosa intendi riferirTi quando scrivi che "...anche l'editore non ha dato servizi ottimali"?

Saluti.

m.


Inviato (modificato)

Ciao Giovanna.

Scusa, ma a cosa intendi riferirTi quando scrivi che "...anche l'editore non ha dato servizi ottimali"?

Saluti.

m.

C'è scritto sotto, mi riferivo alla consegna delle riviste agli abbonati. Ormai esistono tantissimi servizi privati molto più efficienti delle Poste Italiane e che vista la continuità del contratto magari avrebbero fatto anche prezzi accettabili.

Penso che alcuni lettori si siano stancati di ricevere la rivista in ritardo, nonostante gli sforzi di Ganganelli, e non abbiano rinnovato l'abbonamento. Non credo ci fossero altri motivi, almeno io non posso indicarli visto che lo compravo saltuariamente quando c'erano articoli di amici che volevo leggere o su monete/medaglie particolari.

Altri motivi, se ce ne sono, possono essere indicati da quelle persone che non hanno rinnovato l'abbonamento, ma fin'ora non ho letto nulla di diverso. Se ce ne sono qualcuno ne parlerà, penso che dovrebbero, le critiche se costruttive aiutano a migliorare.

Ciao

Modificato da giovanna
Awards

Inviato

Io da abbonato dal primo numero, sottolineo solo che a parte il maquillage, e lo spostamento fisico di alcune rubriche dall'inizio alla fine dell'impaginazione, si è trattato sempre di Cronaca Numismatica sotto altra veste, speravo, quando si parlò della nascita del Giornale, in qualcosa di diverso..ma rimango un abbonato sino all'ultimo numero..


Inviato

"C'è scritto sotto, mi riferivo alla consegna delle riviste agli abbonati. Ormai esistono tantissimi servizi privati molto più efficienti delle Poste Italiane e che vista la continuità del contratto magari avrebbero fatto anche prezzi accettabili."

Lo dici perchè sei a conoscenza di quali sono le tariffe delle servizi postali resi dai privati o perchè "supponi" che i loro prezzi siano "accettabili"?

Bisogna poi vedere che cosa si intende per "prezzi accettabili" e se gli abbonati sarebbero disposti a farsi carico (nel prezzo dell'abbonamento che pagano) della differenza fra il costo richiesto da Poste italiane e quello richiesto invece dai corrieri privati.

Personalmente avrei suggerito all'Editore di fare come opera un'altra Casa editoriale con la quale ho un abbonamento ad una Rivista giuridica che ha cadenza settimanale:

- l'abbonamento prevede la spedizione della copia cartacea settimanale con poste italiane attraverso il consueto canale (e ai consueti costi) della spedizione dei periodici;

- l'Editore però anticipa agli abbonati via pdf il file della Rivista, cosicchè se ne possono leggere i contenuti in tempo reale e se anche la Rivista arriva in ritardo (come avviene praticamente sempre...) ciò non pregiudica l'aggiornamento e allo stesso tempo viene permesso agli abbonati di raccogliere e collazionare tutti i numeri cartacei.

Ma nel nostro caso il punto vero è un altro: e cioè la modestia delle copie vendute ed il numero assolutamente insoddifacente di abbonati.

Saluti.

M.


Inviato (modificato)

Se è come dici tu evidentemente allora il problema di fondo è un altro, a questo punto chiedi a chi lo leggeva regolarmente perché non hanno rinnovato gli abbonamenti.

La mia esperienza di spedizioni con ditte private non è vastissima ma un esempio, da privata che effettua UNA spedizione, posso fartelo.

Un paio di anni fa ho spedito con la Gls in Germania, la spedizione mi è costata molto meno rispetto alla tariffa delle Poste Italiane per una raccomandata internazionale, non assicurata che in Germania non accettano, sono venuti a casa mia a ritirare il pacchetto, ho potuto seguire la spedizione anche all'estero, cosa non possibile con le nostre Poste, e quando è arrivato a destinazione, e ritirato, sono stata avvertita da una mail...

Ho trovato il servizio molto efficiente, dopo 3 giorni era già tutto sistemato, e sono stata molto più tranquilla rispetto a quando spedisco una raccomandata normale, visto quante ne spariscono tutti i giorni.

Penso che un editore, che ha una mole di lavoro non paragonabile ad un privato, possa contrattare un ottimo prezzo, anche in Piega di Libro, con cui effettuare spedizioni affidabili e puntuali.

Ognuno fa le sue scelte, però dopo un anno di rodaggio e dopo aver visto che il sistema non funzionava forse avrebbero dovuto cercare un sistema alternativo, quello che hai esposto tu ora, il PDF in anticipo sulla rivista, mi sembra ottimo.

Lascio la parola agli ex-abbonati. :) Giò

Modificato da giovanna
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Inviato

Ma nel nostro caso il punto vero è un altro: e cioè la modestia delle copie vendute ed il numero assolutamente insoddifacente di abbonati.

Saluti.

M.

Si sa con precisione quante copie venivano/vengono vendute tutti i mesi, anche un numero approssimativo andrebbe bene, curiosità... :)

Awards

Inviato

Non so, neppure approssimativamente, quanti fossero gli abbonamenti al GdN; posso solo ricordare che lo scoramento maggiore di Roberto era principalmente riferito alla scarsa adesione di abbonati.

Con gli abbonamenti l'Editore sa con certezza quante copie della rivista stampare, e può fare delle economie di scala; con la distribuzione nelle Edicole il numero di copie stampate lascia il tempo che trova, perchè su X copie inviate agli edicolanti bisogna poi vedere, mese per mese, quante ne tornano indietro invendute.....e sprecate.....

Le spedizioni con i corrieri privati sono efficienti ma anche proporzionalmente costose su prodotti come questi; se pensiamo che all'abbonato ogni numero della Rivista costava 3, 60 euro circa, inclusa la spedizione con poste italiane. (anzi, chi ha approfittato dell'ultima promozione, ha pagato l'abbonamento annuale 35 euro....cioè 3,20 euro circa a numero).

Incuso ha fornito sopra un'indicazione sulle copie stampate (o vendute) di PN; non credo che attualmente il GdN fosse molto lontano da quel numero, come copie vendute...(che poi quelle stampate fossero molte di più.....al limite è solo un problema per l'Editore, che deve mandare al macero gli esuberi stampati...).

E' vero che ormai la forma editoriale di queste Riviste si sta evolvendo verso il supporto solo informatico o misto; ma è anche vero che se queste iniziative non si sostengono concretamente, anche a costo di dover attendere con pazienza che la Rivista arrivi a casa, mettendo l'Editore ed i suoi collaboratori nelle condizioni di chiudere almeno in pareggio i conti, sarà pressochè impossibile avere una Rivista che ci informava costantemente, nel bene e nel male, delle novità del nostro settore e che ha permesso a tanti di noi di pubblicare su un periodico di respiro nazionale i frutti delle proprie ricerche.

Il tutto per un abbonamento che ci costava meno di 4 euro al mese!

M.


Inviato

Dobbiamo anche pensare che i tempi che attraversiamo non sono dei migliori e, come ho già detto, la Numismatica comprende moltissimi tipi diversi di monete, questo fraziona non poco l'interesse del lettore e tutto non si può comprare.

Comunque ormai la frittata è fatta, da una parte e dall'altra, quindi aspetterò la versione in PDF con curiosità, sia per il formato che per le modalità, rinnovando i miei Auguri a Roberto Ganganelli per far si che arrivi ad una versione definitiva e duratura della rivista, come la sua passione e professionalità merita di avere.

Ciao, Giò

Awards

Inviato

Quanto alla questione abbonamenti, v'è da chiarire che piccoli intoppi si sono verificati in due occasioni, vado a memoria, spero di non sbagliare:

1) gli abbonati dal primo numero non hanno beneficiato, quantomeno in un primo momento relativamente al sottoscritto, salvo poi una specificazione da parte della redazione, cui telefonai, di un promozione "nata" qualche mese dopo l'avvio delle pubblicazioni, si offrì infatti a chi si sarebbe abbonato un piccolo album-raccoglitore, che però non veniva inviato a chi qualche mese prima si era abbonato da subito cogliendo l'invito contenuto nel numero Zero dell'ottobre 2011 con in copertina la civetta ateniese; questa disparità, che sembrava non premiasse chi si era abbonato da subito, parve inopportuna, anche se poi, come accennavo, dopo un contatto con la redazione il sottoscritto ricevette l'album (non mi interessava in sè, lo regalai alla figlia di un amico, solo che mi sembrava sbagliato nei confronti di chi aveva dato fiducia da subito);

2) la promozione riservata agli iscritti del forum la moneta.

Fu annunciata d'estate, ma Io, abbonato da gennaio 2012, non rinnovai l'abbonamento d'estate, lo feci a dicembre, beh, di nuovo un trattamento degli abbonati della prima ora che sembrava non opportuno, infatti la richiesta telefonica era di € 40,00, la promozione infatti non specificava se potesse essere usufruita anche a mesi di distanza, quando gli abbonamenti scadevano. Dovetti scambiare 4-5 e-mail con la redazione prima di avere chiarimenti, anche in quel caso si potè usufruire della promozione ad € 35,00 (anche in questo caso non erano i 5 euro, per me l'abbonamento annuale può anche costare 100 euro, lo sottoscriverei subito lo stesso), ma come nell'altro caso, imprecisioni comunicative che hanno dato fastidio.

Tutto quà, piccolezze,


Inviato (modificato)

Io sono un abbonato della prima ora, così come lo ero di CN.

So apprezzare il valore che un abbonato può dare ad un prodotto editoriale - soldi subito per investire o coprire i costi - e nonostante i numerosi problemi avuti in questo paio d'anni ho continuato ad esserlo fino alla fine.

Ad oggi non ho ancora ricevuto aprile e maggio (giugno... neanche mi preoccupo più ormai): la redazione puntualmente me lo rispedirà e lo riceverò in busta chiusa in poco tempo; così come avvenuto per buona parte dei numeri. Fatto sta che dopo i primi ritardi mi ero abituato a leggerlo e ad avere le notizie in differita.

Nonostante ciò, come ho scritto ampiamente, ho continuato a premiare la redazione pagando puntualmente gli abbonamenti.

Dall'altra parte però, non posso certo biasimare e anzi comprendo pienamente quanti hanno deciso di non rinnovare per enne legittimi motivi.

D'altronde, numismatica o non numismatica, cultura o non cultura, se fai un prodotto e lo vendi, sta al consumatore valutarlo e nel caso comprarlo: nel mio caso ne valeva la pena anticipare l'abbonamento, per altri evidentemente no.

E' una dura legge del mercato.

L'editore aveva d'altro canto ben altre aspettative se dopo poco tempo ha tagliato i fondi e chiuso tutto.

Modificato da heineken79

Inviato

Dobbiamo anche pensare che i tempi che attraversiamo non sono dei migliori e, come ho già detto, la Numismatica comprende moltissimi tipi diversi di monete, questo fraziona non poco l'interesse del lettore e tutto non si può comprare.

Comunque ormai la frittata è fatta, da una parte e dall'altra, quindi aspetterò la versione in PDF con curiosità, sia per il formato che per le modalità, rinnovando i miei Auguri a Roberto Ganganelli per far si che arrivi ad una versione definitiva e duratura della rivista, come la sua passione e professionalità merita di avere.

Ciao, Giò

Credo che non ci sarà alcuna versione pdf: a quanto ho capito la rivista, impaginata, come la conosciamo oggi morirà.

Rimarrà solo un contenitore di notizie, blog, articoli (?) e rubriche (?) online, ho paura in un clone de Lamoneta, come ho già scritto.

Nè più nè meno.


Inviato

Ciao Andrea.

"D'altronde, numismatica o non numismatica, cultura o non cultura, se fai un prodotto e lo vendi, sta al consumatore valutarlo e nel caso comprarlo: nel mio caso ne valeva la pena anticipare l'abbonamento, per altri evidentemente no.

E' una dura legge del mercato.
"

Tutto giusto. Però, sbaglio, o stiamo parlando di quello stesso "mercato" che si sta ora dispiacendo per la chiusura di una Rivista, che fino a ieri riteneva, a torto o a ragione, di non dover sostenere con l'abbonamento?

Ma la vogliamo o no una buona Rivista che divulghi la numismatica (qualunque essa sia) a prezzi popolari, anche se la sua consegna può essere soggetta a disservizi imputabili alle Poste?

O siamo interessati ad averla solo se arriva il "Berluschino" di turno, che ci mette la grana, così a noi non costa nulla?

A suo tempo, C.N. si sosteneva con le proprie forze (leggasi: il "mercato") e questa è la dimostrazione lampante che non è vero (o almeno, non è sempre vero) che un periodico di numismatica sopravvive solo con un mecenate.

Ma poi, scusate, non è più dignitoso sentirsi parte di un "progetto", anche se ciò può richiedere un piccolo sforzo, piuttosto che godere dell'altrui ondivaga "benevolenza" o "magnanimità"?

Mah.

M.

  • Mi piace 1

  • ADMIN
Staff
Inviato

Faccio una domanda anche agli autori. Ma è vero che gli articoli venivano pagati 50 euro/pagina? Perché mi sembra tanto. O meglio è anche il giusto per quanto riguarda la competenza ma capisco che far quadrare il bilancio in questo caso non sia semplice.


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