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IGNORED

E anche GdN chiude...


Risposte migliori

Cara Giovanna,

io invece Ti rispondo "alla bizerba62", che è l'unica modalità che conosco..

"Se non ricordo male le copie di Monete Antiche che mi arrivano ogni tanto da Morello, che me le spedisce per ringraziarmi degli articoli che gli invio, arrivano con il corriere. Non sono abbonata alla rivista ma se posso collaboro volentieri con la stessa e non solo con quella."

Se Ti arrivano "ogni tanto" non hai pensato che potrebbero essere delle copie "di cortesia" che l'Editore Ti invia con modalità personalizzate?

Comunque, basterebbe sentire chi è abbonato a M.A. che ci potrà dire se il fascicolo viaggia con il Corriere o con posta ordinaria o con altra modalità.

"Beh, che vuoi fare, per fortuna non sei il solo a dover esprimere la tua stima verso le persone.

Ad esempio io ho precisato che non compro nessuna rivista, ne di Numismatica ne di altro genere, se vuoi te ne spiego i motivi, però se posso regalo il mio contributo e sono onorata di poterlo fare e che venga apprezzato."

Beh, se non conosci neppure la Rivista, è chiaro che non puoi esprimere su di essa alcun giudizio; nè positivo, nè negativo.

Per quanto riguarda i "contributi", ciascuno contribuisce come può e l'apprezzamento lo darannoi Lettori. Chi non legge non vedo come possa apprezzare o criticare.... il lavoro altrui.

"Forse così contribuisco quanto un lettore che si abbona ed anche quanto un articolista che invece accetta il pagamento". :pardon:

Tutto è possibile. Questo, però lo stabiliscono, evidentemente, i Lettori.

"Sulla cosiddetta "community" del Forum sappiamo benissimo che non ci possiamo e dobbiamo contare, escluse quel paio di centinaia di persone attive....e non intendevo certo dire che mi sarei aspettato 34 mla abbonamenti...(se hai capito questo credo sia stata l'unica!).

Non credo di esser l'unica, forse ti sei spiegato male, ogni tanto capita di rigirarsi su se stessi"

Bene. Allora mostrami dove avrei scritto quello che Tu hai interpretato (e cioè che mi sarei aspettato 34 mila abbonamenti dal Forum) Te ne sarei grato....Se scrivi senza lneanche leggere quello che gli altri scrivono, diventa abbastanza difficile interloquire.

Altro che rigirarsi su se stessi!

Saluti.

M.

Il problema è l'esatto contrario, per te esistono solo le tue idee, se vuoi continuare a far finta di non capire sono problemi tuoi, ho scritto abbastanza e dato che...non sono una lettrice assidua, ho comprato la rivista si e no 3-4 volte, non sono un'abbonata, non sono un'articolista del Giornale posso anche stare zitta, come hai auspicato, e tornare in cucina a cuocere gli spaghetti...magari la prossima volta ti spiego come cucinarli, forse imparerai :good: .

Buona continuazione Bizerba... :lol:

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Awards

La scelta di Ganganelli di andare sul digitale potrebbe essere quella giusta per il GdN (numa numa)

Lo penso anch'io. Ma perchè, visto che il costo diminuirebbe in maniera sensibile, Roberto (Ganganelli) non fa un giornale assai simile al GDN on line solo per abbonati ? Potrebbe fare come i giornali a pagamento, mettendo un'iscrizione ed una passw. che per sopravvivere avrebbe bisogno di assai meno iscritti. Poi ci sarebbe la pubblicità .... Da quanto ho letto, nessuno ha proposto un modo on line a pagamento che, in fondo, permetterebbe anche di stamparsi solo gli articoli che interessano e, sono certo che gli AA non mancherebbero. Probabilmente ci sarebbe anche maggior varietà di interventi su Antiche, Medievali, Moderne, Medaglie e ... basta

Comunque un augurio a Roberto per il suo prossimo impegno. Anche noi aiutiamolo ! Ha sempre messo l'anima nelle Riviste che ha mirabilmente diretto !

roth37

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Innanzi tutto un augurio per la nuova avventura del direttore e spero di tutta la redazione del GdN, forse sarò un po nostalgico, ma oggi mi è arrivato il penultimo numero è devo dire che mi sono molto dispiaciuto al pensiero che ancora una copia e poi basta, più nulla dal postino...............

Io non mi abbonero se mai ci fosse l'occasione al formato digitale, perche è vero che la tua copia arriverebbe subito ed è anche vero che le spese per loro diminuirebbero, ma non amo la lettura dal digitale, preferisco una copia cartacea che posso sfogliare quando voglio senza dover accendere il PC.

Chiamatela nostalgia da carta stampata ma per me è così.............................................

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Questa discussione credo che si aggancia con una che avevo iniziato su internet e letteratura.

Credo che in un prossimo futuro le informazioni non viaggeranno più su carta stampata ma su supporti digitali, vedi internet.

Le difficoltà incontrate dagli editori per la pubblicazione, la distribuzione delle riviste e soprattutto gli alti costi portano inevitabilmente a utilizzare un supporto digitale.

PN sta utilizzando una via ibrida cioè sia supporto digitale mettendo alcuni articoli a disposizione in pdf e sia cartaceo ma solo su richiesta per abbattere i costi della distribuzione e eventuale resa.

A questo punto penso che dobbiamo abituarci a consultare libri e articoli online.

Rimangono molti punti interrogativi sull'argomento, non so se questo è il post per esporli.

Antonio

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Le difficoltà incontrate dagli editori per la pubblicazione, la distribuzione delle riviste e soprattutto gli alti costi portano inevitabilmente a utilizzare un supporto digitale.

PN sta utilizzando una via ibrida cioè sia supporto digitale mettendo alcuni articoli a disposizione in pdf e sia cartaceo ma solo su richiesta per abbattere i costi della distribuzione e eventuale resa.

PN e' solo su abbonamento con una accortezza davvero minima non credo proprio che abbia problemi di

distribuzione o men che meno di resi.

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Ho già espresso il mio punto di vista sul fatto che il giornale della numismatica, in forma cartacea chiuda. Sono stato abbonato, da quando l'ho scoperta, a CN e poi a GdN. Ho avuto la fortuna di trovare tutti i numeri di CN dal numero 1, fino a quelli da cui ho cominciato l'abbonamento. questo per dire che sono sempre stato abbonato alle riviste. Il mio campo di collezione riguarda il regno ,Vittorio Emanuele III, e la cartamoneta da V.E.III in poi. Nelle riviste non sempre trovavo articoli di mio interesse diretto, ma non per questo disdegnavo la rivista stessa. Ho sempre letto con attenzione i vari articoli su monete romane, medievali, di uno stato o di un altro, l'araldica e le altre rubrica con l'unico scopo della conoscenza. Sono convinto e l'ho già detto altre volte, che la numismatica è studio, è apprendere, è informazione; il campo è talmente vasto che è difficile sapere di tutto, ma questo non vuol dire non leggere di tutto. Appunto leggere: per me leggere è sinonimo di cartaceo, di sfogliare pagine, di sentire "odore" d'inchiostro, mettersi sotto una pianta, su una panchina, sul divano, a letto la sera prima di addormentarsi. Sarò romantico, ma pur consapevole che il futuro sarà digitale, non sarà la stessa cosa leggere un libro o giornale cartaceo e invece leggere su un video di computer. Il tempo cambia, dalla pietra al papiro, alla pergamena, alla carta, al computer. Mi adeguerò, ma non sarà la stessa cosa.

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tranquillo ptrgzn (ma non hai un nome piu' accessibile a noi comuni mortali :)) la carta continuerà

A dispetto delle consuete prefiche che vedono andare "tutto " in digitale ineluttabilmente, la carta continua e non perché , come per i long playing è animata da un mercato di nicchia composto di nostalgici aficionados, no, continuerà proprio perche continua ad esserci una forte domanda di carta, di libri ma anche di bollettini/riviste scientifiche.

Vi faccio un esempio : se fosse cosi imminente e forte il passaggio al digitale, come mai le principali riviste scientifiche vengono tuttora pubblicate su carte: mentre dovrebbero essere le prime e pioniere verso il nuovo format.

Parimenti di libri se ne pubblicano piu' di prima ! Oggi è diventato piu' facile pubblicare un libro.,. e molto meno costoso! Lo sanno molti autori presenti sul Forum..

Faccio una profezia , credo che , anche se la nostra aspettativa di vita è ben avanti , oltre gli ottanta e parecchi di noi supereranno i 100, non vedremo il tramonto della carta

che continuerà a deliziarci soprattutto nelle sue espressioni piu' tradizionali e pregiate. Avete mai visitato una biblioteca con gli scaffali in legno fino al soffitto e le fila di volumi odorosi di carta fatta a mano con i dorsi in pelle e i tasselli dorati che riportano il titolo del tomo o le rilegature in pergamena lisce e bianche che è un piacere passarci sopra il palmo della mano ?

Naturalmente il digitale è e resta importantissimo, un vero ausilio per lo studio e la ricerca, una comodità grandiosa per lo studioso che permette un accesso ai materiali stupefacente che finora richiedeva giorni e giorni di attesa.

I due formati convivranno, per la felicità del bibliofilo e quella dello studioso e ricercatore...

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Credo che GDN possa essere soddisfatta.

107 coccodrilli ( coccodrillo non è un insulto: è il nome che i giornalisti danno agli articoli in gloria di un defunto importante )

e altrettante orazioni funebri per l'addio al cartaceo e l'eventuale rinascita a guisa di araba fenice, non possono che far pèiacere al direttore della rivista.

E non è ancora finita..... :cray: :cray: :cray:

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(...)

oggi mi è arrivato il penultimo numero è devo dire che mi sono molto dispiaciuto al pensiero che ancora una copia e poi basta, più nulla dal postino...............

(...)

...a proposito di consegne postali: oggi è arrivata anche a me...

...vuoi vedere che, arrivati all'ultimo numero da recapitare, le Poste :mega_shok: diventano "puntuali"?! :mega_shok:

(piccolo off-topic sul tuo nick e sul tuo avatar: da quel che so, nell'ultimo GdN ci sarà qualcosa in tema) :good:

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Per semplicità e perché lo uso spesso PRTGZN è l'inizio del mio codice fiscale. Credo anch'io che la carta stampata non sia destinata a morire. però al momento siamo a "piangere " per questa ulteriore chiusura di una rivista numismatica.

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Ciao a tutti.

Ho ritrovato una vecchia discussione, ormai risalente a quasi 5 anni fa, dove odjob presentava il numero di settembre 2009 di Cronaca Numismatica nel quale si celebravano i 20 anni di vita della Rivista.

Nell'occasione, odjob forniva anche la tiratura delle copie stampate della Rivista: 17.000.

http://www.lamoneta.it/topic/49849-cronaca-numismatica-settembre-2009/ (post n. 1).

Si era ancora lontani dai problemi che causarono la chiusura del Gruppo Editoriale Olimpia e C.N. “navigava” con il vento in poppa ed in piena autosufficienza finanziaria.

Non so se l'Editore dell'epoca fosse anche un appassionato di monete; il Gruppo Editoriale Olimpia pubblicava varie riviste specialistiche, dalla numismatica alla pesca, dalla filatelia agli aerei, dalla caccia alle armi (e credo di dimenticarmi molti altri settori in cui era attivo il Gruppo....);

che l'Editore fosse un Protettore e Mecenate delle attività ricreative tout court?

E' un'ipotesi che non mi convince.

Ricordo però lo “slogan” del Gruppo, che era: “La Cultura del Tempo Libero” e dunque sarei propenso a pensare che, a prescindere dalle inclinazioni personali dell'Editore, si fosse fatta una precisa scelta (economica, imprenditoriale), caratterizzata dalla proposta di un certo tipo di prodotto editoriale: quello, appunto, destinato a soddisfare le “passioni ricreative” dei Lettori.

Il tutto senza “eroismi” o filantropia ma con un occhio che, almeno fino ad un certo punto e per 20 anni, era stato giustamente attento a comunicare emozioni e cultura ai Lettori ma anche.... a far quadrare bene i conti.

All'epoca delle 17.000 copie (2009) C.N. “camminava da sola”, senza bisogno di “stampelle” o di mecenati rosi dal tarlo della passione e sol per questo disposti a pubblicare (in perdita) una Rivista di numismatica “coute que coute”.

Oggi, pur in presenza di un prodotto numismatico editoriale identico a C.N., quei numeri non ci sono più e questo (e non altro) è il vero motivo della chiusura dell'edizione cartacea del GdN.

Ora, dopo aver letto gli “auspici augurali” rivolti a Roberto da un “campione” (come direbbe Pagnoncelli) espresso dal nostro ambiente numismatico operante sul Forum, io (non so Voi) francamente non sono riuscito ancora a capire se in Italia vi sia attualmente uno spazio, economicamente autosufficiente, per una Rivista cartacea di numismatica generale con le caratteristiche di C.N. o (ma è la stessa cosa..) del GdN.

Se fossi nei panni di Roberto sarei piuttosto disorientato dal mercato (cioè da noi) e non saprei davvero che pesci prendere.

A parte il generalizzato coro di frasi, più o meno di circostanza per la chiusura di una Rivista che, fra l'altro, alcuni non hanno neppure mai comprato....(e come se dicessi che sono dispiaciuto che ieri la Croazia ha perso con il Brasile...non avendo neppure visto la partita e non conoscendo neppure il nome di un giocatore croato...però vabbè....sono ugualmente molto dispiaciuto perchè mi piaceva la maglia della squadra a scacchi bianchi e rossi!!.....), non si è capito se una Rivista cartacea di numismatica generalista oggi interessi ancora i numismatici italiani.

I pareri finora raccolti sul Forum sono i più variegati e si ha la sensazione che qualunque proposta si formuli sia destinata a scontentare sempre qualcuno.

Si, perchè, la Rivista non copre in ogni suo numero tutti i campi dello scibile numismatico; chi fa le classiche, si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle classiche; chi fa le moderne si lamenta perchè in alcuni numeri mancano articoli sulle moderne e chi fa gli euro si lamenta perchè ci sono troppi articoli sulle classiche e sulle moderne!

In effetti, per accontentare tutti bisognerebbe fare fascicoli mensili da 500 pagine (che però costerebbero forse 50 euro l'uno)...e allora, però, ci sarebbero poi le lamentele per il prezzo troppo alto!

Sorprende che il mercato (cioè noi) non consideri quello che lo stesso mercato (cioè sempre noi..) valutava invece appena 5 anni fa e cioè che anche la lettura di articoli di numismatica che esulano dal nostro stretto “settore di competenza”, possa arricchirci culturalmente...stimolare la nostra riflessione...in ultima analisi meritare comunque la nostra attenzione.

Ci sarà anche, da parte dell'Editore, la “logica del profitto” (ma guarda un pò che strano...)....ma da parte del mercato (cioè da parte nostra) che logica ci vedete?

Stranamente fino al 2009 (o giù di lì) la logica del mercato (cioè la nostra) era diversa per una Rivista cartacea generalista... vuoi vedere che oggi ci siamo fatti molto più esigenti e....”iperspecializzati” (beati noi!!) e che prima di spendere 5 euro al mese, pretendiamo molto di più da un prodotto numismatico editoriale?

Già, perchè si è anche detto che 5 euro al mese da destinare all'acquisto di una Rivista di numismatica, che puoi trovare anche nell'edicole, di questi tempi possono anche portare fuori budget.

Beh., consentitemi di non crederci, e lo dico con il massimo rispetto per quei numismatici che, a causa delle crisi hanno dovuto femare la collezione o anche metterla in vendita...ma ho qualche difficoltà a credere che 5 euro al mese non siano spendibili anche da un giovane che approccia per la prima volta la materia.

Forse qualche sms in meno, qualche telefonata o ipod o come cavolo si chiama in meno....e i 5 euro al mese vuoi vedere che saltano fuori?

Caro Roberto, questo mio intervento è in realtà, come avrai capito, una “lettera aperta” diretta a Te.., abbi pazienza ma non mi sento di unirmi al coro di “matres dolorosae” che mi ha preceduto per la perdita di una grande opportunità che, grazie alla Tua professionalità ed ai Tuoi Editori, ci era stata accordata.

Come ha scritto King John al post 32 di questa discussione: “una Rivista di quella qualità era un qualcosa da custodire con cura e da leggere e rileggere in ogni tempo”.

I “custodi” di quella Rivista dovevamo essere noi, che invece ci siamo dispersi nei soliti distinguo (“si però, i ritardi postali”...si però, i gadgets.”...”si però, le promozioni”...) che poi hanno inevitabilmente compromesso il futuro della “nostra” (scusa, ma io la considero tale..) Rivista.

Non mi limiterò quindi a farTi "gli auguri per il futuro" (frase di circostanza che potrebbe avere, in taluni casi, anche un fastidioso retrogusto di ipocrisia), ma Ti sosterrò nel mio piccolo in qualunque iniziativa editoriale Tu intenda intraprendere, (cartacea, telematica, psichedelica ecc.) e ciò, bada bene, non per amicizia, ma perchè Ti reputo un professionista dell'Editoria numismatica di prim'ordine e perchè ho la speranza che un periodico di numismatica generalista e divulgativo come C.N. o GdN, da acquistare in Edicola o in abbonamento, possa ancora essere un'iniziativa possibile e autosufficiente, senza bisogno di “eroi”, di “mecenati”o di eccentrici prossimi all'interdizione legale.

Grazie di cuore per il Tuo lavoro e per le emozioni che le Tue Riviste ci hanno saputo offrire, per una modica spesa, in tutti questi anni.

Un abbraccio e "ad maiora".. :hi:

Michele

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Ma niente niente stai pensando di diventare il prossimo editore del Giornale che stai spingendo così tanto i lettori ad abbonarsi alla rivista/blog che Ganganelli metterà in lavorazione? :lol:

Voler trovare a tutti i costi motivi che forse neanche esistono, oppure che non sono stati esposti in questa discussione, mi sembra abbastanza assurdo, e poi questa mania che hai di dire che chi non ha letto o non ha competenze non deve esprimersi la trovo sinceramente veramente antipatica e prepotente.

Mi sbaglio o c'è libertà di parola in questa Nazione?

Ma quanto la facciamo lunga...mi sembra che fin'ora nessuno, e ripeto nessuno, abbia saputo indicare quante copie fossero effettivamente vendute dal Giornale ultimamente, come fai a fare paragoni?

Quando Ganganelli, o chi per lui, renderà noti i numeri effettivi lo si potrà fare ma al momento...

E per quanto riguarda il dispiacere per la chiusura del Giornale ipocrisia o no, come pensi tu ma credo proprio che ti sbagli, ognuno è libero di esprimerlo come e quando vuole e se la cosa vi/ti disturba non leggere più la discussione, come farò io a questo punto perchè questi post mi scassano...il sistema nervoso :D :D

E visto che la tua teoria è valida quanto la mia io dico che la chiusura del Giornale è dovuta ai troppi soldi spesi per pagare gli articoli, soldi che avrebbero potuto essere risparmiati e usati per continuare la pubblicazione della rivista :lol: :lol:

Ciao ciao...Giò

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siamo proprio sicuri che nel 2009 CN "vendeva" 17.000 numeri della propria rivista ogni mese :o ? (o era un numero annuale ? - e comunque lo stesso molto elevato ..)

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La Cronaca Numismatica "originaria" (stampata da EDER) pubblicava su ogni numero il totale delle copie stampate: quantità normalmente attorno a 20.000.

É da presumere che il 17.000 sopra indicato per la Cronaca Numismatica "olimpica" fosse anch'esso indicativo delle copie stampate.

Idem per il 5.000 de Il Giornale della numismatica.

In ogni caso, trattandosi di un calo, è poco importante se si tratti di stampato o di venduto.

Sempre calo è.

E concordo con chi ritiene poco influente il costo dei collaboratori rispetto al costo globale della rivista.

Sarebbe come dire che una ditta non vende per colpa dello stipendio delle maestranze, alle quali certo non vanno i guadagni+premi+bonus dei vertici.

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Tengo a precisare che, nel paragone di cui sopra, i "vertici" vanno intesi nel vero senso della parola, mentre Roberto Ganganelli (sempre nel paragone) va inteso come primo fra le maestranze.

Modificato da Corbiniano
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Non so quanti abbonamenti avesse il GdN ma mettiamo che vendesse in toto 4000 copie a 4 euro di media (tra abb e prezzo di edicola)

Il ricavo sarebbe di 16.000 al mese ovvero 192.000!/anno cui vanno aggiunti gli introiti pubblicitari

Sul lato costi abbiamo la stampa della rivista ( qualcuno azzarda una stima?), i costi vivi ( spedizione postale - oggi carissima) telefono/fax

Internet affitto locali/ pulizie, carta , trasferte etc;

Stipendi/cpntributi impiegati e direttore e infine il pagamento degli articoli senza dimenticare le tasse

Questo e' un conti economico assai semplificato,

Provate a fare due somme. X

Modificato da numa numa
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...a proposito di consegne postali: oggi è arrivata anche a me...

...vuoi vedere che, arrivati all'ultimo numero da recapitare, le Poste :mega_shok: diventano "puntuali"?! :mega_shok:

(piccolo off-topic sul tuo nick e sul tuo avatar: da quel che so, nell'ultimo GdN ci sarà qualcosa in tema) :good:

Lo spero, sarebbe una chiusura in bellezza, almeno per me.

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Cara Giovanna,

come spero Tu abbia letto (però non do la cosa affatto per scontata....visti i precedenti...),tra C.N. e GdN c'è una perdita di circa due terzi di copie stampate.

Tra l'altro anche le collaborazioni esterne di C.N. venivano compensate in misura analoga a quanto fa il GdN. e quindi mi chiedo su cosa si fondi la Tua "teoria".

Nessuna limitazione ad esprimere il proprio pensiero....ma non sarebbe male se almeno ogni tanto questo pensiero seguisse un filo logico....altrimenti diventa impossibile dialogare.

Saluti.

Michele

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Cara Giovanna,

come spero Tu abbia letto (però non do la cosa affatto per scontata....visti i precedenti...),tra C.N. e GdN c'è una perdita di circa due terzi di copie stampate.

Tra l'altro anche le collaborazioni esterne di C.N. venivano compensate in misura analoga a quanto fa il GdN. e quindi mi chiedo su cosa si fondi la Tua "teoria".

Nessuna limitazione ad esprimere il proprio pensiero....ma non sarebbe male se almeno ogni tanto questo pensiero seguisse un filo logico....altrimenti diventa impossibile dialogare.

Saluti.

Michele

Con te non è di certo una novità il non poter dialogare...purtroppo captare l'ironia diventa sempre più difficile a questo mondo, buonanotte Bizerba. :pardon:

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…………………...

E visto che la tua teoria è valida quanto la mia io dico che la chiusura del Giornale è dovuta ai troppi soldi spesi per pagare gli articoli, soldi che avrebbero potuto essere risparmiati e usati per continuare la pubblicazione della rivista :lol: :lol:

Ciao ciao...Giò

Io non ho avuto la ventura di collaborare con Ganganelli (che stimo molto), soprattutto per mancanza di tempo e per il tenore molto specialistico dei miei studi, e quindi mi ha colpito il particolare che per gli articoli pubblicati sulla rivista venivano pagati gli autori. So che era pratica corrente ai tempi di Traina, e io stesso ho avuto un piccolo compenso (30 euro, pagati mediante bonifico bancario estero !) da una rivista francese di archeologia per un breve articolo sulle spintriae romane, in lingua francese (ed è stata la mia unica esperienza in cui ho guadagnato qualcosa per un articolo….).

Ma in questi tempi mi sembra una prassi in effetti controproducente. Ci sono persone che sono felicissime di offrire i loro contributi intellettuali nel campo numismatico senza alcuna contropartita (salvo qualche copia in più della rivista, da distribuire ad amici e colleghi). Il discorso forse cambia se il pubblicista numismatico diventa una sorta di professionista e quindi un lavoratore da pagare con tot per pagina pubblicata. Ma in questo caso cadiamo nelle ferree leggi economiche e oggi come oggi una rivista di numismatica cartacea non ha mercato.

E' sempre più di nicchia e i numeri sono prenotati da quattro gatti. Tanti forumisti avrebbero voglia di leggere, ma molti si guardano bene dal sottoscrivere abbonamenti. Se ricevono numeri in omaggio sono felicissimi, ma non muovono un dito a pagarli (vero Giovanna….).

Si rimane disorientati di fronte alla possibilità di continuare solo per via elettronica, che offre la possibilità di abbattere i costi, specialmente con immagini a colori. Sarò vecchio, ma mi manca molto lo sfogliare le pagine di carta, con foto e tabelle.

Poi c'è un piccolo dettaglio.

La cultura è tale solo se può durare nel tempo. L'altro ieri ho tirato fuori dalla mia libreria il primo numero di Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica, del 1954 (esattamente 60 anni fa), che mi è stato molto utile per una mia ricerca e ho riletto alcune pagine, scritte in un mirabile italiano…. Quel numero durerà ancora tanti anni e non so proprio come andrà a finire lo scibile confinato su un supporto elettronico, molto adatto per una toccata e fuga….

Mi ha divertito (fino a un certo punto) un racconto di mio figlio, che è astrofisico. Si sono persi migliaia e migliaia di dati che furono raccolti dai primi satelliti della NASA, in quanto scaricati su programmi, se non addirittura su floppy, che sono diventati illeggibili. In alcuni casi, per i dati più importanti, hanno addirittura dovuto ricostruire alcuni dei computer dell'epoca e dedicare ore e ore a creare softwares che rendessero leggibili e soprattutto compatibili quei vecchi dati, che erano fondamentali per i confronti con risultati di osssrvazioni riprese in tempi successivi.

La carta dura a lungo, ma un disco elettronico…...

In alcuni circoli intellettuali hanno già lanciato l'allarme sulle foto digitali. Una volta la nostra memoria era affidata alle foto stampate, che venivano conservate e all'occorrenza tirate fuori, da cassetti o da album, anche dopo 100 anni. Ora basta un bel crash per perdere irreperabilmente anche migliaia di foto e di nostri ricordi. Tanto per cambiare, per un irreparabile guasto a un mio vecchio computer e, contestualmente, anche ai miei primi dischetti, ho perso tutta la mia stesura elettronica del mio Corpus sulla Guerra Sociale, che fu pubblicato nel 1987.

Ho solo la copia cartacea del libro e per avere una copia elettronica posso solo scansionarlo (e la qualità non sarà mai confrontabile !).

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Ironia?....Qualcuno, oltre a Giovanna, trova che in questa discussione ci sia qualcosa di ironico?

A me pare tutto abbastanza triste.....Beata Te se ci trovi motivi di ilarità...

'Notte.

M.

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Ironia?....Qualcuno, oltre a Giovanna, trova che in questa discussione ci sia qualcosa di ironico?

A me pare tutto abbastanza triste.....Beata Te se ci trovi motivi di ilarità...

'Notte.

M.

Me li fanno trovare gli altri...

Aggiungo @@acraf, io non ho mai preso soldi per i miei scritti e nemmeno li avrei voluti, ma capisco chi non ha la possibilità di spendere per comprare riviste o chi non ha interesse a farlo, per vari motivi.

Forse 4 o 5 € per alcuni non sono nulla, beati loro, per altri sono molto, non mi sembra corretto ne giusto far pesare a persone che magari si trovano in difficoltà la loro "non collaborazione" nel salvare la rivista, credo che hanno altro a cui pensare che non a comprar riviste o a sottoscrivere abbonamenti.

La politica editoriale adottata da Bolaffi probabilmente non è stata delle migliori, i motivi "reali" penso siano molteplici e probabilmente non tutti sono stati esposti in questa discussione. Fatto sta che ognuno è libero di prendere le proprie decisioni e di comportarsi di conseguenza, scegliere è un diritto imporre è un delitto.

Dato che l'ironia non piace o non si capta spero ora sia chiaro il mio pensiero. Se non è chiaro, pazienza :pardon:

Buonasera a tutti lor signori.

Modificato da giovanna
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Buon per Te.

Io continuo a trovare l'argomento di questa discussione piuttosto mesto.....e non solo per me...ma per noi tutti che amiamo la numismatica.

M.

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Buon per Te.

Io continuo a trovare l'argomento di questa discussione piuttosto mesto.....e non solo per me...ma per noi tutti che amiamo la numismatica.

M.

Questo lo abbiamo detto fin dall'inizio, non capisco cosa sia buon per me ma non indago oltre.

Roberto troverà il modo per continuare il suo lavoro, non ho dubbi su questo, la Numismatica continuerà la sua strada che è già in evoluzione continua, forse un cambiamento le gioverà e vedremo presto se sarà positivo.

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