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Il Monetiere di Firenze non lascia... raddoppia!


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Il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze non lascia….raddoppia!

Dal 17 maggio, in coincidenza con la Notte dei Musei, la sala del Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze si è presentata al pubblico dei visitatori raddoppiata e rinnovata.

Nuove vetrine, infatti, si sono aggiunte a quelle che dal marzo 2013 avevano sancito l’apertura della sala, pur ancora con prenotazione della visita, attraverso l’esposizione nelle prime 14 vetrine disponibili in cui era stata offerta una selezione di monete sui temi della nascita della moneta e della sua diffusione nel Mediterraneo, sulla evoluzione del ritratto monetale dall’ellenismo al tardo impero, nonchè sull’uso propagandistico e commemorativo della moneta stessa nel mondo greco e romano.

Il nuovo allestimento inaugurato il 17 maggio, ampliato con altre 16 vetrine, ha privilegiato i temi della storia della formazione del Monetiere attraverso la collezione medicea-lorenese e gli incrementi post unitari, ed in particolar modo:

- la testimonianza della collezione numismatica di Lorenzo il Magnifico attraverso un manoscritto di Angelo Poliziano;

- il nucleo di monete etrusche, il più cospicuo di qualunque altra struttura museale al mondo;

- il nucleo di monete della collezione degli Este acquistata nel 1646 dai Medici;

- i medaglioni romani, quelli imperiali provinciali e i contorniati a comporre il nucleo più consistente di questa categoria rispetto a qualsiasi altro medagliere italiano;

- le monete di Augusto nell'anno del bimillenario della Morte

- gli incrementi post unitari con il lascito William Currie, il dono Domenico Trentacoste, il dono William Vilson Barker e la splendida collezione di monete Savoia dono della Contessina Margherita Nugent;

- il ritratto romano e l’uso propagandistico della moneta;

- una selezione (una vera chicca!) del ripostiglio di solidi tardo imperiali recuperato una decina di anni fa nella chiesa di S. Mamiliano a Sovana.

Oggi la sala è costantemente aperta e fa parte del normale itinerario di visita del Museo. Una parte delle vetrine (originali ottocentesche dall’arredo degli Uffizi) sono state dotate di luce interna per facilitare la visione delle monete. Altri miglioramenti sono previsti nel corso dell'anno.

Buona visita.

Fiorenzo Catalli

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