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follis bizantino ma di chi? e la zecca?


Risposte migliori

Inviato

Buonasera,

pongo all'attenzione un follis bizantino di 20mm 4,39g a chi può essere attribuito e per quale zecca?

grazie

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Inviato

Avevo notato i caratteri cufici sotto la M adesso guarderò il link che mi hai allegato per poterla classificare correttamente, ma non è semplice.

grazie follis anonimo sei sempre molto gentile

Antonio


Inviato

Di nulla. Anzi, mi piacerebbe essere di maggiore aiuto ma conosco poco queste tipologie. Da qualche parte devo avere però un libro a riguardo, appena "riemerge" provo a dare un'occhiata.

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Inviato

Grazie per le informazioni Follis. Sono sempre molto utili.

Arka


Inviato

Le imitative arabe sono emissioni particolarmente interessanti.

Innanzitutto testimoniano la "forza" della moneta dominante all'epoca : il follis bizantino , in pratica il dollaro dell'epoca, che viene a imporsi nella nascente area di influenza islamica , e che viene imitato nei tipi dalle popolazioni arabe che pero' al diritto sostituiscono il busto dell'imperatore con la figura di un califfo che sguaina la spada e la rovescio , non sopportando la croce, ne chiudono le braccia facendola somigliare in pratica ad una specie di palloncino in cima ad un'asta.

Dopo meno di un secolo Abd El Malik (685-706) attuerà la piu' grande riforma della monetazione araba, adottando nel 696/7 una nuova moneta, il dinar, di peso leggermente inferiore rispetto al solido bizantino (4.25gr. contro 4.55), ma soprattutto bandendo per sempre dalla monetazione islamica qualsiasi immagine e sostituendo le rappresentazioni con legende in caratteri cufici, che esplicitano il messaggio islamico di professione di fede : la shahada.

Per maggiori ragguagli consiglio :

Clive Foss, Arab-byzantine coins

Dumbarton Oaks collection, Harvard University Press, 2008

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Inviato

Grazie anche a Numa Numa per le interessanti notizie su questa monetazione.

Arka


Inviato

E' vero, sono emissioni ricche di storia e davvero interessanti, un po' come tutte le imitative ma con la differenza che alcuni esemplari raggiungono esiti compositivi di grande equilibrio. Ho dato un'occhiata al Pottier, Le monnayage de la Sirie sous l'occupation perse, ma questa moneta ovviamente non c'è perchè, come suggerisce il titolo, esula dal periodo trattato; ricordavo male. Ho sfogliato alcune volte il testo a più ampio raggio di Clive Foss sulle imitazioni del periodo omayyade ma non lo possiedo, quindi per il momento non posso dare riferimenti precisi. In generale, per motivi cronologici la maggior parte riprende modelli di Costante II, compreso questo caso attribuibile alla zecca di Emesa. Appena avrò nuovamente occasione di consultare il libro ricordato da numa numa provvederò ad integrare.

Intanto, per un confronto:

http://www.acsearch.info/record.html?id=645780

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Inviato

grazie follis, molto apprezzato. La moneta che hai postato corrisponde a quella della discussione...sará poi mia cura postare due monete simili di Costante II della stessa tipologia (Follis), ma non credo imitative, che trovo anche particolarmente attraenti nella loro semplicitá.

Antonio


Inviato

Questo è il fals con il califfo in piedi e la spada , in ambedue gli esemplari si nota al rovescio il finale della croce che è stato modificato in un globo per cancellare il simbolo cristiano.

La potenza dell'economia bizantina obbligava gli arabi a imitarne la moneta per far si che questa fosse accettata nei commerci (diversamente una moneta locale slegata dai tipi e dalla metrologia bizantina non lo sarebbe stata) ma non al punto da eccettarne pedissequamente i modelli (imperatore bizantino e croce sui gradini al rovescio) sostituiti dalla figura del califfo frontale e dall'asta con il cerchio al rovescio.

Solo dopo Abd el Malik, con la rpofonda riforma monetaria e soprattutto una strutturazione e riorganizzazione e conoslidamento del potere ad opera degli Omayyadi, si avrà l'emissione di una vera e propria moneta araba indipendente per tipi e modelli, che bandirà del tutto e per sempre l'iconologia, ma allineata comunque nel titolo di purezza e nel peso ai solidi bizantini

Un 'altra eccellente referenza per questo tipo di monetazione è:

Tony Goodwin

Arab-Byzantine Coinage

Studies in the Khalili collection vol. IV

The Nour Foundation , London 2004

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Inviato

chiudo la serie di interventi su questa interessante monetazione ricordando che la letteratura piu' aggiornata del settore distingue quattro fasi nella monetazione araba-bizantina procedendo da una datazione che si puo' situare attorno al 630.

I. il primo periodo va dalla conquista musulmana al 658dC ed è costituito da una circolazione esclusivamente di folles bizantini (originali quindi non imitative)

II. il secondo periodo è costituito da folles pseudo - bizantini di imitazione araba che copiano i tipi di Bisanzio ma senza legende coerenti. Tale periodo si estende fino al 650-670

III. Il terzo periodo vede le prime emissioni Umayyadi che riportano ancora l'iconografia bizantina ma riportano legende coerenti in greco oppure arabo e includono il nome della zecca di produzione. Si riconoscono dieci zecche, per ora, che hanno prodotto tali monete e il periodo di produzione è compreso tra il 670 e i primi anni del 690.

IV. il quarto e ultimo periodo è quello dei tipi con la nuova iconografia islamica, autonoma, cosiddetta dello "standing Caliph", sia in oro (l'unco a riportare una data : 77 dell'Hegira) che in rame , che riportano legende arabe, spesso a nome di Abd El Malik. Si conoscono 17 zecche locali e il periodo di produzione sembra essere stato piuttosto ristretto, da qui la loro rarità, essendo cpompreso tra gli ultimi anni del 680 e i primi del 690.

Successivamente interverrà la grande riforma di Abd EL Malik che standardizzerà i tipi e la metrologia per i successivi secoli a venire.

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Inviato

la moneta oggetto della discussione puo' classificarsi come Umayyad Imperial Image , con al diritto la raffigurazione ancora canonica dell'imperatore (notare la piccola croce posta sul capo)

e il nome di zecca scritto probabilmente ancora in greco al diritto (si distingue male nella foto). Al rovescio legenda greca ai lati della M ma in basso il simbolo di officina che non è piu' una lettera greca (come in uso a Bisanzio) bensi un crescente con una barra orizzontale. Zecca Damasco ?


Inviato

Grazie per l'articolata spiegazione! E grazie anche a chi ha aperto la discussione offrendo un pretesto per queste riflessioni. Come detto, conosco solo a grandi linee queste interessantissime emissioni e non sono in grado di contribuire oltre. Ora però abbiamo una base e una bibliografia su cui ragionare.


Inviato

e non abbiamo parlato ancora delle Arabo-Sassanidi, si c'erano anche quelle, le arabo-bizantine da ovest (Costantinopoli) e le arabo -sassanidi da est (Persia) ma questa è un 'altra storia :)


Inviato

Sì, sì sono informato, anche se come per le arabo-bizantine non ho ancora avuto modo di approfondire. A proposito, qui nel forum non si parla praticamente mai di monete sassanidi. Mi sembra però strano che non ci sia nessun esperto.


  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Finalmente ho avuto modo di sfogliare il Clive Foss, testo agile e pratico ma ben documentato. La moneta è classificata come emissione della zecca di Emesa (Homs) sotto il califfato di Mu'awiyah I (regno 660-680), pp. 50-51 e pp. 134-137, nn. 64-79. L'inizio delle coniazioni, definite "bilingue" per via della convivenza di caratteri "arabi" e "greci", risalirebbe al 670 e la produzione è stata certamente "massiccia": sono stati ipotizzati 8/16 periodi di emissione e lo studio dei conii ha evidenziato 59 conii di dritto e 63 di rovescio. Esistono molte varianti in base a segni di officina e altri piccoli particolari e, a quanto pare, sono state coniate anche delle imitazioni.

Modificato da Follis Anonimo
  • Mi piace 1

Inviato

Purtroppo non possiedo il libro ma ho potuto consultarlo in biblioteca. Da una rapida ricerca ho notato che in Italia è presente in 4-5 sedi: quella più comoda per te immagino sia Roma la Sapienza, biblioteca di Studi Orientali

http://opac.uniroma1.it/SebinaOpacRMS/Opac?action=search&thNomeDocumento=RMS1831409T

Grazie per l'informazione.

Saluti

Claudio

Awards

Inviato

Questo è l'esemplare in vendita presso un negozio:

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L'ho classificata come:

Fals del Califfato Umayyad, emessa all'incirca nel 640.

BMC Walker 65

4,77g - 19mm

La fonte dove la trovai, citava la zecca di Emesa, in quanto al dritto sembra proprio esserci scritto Emesa (ma non ne ho idea).

Al D/ NOLAK o KALON; scritta araba (Emesa); imperatore, visto frontalmente con globo crucigero.

Al R/ M; a sinistra, EMI; a destra; CHC; sopra, una stella; sotto, una scritta araba (non tradotta).

Ho avuto l'occasione di catalogare recentemente alcune monete bizantine...e devo dire che non mi sono dispiaciute così tanto come pensavo...

Awards

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Ecco un altro follis della stessa tipologia sono sempre ben accetti i pareri su una moneta che ritengo interessante e che ha segnato un passaggio molto importante nell'area mediorientale.

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Modificato da antonio bernardo

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