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Inviato (modificato)

Salve a tutti,

non avendo preso niente ad Avellino ma che, in ogni caso , si è rivelata una passeggiata molto positiva dove ho conosciuto il simpaticissimo, ma soprattutto preparatissimo Lorenzo @@dareios it che mi ha dato un bel pò di dritte.

Vi posto il mio ultimo acquisto:

Denaro Carlo I° D'Angiò, zecca di Brindisi, MIR 343, con KAR e croce con due giglietti

Concordate che è Raro?

Saluti Eliodoro

20D.jpg20R.jpg

Modificato da eliodoro

Inviato

Ciao Lorenzo, l'ho presa tra gli invenduti di Filetti, ma il peso non è precisato.

Devo avere la conferma della disponibilità e penso per la prossima settimana se non di più mi dovrebbe arrivare


Inviato

Ti ho chiesto il peso, perché potrebbe essere anche un doppio denaro, chiamato piedfort. Il denaro è raro, ma il doppio denaro è estremamente raro. Quindi prega che ti arrivi. Ma che ti arrivi quanto più pesante possibile ;) Sarà difficile che al buon Filetti sia sfuggito, ma non si può mai sapere. Per completezza di classificazione, questo denaro è classificato dallo Spahr al n. 35 mentre il doppio denaro al n. 34. La zecca dovrebbe essere quella di Brindisi. Ma se prendiamo il MIR, lo troviamo sia per Brindisi che per Messina. Stranamente però, il denaro per Messina lo riporta non comune (MIR n.158), mentre per Brindisi lo riporta raro (MIR n.343).

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Inviato

@eliodoro

si stà verificando la stessa situazione esaminata nella discussione "MIR Italia Meridionale Continentale", con questo tipo di incongruenza sul grado di rarità, che si ripete sul D'Andrea che lo dà C su "Le monete siciliane dai Normanni agli Angioini" e NC su "Le monete medioevali della Puglia".

Lo Spahr non lo considera raro. Penso che anche per questa moneta vale il ragionamento fatto da Alberto Varesi nella discussione sopra citata. Quindi tra C e R il giusto grado di rarità sia NC (il mio così l'ho classificato).

Saluti

Claudio

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Inviato (modificato)

@eliodoro

si st࠶erificando la stessa situazione esaminata nella discussione "MIR Italia Meridionale Continentale", con questo tipo di incongruenza sul grado di raritଠche si ripete sul D'Andrea che lo d࠼strong class='bbc'>Csu "Le monete siciliane dai Normanni agli Angioini" eNCsu "Le monete medioevali della Puglia".

Lo Spahr non lo considera raro. Penso che anche per questa moneta vale il ragionamento fatto da Alberto Varesi nella discussione sopra citata. Quindi traCeR il giusto grado di rarit࠳iaNC (il mio cos젬'ho classificato).

Saluti

Claudio

Grazie claudio del Tuo intervento. Ho letto la discussione che mi hai indicato. La spiegazione di Varesi 蠠chiara, sono monete che non suscitano gli interessi dei venditori e, quindi, non si 蠭ai posto il problema della determinazione del grado di rarit஠ Meglio cos쮮. a me piacciono Modificato da eliodoro

  • 2 settimane dopo...
Inviato

E' un denaro. Il prezzo che hai pagato non è per niente caro, visto la conservazione piacevole della moneta. Tieni presente che è molto difficile trovare questi tipi con tondelli intonsi.

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Inviato (modificato)

Grazie Lorenzo

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Modificato da eliodoro

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