20 lire 1981

[joker67]

Salve,

vi posto le foto di una comunissima 20 lire del 1981.

La moneta, oltre ad essere comunissima, come potete constatare è in condizioni mb/bb.....almeno credo, anche se dalle foto fatte con una compatta di poco valore, non rendono granchè.

Tuttavia osservo la mancanza del nome dell'incisore.

Così ho cercato di ingrandire la parte della moneta in questione, con la speranza di avere un vostro aiuto.

In poche parole, non riesco a capire se è una mancanza oppure è semplicemente consumata....anche se io lo escluderei perchè nei lati dello spazio dove dovrebbe esserci il nome, cioè dove vi è scritto "repubblica italiana" non intravedo segni di consumo molto evidenti.

Con questo, sono ben consapevole che questa moneta, o con o senza il nome dell'incisore non vale nulla....ma è quesito che vorrei risolvere.

Grazie..

[stf]

Interessante curiosità, può valere qualcosa (max qualche decina di euro) per i collezionisti di errori di conio. Non avevo mai sentito parlare di questa variante. Ci vorrebbe il parere di autenticità di un numismatico, però.

[andrea78ts]

Non e' una variante, ma un errore di coniazione che si forma dall'ostruzione del conio in fase di battitura.

E' un errore molto comune.

[joker67]

Non e' una variante, ma un errore di coniazione che si forma dall'ostruzione del conio in fase di battitura.

E' un errore molto comune.

Dunque, rientra in quelle monete menzionate nei cataloghi dove si parla di monete senza segni di zecca?

Se così fosse...noto varie annate della 20 lire senza segni di zecca su questi cataloghi (come il Montenegro), ma non vedo questo "difetto" nell'anno '81.

Tu parli di un errore molto comune....

[andrea78ts]

Dunque, rientra in quelle monete menzionate nei cataloghi dove si parla di monete senza segni di zecca?

Se così fosse...noto varie annate della 20 lire senza segni di zecca su questi cataloghi (come il Montenegro), ma non vedo questo "difetto" nell'anno '81.

Tu parli di un errore molto comune....

Mi spiego un po' meglio, quando ho detto che è comune, intendevo che la tipologia di errore (i.e. conio ostruito) è molto comune. Ci sono tantissimi casi di conio ostruito non censiti nei cataloghi, ma per questo non significa che la moneta sia rara, anzi.

A titolo di esempio, ti allego una 20 lire 1973 senza una foglia di quercia. Anche questa "mancanza" è causata da un conio parzialmente ostruito e non mi risulta ci sia nei cataloghi.

Di monete senza la firma dell'incisore, senza segno di zecca, senza qualche cifra di data, senza qualche lettera o parti della figura ce ne sono tantissime. E' uno degli errori più frequenti. Ti potrei allegare centinaia di immagini di monete con questa tipologia di errore non censite nei cataloghi.

Peraltro, a mio avviso non ha alcun senso mettere nei cataloghi questa tipologia di errore, perchè è del tutto casuale. Sicuramente si presenta più frequentemente in determinati "posti" (millesimo, segno di zecca, firma dell'incisore, etc.), ma ciò è dovuto ad una chiara motivazione.

Inoltre, ad un vero collezionista di errori di coniazione il millesimo assume un'importanza secondaria, quello che è importante è la rarità della tipologia di errore e la sua "intensità".

Non posso escludere che magari il tuo sia l'unico esemplare di 20 lire 1981 senza firma dell'incisore, ma questo - a mio avviso - ha poca importanza, perchè quella tipologia di errore è molto comune.

Certo se cominciassero a censirla nei cataloghi assumerebbe valore, ma semplicemette per il fatto che alcuni collezionisti ragionano con una logica "riempi buchi" piuttosto che valutare l'interesse numismatico della moneta.

Questa naturalmente è solo la mia opinione.

Modificato 17 Maggio, 2014 da andrea78ts

[joker67]

Mi spiego un po' meglio, quando ho detto che è comune, intendevo che la tipologia di errore (i.e. conio ostruito) è molto comune. Ci sono tantissimi casi di conio ostruito non censiti nei cataloghi, ma per questo non significa che la moneta sia rara, anzi.

A titolo di esempio, ti allego una 20 lire 1973 senza una foglia di quercia. Anche questa "mancanza" è causata da un conio parzialmente ostruito e non mi risulta ci sia nei cataloghi.

Di monete senza la firma dell'incisore, senza segno di zecca, senza qualche cifra di data, senza qualche lettera o parti della figura ce ne sono tantissime. E' uno degli errori più frequenti. Ti potrei allegare centinaia di immagini di monete con questa tipologia di errore non censite nei cataloghi.

Peraltro, a mio avviso non ha alcun senso mettere nei cataloghi questa tipologia di errore, perchè è del tutto casuale. Sicuramente si presenta più frequentemente in determinati "posti" (millesimo, segno di zecca, firma dell'incisore, etc.), ma ciò è dovuto ad una chiara motivazione.

Inoltre, ad un vero collezionista di errori di coniazione il millesimo assume un'importanza secondaria, quello che è importante è la rarità della tipologia di errore e la sua "intensità".

Non posso escludere che magari il tuo sia l'unico esemplare di 20 lire 1981 senza firma dell'incisore, ma questo - a mio avviso - ha poca importanza, perchè quella tipologia di errore è molto comune.

Certo se cominciassero a censirla nei cataloghi assumerebbe valore, ma semplicemette per il fatto che alcuni collezionisti ragionano con una logica "riempi buchi" piuttosto che valutare l'interesse numismatico della moneta.

Questa naturalmente è solo la mia opinione.

Si, è tutto ben chiaro quello che dici, ma nei cataloghi più comuni, come il Montenegro per esempio, sono citati errori simili.

Hai ragione nel dire che sono errori di importanza nulla nel mondo del collezionismo numismatico, ma è pur vero che "quelle monete" riportate nei cataloghi e che espongono questo errore, sono valutate un pochino superiori alla media del valore comune della stessa moneta.

Ok, tutto può dipendere dal collezionista amante di codesti errori.....ma allora perchè nelle aste numismatiche si vendono?

Quello che volevo portare a conoscenza è di questo esemplare non catalogato sul mio Montenegro. Con questo non voglio dire che è un pezzo unico...ne tantomeno che abbia un valore alto....ma semplicemente capire il sistema in cui vengono classificati questi errori....comuni o non...per poi raggiungere quotazioni, in alcuni casi, sproporzionate.

Ti ringrazio per avermi concesso del tuo tempo..

A presto

[andrea78ts]

Si, è tutto ben chiaro quello che dici, ma nei cataloghi più comuni, come il Montenegro per esempio, sono citati errori simili.

Hai ragione nel dire che sono errori di importanza nulla nel mondo del collezionismo numismatico, ma è pur vero che "quelle monete" riportate nei cataloghi e che espongono questo errore, sono valutate un pochino superiori alla media del valore comune della stessa moneta.

Ok, tutto può dipendere dal collezionista amante di codesti errori.....ma allora perchè nelle aste numismatiche si vendono?

Quello che volevo portare a conoscenza è di questo esemplare non catalogato sul mio Montenegro. Con questo non voglio dire che è un pezzo unico...ne tantomeno che abbia un valore alto....ma semplicemente capire il sistema in cui vengono classificati questi errori....comuni o non...per poi raggiungere quotazioni, in alcuni casi, sproporzionate.

Ti ringrazio per avermi concesso del tuo tempo..

A presto

Figurati, per me è un piacere.

Peraltro anch'io colleziono errori di coniazione.

Se anche tu ti vuoi cimentare o ti stai già cimentando in questa nicchia della numismatica ti consiglio di non dare troppo peso ai cataloghi.

La maggior parte di essi ignorano completamente la natura, la causa e quindi la rarità degli errori.

Peraltro, non tutti gli errori sono ripetitivi (cioè si ripetono uguali su un numero più o meno elevato di monete) e quindi non ha alcun senso una catalogazione per "millesimo" o per "valore facciale" che sono i criteri normalmente seguiti dai cataloghi. L'unico tipo di catalogazione che ha senso è per tipologia di errore.

Modificato 17 Maggio, 2014 da andrea78ts

[angel]

Attardi nel volume "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica italiana" seconda edizione 2002/2003 li classica "NC" e li valuta BB € 10, spl € 20, fdc € 40.

Come catalogo riportante sia gli errori che le varianti di conio della Repubblica Italiania penso che quello di Attardi sia l’unico; del resto Giovanni Attardi ha pubblicato diversi libri sugli errori e varianti sia della repubblica che del regno d’Italia.

[andrea78ts]

Si, è tutto ben chiaro quello che dici, ma nei cataloghi più comuni, come il Montenegro per esempio, sono citati errori simili.

Hai ragione nel dire che sono errori di importanza nulla nel mondo del collezionismo numismatico, ma è pur vero che "quelle monete" riportate nei cataloghi e che espongono questo errore, sono valutate un pochino superiori alla media del valore comune della stessa moneta.

Ok, tutto può dipendere dal collezionista amante di codesti errori.....ma allora perchè nelle aste numismatiche si vendono?

Quello che volevo portare a conoscenza è di questo esemplare non catalogato sul mio Montenegro. Con questo non voglio dire che è un pezzo unico...ne tantomeno che abbia un valore alto....ma semplicemente capire il sistema in cui vengono classificati questi errori....comuni o non...per poi raggiungere quotazioni, in alcuni casi, sproporzionate.

Ti ringrazio per avermi concesso del tuo tempo..

A presto

Ti volevo segnalare che su ebay è in vendita lo stesso tipo di errore a € 7,99 + spese