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Inviato (modificato)

Salve a tutti.

Son entrato in regolare possesso di un documento manoscritto settecentesco. Davvero molto bello a vedersi. Si tratterebbe della attribuzione di un incarico militare da parte del Duca Francesco III D'Este, di Modena. Provvisto di Timbro a secco di ottima leggibilità, applicato al foglio principale, con un qualche materiale adesivo (ceralacca?). E presumibile firma autografa del Duca stesso ("Francesco"). E' datato 1740 (anno dell'inizio della guerra di successione austriaca). Sul retro del foglio è presente una ulteriore "nota di registrazione" del Segretario di Guerra, datata 1741. Mi permetto di postare qualche foto. Non mi intendo assolutamente di questo genere di "reperti". Oltre che delle monete, sono un “fanatico” amante della storia, che adora fare saltuari acquisti di oggetti d'antiquariato cartaceo, da incorniciare ed appendere in casa mia... Cose tipo editti preunitari, carte geografiche, incisioni ecc... Di costi MAI troppo rilevanti, ma che mi piacciano ed abbiano un certo filo logico con ciò che già possiedo.

Mi ero preso una cotta tremenda per questo documento, incrociando le dita sulla sua autenticità. Se qualcuno è in grado di esprimere una qualche opinione.. o - in alternativa - indicarmi un forum di appassionati di questa materia.

Grazie. Un saluto.
PS il foglio scritto, misura circa 34 x 23 cm... cioè: in realtà TUTTO il foglio è il doppio, ma è piegato in due .. e non ho ritenuto di postare le foto del foglio intero steso, presentando solo le parti scritte. La carta è spessa. Le bruniture, le pieghe, alcuni forellini, le sovrapposizioni di inchiostro (dovute alle piegature), il colore “di bruciato” dell’inchiostro dal vivo sono MOLTO più evidenti. Nelle foto appare più pulito ed “asettico”. Se fosse un falso, è davvero un gran bel lavoro, penso "sproporzionato" all'importanza del personaggio.

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Modificato da federicom73
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Inviato

Gran bel pezzo, ricco di fascino! Complimenti!

Anche io mi diletto, a volte anche troppo, nel collezionismo cartaceo! :P

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Inviato

Molto bello e affascinante.

Paolo.

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Inviato

Bellissimo documento, non posso certo ritenermi un esperto, ma per quel poco che ne so ha tutte le caratteristiche per poter essere considerato certamente originale. Anche a me piace molto integrare la collezione delle monete delle mie zone con documenti cartacei coevi, posseggo anch'io un paio di documenti che conservo come reliquie, e delle quali sono orgoglioso come posso essere delle monete più rare della mia collezione; si tratta di due lettere manoscritte, la prima, non firmata, di Federico II Gonzaga risalente al 1514 quando il duca era ancora giovinetto (Federico Ii nacque nel 1500), la seconda del duca Vincenzo I datata 1602 e firmata "il duca di Mantova". Di recente ho anche acquistato una grida di Casale Monferrato datata 1626, molto interessante perchè riporta un tariffario dell'epoca. Ho poi in collezione anche alcune copie del quotidiano "la Gazzetta di Mantova" che come forse alcuni sanno è il quotidiano ancora esistente più antico d'Italia (e uno dei tre più antichi del mondo, fondato nel 1664), anche se i parmigiani hanno vanamente tentato in passato di affibbiare il primato alla loro Gazzetta :blum: . Possiedo un numero del 1739 e uno del 1741, più alcuni altri del XIX secolo.

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Inviato

Bellissimo documento, non posso certo ritenermi un esperto, ma per quel poco che ne so ha tutte le caratteristiche per poter essere considerato certamente originale. Anche a me piace molto integrare la collezione delle monete delle mie zone con documenti cartacei coevi, posseggo anch'io un paio di documenti che conservo come reliquie, e delle quali sono orgoglioso come posso essere delle monete più rare della mia collezione; si tratta di due lettere manoscritte, la prima, non firmata, di Federico II Gonzaga risalente al 1514 quando il duca era ancora giovinetto (Federico Ii nacque nel 1500), la seconda del duca Vincenzo I datata 1602 e firmata "il duca di Mantova". Di recente ho anche acquistato una grida di Casale Monferrato datata 1626, molto interessante perchè riporta un tariffario dell'epoca. Ho poi in collezione anche alcune copie del quotidiano "la Gazzetta di Mantova" che come forse alcuni sanno è il quotidiano ancora esistente più antico d'Italia (e uno dei tre più antichi del mondo, fondato nel 1664), anche se i parmigiani hanno vanamente tentato in passato di affibbiare il primato alla loro Gazzetta :blum: . Possiedo un numero del 1739 e uno del 1741, più alcuni altri del XIX secolo.

hai capito @@Paolino67

sapevo dell'urlo di Munch , ma una grida di Casale Monferrato datata 1626 non l'ho mai vista, hai una bella foto da mostrarci?

Sergio :blum:

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Inviato

Salve a tutti.

(...)

Se qualcuno è in grado di esprimere una qualche opinione.. (...)

Ciao a te, e grazie per averci reso partecipi di questo documento.

Senz'altro interessante.

Per farmi un'opinione un po' approfondita, potresti per favore postare (o mandarmi in privato, se preferisci) un'immagine dello stemma a buona definizione?

Grazie.

:good:

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Inviato (modificato)

Buongiorno.

Tanto per cominciare ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno scritto per risposte ed apprezzamenti, prestandomi un poco del loro tempo.

Qualche meritata replica “ad personam”:

@@Paolino67: Ho messo su casa, fuori città, qualche anno fa… Mi son trovato un appartamento abbastanza grande, ovviamente dalle pareti nude. Dopo opportuna “lottizzazione” dei muri con la consorte (che sopporta … ed in fondo apprezza, ma ha gusti diversi) mi sono dedicato coscienziosamente a riempire la mia quota di superfici. Iniziando poco per volta a coronare un mio sogno di bambino: farmi una specie di museo personale di testimonianze storiche cartacee. Modeste, ma per me significative. Bada bene: mi sono appunto posto il paletto di comprare solo cose destinate alla “esposizione” e non ai cassetti (sennò non finirei mai più).. Oltre a quello più ovvio di non sottrarre quote irragionevoli di stipendio al bilancio famigliare … Abbiamo pure un bambino di tre anni, da crescere… Che spero un giorno apprezzi e condivida le passioni del padre… Altrimenti sarà festa grande per qualche mercatino dell’antico/usato :( . Alle incorniciature provvedo in proprio, acquistando cornici pronte economiche in un grande magazzino e facendomi da solo i passepartout - quando servono - ed i cartellini descrittivi da appiccicare sul retro. Se mi metto a fare l’elenco completo, ci passo la mattinata. E assolutamente NON perché abbia chissà quali preziosi tesori... tutt’altro, fidati!.. Semplicemente perché nel corso degli anni gli oggetti in questione son divenuti parecchio numerosi. Esempi random: ho avuto il “periodo delle carte geografiche”. Posso citare (fra le altre): il possesso di due mappe seicentesche, del regno di Francia e dell’Impero Romano Germanico, piuttosto grandi; una mappa politica francese dell’Italia del 1820, molto grande … ed un bel un planisfero francese della metà dell’800, riccamente decorato con allegorie. Oltre ad alcune tavole, tratte da una “geographia antiqua” del 700 (raffigurazioni di alcune “future nazioni europee” al tempo degli antichi romani, per capirci). Poi ho avuto il periodo delle stampe di battaglie (fra le POCHE altre, perlopiù del 700, ho anche una incisione della fine del 500, relativa all’assedio spagnolo di Anversa da parte delle truppe di Alessandro Farnese, durante la guerra degli 80 anni.. estrapolata da un libro). Poi mi è venuto il desiderio di raccogliere editti o decreti preunitari italiani, del 700-800.. In modo da rappresentare, con un singolo esemplare, il più possibile degli stati della penisola. E lì l’elenco sarebbe abbastanza lungo: Granducato di Toscana, Regno delle due Sicilie, Serenissima, Regno di Sardegna, Repubblica Cisalpina, Stato Pontificio, Regno d’Italia Napoleonico, Regno Lombardo-Veneto, Occupazione napoleonica di Roma, Ducato di Parma, ecc. Per dire: nel viaggio di nozze a Parigi ho comprato al mercatino delle pulci una diecina di Assignats della rivoluzione francese (ognuno diverso dall’altro…anni 90 del ‘700…economicamente abbordabilissimi.. come noto ne stamparono a tonnellate, data l’inflazione). Ed ho fatto un quadretto pure con quelli. Mia moglie è di orgine campana, e la ho “onorata” con alcune graziose viste ottocentesche germaniche, davvero di ottima qualità, del golfo e della città di Napoli. Avevo un ampio spazio (largo e basso) sopra l’architrave della porta di ingresso? Bene, ci ho messo una incisione della fine del 600, olandese, quasi 80 x 40 cm, con panoramica di un porto zelandese fortificato, medioevale… molto carina (mura, torri, palazzi velieri, stemmi barocchi in intestazione, ecc) Ecc ecc…..Acquisto molto online perlopiù su quel noto sito il cui nome assomiglia a baia. Si compra bene soprattutto nei negozi online tedeschi.. e se si scelgono tavole che siano state “scucite” da libri globalmente malridotti, per venderle singolarmente (costano sempre meno delle incisioni che “nascono da sole”). Spesa massima finora effettuata per un singolo oggetto: 120 euro per la grande mappa della fine del 600 dell'Impero Romano-Germanico. Spesa minima? 6 euro per una piccola ma fine incisione del 1840 della cattedrale di Notre Dame de Paris (monumento davanti al quale io e mia moglie ci siamo incantati più volte in viaggio di nozze). E’ un mondo fantastico con prezzi quanto mai vari. Le cose più belle ed antiche costano notoriamente centinaia e centinaia di euro (totalmente fuori dalla mia portata). Ma con pazienza e costanza – accontentandosi un po’ - ci si possono togliere tante piccole soddisfazioni a poco prezzo (per dire molti editti preunitari li ho portati a casa con spese da libro moderno in edizione economica). Ripeto.. non ho niente di che , preso singolarmente, ma nel complesso son sempre più orgoglioso di ciò che sto portando avanti. Venitemi a trovare e vi potrò fare due gonadi come sporte della Coop, nell'illustrare tutto ;) Penso continuerò fino a quando avrò ragionevole spazio sui muri... O fino a quando la dolce metà mi farà scrivere da un avvocato :)) . Il lato negativo - casomai - è che ultimamente ho abbandonato totalmente l'acquisto di monete, perchè la passione parallela ha preso il sopravvento. A prendere un manoscritto non ci pensavo MINIMAMENTE (disegni e documenti son più facili da falsificare e più difficili da riconoscere come tali)… Ma poi ho visto questo e (anche da emiliano) mi sono perdutamente innamorato. Un esemplare di "corrispondenza" manoscritta ufficiale , antica, proprio non ce lo avevo. Nel suo piccolo, unico al mondo. E poi è facile vedere come ben si presti al mio “scopo” (grande ed elegante intestazione, firma, testo e sigillo, ... Tutti su una singola facciata non troppo grande).

@@Corbiniano : ti ringrazio dell’interessamento specifico. Prometto di cercare di postare un ingrandimento ben leggibile del sigillo, appena ci riesco. Devo trovare il modo (Scan? Foto digitale in alta risoluzione, con impostata la macro apposita per gli oggetti piccoli e vicini?.. ora vedo… ho mezzi limitati a disposizione, ahimè). Quelle che ho postato sono le foto del venditore, scaricate… mi parevano sufficientemente dettagliate .

Un saluto a tutti.

Federico

Modificato da federicom73

Inviato

Ciao a te, e grazie per averci reso partecipi di questo documento.

Senz'altro interessante.

Per farmi un'opinione un po' approfondita, potresti per favore postare (o mandarmi in privato, se preferisci) un'immagine dello stemma a buona definizione?

Grazie.

:good:

INGRANDIMENTO_SIGILLO.JPG

:good:

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Supporter
Inviato

@@federicom73

Complimenti per il documento mostrato ; una domanda : non temi che con il tempo, esposto alla luce, possa scolorire ?

Certo dipenderà dagli inchiostri impiegati. Lo chiedo perché a me è accaduto


Inviato (modificato)

@@federicom73

Complimenti per il documento mostrato ; una domanda : non temi che con il tempo, esposto alla luce, possa scolorire ?

Certo dipenderà dagli inchiostri impiegati. Lo chiedo perché a me è accaduto

Ciao sandokan.

OTTIMA OSSERVAZIONE!!!

Posso garantirti sul mio onore che questo interrogativo (timoroso) me lo sono già posto io pure.

Di inchiostri antichi mi intendo tanto quanto di sanscrito o fisica quantistica (= 0) . Non avrei però intenzione di recedere dal mio proposito "espositivo" (se hai avuto la pazienza e bontà di leggere il mio lungo post di stamani, ne comprenderai facilmente il perchè... Per me tenerlo chiuso in un cassetto sarebbe come "non averlo").

Vedrò di scegliere con la maggior opportunità possibile il posto dove appenderlo. Causa la conformazione della mia palazzina, ho la (s)fortuna di avere un ampio ingresso e corridoio privi di finestre... Dove la luce solare praticamente non arriva (cioè: non arriva mai direttamente.. solo attenuata). Immagino che una lampadina (... e non sempre accesa, ovvio) non mi possa far correre gli stessi rischi di una luce solare ... almeno spero.

Un saluto e grazie.

Modificato da federicom73

Supporter
Inviato

@@federicom73

Ciao Federico : mi sono permesso di dirlo in quanto io mi sono giocato una pergamena che mi era stata rilasciata durante il periodo universitario, il cui valore era solo sentimentale ma non per questo una buona ragione per vederla ridotta, dopo alcuni anni, ad un foglio stinto e sbiadito che poi mi sono deciso a togliere dalla parete del mio studio.

Non ci penso neanche a fare un paragone tra gli inchiostri, però è opportuno usare tutte le cautele possibili, la luce purtroppo alla lunga tende a far sbiadire i colori di ogni tipo. saluti.

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Inviato

@@federicom73

Ciao Federico : mi sono permesso di dirlo in quanto io mi sono giocato una pergamena che mi era stata rilasciata durante il periodo universitario, il cui valore era solo sentimentale ma non per questo una buona ragione per vederla ridotta, dopo alcuni anni, ad un foglio stinto e sbiadito che poi mi sono deciso a togliere dalla parete del mio studio.

Non ci penso neanche a fare un paragone tra gli inchiostri, però è opportuno usare tutte le cautele possibili, la luce purtroppo alla lunga tende a far sbiadire i colori di ogni tipo. saluti.

Ri-ciao @@sandokan .

Ribadisco (e perdona la ripetitività): hai fatto più che bene a "permetterti". Non hai fatto che esplicitare un legittimo timore, che già avevo. In casa mia (vedi lungo post di stamani) penso di poter rischiare di mettere a repentaglio più di un documento antico, in questo senso... volendo esporre tutto. Per questo (che è l'unico manoscritto che possiedo.. ed è anche l'unico... oggetto unico ... e scusa la ripetizione) avrò certamente un occhio di riguardo. Ho un ingresso+corridoio dove alle volte tocca accendere la luce anche alle 12 del 15 agosto. Lo metterò lì


Inviato

Buongiorno.

Tanto per cominciare ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno scritto per risposte ed apprezzamenti, prestandomi un poco del loro tempo.

(...)

@@Corbiniano : ti ringrazio dell’interessamento specifico. Prometto di cercare di postare un ingrandimento ben leggibile del sigillo, appena ci riesco. Devo trovare il modo (Scan? Foto digitale in alta risoluzione, con impostata la macro apposita per gli oggetti piccoli e vicini?.. ora vedo… ho mezzi limitati a disposizione, ahimè). Quelle che ho postato sono le foto del venditore, scaricate… mi parevano sufficientemente dettagliate .

Un saluto a tutti.

Federico

Ciao,

grazie a te per questo timbro a secco che (ribadisco) è davvero una meraviglia.

E grazie anche per l'ingrandimento (compreso quello che mi hai gentilmente inviato via mail).

Mi serviva per valutare al meglio possibile i dettagli, che in araldica sono importanti.

E lo sono specialmente nel caso di questo stemma, che è piuttosto complesso (come tutti gli stemmi estensi più recenti).

É ovvio che nessuna foto può equivalere alla visione diretta del manufatto.

Ma per fortuna la tecnologia ci sta aiutando sempre di più, e sono riuscito a vedere ciò che mi serviva per azzardare una risposta.

Credo che lo stemma del timbro a secco sia "buono".

Al 90% non è taroccato.

Troppi dettagli sono resi con correttezza tecnica: i tratteggi degli smalti (ci sono anche i puntini per l'oro, nei quarti con le aquile bicipiti così simili al tuo avatar), l'aspetto delle figure (comprese quelle esterne allo scudo, ad esempio le granate infiammate del collare del Toson d'oro), l'accuratezza delle forme (molto bello l'"incastro" dello scudetto sul tutto, quello con l'aquila estense antica, sul palo di Gonfaloniere).

Tutte cose che un "clonatore" dei nostri tempi probabilmente non perderebbe tempo a riprodurre, ritenendole inutili.

O non comprendendole, il che è la stessa cosa.

Escluderei anche una taroccatura d'epoca, per i medesimi motivi, sebbene in teoria un falsario sette-ottocentesco poteva essere più attento a queste cose, perchè le "viveva".

Complimenti ancora.

:good:

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Inviato (modificato)

Ciao,

grazie a te per questo timbro a secco che (ribadisco) è davvero una meraviglia.

E grazie anche per l'ingrandimento (compreso quello che mi hai gentilmente inviato via mail).

Mi serviva per valutare al meglio possibile i dettagli, che in araldica sono importanti.

E lo sono specialmente nel caso di questo stemma, che è piuttosto complesso (come tutti gli stemmi estensi più recenti).

...................................

Escluderei anche una taroccatura d'epoca, per i medesimi motivi, sebbene in teoria un falsario sette-ottocentesco poteva essere più attento a queste cose, perchè le "viveva".

Complimenti ancora.

:good:

Buongiorno utente @@Corbiniano .

Perdona se ti rispondo solo ora, ma nel week end sono solito distaccarmi completamente da ogni pc (... ci lavoro tutta la settimana... ) e dedicarmi alla mia famiglia. E' questione di "disintossicazione" ;) .

Giusto poche righe per ringraziarti - doverosamente - della opinione espressa (molto esaustiva e competente). Ed ovviamente per farti sinceri complimenti per la tue conoscenze araldiche.

Un saluto cordiale.

Federico

Modificato da federicom73

Inviato

Gentilissimo.

:blush:

:hi:

Grazie a te per la condivisione.


Inviato

comunque l'esposizione alla luce diretta, soprattutto del sole, alla lunga danneggiano questi documenti cartacei... a me è accaduto con dei fumetti che colleziono da più di 20 anni e anche se per poche ore al giorno subivano la luce diretta del sole e adesso hanno i dorsi quasi tutti scoloriti... l'ideale sarebbe evitare la luce diretta, poi ci sarebbe da discutere sul grado di umidità da tenere ma sicuramente non possiamo tenere gli stessi accorgimenti che hanno nella biblioteca vaticana o una di queste che ho visto qualche anno fa in una trasmissione tv...


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