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Inviato (modificato)

Non credo che Cristo sia stato "presentabile" ai pagani (con rispetto parlando), nel senso che il Suo aspetto umano possa avere avuto un peso nella possibile conversione al Cristianesimo di popoli come i Greci o i Romani, molto avanzati nelle filosofie e assai critici verso gli Ebrei.

Giࠩl fatto che il nuovo culto veniva dalla Giudea, che era una delle province pi povere e neglette dell'Impero e per di pi da un Giudeo crocifisso, non deponeva certo a favore del successo della nuova religione, che tra l'altro era "negazionista" verso tutte le altre, ossia si considerava l'unica vera, sconfinando nell'eresia e paradossalmente nell'ateismo di Stato, negando la natura divina dell'imperatore...

L'argomento 蠣omplesso, non per niente ci stiamo scervellando da 2000 anni :D .

La mia opinione, ben criticabile in quanto non basata su fonti storiche, la baso sul fatto che il Cristianesimo non nasce dal nulla e presenta delle similitudini con altri riti come quello mitraico parso, in entrambi i casi Ges e MItra nascono da una vergine e vi 蠩l battesimo. La resurrezione 蠰revista anche dal culto Isiaco; il 25 dicembre 蠩l dies natalis di origine pagana....mettiamoci anche che il Cristianesimo ha come obiettivo il proselitismo... non mi meraviglierei l'utilizzo di raffigurazioni, come dire, tranquillizzanti, nei confronti dei pagani da convertire.

Modificato da eliodoro

Inviato

Si ci sono similitudini, ma il culto crisitiano è decisamente altro da quello mitraico, che poi, mi sembra di ricordare, scompare già nel IV secolo dC.

Nel fare proselitismo, probabilmente i Cristiani adoperarono simboli già conosciuti dai pagani da convertire ed ne evitarono altri ( come la già citata croce).

Dobbiamo anche dire che il mondo romano era aperto a qualunque religione che non osteggiasse l'autorità dell'Impero e il Cristianesimo "rischiò" di essere adottato come ulteriore culto nel Pantheon romano, salvo poi escluderlo proprio per la sua natura "esclusiva" e considerato successivamente come una minaccia sociale


Inviato

Ricordo che la Sindone è un manufatto tardo-medievale. E' stata datata inoppugnabilmente col metodo del carbonio 14.

Del resto l'immagine che reca, altamente suggestiva e sicuramente eseguita da un grande artista, è poco compatibile con un uomo della Giudea del I secolo aC.


Inviato

Ricordo che la Sindone è un manufatto tardo-medievale. E' stata datata inoppugnabilmente col metodo del carbonio 14.

Del resto l'immagine che reca, altamente suggestiva e sicuramente eseguita da un grande artista, è poco compatibile con un uomo della Giudea del I secolo aC.

Non ne sarei così sicuro...

http://www.sindone.it/#sindone_ricerca&LL=it


Inviato

Concordo con Saturno per questo suo ultimo commento a caiuspliniussecundus , la datazione con il metodo del Carbonio 14 , lascia comunque insoluti alcuni fattori che contraddicono la datazione radiometrica C14 ; inaccettabile per ovvi motivi la teoria dell' artista ( forse Leonardo da Vinci ) quale esecutore materiale della Sindone .


Inviato

Concordo con Saturno per questo suo ultimo commento a caiuspliniussecundus , la datazione con il metodo del Carbonio 14 , lascia comunque insoluti alcuni fattori che contraddicono la datazione radiometrica C14 ; inaccettabile per ovvi motivi la teoria dell' artista ( forse Leonardo da Vinci ) quale esecutore materiale della Sindone .

Ricordo che, al fine di smentire l'origine medievale della Sindone, si parlò del fatto che i filamenti tratti dal lenzuolo per eseguire il test, fossero stati presi da una parte del lenzuolo stesso che era stato oggetto di rammendi successivi.

In più vi è la presenza delle prutah giudaiche sul lenzuolo contemporanee a Gesù

PontiusPilate29BCHendin648.jpg

PontiusPilate30BCHendin649.jpg

Affascinante mistero.....

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Inviato (modificato)

L'argomento 蠣omplesso, non per niente ci stiamo scervellando da 2000 anni :D .

La mia opinione, ben criticabile in quanto non basata su fonti storiche, la baso sul fatto che il Cristianesimo non nasce dal nulla e presenta delle similitudini con altri riti come quello mitraico parso, in entrambi i casi Ges e MItra nascono da una vergine e vi 蠩l battesimo. La resurrezione 蠰revista anche dal culto Isiaco; il 25 dicembre 蠩l dies natalis di origine pagana....mettiamoci anche che il Cristianesimo ha come obiettivo il proselitismo... non mi meraviglierei l'utilizzo di raffigurazioni, come dire, tranquillizzanti, nei confronti dei pagani da convertire.

Caro Eliodoro, le similtudini che citi purtroppo sono errori/ imprecisioni che circolano molto ma nn hanno fondamento, non trovandosi infatti nelle fonti antiche :) .

Mithra nn nacque da una vergine, ma dalla roccia( indicata come pura, in questo senso vergine) e non il 25 dicembre, ma in un periodo variabile fra novembre e dicembre a seconda degli anni. I cristiani della pars occidentalis festeggiavano invece sempre il 25 dicembre almeno dai primi anni del iii secolo, ben prima che fonti mitraiche ci parlino di quella data.

Il battesimo cristiano aveva inoltre rito e senso diverso dall'iniziazione mitraica.

Idem per il ritorno di Osiride nel culto di Iside: li' non c'e' nessuna resurrezione: il dio ritorna, ma mutilato e comunque relegato negli inferi su cui regna: iside compie una operazione da maga, da teurga, ben diversa dalla resurrezione fisica, corporale, attribuita a Cristo.

Son tutti dati apparentemente simili, ma differentissimi per senso e prassi rituale.

Cosi' nn fosse, i cristiani nn sarebbero stati percepiti come tanto diversi.

Modificato da Druso Galerio
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Inviato

Caro Eliodoro, le similtudini che citi purtroppo sono errori/ imprecisioni che circolano molto ma nn hanno fondamento, non trovandosi infatti nelle fonti antiche :) .

Mithra nn nacque da una vergine, ma dalla roccia( indicata come pura, in questo senso vergine) e non il 25 dicembre, ma in un periodo variabile fra novembre e dicembre a seconda degli anni. I cristiani della pars occidentalis festeggiavano invece sempre il 25 dicembre almeno dai primi anni del iii secolo, ben prima che fonti mitraiche ci parlino di quella data.

Il battesimo cristiano aveva inoltre rito e senso diverso dall'iniziazione mitraica.

Idem per il ritorno di Osiride nel culto di Iside: li' non c'e' nessuna resurrezione: il dio ritorna, ma mutilato e comunque relegato negli inferi su cui regna: iside compie una operazione da maga, da teurga, ben diversa dalla resurrezione fisica, corporale, attribuita a Cristo.

Son tutti dati apparentemente simili, ma differentissimi per senso e prassi rituale.

Cosi' nn fosse, i cristiani nn sarebbero stati percepiti come tanto diversi.

Caro @@Druso Galerio,

bellissima discussione dove vi sono differenti punti di vista,

Non c'è dubbio che il culto di Mitra è un culto misterico, con diversi livelli di iniziazione ripreso poi dalla massoneria.

La nascita di Mitra da una vergine dovrebbe essere prevista non dal culto celebrato a Roma bensì da quello partico - zoorastriano.

Il battesimo, nel culto di Mitra comincia ad essere praticato con l'acqua e non più con il sangue del toro sgozzato man mano che aumentavano il numero degli adepti.

Tanto nel culto mitraico, quanto in quello crisitano il battesimo ha finalità analoga, quello di adesione totale ad una nuova religione

Il cristianesimo originale, come il culto mitraico, lo considererei anch'esso misterico tant'è che Gesù spesso ritiene che pochi siano in grado di capirne i misteri.

Sulla data del 25 dicembre, ci sono anche delle vecchie discussioni sul forum, non tutti ritengono che sia accettabili la corrispondenza tra il dies natalis e la nascita di Gesù.

Osiride risorge ma rimane confinato nel regno dei morti, però risorge.

Similitudini, sinceramente, io ne vedo...

Saluti Eliodoro


Inviato

beh sai, io sono fra quelli per i quali e' il mitraismo, nel tempo, a farsi influenzare dal cristianesimo, per quanto non dalla sua versione maggioritaria, bensi' dalle sue correnti gnostiche, che ne condividevano in misura ben maggiore la componente iniziatico segreta, la mitologia astrale e certe tendenze rigoristiche.


Inviato

bella discussione ;) c e anche la storia che la sindone sia il mandylion ;)

ecco qui la stroria presa da internet ;)

Il mandylion era inizialmente conservato a Edessa di Mesopotamia (oggi Urfa, in Turchia). La sua origine era spiegata in modo leggendario: nella sua Storia Ecclesiastica (325),Eusebio di Cesarea narra che Abgar V Ukama ("il Nero"), re di Edessa (4 a.C.7, 1350), era malato. Saputo dell'esistenza di Gesù che operava miracoli, gli mandò un suo inviato per chiedergli che si recasse alla corte di Edessa. Gesù non andò, ma inviò una lettera.

Un rifacimento della Dottrina di Addai, intitolata Atti di Taddeo, modifica l'antica tradizione di un ritratto di Gesù eseguito da un pittore per il re Abgar: il messaggero voleva osservare attentamente le sue sembianze per riprodurle, ma sarebbe stato Gesù stesso a dargli la sua immagine asciugandosi il volto su un telo detto ῥάκος τετράδιπλον[1] [ràkos tetràdiplon], cioè ripiegato quattro volte doppio. Quel panno, chiamato sindon omandylion, con la straordinaria immagine acheropita (cioè "non fatta da mani d'uomo"), fu portato al re, che lo venerò e fu guarito dalla sua malattia. Allora Abgar fece fissare l'immagine sopra una tavola ornata d'oro[senza fonte].

Egeria, pellegrina a Edessa nel 384, riferisce che il vescovo della città, nel farle visitare i luoghi notevoli, la condusse alla Porta dei Bastioni dalla quale era entrato Hanna recando la lettera di Gesù; però il resoconto di quanto ha visto non fa cenno all'immagine.

La prima notizia ritenuta attendibile della presenza del mandylion a Edessa è della metà del VI secolo. Nel 544 la città fu assediata dai Sasanidi guidati dal re Cosroe I Anushirvan: secondo Evagrio Scolastico (594), la città fu liberata dall'assedio grazie all'immagine sacra. Anche un inno siriaco coevo considera l'esistenza di quell'immagine miracolosa già nota ed acquisita.

Secondo la tradizione, il telo con l'immagine acheropita di Cristo era stato rinvenuto in una nicchia dentro un muro sovrastante una porta della città. Alcuni danno credito a questa tradizione ritenendo che il mandylion fosse stato nascosto secoli prima a causa delle persecuzioni e poi dimenticato; il ritrovamento potrebbe essere avvenuto durante i lavori di ricostruzione seguiti alla catastrofica inondazione del Daisan, il corso d'acqua che attraversa Edessa, avvenuta nel 525. La notizia di questa inondazione è riportata da un autore dell'epoca, Procopio di Cesarea. Molti monumenti biblici furono danneggiati o distrutti. Giustiniano I intraprese una monumentale ricostruzione, della quale beneficiò anche la chiesa principale, Santa Sofia.

Jack Markwardt ha invece avanzato l'ipotesi che il mandylion (che egli identifica con laSindone) sia giunto ad Edessa soltanto nel 540, il che spiegherebbe l'assenza di notizie precedenti: prima di tale data sarebbe stato custodito ad Antiochia. Il trasporto sarebbe avvenuto quando la città, quattro anni prima di Edessa, fu attaccata da Cosroe e molti nell'imminenza dell'assedio fuggirono[2].

Al mandylion fu destinata una piccola cappella situata a destra dell'abside; era conservato in un reliquario e non veniva esposto alla vista dei fedeli.

Quando Edessa venne occupata dai musulmani, il mandylion continuò ad esservi conservato per qualche tempo. Tuttavia si iniziò a temere per la sua sorte; quindi nel 944 ildomestikos (generale) bizantino Giovanni Curcuas, in cambio di 200 prigionieri musulmani, lo recuperò per portarlo a Costantinopoli. Qui esso arrivò accompagnato da una folla in tripudio e collocato con una cerimonia fastosa dal basileus Costantino Porfirogenito nella chiesa della Vergine (Theotokos) di Pharos: il suo arrivo veniva ricordato in una festa liturgica anniversaria, il 16 agosto. In alcuni canoni composti per tale festa, si fa cenno all'immagine e le si attribuisce una potenza taumaturgica. Più tardi ilmandylion fu spostato alle Blacherne, vicinissima quindi alla residenza imperiale, a sottolineare la speciale venerazione riservatagli dagli Imperatori.

Giovanni Damasceno (morto nel 749) menziona l'immagine nel suo lavoro a difesa delle sacre immagini, ricordando tuttavia la tradizione secondo cui Abgar, richiesta un'immagine di Gesù, ottenne un tessuto sul quale Gesù avrebbe impresso miracolosamente la propria immagine. Il tessuto è descritto come oblungo, e non quadrato, come affermano invece altre tradizioni, senza che si parli di alcun ripiegamento del tessuto stesso.

Nel 1204 la Quarta crociata si concluse con l'assedio e il saccheggio di Costantinopoli, e il mandylion scomparve. La sua sorte successiva è ignota.


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