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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ciao,

sto cercando di dipanare la nebbia su questo follis di Galerius Maximianus zecca di Londinium. L'ho inserito in una discussione nella Sezione Imperiali ma finora nessuno si è espresso... :( (addenda: mea culpa, ho scritto RIC VI 35 o RIC VI 35 ... mi avranno preso per scemo... :D )

Pertanto richiedo un'aiuto ai "classificatori" per eccellenza :D.

Il follis è questo:

post-3754-0-82507600-1399464615_thumb.jppost-3754-0-51699700-1399464618_thumb.jp

Pesa 7,8 g per un diametro di 25,5 mm.

Si tratta come detto di Galerio, emessa a Londinium. E' tra le prime emissioni della zecca (e questo spiega il mio interesse), di quelle senza sigla in essergo e Galerio è Cesare. Infatti la legenda è D: MAXIMANVS NOB CAES con al rovescio GENIO POPV-LI ROMANI. Periodo che va dal 293 al 305 sotto l'Augusto Diocleziano. E ciò non è contributivo alla ricerca, perchè le possibilità si restringono a 3 opzioni:

  • RIC VI London 15, busto laureato corazzato, GENIO POPV-LI ROMANI, iconografia tipica del Genio, rated C2, emesso dal 300.
  • RIC VI London 22, busto laureato corazzato, GENIO POPV-LI ROMANI, iconografia tipica del Genio, rated S, emesso dal 300.
  • RIC VI London 35, busto laureato corazzato, GENIO POPV-LI ROMANI, iconografia tipica del Genio, rated R3, emesso dal 303.

Quindi tutto identico tranne la data di emissione della terza. Statisticamente la darei RIC 15 ma i confronti sono simili ma non uguali:

post-3754-0-59259500-1399465189_thumb.jp

a15maximianusFollisae1.jpg

lon15o1.jpglon15r1.jpg

Il collo mi pare generalmente più lungo. Normale variazione del tipo?

Delle altre due non ho trovato confronti fotografici ma dovrebbero essere meno comuni (anche se non è che della 15 abbia trovato tutta 'sta serie sul web ).

Ciao e grazie

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato (modificato)

Aggiungo che proprio ora sulle tabelle di Coinstuff trovo questi riferimenti:

  • RIC 15: small head on long neck
  • RIC 22: larger head on short neck
  • RIC 35: large, spread bust, almost always cuirassed, low relief

Dei tre direi il RIC 22 a questo punto, mi confortate nella scelta?

Ciao e grazie

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato

Il 22 direi di no, è di Costanzo I :blum:

Il peso calante mi fa pensare alla più tarda

Dalle note del RIC:

15: small head on tall neck (11 - 9,5 g) - rated C2

21: larger elongated head on shorter neck (10,8 - 9 g) - rated R

35: large, spread bust, almost always cuirassed, in low relief (10,6 - 9 g) - rated C

Voto per la 35.

post-18735-0-73942200-1399481618_thumb.j

Ciao :)


Inviato

Naturalmente potrebbe anche essere la 21... dipende da cosa intendono con "elongated head"


Inviato

Ciao,

Naturalmente potrebbe anche essere la 21... dipende da cosa intendono con "elongated head"

Lo sai che più la rivedo e meno riesco a decidermi? Queste definizioni del RIC lasciano molto spazio alla libera interpretazione personale. Specie se vai alle tavole e non trovi foto di riferimento!

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Ciao,

Lo sai che più la rivedo e meno riesco a decidermi? Queste definizioni del RIC lasciano molto spazio alla libera interpretazione personale. Specie se vai alle tavole e non trovi foto di riferimento!

Ciao

Illyricum

:)

Ciao Illyricum, scusami ma nell'altro topic non avevo capito che fosse una richiesta di identificazione.

Il problema sta nel capire se le differenze stilistiche su cui si basa l'identificazione fossero volute (al fine di distinguere tra tre emissioni) oppure casuali (libertà artistica dell'incisore).

Io opterei per questa seconda ipotesi e penso che i tre riferimenti del RIC corrispondano alla medesima emissione.

Gli Autorri del RIC hanno talora seguito delle proprie convenzioni, poi sta a noi decidere se rispettarle o meno..

Nella fattispecie, più che dallo stile mi farei indirizzare dal peso molto calante. Sul cartellino scriverei RIC 35.


Inviato
... penso che i tre riferimenti del RIC corrispondano alla medesima emissione.

Gli Autori del RIC hanno talora seguito delle proprie convenzioni, poi sta a noi decidere se rispettarle o meno..

Non è neanche l'unico caso, i pesi sono anche molto, molto simili.


Inviato (modificato)

Ciao,

mi sono rivolto anche al FAC internazionale confidando in qualche appassionato anglosassone del periodo e che magari ne sapesse di più in merito. Questi risultati (invero non probanti)...

  • Anche lì un utente ( A ) segnala una certa difficoltà nell’interpretare il Volume VI del RIC e nel dettaglio, le varie sfumature che contraddistinguono i vari RIC. A suo parere, con questa premessa, ipotizza un RIC 21.
  • Un secondo ( B ) replica che a suo avviso si tratta di un RIC 15 e posta quello in suo possesso e che attribuisce ad un RIC 15 (la posto, molto gradevole). post-3754-0-05291700-1399667340_thumb.jppost-3754-0-84522400-1399667348_thumb.jp
  • Un terzo ( C ) ribadisce la difficoltà ad applicare quanto segnalato sul Volume VI.
  • ( A ) ribadisce che sul RIC esistono tre classi: una contraddistinta dal “long neck” che rimanda a quello di certe emissioni carausiane e ipotizza (a mio parere correttamente) che possa trattarsi dello stesso incisore o comunque gruppo di lavoratori che viene reclutato nella “nuova” zecca romana di Londinium e che continua a produrre monete con la stessa caratteristica particolarità.
  • ( B ) riferisce che mentre le liste del RIC segnalano le monete come prodotte a Londinium, una attenta lettura all’introduzione della zecca di Londinium (p. 113-122) simostra la cautela degli stessi editori su questa attribuzione. I follis senza simbolo di zecca possono essere divisi in tre gruppi. Il primo è attribuito a Lugdunum, i secondi due alla Britannia. Il gruppo due (p. 115) potrebbe esser stato dalla stessa zecca itinerante o dalla stessa zecca “C” (Camulodunum?) precedentemente di Carausius e Allectus con le cui monete ha affinità (298-300 d.C.). Il gruppo III (p. 115) sono più sofisticati come stile e potrebbero essere stati prodotti a Londinium anche se l’assenza di zecca rende difficile una chiara attribuzione; probabilmente sarebbe meglio attribuirlo alla “serie Britannica”. La data di emissione è tra il 300 e il 305 d.C.

Che dire? Avranno ragione gli autori del RIC? Un mio conoscente inglese ad esempio mi ha detto che secondo alcune ipotesi la zecca "C" di Carausius starebbe per "Classis" ed indicava delle monete prodotte da una zecca deputata al pagamento degli stipendi della marina (indispensabile per lui), mentre la "L" starebbe ad indicare non Londinium ma "Legionis" e indicava una seconda zecca deputata al pagamento delle truppe dell'esercito. Che c'azzecca? Niente apparentemente ... se non che L'Inghilterra, terra di folletti, nebbie, fantasmi ... tuttora mantiene i suoi segreti, la situazione del suo passato non è ben chiara e le ipotesi sono varie e più o meno condividibili sino a controprova a favore o contraria.

Una sola certezza rimane: che nonostante vari aiuti (sempre apprezzati) non ho ancora capito che RIC metterci sul cartellino :D

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato

Ciao @@Illyricum65,

il Tuo ultimo post è estremamente interessante in quanto rimescola e complica tutte le precedneti attribuzioni.

Per aggiungere un pò di carne al fuoco ( tratte da vcoins)

Follis ric 15

Cz3ni5WmPr6pQBn48MJoY7fkcQE9H9.jpg

Ric 35 - GALERIUS CAESAR AE silvered large follis. Londinium mint, 303-304 AD. MAXIMIANVS NOB CAES, laureate, cuirassed bust right. Reverse - GENIO POPVLI ROMANI, genius standing left, wearing modius, holding patera & cornucopiae, no mint marks. RIC 35. 28.5mm, 9.3g.

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Un'altra RIc 15

3WdeCY2eBcH6G95bk4rLM39zKsX7o8.jpg

Io opterei per la RIC 15


Inviato

Ciao,

ho ricevuto una replica dall'utente B alla mia risposta.

In pratica la riassumo nello schema seguente:

post-3754-0-82990700-1399705376_thumb.jp

e mi rimanda alla pagina 116 del RIC. Inoltre, ribadisce che a suo parere la moneta in oggetto di studio è la RIC 15. vedendo la sua collezione ritengo sia uno studioso della Tetrarchia e tenderei ad ascoltarlo ...

Link della sua collezione sulla Tetrachia:

http://www.forumancientcoins.com/gallery/thumbnails.php?album=5146

Rielaborando quanto sopra si potrebbe formulare la seguente ipotesi:

- riconquista romana della Britannia. Ci si trova a dover produrre moneta oltre che per logici motivi economici anche per riaffermare Roma (siamo tutti ben consci del valore della moneta come "media" ). Probabilmente Lugdunum emette una serie atta a colmare questa lacuna, senza alcun simbolo di zecca e di buona qualità, essendo impiegate maestranze esperte. (GRUPPO I)

- per semplificare questa operazione si comincia ad utilizzare maestranze britanniche impiegate da Carausius/Allectus e che hanno comunque una certa esperienza, seppure con stili francamente un po' "difformi" (ritratti alterati nelle proporzioni - mi ricorda con le debite cautele la scuola mosaicista britannica del IV secolo che imita quella mediterranea cambiando però i tempi in scene più "bucoliche" e meno classiche). Prendono ad esempio il "modello Lugdunum" ma lo rielaborano. In essergo, come nell'originale, non compaiono simboli.

- probabilmente viene inviato qualche maestro d'arte continentale che guida le officine e rettifica gli errori stilistici del ritratto.

Va comunque ricordato che la primissima serie emessa a Londinium è costituita da follis con essergo LON, seguite appunto da quelle senza sigla. Forse una prima produzione poi bloccata perchè mancante dell'ufficialità?

Comunque penso che ascolterò l'utente del FAC ed Eliodoro e opterò per un "RIC 15 (?)". Sono comunque della serie le più comuni e quindi più facili da reperire. Stasticamente ...

Ciao

Illyricum

:)


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