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Risposte migliori

Inviato

Salve,

ho trovato in casa 4 buoni postali fruttiferi da cento lire.

Sono intestati a mia madre e sono stati emessi da un ufficio postale di una piccola cittadina dell'Istria nel 1944 sono i i primi quattro emessi in quell'anno in quell'ufficioe non sono mai stati riscossi presumibilmente perchè con la fine della guerra quel territorio è passato sotto l'amministrazione Jugoslava nel paese non esiste neanche più un ufficio postale.

erano in un libro e mi pare siano conservati abbastanza bene.

Vorrei sapere che valore potrebbero avere.

Se qualcuno può aiutarmi io non mi intendo per niente.

P.S: avrei voluto allegare le foto manon capisco come fare


Inviato

Per allegare foto devi rispondere cliccando su "Usa editor completo".

Comunque, se hai problemi, puoi anche appoggiarti a un host esterno

http://tinypic.com/

petronius :)


Inviato

questi sono 2 dei quattro

post-42029-0-70930800-1399486497_thumb.j


Inviato

e i retro sono questi uguali per tutti e quattro

post-42029-0-23342400-1399486779_thumb.j


Inviato

qualcuno sa quanto potrebbero valere?


Inviato

Ah si dimenticavo .......... grazie per l'aiuto Petronius


Inviato

Buonasera, interessante discussione, anche perche' essendo originario del'Istria, anche se nato a Firenze, mi sento coinvolto. Trovo interessante chesiano stati emessi il 27 maggio 1944 per il Regno d'Italia, quando dopo l'8 settembre 43, l'Istria fu occupata dai tedeschi fino al 1945.

L'Istria non faceva più' parte del Regno d'Italia, visto come traditore dai tedeschi, ne della repubblica di Salo, quindi mi chiedo come le poste di Salvore potessero emettere tali buoni. E soprattutto a chi andarono quei soldi.

Ora ho divagato un po' ma penso che siano veramente un pezzo di storia Italiana

Alberto


Supporter
Inviato (modificato)

Certo che questi buoni erano svantaggiosi fin dall'origine. Promettevano un tasso del 5% annuo contro ad un inflazione maggiore del 100% annuo. Chi ha cercato con questo buoni fruttiferi di salvare parte del capitale purtroppo è rimasto comunque con un pugno di mosche in mano.

Per non parlare delle persone che nascondevano i soldi nel materasso (era pratica comune anche se ad oggi sembra risibile).

A fine Guerra si sono trovati con un sacco di enormi 1000 lire barbetti e capranesi dal valore pressochè nullo.

e noi ci lamentiamo per il cambio lira- euro. Chissà cosa devono aver passato i nostri nonni all'epoca.

Gli unici che si sono salvati sono stati coloro che anno comprato proprietà reali (terreni o case o comunque qualcosa di tangibile) prima della guerra.

Modificato da azaad

Inviato
Salve purtroppo non so molto di quello che è successo in Istria e particolarmente a Salvore in quel periodo mia mamma è morta molti anni fà ed anche i nonni e gli zii così come i più anziani del paese.

però devo dire che hai ragione Lanotte non ci avevo fatto caso.

l'unica cosa che so è che, per esempio,gli anni di lavoro svolti più o meno volontariamente per la Todt in quel periodo sono stati riconosciuti per il

percepimento della pensione italiane da molti italiani d'Istria ed anche quello era lavoro svolto per i tedeschi.

Riguardo l'investimento,vista la data, mi immagino che fosse il tentativo di creare un piccolo risparmio come regalo per la prima comunione o la cresima.

Quello che mi domando è se qualcuno mi sa dire che valore possano avere.



ho trovato questo su wikipedia:


La Repubblica Sociale Italiana, proclamata il 23 settembre 1943, rivendicava la propria sovranità su tutto il territorio del

Regno d'Italia[15], ma per gli sviluppi bellici poté esercitarla solo sulle province non soggette all'avanzata alleata. Inizialmente la sua attività amministrativa

si estendeva nominalmente fino alle province settentrionali della Campania, ritirandosi progressivamente sempre più a nord, in concomitanza con l'avanzata degli

eserciti angloamericani. A nord, inoltre, i tedeschi istituirono due "Zone d'operazioni" comprendenti rispettivamente: le province di Trento, Bolzano e Belluno

(Zona d'operazioni delle Prealpi), e le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana (Zona d'operazioni del Litorale adriatico),

che furono sottoposte direttamente ai Gauleiter tedeschi del Tirolo e della Carinzia, de facto, anche se non formalmente annesse al Terzo Reich.

A nord l'exclave di Campione d'Italia rimase sotto la sovranità del Regno.



Ed inoltre riferito alla Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò)ho trovato questo:



Territorio e popolazione


Bacino geografico

Ialia settentrionale (1943-1945) e Italia centrale (1943-1944), eccetto l'exclave di Campione d'Italia, Zara e la Dalmazia, e i territori sottoposti

all'amministrazione militare del Terzo Reich: Trentino-Alto Adige, Provincia di Belluno, Friuli-Venezia Giulia, Istria.


Il che complica le cose


Inviato

Ho trovato anche una mappa che spiega un po' la situazione

post-42029-0-11074700-1399537127_thumb.j


Inviato

I Buoni sono sicuramente molto interessanti dal punto di vista storico, temo molto di meno da quello economico.

Si tratta di Buoni del tipo "Seminatore con fasci" serie F del 1943. Il catalogo fa distinzione tra quelli utilizzati nel Regno del Sud, nella Luogotenenza e nella RSI. Quest'ultimi sono i più quotati, classificati R3 hanno una valutazione, se emessi, di 250 euro.

La realtà del mercato è purtroppo molto diversa, poiché il collezionismo dei Buoni Postali non è mai veramente decollato, ed è oggi limitato a pochi appassionati.

A titolo di esempio, questi due Buoni del 1936, in conservazione analoga, se non, forse, leggermente migliore dei tuoi, con una quotazione di catalogo di 200 euro l'uno, offerti a meno di 25 euro non hanno trovato acquirenti:

http://www.ebay.it/itm/LOTTO-2-BUONO-POSTALE-FRUTTIFERO-NUMERI-BASSI-CONSECUTIVI-SERIE-D-LIRE-100-1836-/321376472834?pt=Banconote_Italiane&hash=item4ad387cf02

In conclusione, i tuoi li stimerei tra i 30 e i 40 euro l'uno, anche se è possibile che il fatto che siano stati emessi in un piccolo paese dell'Istria italiana possa attrarre qualche collezionista in più, e che tra questi ci sia qualcuno disposto a riconoscere loro un valore maggiore, che però non sono in grado di quantificare.

petronius :)


Inviato

Grazie mille sei stato gentilissimo,e son stupito dalla tua competenza, adesso ho le idee più chiare proverò ad interessarmi per vedere se c'è qualcuno che possa apprezzarli sotto tutti i punti di vista.

Se dovessi conoscere tu qualcuno o altri del forum io poteri anche essere disposto a cederli considerando che per me hanno anche un valore affettivo.

Grazie ancora


Inviato

rileggevo quello che ha scritto AZAAD e devo dire che in Istria in realtà non si è salvato neanche chi possedeva terreni o case visto che con l'arrivo delle truppe di Tito moltisimi sono scappati abbandonando tutto per evitare persecuzioni ed esecuzioni di massa nelle foibe

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Inviato

rileggevo quello che ha scritto AZAAD e devo dire che in Istria in realtà non si è salvato neanche chi possedeva terreni o case visto che con l'arrivo delle truppe di Tito moltisimi sono scappati abbandonando tutto per evitare persecuzioni ed esecuzioni di massa nelle foibe

Mi hai levato le parole di bocca


Supporter
Inviato

eh si.. avevo dimenticato questo aspetto.

Ogni tanto quanto ci lamentiamo dei nostri tempi, dovremmo ricordare e capire cosa è veramente un dramma.


  • 3 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Salve,

tornando ai biglietti in oggetto , ed essendo uno dei pochi collezionisti rimasti,

devo dire che sono difficilmente reperibili e molto interessanti dal punto di vista storico

SE fossero saltati fuori 2 anni fa , quando sembrava che il loro collezionismo decollasse,

avrebbero fatto almeno 200 euro cadauno...........adesso io non spenderei piu' di 40 / 50 euro.

Saluti

adriano


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Salve,

tornando ai biglietti in oggetto , ed essendo uno dei pochi collezionisti rimasti,

devo dire che sono difficilmente reperibili e molto interessanti dal punto di vista storico

SE fossero saltati fuori 2 anni fa , quando sembrava che il loro collezionismo decollasse,

avrebbero fatto almeno 200 euro cadauno...........adesso io non spenderei piu' di 40 / 50 euro.

Saluti

adriano

Grazie per l'informazione,

ma a lei interesserebbero? perchè per 50 euro cadaune io li cederei


Inviato

Ho ricevuto queste informazioni da un signore esperto di storia postale in Istria le pubblico per chi aveva curiosità in merito

Circa la sua curiosità sui buoni del regno emessi in RSI, direi che è abbastanza normale nel 1943 e per buona parte del 1944: può anche darsi che non siano mai stati emessi buoni con simboli RSI. Gli assegni postali sono stati usati anche nel resto d'Italia con stemma sabaudo fino ad esaurimento scorte, poi sono stati soprastampati e molto tardi sono apparsi i tipi con fasci repubblicano. L'Istria anche se occupata dai nazisti era comunque amministrata dagli italiani: quindi le poste funzionavano secondo le norme e con modulistica italiana fino alla fine.


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