petronius arbiter Inviato 19 Aprile, 2014 Autore #101 Inviato 19 Aprile, 2014 Vennero toccati tutti i temi già affrontati nelle altre cartoline, finalizzati ovviamente alla necessità del sacrificio e del risparmio nell'interesse della patria. Non mancarono le citazioni delle più celebri frasi di Mussolini... 1
petronius arbiter Inviato 19 Aprile, 2014 Autore #102 Inviato 19 Aprile, 2014 ...né ci si fece scrupolo di arruolare per la propaganda anche i caduti petronius
palpi62 Inviato 19 Aprile, 2014 Supporter #103 Inviato 19 Aprile, 2014 Anche questa in vendita sulla baia è bellissima, guardate che spettacolo il salvadanaio coperto dal gladio.
riepo58 Inviato 20 Aprile, 2014 #104 Inviato 20 Aprile, 2014 buonasera a tutti, desidero mostrarvi un'altra cartolina sul tema VINCERE sperando sia gradita. mi interesso del periodo trattato e trovo molto interessante il filo logico seguito. complimenti per l'idea. 1
ilcollezionista90 Inviato 20 Aprile, 2014 #105 Inviato 20 Aprile, 2014 @@petronius arbiter Ti e vi ringrazio per l'esposizione grafica di queste testimonianze cartacee e di ciò che è stato e come si è voluto il conflitto mondiale , nell'ottica italiana . Buona serata
petronius arbiter Inviato 22 Aprile, 2014 Autore #106 Inviato 22 Aprile, 2014 La censura postale Non si può parlare del principale strumento postale utilizzato durante la guerra, senza fare almeno un accenno all'attività di censura postale. Norme "per il funzionamento degli uffici censura posta militare" e "degli uffici censura posta estera" erano state emanate fin dal 1935 e applicate sia durante la guerra di Spagna che in quella per la conquista dell'Etiopia. Nel 1939, prima ancora dello scoppio della guerra, due decreti formalizzarono il servizio di censura, e il controllo delle comunicazioni in genere, per i quali furono costituiti due appositi uffici: U.C.P.M. (Ufficio Censura Posta Militare) e U.C.P.E. (Ufficio Censura Posta estera). Erano sottoposte a censura tutte le corrispondenze, a eccezione di quelle dei Reali, dei Capi di Stato e di Governo, dei ministri e dei sottosegretari, delle rappresentanze diplomatiche e consolari, e di molte altre autorità, che ricoprivano importanti cariche politiche, civili, militari e amministrative. Le norme davano indicazioni su come trattare le lettere e quali erano gli elementi che potevano far nascere sospetti, sia per lo stile, sia per la modalità di scrittura, sia per il tipo di carta utilizzata. Veniva spiegato anche come individuare l'uso di inchiostri simpatici o scoprire il sotterfugio, abbastanza diffuso tra i soldati, di scrivere sotto i francobolli. Dopo l'esame, la corrispondenza veniva suddivisa in quattro tipologie: ammessa in corso, ammessa in corso dopo censura parziale, da sequestrare, da incriminare. Ai primi due tipi di lettere veniva apposto il timbro "VERIFICATO PER CENSURA" o, come nell'esemplare mostrato, venivano richiuse con una fascetta con la stessa scritta, e si procedeva poi all'inoltro. Il terzo tipo veniva stampigliato con il timbro "tolta di corso", e le lettere erano inviate all'ufficio centrale oggetti inesitati. Al quarto tipo, infine, era riservato il timbro "incriminabile" e la lettera veniva inviata nel più breve tempo possibile al servizio informazioni, che poteva procedere con ulteriori indagini nei confronti di mittente e destinatario. Particolare attenzione era riservata alla corrispondenza diretta all'estero, poiché si riteneva fosse più idonea a essere utilizzata da spie, informatori, servizi segreti nemici. Ed essendo ipotizzabili maggiori astuzie da parte di chi operava nel campo dello spionaggio, presso ogni sede degli U.C.P.E. (erano solo quattro, dove veniva concentrata, a seconda della destinazione, tutta la corrispondenza per l'estero: Milano, Genova, Bologna e Napoli) era presente un gabinetto chimico, poiché certamente le spie e i servizi segreti esteri disponevano di inchiostri simpatici speciali e di mezzi più sofisticati di quelli utilizzati dai normali cittadini per le scritture nascoste In allegato, sempre dalla mia collezione, una lettera richiusa con la fascetta "VERIFICATO PER CENSURA" risalente all'aprile del 1944, quando Fabriano era sotto il governo della RSI. petronius 1
magellano83 Inviato 22 Aprile, 2014 #107 Inviato 22 Aprile, 2014 riguardo i prestiti di guerra dovrei averne uno con relativa ricevuta che ho ritrovato in casa dei miei nonni assieme ad altri documenti...se lo trovo lo posto...
petronius arbiter Inviato 23 Aprile, 2014 Autore #108 Inviato 23 Aprile, 2014 Salò Il 23 settembre 1943, Mussolini, che subito dopo la liberazione dal Gran Sasso era stato portato in Germania, rientra in Italia, e il 27 dello stesso mese annuncia la nascita di uno Stato italiano indipendente nel nord del Paese. In realtà, e lui stesso ne è consapevole, uno Stato-fantoccio dei tedeschi. Uno Stato sicuramente repubblicano, dopo i fatti del 25 luglio e 8 settembre che i fascisti considerano un tradimento della monarchia, che viene chiamato Repubblica Sociale Italiana, ma che, fin da subito, le radio Alleate, per scherno, ribattezzano Repubblica di Salò, dalla cittadina sul lago di Garda sede del Ministero degli Esteri e di quello della Cultura Popolare. E in effetti, la maggior parte dei dispacci ufficiali recano l'intestazione "Salò comunica..." A Salò, continua la propaganda attraverso le cartoline, che tocca temi nuovi, come l'incitamento ad arruolarsi sotto le bandiere della neonata Repubblica. Arruolarsi è bello, e utile per il riscatto della Patria, questo recitano in buona sostanza le cartoline, un messaggio esplicitamente ideato per toccare le corde dell'orgoglio e dell'onore. Gli slogan e le immagini mirano ad aumentare il senso di colpa di chi si astiene dalla "difesa della Patria". E per non essere giudicati vigliacchi e codardi, ogni Arma produce almeno una cartolina d'adunata, dai bersaglieri alla X Mas, dagli alpini alla Legione SS Italiana, che trova in Boccasile, che della SS Italiana è tenente, il suo cantore Tre sono le qualità richieste per arruolarsi: ONORE, FEDELTA', CORAGGIO Il 24/3/2014 at 19:45, petronius arbiter dice: ...le cartoline che mostrerò saranno, salvo diverse indicazioni, tutte autentiche e provenienti dalla mia collezione. Per correttezza, debbo precisare che questa cartolina, prima e unica di tutta la discussione, pur essendo in mio possesso NON è originale. Si tratta di una riproduzione, allegata a un'opera a fascicoli dedicata a cartoline di ogni tipo, uscita in edicola diversi anni fa, e della quale acquistai un paio di numeri, prima di decidere che non ne valeva la pena...ma le cartoline le ho conservate, il buon collezionista non butta via mai niente petronius 2
riepo58 Inviato 23 Aprile, 2014 #109 Inviato 23 Aprile, 2014 buonasera, mi inserisco per mostrarvi (sperando di fare cosa gradita) una cartolina sul tema sempre di Boccasile. interessante anche il retro. grazie per l'ospitalita'. 2
petronius arbiter Inviato 23 Aprile, 2014 Autore #110 Inviato 23 Aprile, 2014 Il 23/4/2014 at 21:27, riepo58 dice: grazie per l'ospitalita'. Finché ci fai vedere dei pezzi così, sei sempre il benvenuto petronius
petronius arbiter Inviato 24 Aprile, 2014 Autore #112 Inviato 24 Aprile, 2014 Da notare, nella cartolina postata da @@riepo58, il gladio al retro, che era uno dei simboli più usati nella Repubblica di Salò (e non solo <_<) tanto da aver sostituito le stellette sulle uniformi degli ufficiali. Oltre ad arruolare chiunque volesse militare sotto le sue bandiere, la Repubblica Sociale, attraverso la propaganda, arruola tra le sue fila anche numerosi eroi del Risorgimento. Garibaldi, Mazzini e altri, condividono così il dubbio onore di diventare alfieri di un'ideologia che in vita avrebbero più probabilmente combattuto. Non mancano i personaggi minori, come i fratelli Cairoli, o quel Goffredo Mameli che, se non fosse per l'Inno (che, peraltro, nel 1944, era ancora lontano dal diventare Nazionale) sarebbe probabilmente dimenticato, e si ritrova invece a combattere per la Repubblica Sociale così come, un secolo prima, aveva combattuto, ed era morto, per la Repubblica Romana Domani è il 25 aprile...non scriverò di fascismo. E sabato sarò al convegno di Bologna. Riprenderò dunque domenica a raccontare di Salò...forse petronius
riepo58 Inviato 25 Aprile, 2014 #113 Inviato 25 Aprile, 2014 buonasera, per restare in tema Boccasile vi mostro la pagina centrale a colori della rivista TEMPO del 18-23 luglio 1942 dedicato ai cartelli di guerra, trasformati poi in formato cartolina. se interessano i testi posso fare scansioni migliori. grazie della compagnia 4
petronius arbiter Inviato 27 Aprile, 2014 Autore #114 Inviato 27 Aprile, 2014 Il 25/4/2014 at 20:30, riepo58 dice: vi mostro la pagina centrale a colori della rivista TEMPO del 18-23 luglio 1942...se interessano i testi posso fare scansioni migliori. E certo che interessano, che aspetti? petronius
petronius arbiter Inviato 27 Aprile, 2014 Autore #115 Inviato 27 Aprile, 2014 Il 23/4/2014 at 12:46, petronius arbiter dice: Tre sono le qualità richieste per arruolarsi: ONORE, FEDELTA', CORAGGIO La propaganda di Salò, però, come del resto anche quella precedente, non è tutta "onore e gloria", c'è spazio anche per qualche momento più intimo, che porta a riflettere sui dolori e gli orrori della guerra. La madre è forse la più celebre cartolina di Boccasile: un'anziana donna, vestita di nero dalla testa ai piedi, una medaglia appuntata sul petto, si staglia, gigantesca, su uno sfondo rosso fuoco....piange, con dignità, suo figlio, morto in guerra. Di questa cartolina esiste la versione con la frase "Non tradite mio figlio", quella che vi propongo, sempre dalla mia collezione, è invece "muta" e perciò, a mio parere, ancor più significativa. In questo modo, infatti, la donna viene a perdere la sua connotazione di parte per assumere un valore universale, diventando il simbolo del dolore di tutte le madri di tutti i caduti, di tutte le guerre 2
sandokan Inviato 28 Aprile, 2014 Supporter #116 Inviato 28 Aprile, 2014 (modificato) Questo manifesto affisso dalla propaganda della R.S.I. avrebbe dovuto mostrare lo spirito vendicativo verso chi aveva tradito il fascismo, ma è anche un documento che attesta come ormai in Italia ci fosse una guerra civile in atto, non si parla più di una Vittoria finale.... Modificato 28 Aprile, 2014 da sandokan 1
sandokan Inviato 28 Aprile, 2014 Supporter #117 Inviato 28 Aprile, 2014 (modificato) La popolazione civile - in una guerra che imperversò sull'intero territorio - pagò prezzi elevatissimi, compreso quello degli stupri che, soprattutto nella zona attorno a Montecassino, furono commessi ad opera dei Goumiers marocchini della France Libre in numerosi, tristissimi casi, Per la propaganda però, venne usata l'immagine di un Africano nero (il cappello di quella foggia lo portavano le truppe del Sud-Africa) ritenuta più idonea a colpire l'immaginario di allora. Modificato 28 Aprile, 2014 da sandokan 1
sandokan Inviato 28 Aprile, 2014 Supporter #118 Inviato 28 Aprile, 2014 (modificato) I Tedeschi usarono le truppe dell'Esercito Italiano e le formazioni della Milizia principalmente nella repressione delle bande partigiane, anche quando i soldati avrebbero preferito continuare a battersi al fronte contro gli anglo-americani, il nemico contro il quale avevamo intrapreso la guerra. Tra le pochissime eccezioni, gli scontri avuti ad Anzio e a Nettuno, che ci costarono perdite sanguinose. Una copertina della Domenica del Corriere ritrae un ufficiale della X che affronta i carri armati americano con il lancio di bombe a mano : un gesto coraggioso ma che denota ancora una volta come il destino fosse ormai segnato. Modificato 28 Aprile, 2014 da sandokan 1
sandokan Inviato 28 Aprile, 2014 Supporter #119 Inviato 28 Aprile, 2014 (modificato) Un altro manifesto di propaganda che invita ad arruolarsi nella Legione italiana SS "per riscattare l'Italia con le Armi in pugno : il Legionario è ritratto in posa più aggressiva di quello già mostrato nella rubrica. Come noto, i Tedeschi arruolarono un po' dovunque nei Paesi da loro occupati Divisioni, Legioni, Battaglioni e Compagnie SS che si batterono soprattutto sul Fronte Orientale e poi durante la ritirata sino alla difesa di Berlino. La storia dei 20.00 italiani che si arruolarono in questa unità - posta direttamente sotto il comando germanico - è minuziosamente raccontata nel testo di R. Lazzaro (Ed. Rizzoli) che cita numerosi rapporti e documenti tedeschi, in genere piuttosto critici sulla affidabilità di questa unità che infatti venne impiegata quasi esclusivamente nei rastrellamenti antipartigiani. Modificato 28 Aprile, 2014 da sandokan
sandokan Inviato 28 Aprile, 2014 Supporter #120 Inviato 28 Aprile, 2014 (modificato) Infine, un manifesto di Boccasile che ricorda la profonda spaccatura che si verificò nel Paese dopo l'8 settembre, quando venne firmato l'Armistizio : ci furono infatti formazioni militare che si trovarono a combattere al fronte su schieramenti opposti.. Una di queste fu la 184° Divisione Paracadutisti "Nembo" che era stata formata il 1 settembre 1942 e successivamente impiegata in Jugoslavia. Dopo l'Armistizio in larga parte rimase fedele al Re, mentre il 12° Battaglione ed altri reparti scelsero di continuare a combattere con i tedeschi e più tardi aderirono alla R.S.I., dando vita al Raggruppamento Paracadutisti "Nembo", quello citato nel manifesto. Quelli rimasti al Sud formarono il 185° Reparto Autonomo Arditi Paracadutisti "Nembo" che fu tra i primi reparti italiani ad essere impiegato contro i tedeschi (marzo 1944, battaglia di Monte Marrone). Successivamente questo reparto entrò a far parte del Gruppo di Combattimento "Folgore" che prese parte alla guerra di liberazione Modificato 28 Aprile, 2014 da sandokan 1
petronius arbiter Inviato 28 Aprile, 2014 Autore #121 Inviato 28 Aprile, 2014 Grazie all'amico @@sandokan per questa interessantissima carrellata di manifesti petronius
Sam Inviato 28 Aprile, 2014 #122 Inviato 28 Aprile, 2014 Non sono belle come le vostro ma anche loro hanno fatto la storia.... :hi: Bella discussione.... 2
petronius arbiter Inviato 29 Aprile, 2014 Autore #123 Inviato 29 Aprile, 2014 La discussione sta avendo un riscontro, sia in termini di interventi che di sola lettura (siamo oltre le 1.700 visite) che va oltre ogni mia aspettativa. Nel ringraziare tutti, ritengo possa essere utile dare qualche indicazione, di larga massima, a chi volesse provare a collezionare queste cartoline. La disponibilità è ottima per il primo periodo, quello che va dal 1940 all'armistizio. I prezzi sono, tranne poche eccezioni, abbordabili, si va dai 10 ai 60-70 euro: in linea generale si può dire che sotto i 100 euro si può trovare, se non tutto, moltissimo, sia nuovo che viaggiato. Il discorso si rovescia per le cartoline emesse dalla Repubblica Sociale. Qui, non sono molte quelle sotto i 100 euro, praticamente inesistenti se viaggiate, mentre, per alcuni pezzi, si può arrivare agevolmente a spendere cifre a tre zeri. Due sono i motivi principali di queste grosse differenze. Il primo riguarda la tiratura, molto più bassa per le cartoline di Salò rispetto alle precedenti. Se infatti è vero che per le cartoline di propaganda generica del 1944 (le più abbordabili dal punto di vista economico) si arrivò anche alle 50.000 copie, per poi scendere a 35.000 nel 1945, per le cartoline dei reparti militari, delle SS italiane e per qualche particolare franchigia non si stamparono più di 3.000-5.000 pezzi. Pezzi che è estremamente difficile trovare viaggiati, e qui siamo al secondo motivo della rarità...la pericolosità del soggetto di propaganda. Molte cartoline vennero infatti distrutte dai destinatari quando le sorti della guerra furono chiare anche ai più fanatici. Distruzione giustificata dal fatto che, in più di un caso, pare sia stata sufficiente una cartolina delle SS italiane trovata in un cassetto per far mettere al muro il suo proprietario. La cosa, peraltro, funzionava a doppio senso. Si poteva essere fucilati dai partigiani per una cartolina fascista, e si poteva essere fucilati dai fascisti per un buono di cartamoneta partigiana...meglio distruggere tutto Per fortuna, oggi l'unico a correre rischi è il portafoglio petronius 2
petronius arbiter Inviato 1 Maggio, 2014 Autore #124 Inviato 1 Maggio, 2014 ...e vincere bisogna! Siamo nel novembre 1942, la cartolina è stata spedita il 13 di quel mese, e sebbene il tema del messaggio al retro, congratulazioni per la laurea a una neo-dottoressa, sia festoso, Giorgio, il sottotenente dei bersaglieri che l'ha scritta, ha voluto forse lanciare con questa frase un grido, quasi un'invocazione disperata, come Disperata è il nome della brigata fascista raffigurata, in un momento in cui le sorti della guerra sono ormai chiare, e il VINCERE...come il Duce comanda con cui avevamo aperto questa discussione, ha ormai mostrato tutto il suo vuoto retorico. Ma "....e vincere bisogna!" nonostante tutto, nonostante la disparità degli armamenti, gli imboscati, le incapacità degli alti comandi e la retorica del regime...si possono non condividere, e sicuramente non condivido, le idee del sottotenente bersagliere Giorgio, ma il suo impegno e il suo coraggio, come quelli dei tanti nostri soldati, meritano rispetto Il mio viaggio attraverso la propaganda di guerra, dopo oltre un mese e nove pagine di discussione, termina qui, con questa cartolina particolare, ma naturalmente se avete argomenti da approfondire, immagini da mostrare, domande da fare, siete più che invitati a farlo...io ringrazio tutti e resto qua, a disposizione petronius 2
magellano83 Inviato 7 Maggio, 2014 #125 Inviato 7 Maggio, 2014 grazie @@petronius arbiter per la bellissima discussione che hai intrapreso, ogni giorno aspettavo con trepidazione i nuovi post e come ti ho detto in MP hai acceso in me la voglia di ricercare anche questi pezzi di storia che fino ad ora non conoscevo... quindi ecco la mia prima cartolina di propaganda...mi dirai che sono partito subito in quarta visto che è una cartolina rara e costosa della RSI...ma è capitata l'occasione e l'ho presa...come dice il detto "chi ben incomincia è a metà dell'opera...." ;) 2
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