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Inviato

Ciao

concordo con quello detto da Numismo sulla coniazione.

Silvio


Inviato

Nell'articolo della prof.ssa Perassi leggo:

Probabilmente balcani quello di Monaco.

Non ci sono indicazioni più precise purtroppo. Se può interessare, provo a pubblicare l'articolo in qualche modo..

e già mi pare si cominci decisamente male....!


Guest Tugay Emin
Inviato

@@numizmo gradirei una tua analisi ( per quel che si può) dalla foto , sul medaglione di Monaco. Ovvero cosa intravedi per esprimerti così dubbioso. Magari tu vedi qualcosa che io non vedo , come scrivi tu è sempre bene imparare di più di quel che si sa' . Grazie.

Inviato (modificato)

@@numizmo gradirei una tua analisi ( per quel che si può) dalla foto , sul medaglione di Monaco. Ovvero cosa intravedi per esprimerti così dubbioso. Magari tu vedi qualcosa che io non vedo , come scrivi tu è sempre bene imparare di più di quel che si sa' . Grazie.

Mi sembrava di averla già fatta nel post 34 a pagina 3.........più oltre , senza foto in HD o visione diretta non andrei.......

Modificato da numizmo

Inviato

E sempre difficile opinare su foto e su tipologie molto rare. Concordo con i dubbi di Numizmo per il medaglione di Monaco se confrontato con altri esemplari. Lo stile i rilievi ma anche i fondi e lettere un po approssimative nello staccare dai fondi oltre ad alcuni particolari carenti nelle definizioni mi danno da pensare. Poi va visto in mano.


Inviato

Senza un diretto esame dal vivo e possibilmente su tutti e tre gli esemplari insieme diventa un discorso simile al sesso degli angeli….

Allego le due pagine scritte da Arslan nel 2012 il quale, considerando l'esemplare di Vienna, reputa più verosimile una riproduzione cinquecentesca, soprattutto sulla base stilistica.

Personalmente noto grande differenza tra il medaglione di Monaco e quello di S. Pietroburgo. A vedere appare evidente che sono due distinti incisori, ma non capisco il loro contemporaneo impiego per uno stesso evento (a meno di non immaginare una sorta di revival in un secondo momento). Pur essendo più raffinato, lo stile del pezzo di S. Pietroburgo è proprio quello che mi convince di meno, troppo "manieristico". In ogni caso basta notare la differenza di resa della cresta dell'elmo, ma anche della criniera del cavallo a sinistra dell'imperatore.

Anche a me certi dettagli, specialmente del rovescio, mi sembrano più pertinenti all'arte rinascimentale piuttosto che a quella costantiniana….

Servirebbero maggiori informazioni sui luoghi di provenienza. Dire che proviene da Salonicco (e quando ?) significa ben poco e al massimo potrebbe essere opera di un falsario greco (e fino al 1829 la Grecia rimase nelle mani degli Ottomani e certi falsari greci erano anche dei patrioti e quindi cristiani, fra i quali spicca il famoso Costastino Simonidis, che falsificò non pochi documenti e papiri antichi, forse proprio quello celebre di Artemidoro….. e suggerisco la lettura di Rüdiger Schaper, L'odissea del falsario. Storia avventurosa di Costantino Simonidis, Bologna, Bup, 2013).

Arslan 2012-EAA-Costantino313dC.pdf


Inviato

Osservandoli bene, tra i tre quello che stilisticamente più si avvicina alla serie di solidi coniati in quel periodo a Ticinum mi sembra che sia quello custodito a Vienna...


  • 4 anni dopo...
Inviato

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4763&category=140860&lot=3928550

 

Constantine I, 307 – 337. Medallion, Ticinum 315, AR 6.08 g. IMP CONSTANT – INVS P F AVG Cuirassed bust three-quarters facing, wearing high-crested helmet, holding horse by bridle with r. hand and reversed spear in l. Rev. SALVS REI – PVBLIC – AE Constantine I, draped, cuirassed, standing l. on platform, holding trophy across l. shoulder, crowned by Victory; before him, four soldiers with horses and three soldiers with shields; behind him, two soldiers, standing on either side of dais, each holding standard. C 484. RIC 36 (this obverse die). Alföldi pl. 4, 61 (this obverse die).
Of the highest rarity, apparently only the fourth and by far the finest specimen known.
An issue of tremendous importance and fascination with a portrait of enchanting
beauty, work of a very skilled master engraver and a finely detailed and
executed reverse composition. Struck on a very broad flan and with a
lovely old cabinet tone, minor area of weakness on reverse,
otherwise good extremely fine

This incredible medallion was struck for distribution as a military donative as part of the celebrations commemorating Constantine’s decennalia (10-year anniversary of his reign) in A.D. 315. It features what is arguably one of the most iconic, dramatic, and rare numismatic portraits of Constantine I. As with many special issues associated with the decennalia, the usual profile imperial portrait has been eschewed in favor of an arresting frontal portrait that seems to stare at the viewer. The ornate and flamboyantly crested helmet features the Chi-Rho – a monogram formed by the first two Greek letters in the name ”Christ.” According to Eusebius and Lactantius, this monogram appeared to Constantine in a vision before his final showdown with his rival, Maxentius, at the Milvian Bridge (A.D. 312). Advised that, ”in this sign he would conquer,” Constantine had the monogram painted on the shields of his soldiers and marched to victory and the prize of Rome. Eusebius further adds that later in life Constantine took to wearing a helmet with the Chi-Rho monogram emblazoned on it because it was felt that this monogram afforded him added divine protection in battle. The helmet depicted here must surely be the same as the one described by Eusebius. Its apotropaic powers were augmented still further after A.D. 326-328 with the addition of a crown made from a nail believed to be from the True Cross.
Constantine’s pose, holding a shield emblazoned with the wolf suckling Romulus and Remus and with his right hand leading a horse by the bridle, presents him as the master of Rome, which was a significant feature of the decennalia celebrations. Part of the festivities included the dedication of the Arch of Constantine in Rome to commemorate his victory over Maxentius three years earlier. Like the Chi-Rho on the helmet, the celebrations also put on public display Constantine’s Christian leanings. Although it had been expected that he would dedicate the arch with sacrifices to the traditional Roman gods, he refused to do so out of respect for the Christian God whose intervention won him the city. The portrait with horse and shield on this medallion also serves to advertise Constantine as the legitimate and unchallenged Augustus in the West. It closely mimics a similar portrait type used for gold medallions of Maximian I (Gnecchi 18), the western Augustus of Diocletian’s tetrarchic system, who also happened to be the father of the defeated Maxentius and the father-in-law of Constantine.
The reverse type may represent the occasion on which the medallion was given out, since Constantine appears standing on a dais with Victory surrounded by four infantrymen and four cavalrymen. What better way to preserve the SALVS REIPVBLICAE (”health of the state”) mentioned in the legend than by a distribution of valuable, attractive, and symbolically significant medallions to the commanders of the army?

3928550l[1].jpg


Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Dice un sacco di cose (tutte già note), sottolinea che è il 4° esemplare conosciuto, ma non una parola sulla provenienza. A differenza dall'esemplare di Monaco, qui "sembrerebbero" (?) esserci dei segni di coniazione. Il chi-rho è molto evidente...Non sono in grado di dire se ci sia identità di conio (D o R) con uno dei tre esemplari già noti. @acraf, che ne pensi?

Modificato da gpittini

Inviato

Non sapevo che esistesse un quarto esemplare e per di più il più bello. Ovviamente servirebbe conoscere meglio la sua provenienza, ma credo che resterà un mistero...

Il conio del diritto sembra essere lo stesso del pezzo di Monaco, ma servirebbero immagini più dettagliate, mentre il conio del rovescio è diverso dagli altri noti (manca però per il confronto l'immagine del rovescio di S. Pietroburgo). Sorprende la varietà dei conii (come anche la diversa bravura degli incisori) e sinceramente non me la sento di esprimere una opinione sull'autenticità o meno. La tipologia è di grande importanza storica e quindi, similmente all'EID MAR di Bruto, potrebbe avere ispirato anche falsari (e quindi comprendo le perplessità di Arslan)....


Inviato
20 minuti fa, acraf dice:

Non sapevo che esistesse un quarto esemplare e per di più il più bello. Ovviamente servirebbe conoscere meglio la sua provenienza, ma credo che resterà un mistero...

Il conio del diritto sembra essere lo stesso del pezzo di Monaco, ma servirebbero immagini più dettagliate, mentre il conio del rovescio è diverso dagli altri noti (manca però per il confronto l'immagine del rovescio di S. Pietroburgo). Sorprende la varietà dei conii (come anche la diversa bravura degli incisori) e sinceramente non me la sento di esprimere una opinione sull'autenticità o meno. La tipologia è di grande importanza storica e quindi, similmente all'EID MAR di Bruto, potrebbe avere ispirato anche falsari (e quindi comprendo le perplessità di Arslan)....

Resta il fatto che anche ad una mezza calzetta della numismatica come me il primo postato da una brutta impressione, l aspetto generale non è assolutamente quello stilistico dell epoca, sembra appunto qualcosa di rinascimentale... 

post-6706-0-93179300-1395056427_thumb.jpg


Inviato

In ogni caso il medaglione di NAC offre una impressione molto migliore del pezzo di Monaco (senza considerare che le relative immagini si riferiscono a una copia galvanoplastica in diverso metallo). E' molto difficile e anche pericoloso avventurarsi in considerazioni stilistiche, considerando anche che al tempo di Costantino l'arte subisce una certa evoluzione, distaccandosi dai precedenti canoni artistici romani.

Resta legittima la preoccupazione di una interpretazione rinascimentale, ma non è così scontata....


Inviato
31 minuti fa, acraf dice:

In ogni caso il medaglione di NAC offre una impressione molto migliore del pezzo di Monaco (senza considerare che le relative immagini si riferiscono a una copia galvanoplastica in diverso metallo). E' molto difficile e anche pericoloso avventurarsi in considerazioni stilistiche, considerando anche che al tempo di Costantino l'arte subisce una certa evoluzione, distaccandosi dai precedenti canoni artistici romani.

Resta legittima la preoccupazione di una interpretazione rinascimentale, ma non è così scontata....

Assolutamente non scontata, ci mancherebbe...ed è vero che all epoca di costantino si ha quella virata stilistica che io chiamo orientale (arbitrariamente immagino).

Diciamo che in mancanza di documenti o prove certe può essere tutto ed il contrario di tutto.

Resta in me questa sensazione di qualcosa che non va...ma che da un punto di vista seriamente numismatico non vuole dire nulla.

 


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