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Inviato

Buona Domenica

Vi allego il link di un vecchio articolo del Corriere della Sera (agosto 2013), trovato ora casualmente in rete.

http://www.corriere.it/scienze/foto/08-2013/londra/archeologia/monete-romane-londra_f20caf10-0007-11e3-b484-e2fa3432c794.shtml?title=Una%2520moneta%2520con%2520l%2527immagine%2520dell%2527imperatore%2520Adriano%2526pos=1#4

La didascalia parla di un ducato forato, forse usato come ornamento. Cosa ne pensate?

Personalmente, anche se ciò è ovviamente possibile, penso che non fosse quella la motivazione per cui quel ducato si trovasse a Londra.

Siamo sotto il dogato di Leonardo Loredan, periodo nel quale i mercanti veneziani facevano scalo a Londra per "vendere" i soldini coniati sotto lo stesso doge, lucrando sul differenziale tra il valore della moneta attribuita a Londra, rispetto a quello corrente a Venezia.

http://www.lamoneta.it/topic/89455-la-circolazione-di-soldini-veneziani-in-uk/

Un ducato quindi al seguito dei mercanti veneziani, di oro puro, riconosciuto ovunque e quindi spendibile senza troppi problemi....perché bucarlo allora?

Che idee avete in proposito?

saluti

luciano

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Inviato

Se ben ricordo ne avevamo già parlato l'anno scorso... E per la precisione, con la scritta DVX in esergo, anzichè lungo l'asta, è un mezzo zecchino.

Arka


Supporter
Inviato

Se ben ricordo ne avevamo già parlato l'anno scorso... E per la precisione, con la scritta DVX in esergo, anzichè lungo l'asta, è un mezzo zecchino.

Arka

Assolutamente si; 1/2 ducato....

luciano


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Non riesco ad aprire il link dell'articolo tramite l'app del forum, piu tardi provo col PC e do una letta:)

Awards

Inviato

Ma all'epoca, una moneta forata, non sarebbe più stata spendibile?

Awards

Inviato

Forse qualche indicazione la si potrebbe trarre leggendo gli articoli di questo mese presenti su Il Giornale della Numismatica,l'articolo sulle monete porta fortuna e porta sfortuna e l'articolo di Cammarano


  • 1 mese dopo...
Inviato

Ma all'epoca, una moneta forata, non sarebbe più stata spendibile?

Conta sempre il peso.


Inviato

Buona Domenica

Vi allego il link di un vecchio articolo del Corriere della Sera (agosto 2013), trovato ora casualmente in rete.

http://www.corriere.it/scienze/foto/08-2013/londra/archeologia/monete-romane-londra_f20caf10-0007-11e3-b484-e2fa3432c794.shtml?title=Una%2520moneta%2520con%2520l%2527immagine%2520dell%2527imperatore%2520Adriano%2526pos=1#4

La didascalia parla di un ducato forato, forse usato come ornamento. Cosa ne pensate?

Personalmente, anche se ciò è ovviamente possibile, penso che non fosse quella la motivazione per cui quel ducato si trovasse a Londra.

Siamo sotto il dogato di Leonardo Loredan, periodo nel quale i mercanti veneziani facevano scalo a Londra per "vendere" i soldini coniati sotto lo stesso doge, lucrando sul differenziale tra il valore della moneta attribuita a Londra, rispetto a quello corrente a Venezia.

http://www.lamoneta.it/topic/89455-la-circolazione-di-soldini-veneziani-in-uk/

Un ducato quindi al seguito dei mercanti veneziani, di oro puro, riconosciuto ovunque e quindi spendibile senza troppi problemi....perché bucarlo allora?

Che idee avete in proposito?

saluti

luciano

Le motivazioni del ritovamento possono essere le più varie.

A tal proposito consiglio un interessante manoscritto il "Mercante di Milano in Europa", che rende l'idea sulle realtà fieristiche e che considera Londra come una delle principali fiere europeee.

Detto ciò, non è scontato che quella moneta provenga direttamente dalla zecca di Venezia e dintorni, ma più probabilmente da qualche altra sede di fiera adriatica nella quale fu spesa... catapultata poi a Londra grazie allo "scavallamento della fiera" al seguito delle mercanzie.


Inviato

Credo che Defa92 si rferisse all'abitudine medievale di inchiodare al muro le monete false o comunque non accettate, che, una volta tolte, risultavano bucate.

Arka


Inviato

si facesse ancora oggi..

non basterebbero piu' lée porte :lol:


Supporter
Inviato

Credo che Defa92 si rferisse all'abitudine medievale di inchiodare al muro le monete false o comunque non accettate, che, una volta tolte, risultavano bucate.

Arka

Ciao

Stando agli scritti che ho letto riguardo alle monete contraffatte e/o imitate o false, ovvero tosate all'inverosimile, a Venezia c'era l'obbligo che, una volta "scoperte" venissero tagliate in due (e per un certo periodo di tempo in quattro) e consegnate in zecca o negli uffici preposti, che provvedevano a rifondere al "malcapitato" che le aveva accettate, l'effettivo valore.

Non ho mail letto dell'uso di inchiodarle al muro o sul banco; usanza che, invece, poteva essere comune in altri luoghi.

saluti

luciano


Inviato

La pratica di forare le monete sostituiva spesso le costose operazioni artistiche della montatura. Insomma il foro la rendeva subito ostentabile, tramite una collanina di ottone e simili.


Inviato (modificato)

Anche a Venezia inchiodavano i falsi, normalmente dal cambiavalute, in modo che tutti potessero vedere le monete non accettate. Lo stato da parte sua prevedeva l'operazione che ha descritto Sonia417 di tagliare (ma anche piegare) in due la moneta falsa o non commerciabile. Fecero questa fine molte monete dei Carraresi che furono demonetizzate dopo la conquista di Padova da parte delle truppe veneziane.

Arka

Modificato da Arka
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