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Risposte migliori

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Inviato (modificato)

Buona giornata

Premetto che si tratta di un bagattino acquistato tempo fa, solo per la sua particolarità. Dello stesso ho già raccolto alcune considerazione da parte di Amici, che però non divulgherò per non influenzarvi.

Mi sembra utile postarlo in questa sezione per futura memoria; cosa ne pensate?

gr. 0,78

mm. 17,0-17,5

Iconografia evanescente, soprattutto nel lato del leone in quadro, pur in presenza di argentatura

Superficie dei fondi porosa

Iniziali del massaro APC (che potrebbero essere ZPC se coniato male)

Seguono foto

Modificato da 417sonia

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saluti

luciano


Inviato

Vorrei averlo in mano, potrebbe anche essere un tondello nato male...argentato successivamente penso


Inviato

Con quelle porosità non penso ad un'argentatura sucessiva. Forse in zecca avevano usato della mistura per questa emissione...

Arka


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Inviato

Vorrei averlo in mano, potrebbe anche essere un tondello nato male...argentato successivamente penso

Con quelle porosità non penso ad un'argentatura sucessiva. Forse in zecca avevano usato della mistura per questa emissione...

Arka

Buona Domenica

E si, è da vedere in mano....a Verona lo porto, così se ci vediamo ve lo mostro...spero di ricordarmi!

saluti

luciano


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Inviato (modificato)

piccola considerazione..... la tipologia delle stelle? ti convincono? ma?

Buona serata

eeee ce n'è di cose che non mi convincono e mi lasciano perplesso.

Cominciando dall'iconografia; questa moneta presenta il capo della Madonna più reclinato verso destra, rispetto ad altri tipi, mentre quello di Gesù è reclinato verso sinistra.

Molto simile al tipo censito al nr. 71 del "Montenegro" che, tra l'altro, non ha le stelle ai lati del riquadro, ma le rosette, come mi sembra abbia il mio.

Per contro, nel tipo riportato dal "Montenegro" la Madonna non è nimbata e sul suo capo ci sono 3 stelline, che si interpongono tra la C e la L, mentre nel mio c'è il nimbo e 4 stelline (almeno tante io ne conto).

Che dire poi del peso? Un - 0,21 grammi rispetto al minimo censito, è una enormità.....

In definitiva...le particolarità sono parecchie....

Luciano

Modificato da 417sonia

  • 2 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Buona serata

I dubbi permangono......oggi l'ho portato a Torino ed ho approfittato della postazione creata da @@centurioneamico per una sua visione ingrandita che mettesse in evidenza tutte le sue particolarità.

Ebbene, l'argentatura pare proprio sia successiva alla coniatura del pezzo; argentatura che, in alcune aree, fa intravedere il rame sottostante.

Come c'è arrivato l'argento? L'ipotesi - al momento - è che potrebbe essere stata trattata per farlo riaffiorare dalla lega ..... altre analisi, però, si dovrebbero fare per sciogliere i dubbi .... senz'altro verrà con me a Verona perché possano vederla anche gli appassionati "veneziani".

Posto due nuove immagine fatte oggi:

post-21005-0-15776800-1396128361_thumb.j


Supporter
Inviato

post-21005-0-05274400-1396171589_thumb.j

saluti

luciano


Inviato

ma il senso dell'argentatura? se fosse stato bucato avrei compreso che magari potesse essere usato come medaglia (ho avuto tra le mani un mocenigo dorato) ma così con che cosa poteva essere scambiato? con un soldino? un mezzanino?

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Inviato

ma il senso dell'argentatura? se fosse stato bucato avrei compreso che magari potesse essere usato come medaglia (ho avuto tra le mani un mocenigo dorato) ma così con che cosa poteva essere scambiato? con un soldino? un mezzanino?

Ciao

a parer mio è stato argentato successivamente, magari per elettrolisi, giusto per creare il caso.....

Nessuna motivazione plausibile, se non quella di fare un esperimento!

saluti

luciano


Inviato

Come ha scritto Luciano, abbiamo esaminato la moneta al microscopio ed è emerso che in alcuni punti, principalmente nei pressi dei bordi, sono evidenti alcune piccole zone di rame vivo.

Il metallo è effettivamente assai poroso e l'idea che mi sono fatto è che la moneta possa essere stata pulita con un metodo simile a quello utilizzato in antichità per "imbianchire" le monete in mistura. Tale metodo consisteva nel riscaldare il tondello sulla fiamma viva per poi raffraddarlo bruscamente in una soluzione acida apposita. Il calore in ambiente aperto (quindi ossigenato) ossida il rame in superficie e l'acido lo rimuove lasciando visibile solo l'argento.

Data la porosità del pezzo, a mio avviso dovuta alla giacitura e non ad un difetto di conio, l'argentatura superficiale non dovrebbe essere così visibile; ecco perchè suppongo sia stata semplicemente pulita "troppo".


Supporter
Inviato

Buona serata

in effetti le ipotesi possono essere più d'una:

un semplice esperimento di argentatura su una moneta già di per se abbastanza "conciata";

un bagattino coniato con della mistura ed al quale, successivamente, è stato fatto riaffiorate il poco argento contenuto;

un falso creato ad arte per farne un caso;

Per il momento è in "quarantena"; dopo Verona la sentenza :blum:

saluti

luciano


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