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scusate... qualcuno riesce a vedere queste foto? io no, vedo solo foto personali di Adalberto, nessuna del leone.

grazie.

suggerisco comunque anche i due voluminosi tomi di Alberto Rizzi "Il leone di san marco", Venezia 2001, direi quasi definitivi sul tema.

Luigi

Ciao Luigi

Certo nella comprensione di Adalberto, Ti ho mandato via mail le scansioni che mi sono fatto mandare.

saluti

luciano

Modificato da 417sonia

Inviato

E allora, Gigetto:

. entra il Facebook

. in alto appare la finestra "cerca persone,......"

.scrivici sopra Adalberto

. appare il mio "sito"

. scendi qui al terzo mio intervento (serie di lettere....,.)

. cliccaci sopra e ti appariranno le 8 foto del leone che potrai ingrandire.


Inviato

Un po' caruccio, il Rizzi, anche per il fatto che si dilunga molto sulla iconografia del Leone. Credo che il Leone di Venezia" della Scarfì sia molto più utile e interessante .


Inviato

Si, certo, è vero (quello che ho io è un regalo di laurea, si figuri...)

Grazie mille per le foto, le sto scaricando, sono davvero spettacolari... peccato per il bianco e nero.

Chissà quando decideranno di tirarlo giù di nuovo il leone per un bel servizio di controllo/restauro/documentazione con le nuove tecnologie di analisi fotografica, 3D, fisica ecc. ?

Dopo tanti secoli così con tutte quelle intemperie di sicuro potrebbe aver bisogno di un check-up :D


Inviato

il ceckup l'ha compiuto recentemente la Soprintendente dottoressa Scarfì (1985) e per la occasione ha redatto lo stupendo volume "Il Leone di Venezia" ricco di parte storica e di accuratissime e molteplici analisi metallurgiche che ben definiscono i numerosi pezzi sostituiti nel tempo. Credo che di meglio non si possa trovare. CONSIGLIO VIVISSIMAMENTE DI VENIRNE IN POSSESSO! Ecco i dati per l'acquisto: Edizione 1990 ISBN 88-317- 5380- 0 by Albrizzi editore di Marsilio editori s.p.a in Venezia - Nuova Samin società caposettore del Gruppo Eni e della Fiat

Spero tu possa reperirlo. Adalberto

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Inviato

il ceckup l'ha compiuto recentemente la Soprintendente dottoressa Scarfì (1985) e per la occasione ha redatto lo stupendo volume "Il Leone di Venezia" ricco di parte storica e di accuratissime e molteplici analisi metallurgiche che ben definiscono i numerosi pezzi sostituiti nel tempo. Credo che di meglio non si possa trovare. CONSIGLIO VIVISSIMAMENTE DI VENIRNE IN POSSESSO! Ecco i dati per l'acquisto: Edizione 1990 ISBN 88-317- 5380- 0 by Albrizzi editore di Marsilio editori s.p.a in Venezia - Nuova Samin società caposettore del Gruppo Eni e della Fiat

Spero tu possa reperirlo. Adalberto

Buon pomeriggio

Grazie della "dritta"; le foto sono bellissime!

Ha ragione @@gigetto13 .... poterle fare oggi con le nuove tecniche sarebbero ancor più fantastiche.

saluti

luciano


Inviato

...ed è infine molto interessante il rilevare che molte monete del Medio Oriente della antichità classica hanno incisa quale ....copia conforme il Leone alato della piazzetta di San Marco ! Ma con la differenza che al posto della testa mostruosa applicata in seguito da Antioco iV Epifane è scolpita la testa del Grifone (di Nabuccodonosor!


  • 1 mese dopo...
Inviato

Buona giornata, appena l'ho visto ho subito pensato: "Chissa se piacerà a Luciano ...e a tutti gli altri appassionati del leone veneziano."

E allora eccolo, bellissimo!

E' il cosiddetto "Codex Millenarius": il manoscritto è un evangelario prodotto a Kremsmunster o a Mondsee intorno all'anno 800, ma ritenuto una copia di un modello ravennate del secolo VI di alta qualità artigianale. I fogli riprodotti mostrano l'evangelista Marco e la sua raffigurazione simbolica sotto forma di leone.

post-9750-0-85026200-1402841613_thumb.jp

post-9750-0-19740900-1402841650_thumb.jp

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Inviato

Il fatto che sia su modello ravennate è molto interessante. Grazie.

Arka


  • 1 mese dopo...
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Buona Domenica

Riprendo questa discussione, per mostrarvi un leone dipinto ed esposto in un ufficio di una magistratura a San Marco (Sala Grimani).

post-21005-0-46629200-1405846480_thumb.j

La particolarità di questo dipinto è quanto riportato sul libro; non la tipica epigrafe che accompagna il leone, ma la scritta:

"Linquitur hic odium metus omnis rebus et ardor" e "Plectitur hicque scelus libratum cuspide veri", che significa:
"Qui si lascia da parte l'odio, ogni gelosia e impetuosità" e "Qui si punisce il delitto bilanciato sull'ago della verità"

saluti

luciano

Immagine presa dal blog: venessia.com.

Modificato da 417sonia

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Carissimo Luciano, ho letto da qualche parte (forse proprio qua, non ricordo) che quando il libro era aperto si era in tempo di pace, mentre quando il libro era chiuso si era in tempo di guerra (scusa il ricordo che ho e il fatto di non aver fatto qualche ricerca preventiva, ma la butto lì lo stesso), mi chiedevo se abbiamo qualche testimonianza di questo fatto sulle monete.

Scusami se la domanda è sciocca.

NB: fra poco parto per una settimana di relax, difficilmente avrò modo di collegarmi e quindi, se del caso, ti risponderò al mio ritorno ....mi aspetto una casella della posta bella piena ...sic ....ma gli avvisi che mi arrivano da voi sono quelli che mi risollevano il morale.

Grazie a tutti Daniele

Modificato da dizzeta
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Inviato

Il libro come le porte del tempio di Giano... non lo sapevo.

Arka


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Buona Domenica

Come è noto, Venezia non codificò mai le insegne che dovevano rappresentarla; per questo motivo la presenza della spada impugnata o del libro chiuso o aperto in talune rappresentazioni del leone di San Marco in posizione stante, ha dato voce ad innumerevoli interpretazioni.

Taluni hanno interpretato lo stato di guerra se il leone presentava congiuntamente la spada impugnata ed il libro chiuso; non c'è ovviamente certezza.

Di certo sappiamo che la condizione di guerra era rappresentata dal colore delle bandiere che, generalmente, precedevano il doge nelle sue periodiche “andate” (processioni civili o religiose) che si svolgevano in particolari e codificate ricorrenze, che si snodavano per la città.

Se gli stendardi erano rossi, significava che la Serenissima era in stato di guerra, erano bianchi se, invece, nello Stato regnava la pace, erano azzurri se si doveva sottolineare l'avvenuta alleanza con uno Stato o violetto se era in corso una tregua.

In piazza San Marco le bandiere infisse sulle antenne poste di fronte alla Basilica, erano sempre rosse, come lo erano quelle delle navi; ciò derivava dal fatto che quelle antenne venivano considerate alla stegua di alberi di navi.

Per quanto concerne le monete, personalmente, qualche pensiero al riguardo, caro Daniele, me lo sono fatto.

Un leone di San Marco scolpito nel marmo, dipinto in un quadro o raffigurato in un arazzo, doveva stare necessariamente in una piazza, in un palazzo, in una chiesa, in luoghi comunque veneziani; città, paesi, o isole che fossero.

Non credo che avrebbe avuto senso installare in cima ad una colonna, posta in una città suddita, un leone arcigno e guerriero; nemmeno se questa città fosse stata da poco conquistata e “pacificata”; molto meglio installare un leone “tranquillizzante” e che avesse la sua caratteristica forma, capace di infondere nel popolo sicurezza, giustizia, pace.

Le monete, invece, erano oggetti più dinamici; potevano riportare immagini che davano un segnale e correndo di mano in mano, quel segnale, veniva riportato ai sudditi che chiedevano aiuto, sicurezza, ma anche a quelli “turbolenti”, così come arrivava anche nelle mani del nemico.

Guardando la monetazione veneziana, non sono molti i casi in cui si può vedere un leone rappresentato in maniera difforme da quella ormai consolidata e quei pochi esempi, guarda caso, si riferiscono a monete che correvano nei possedimenti d'oltremare e non nei possedimenti di terra.

segue...

luciano

Modificato da 417sonia
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segue....

vedasi ad esempio il leone raffigurato sul "Leone per il Levante"

post-21005-0-93220200-1405960341_thumb.j

D: FRAN ° MAUROC ° S ° M ° VENET ° lungo l'asta DVX: sotto la linea dell'esergo tra stelline a cinque punte, le iniziali del Massaro A G (Alvise Gritti) San Marco in piedi con il vangelo tenuto con la mano sinistra, benedice con la mano destra il doge inginocchiato, che impugna l'asta sormontata dalla croce con la mano sinistra, tenendo la destra sul petto. Il tutto racchiuso da un cerchio interrotto di perline.

R: FIDES ET VICTORIA: leone alato e nimbato, rampante verso destra, con il muso rivolto a sinistra, ha le zampe davanti divaricate, la destra rivolta all'indietro impugna la croce, la sinistra protesa in avanti tiene un ramo di palma.

Metallo: argento, al titolo dello 0,739

Peso: gr. 27,12 in media.

Non ci sono dubbi al riguardo; "Fede e Vittoria", la croce e la palma; direi un manifesto politico che riassume le imprese di Francesco Morosini, impegnato nella riconquista dei territori greci già in mano ai turchi.

Lo stesso dicasi del "Leone da 80 soldi" che segue

post-21005-0-47013800-1405960790_thumb.j post-21005-0-41871400-1405960829_thumb.j

D: S ° M ° V ° ALOY * MOC *: lungo l'asta DVX: sotto la linea dell'esergo tra due stelline a sei punte le iniziali del Massaro B ° G (Bernardo Gritti) San Marco seduto in trono, benedice con la mano destra il doge inginocchiato, che impugna l'asta sormontata dalla croce con la mano sinistra.

R: DALMAT * ET * ALB *: leone alato e nimbato, rampante verso sinistra, con il muso rivolto a destra, ha le zampe anteriori protese in avanti, la destra impugna un ramo di ulivo; felle posteriori, la sinistra poggia sulle acque, la destra è rialzata; di fronte castello turrito e imbandierato su monte. Sotto la linea dell'esergo tra due stelline a sei punte: 80 (soldi)

Metallo: argento, al titolo dello 0,609

Peso: gr. 11,59 in media.

Anche in questo caso vediamo il leone impugnare un ramoscello d'ulivo; altro esplicito messaggio, la Serenissima è pacificatrice e quindi porta al popolo delle colonie d'oltremare la tranquillità dei commerci, la giustizia e, in generale il benessere.

segue.....

luciano

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segue....

Dobbiamo attendere il decreto del 9 agosto 1643 con il quale si procede all'emissione di "gazzette" e "soldi" per l'isola di Candia (Creta) per vedere un leone guerriero.

post-21005-0-98774400-1405964479_thumb.j post-21005-0-88734600-1405964512_thumb.j

Gazzetta in rame - diam. mm. 27 - peso gr. 6,82

D: SANCT MARC VEN; mezzo busto del leone nimbato, posto di fronte su nubi, con la spada nella zampa destra ed il libro aperto nella sinistra. Nell'esergo II tra due rosette;

R: CANDIA; scritta tra stellette e rosette su tre righe; all'esergo le sigle del massaro M°A°S tra due punti (Marco Aurelio Soranzo)

Perchè mai il leone impugna una spada? La guerra di Candia avrà inizio solamente nel 1645, né c'erano state negli anni precedenti rivolte o tumulti nell'isola, tali per cui bisognasse dare un segnale agli isolani, per il tramite delle monete, della forza che la Serenissima esprimeva con siffatta immagine.

Venezia era in pace col turco; aveva appianato un grave contrasto quattro anni prima, sorto a seguito dell'affondamento di 15 galere barbaresche ad opera di Antonio Marin Cappello. Seppur al suon di migliaia di zecchini, era riuscita a placare l'ira della Subblime Porta.

Può essere che, comunque, l'aria che si respirava in quell'area non fosse così tranquilla; oppure erano gli stessi isolani che andavano tranquillizzati, d'altra parte, una dopo l'altra, tutte le piazzaforti ed i possedimenti veneziani, venivano prese dai turchi e per talune, che pur restavano in mano alla Serenissima, questa doveva pagare grossi importi in denaro; la popolazione questo sentore di precarietà poteva/doveva averlo?

Non si sa; certo che il messaggio del leone armato di spada è forte ed inequivocabile.

segue....

luciano

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Segue.....

Buona serata

Veniamo ora alle oselle.

Si potrebbe pensare che in queste monete/medaglie, che nei ultimi due secoli di vita della Serenissima avevano scandito annualmente, con le immagini in esse riportate, tutti i successi che Venezia aveva riportato in ambito politico, sociale, religioso ed economico, ci si trovi a rimirare una lunga sequenza di leoni armati di spada; niente di più sbagliato.

Il più “generoso” fu il doge Alvise Mocenigo II ( 1700-1709); ne troviamo ben due:

ANNO III 1702

D: S.M.V. ALOYSIVS MOCENICO D. S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo ANNO III e sotto la data 1702

R: PRVDENTIA ET FORTITVDO; La saggezza è la forza; leone di Venezia retto sulle zampe posteriori tiene nella zampa destra una spada con un serpente attorcigliato

post-21005-0-56823600-1406052805_thumb.j

ANNO IV 1703

D: S.M.V. ALOYSIVS MOCENICO D. S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo le sigle del Massaro PM (Pietro Manolesso) oppure P ° B (Pietro Basadona)

R: SVORVM IVRA TVETVR; Protegge i diritti dei suoi; leone di Venezia stante verso destra, tiene nella zampa destra una spada e nella sinistra il libro aperto; in esergo ANN IIII e sotto la data 1703

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C'è un'altra osella, precedente a queste, che riporta una analoga simbologia; emessa sotto il dogato di Marc'Antonio Giustinian (1684-1688):

ANNO II 1685

D: S.M.V. ANT IVSTINIANVS; S. Marco in trono consegna il vessillo al doge inginocchiato; in esergo ANNO II e le sigle del Massaro D ° P (Domenego Pizzamano)

R: FORTITVDO MEA ET LAVS MEA DNS; Il Signore è la mia forza e la mia gloria; leone di Venezia retto sulle zampe posteriori tiene nella zampa destra una spada; a sinistra una fortezza e a destra dei cavalieri che scappano; in esergo KOPONH (Corone)

Purtroppo non ho trovato in rete l'immagine ed il mio scanner fa i capricci...

A questo punto una considerazione è obbligatoria. Immaginare di avere più leoni armati di spada sulle monete veneziane, avrebbe forse appagato maggiormente l'immaginario collettivo; trasporre da un siffatto leone una Venezia potente, indomita, padrona del suo stato, giusta e religiosa, il passo sarebbe veramente breve; un'apoteosi.

Eppure non è così, lo si evince dai fatti. Questa immagine non è mai stata tra quelle preferite dai magistrati che se ne occupavano. Meglio inserire l'immagine “classica” del leone stante con il libro aperto trattenuto dalla zampa destra; oppure immagini del leone in maestà, ovvero allegorie varie o immagini differenti e varie che sarebbe troppo lungo descrivere.

Mi piace pensare che alla Serenissima non servissero immagini troppo “forti”, bastava la sua reputazione.

saluti

luciano

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Ecco un'altra immagine diversa del leone che solitamente conosciamo: il Leone, alato, nimbato e col capo cinto da corona e Corno Ducale, quasi a voler sottolineare di essere Lui il vero Doge.

Sono andato a ricercare questa immagine dopo aver visto un soldo da 12 bagattini in asta Kunker ed ho notato che l'iconografia parte da Giovanni Corner II doge 1709-1722 forse dovuta al fatto che il maestro Ravizzal ebbe l'incarico dal senato di presentare nuove monete.

Venezia. Giovanni II Corner (1709-1722). Osella d'oro da 4 zecchini anno II, 1710. AV 13,77 g. S MARCVS VENETVS Leone alato e nimbato con corona e corno ducale, seduto con Vangelo tra le zampe; all'esergo M A B / IOANNIS CORNELII PRINCIPIS MVNVS AN II SAL MDCCX ET AB VRBE CON MCCXC in sette righe, entro ghirlanda di palma e alloro. Paolucci II, 363. CNI 150. 13.76g, 37mm.

885591l.jpg

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Ecco un'altra immagine diversa del leone che solitamente conosciamo: il Leone, alato, nimbato e col capo cinto da corona e Corno Ducale, quasi a voler sottolineare di essere Lui il vero Doge.

Sono andato a ricercare questa immagine dopo aver visto un soldo da 12 bagattini in asta Kunker ed ho notato che l'iconografia parte da Giovanni Corner II doge 1709-1722 forse dovuta al fatto che il maestro Ravizzal ebbe l'incarico dal senato di presentare nuove monete.

Venezia. Giovanni II Corner (1709-1722). Osella d'oro da 4 zecchini anno II, 1710. AV 13,77 g. S MARCVS VENETVS Leone alato e nimbato con corona e corno ducale, seduto con Vangelo tra le zampe; all'esergo M A B / IOANNIS CORNELII PRINCIPIS MVNVS AN II SAL MDCCX ET AB VRBE CON MCCXC in sette righe, entro ghirlanda di palma e alloro. Paolucci II, 363. CNI 150. 13.76g, 37mm.

885591l.jpg

Buon pomeriggio

Proprio così; per me, tra l'altro, è tra le immagini più suggestive, spesso mutuata, magari con qualche variazione iconografica, anche in medaglie e gettoni (vedasi quello postato in questa discussione) http://www.lamoneta.it/topic/126016-venise-souvenire/

Circa il soldo da 12 bagattini in asta Kuenker ....... beh, che dire? Una chicca, peccato per il buco (e per il costo che nonostante questo, ha raggiunto). In taluni cataloghi è identificata come "prova", ma è evidente che ha circolato.

saluti

luciano

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@@417sonia

Ciao Luciano, non nego di aver fatto qualche rilancio, ma le aste Kunker hanno attirato una moltitudine di utenti ed ho dovuto stare alla finestra,

era veramente interessante, peccato, non so quando ma prima o poi arriverà in collezione. Buona serata fabry

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@@417sonia

Ciao Luciano, non nego di aver fatto qualche rilancio, ma le aste Kunker hanno attirato una moltitudine di utenti ed ho dovuto stare alla finestra,

era veramente interessante, peccato, non so quando ma prima o poi arriverà in collezione. Buona serata fabry

A chi lo dici........ :blum:

Per qualche tempo mi sono limitato a seguire l'asta, con la vana speranza che il buco scoraggiasse i più e quando mi sono deciso che avrei potuto offrire, il prezzo ha cominciato ad impennarsi, sicché ...... :pardon:

buona serata anche a te

luciano


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sempre da kunker, ti invio un mp con una foto d'nsieme di monete varie di stati italiani dove c'è un bel soldo di ??????? prova a vedere se riesci a decifrarlo.

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sempre da kunker, ti invio un mp con una foto d'nsieme di monete varie di stati italiani dove c'è un bel soldo di ??????? prova a vedere se riesci a decifrarlo.

Buon pomeriggio

Direi di attendere il termine dell'asta per i commenti ..... poi sarebbe bello se postassi l'immagine all'interno della discussione dei soldi da 12 bagattini.

In questo modo chiunque potrebbe aggiungere i propri commenti; credo proprio che ne varrebbe la pena.

Grazie della segnalazione :good:

saluti

luciano

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