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L. Licinio Lucullo

Risposte migliori

Sebbene Q. Pomponius Musa non sia altrimenti conosciuto, la serie RRC 410 è chiaramente connessa con il suo cognomen.

Secondo la tradizione (Plin., N. H., 35, 66), fu M. Fulvius Nobilior a costruire a Roma il primo tempio (Aedes) dedicato al culto ellenistico dell'Hercules Musarum, in seguito alla conquista di Ambracia nel 189 e al trionfo celebrato nel 187. Per l'occasione sarebbero state trasportate al tempio le statue delle nove muse e la statua dell'Ercole colla lira di uno scultore greco ignoto, prelevate da Ambracia. Questa serie rappresenta forse proprio quel decantato gruppo di statue. Le rovine del tempio sono state rinvenute a sud-ovest del Circo Flaminio ed a nord-ovest del Portico di Ottavia. Un'iscrizione là rinvenuta, M. FULVIUS M. F. SER. N. NOBILIOR COS. AMBRACIA CEPIT, era forse collocata ai piedi di una delle statue.

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Al D/ di queste monete compare un ritratto differente da quello recato dal denario RRC 410/1 (http://www.lamoneta.it/topic/120411-ercole-musagete/). Gennaro Riccio ricorda che già Bartolomeo Borghesi si pose il problema della sua identificazione; dapprima Borghesi propose Moneta o Mnemosyne, in seguito giunse invece alla conclusione che fosse Apollo, con fattezze femminili, e ne dedusse che la pettinatura fosse allora in voga fra gli uomini greci e che la matassina che copre la basetta fosse una matassa di riccioli. Il ricorso a un'iconografia greca (in monete che, per il resto, presentano tipologie tipicamente latine, come conferma l'accento sulla V, indicativo della forza che il magistrato voleva imprimere al suo cognomen latino) si spiegherebbe come un tributo all'origine ellenica delle statue che si assume raffigurate al R/.
L'attribuzione ad Apollo resta comunque dubbia: Apollo in effetti aveva la prerogativa della corona d'alloro, ma la capigliatura riporta alle tipiche rappresentazione femminili del tempo (come, per esempio, Venere). Anche il particolare sopra la basetta potrebbe essere un gioiello in voga al tempo (a forma di grappolo d'uva), forse applicato ai capelli. Potrebbe in alternativa essere Mnemosine, madre delle Muse. Considerato inoltre che Igino (forse Gaio Giulio Igino, il bibliotecario di Augusto nel tempio di Apollo) afferma che Moneta è la madre delle Muse, questo confermerebbe che in tarda età repubblicana Moneta aveva finito di essere un attributo di Giunone per divenire una divinità a sè, identificata con Mnemosime.

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Calliope - RRC 410/2 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/4

Calliope, "colei che ha una bella voce", musa della poesia epica; fu lei ad ispirare Omero per l'Iliade e l'Odissea. La maggiore delle 9 sorelle, la più saggia e sicura di sè. Generalmente rappresentata con tavolette di cera su cui scrivere, stilo e una corona d'oro in testa. È rappresentata in piedi rivolta verso destra mentre suona una lira posta su di una colonna probabilmente in associazione al figlio Orfeo. Dietro la testa di Apollo è presente una chiave di lira


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Clio - RRC 410/3 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/5

Clio, musa della storia, viene generalmente rappresentata con tromba e pergamena. In Greco il suo nome significa festa, celebrazione. È rappresentata stante verso sinistra con un "volumen" (rotolo di papiro) nella destra e il gomito sinistro appoggiato su di una colonna. Dietro la testa di Apollo è presente un volumen


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Melpomene - RRC 410/4 - hthttp://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/6

Melpomene, inizialmente data come la Musa del canto è successivamente diventata la Musa della Tragedia. Il suo nome difatti deriva dal verbo greco "melpo" "melpomai" che significa celebrare con il canto. E' generalmente rappresentata con maschera del teatro tragico e talvolta tiene nell'altra mano una mazza o un coltello. Porta anche degli stivali tipici del teatro tragico e in testa una corona di cipresso. È rappresentata in piedi verso sinistra, con un coltello al fianco, una mazza nella destra e una maschera nella sinistra. Dietro la testa di Apollo è presente uno scettro (o un pugnale?)


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Euterpe - RRC 410/5 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/7

Euterpe, "colei che rallegra", inizialmente conosciuta come Musa della Musica, più tardi diventerà anche quella della Poesia Lirica. Generalmente rappresentata con un flauto doppio "aulos" oppure con un flauto singolo, molti ritengono che sia proprio lei l'inventrice di questo strumento. È rappresentata rivolta verso destra con in mano un doppio flauto e con il gomito sinistro poggiato su di una colonna; il mento si poggia sulla mano. Dietro la testa di Apollo, due flauti incrociati


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Erato - RRC 410/6 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/8

Erato (che significa "amabile") era la Musa della poesia lirica, d'amore ed erotica. Rappresentata da sempre con una corona di mirto e rose, lira o "khitara", lo strumento musicale di Apollo, in futuro la vedremo anche con un arco, in associazione ad Eros. Nella moneta figura appunto con corona e khitara. Al D/, dietro Apollo, vediamo una rosa


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Tersicore - RRC 410/7 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/9

Tersicore, Musa della Danza, prende il nome dalla parola greca "terpsichorean" che significa "relativo alla danza". Rappresentata generalmente seduta e con una Lira, mentre accompagna le danzatrici, Tersicore è data anche come la madre delle Sirene. Nella moneta è rivolta a destra con una Lira e un plettro. Dietro Apollo, un fiore o una tartaruga.


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Urania - RRC 410/8 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/10

Urania, Musa dell'astronomia e della geometria, porta un nome che sembra significare "Paradiso" o "dal Paradiso". Rappresentata con un globo in braccio, oppure stante vicino ad un globo, mentre è intenta a misurarlo porta con se anche una corona di stelle. Abile a prevedere il futuro tramite le stelle è spesso associata all'"Amore Universale" e allo "Spirito Santo". Nella moneta è rappresentata, difatti, con un globo ai suoi piedi intenta a misurarlo. Dietro Apollo, una stella (sul cui significato, si veda qui ) Al verso è Urania, Musa dell'astronomia; in questa serie simbolo al dritto e Musa al rovescio sono correlati


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Thalia - RRC 410/9 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/11

Thalia, la Musa della Commedia, "la gioiosa". Rappresentata sempre con aria felice, incoronata d'alloro e con in mano una maschera comica; talvolta presenta anche un bastone da pastore come nel caso della moneta: rivolta a sinistra, con il gomito sinistro su di una colonna, bastone da pastore e maschera comica nella destra. Dietro Apollo, un sandalo


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Polimnia - RRC 410/10 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G289/12

Polimnia, l'ultima delle Muse, ha "compiti" maggiori, signora dell'orchestra, dell'eloquenza, dell'agricoltura e talora anche della geometria e della pantomima. Viene sempre rappresentata come una Musa seria e pensierosa, avvolta in un velo e con in testa una corona di perle. Nella moneta è rappresentata molto verosimilmente a diverse statue attribuite alla Dea, rivolta verso di noi e avvolta in una tunica; in testa una corona di perle. Dietro Apollo troviamo la sua corona.


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