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Il legame tra la gens Iulia e Venere era diretto, forte ed incontrovertibile: nulla poteva quindi porsi a contrasto del rapporto tra Giulio Cesare e la sua prediletta dea (che aveva raffigurato sul denario RRC 458/1, http://www.lamoneta.it/topic/100602-denario-di-cesare-con-enea-ed-anchise/).

Nel 46 Caesare conferì piena ufficialità al culto di Venus Genitrix dedicandole un tempio nel forum Iulium, ma era già dal 48 che l'immagine della divinità, fortemente utilizzata in ambito monetale, era divenuta simbolo di Cesare stesso e dei cesariani: Hostilius Saserna (RRC 448/1, http://www.lamoneta.it/topic/107145-denario-di-ostilio-saserna-con-venere/), Aulus Allienus, Cordius Rufus (RRC 463/1 e 3, http://www.lamoneta.it/topic/107146-denarii-di-mn-cordius-rufus-con-venux-genitrix/) e, con queste emissioni, Considius Paetus, ex pompeiano.

Costoro, per Cesare o con Cesare, omaggiarono Venere attraverso numerose emissioni, restituendoci magnifiche ed in alcuni casi inedite immagini della divinità.

Modificato da L. Licinio Lucullo

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