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Colgo l’occasione di questa nuova discussione per annunciare che si sta completando la stampa dell’interessante volume dedicato alla memoria del compianto Roberto Russo di Numismatica Ars Classica.

Questo volume è infatti intitolato “Essays in Honor of Roberto Russo” e raccoglie una serie di articoli scritti in suo onore da vari studiosi, compreso il sottoscritto, che hanno avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzare la sua grande competenza.

Anticipo qui il suo indice:

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Questo volume dovrebbe essere messo in vendita e distribuito dalla NAC verso questa primavera. Particolarmente importanti sono i contributi sulle monete romane repubblicane (la grande passione di Roberto Russo). Ovviamente si riparlerà del volume in appropriata sede delle novità bibliografiche quando sarà resa nota la sua disponibilità.

In questa sede lo spunto è fornito dall’interessante studio di John Morcom, che sta portando avanti l’impegnativa nuova edizione di Historia Numorum dedicata alla Sicilia. Naturalmente ha dovuto esaminare e talvolta correggere le numerose emissioni siciliane. Inutile dire che la sua opera è molto attesa, ma ancora non si sa quando sarà disponibile. In ogni caso sembra sarà più curata dell’edizione di Rutter dedicata all’Italia (che comunque resta molto utile).

Morcom ha fra l’altro esaminato due emissioni d’oro, in passato generalmente attribuite a Panormos, per la presenza del monogramma ∏A.

Quando nel 2002 scrissi la monografia dedicata a Tauromenion, feci le seguenti schede (anche se per la verità avevo alcuni dubbi), attribuendo le due emissioni a Tauromenion (come anche, pedissequamente, il Buceti alcuni anni dopo):

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A causa del particolare peso e in assenza di dati di rinvenimento, avevo ipotizzato una cronologia risalente alla seconda guerra punica.

Invece il Morcom, prendendo spunto anche da un altro esemplare di Campana 19 presente nella collezione Dewing (classificato da Mildenberg e Hurter), contesta la mia attribuzione e sostiene più corretta l’attribuzione a Tarentum.

In particolare il Campana 19 (qui sotto l'immagine da ANS SNG 576, g. 0,54, attribuito a Panormos):

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con peso intorno a 0,53 grammi, sarebbe più esattamente 1/16 di statere tarantino e risalente invece intorno al 280 a.C.

Il Campana 20 (qui sotto l'immagine da ANS SNG 577, g. 0,36, sempre attribuito a Panormos):

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sarebbe piuttosto 1/24 di statere tarentino, sempre del 280 a.C.

In quell’epoca a Tarentum si ebbe una fioritura di vari rari frazionali in oro (H.N. 986-992), alcuni dei quali recano i tipi testa di Atena/Civetta.

Un multiplo, pari a 1/8 di statere (g. 1,07), H.N. 988, è stato recentemente venduto dalla NAC:

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Un altro 1/16 statere di Tarentum, il rarissimo H.N. 991 (sembra un unicum e un po’ malridotto, sempre con testa di Atena/Civetta) è presente su ANS per quella zecca (al n. 1045. g. 0,53):

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Sinceramente l’ipotesi di Morcom sembra più corretta e suggerisco di tenere presenti le due emissioni d’oro con il monogramma ∏A come facenti parte della monetazione di Tarentum (magari da parte di D’Andrea e Tafuri per il prossimo volume dedicato a questa zecca).

Questo particolare monogramma non sembra attestato a Tarentum, che però ha usato alcuni monogrammi (come NK).

Le sorprese non finiscono mai e non ho nulla da obiettare se qualcuno fornisce una ipotesi migliore della mia.

Non so se queste monete d’oro siano mai state rinvenute in Sicilia, ma non credo….

Qualche osservazione?

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Inviato (modificato)

Ringrazio Acraf per averci reso partecipi di queste ultime novità....

Un plauso, come sempre, alla sua professionalità e alla spontaneità con cui, quando l'evoluzione degli studi lo richiede, riesce a sottoporre se stesso ad analisi critica (spirito autocritico)... accogliendo e rispettando i pareri e le osservazioni altrui.... elaborando e diffondendo le nuove conoscenze per il bene della numismatica classica.... virtù, queste, che bisognerebbe possedere e non perdere di vista...

Un caro saluto a tutto il forum, e a tutti gli amatori, esperti e studiosi della numismatica greca!

Giuseppe

Modificato da giuseppep

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