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Il commercio dell'olio a Pescara nel '500


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Simonluca Perfetto, Il commercio dell'olio attraverso la via portuale della Pescara spagnola (1554-1557), Pescara, Fondazione delle Genti d'Abruzzo, 2014.

90 pp. - f.to 17 x 24

Note di Giulio De Collibus

Opera realizzata con il contributo di Cooerativa CAPO - Pianella (www.oliocapo.it)

Abstract

Annose e ricorrenti ricerche tra i documenti dell’Archivo General de Simancas hanno permesso all’autore di scoprire un inedito carteggio, sinora neanche inventariato, sul porto cinquecentesco di Pescara. Contrariamente a quanto sostenuto da numerosi storici ed archeologi che l’hanno registrata come una zona malarica e in decadenza, l’area portuale pescarese è risultata molto viva ed attiva nei commerci. L’autore dunque, dopo aver ricostruito i lineamenti istituzionali delle portulanie regnicole e segnatamente quelli del porto di Pescara, documenta tutto il commercio dell’olio ivi svoltosi nel triennio '1554-1557'. Egli riporta tutti i nomi dei mercanti e dei barcaioli in relazione alla loro provenienza geografica, mettendo a confronto l’attività portuale locale con quella degli altri porti del Regno. Non mancano alcune note sulla caricatoria di Francavilla. Viene altresì documentato l’appalto sull’olio transitante in questi due porti, concesso ai grandi banchieri Lercaro et Spinola, operazione economica che correla il porto di Pescara direttamente agli affari della Corte.

Nota: poco materiale per i Numismatici, soltanto le foto di un ducato e di un carlino battuti a Napoli, aventi il mero scopo di meglio qualificare le unità monetarie con le quali si pagavano i carichi d'olio.

Il valore aggiunto per il numismatico risiede nell'analisi delle istituzioni portuali, le quali, come a breve vedremo in altre pubblicazioni in stampa, hanno un ruolo fondamentale rispetto alla circolazione della moneta.

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Modificato da mero mixtoque imperio
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Grazie per la segnalazione anche se, come da stesso sottolineato, gli aspetti numismatici sono marginali.


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Sicuramente non è una ricerca utile per i meri collezionisti, per i Numismatici che concepiscono la disciplina come frutto di catalogazioni diacroniche, nonché per quanti ritengono la numismatica una semplice disciplina ausiliaria della storia.


Inviato

Simonluca Perfetto, Il commercio dell'olio attraverso la via portuale della Pescara spagnola (1554-1557), Pescara, Fondazione delle Genti d'Abruzzo, 2014.

90 pp. - f.to 17 x 24

Note di Giulio De Collibus

Opera realizzata con il contributo di Cooerativa CAPO - Pianella (www.oliocapo.it)

Abstract

Annose e ricorrenti ricerche tra i documenti dell’Archivo General de Simancas hanno permesso all’autore di scoprire un inedito carteggio, sinora neanche inventariato, sul porto cinquecentesco di Pescara. Contrariamente a quanto sostenuto da numerosi storici ed archeologi che l’hanno registrata come una zona malarica e in decadenza, l’area portuale pescarese è risultata molto viva ed attiva nei commerci. L’autore dunque, dopo aver ricostruito i lineamenti istituzionali delle portulanie regnicole e segnatamente quelli del porto di Pescara, documenta tutto il commercio dell’olio ivi svoltosi nel triennio '1554-1557'. Egli riporta tutti i nomi dei mercanti e dei barcaioli in relazione alla loro provenienza geografica, mettendo a confronto l’attività portuale locale con quella degli altri porti del Regno. Non mancano alcune note sulla caricatoria di Francavilla. Viene altresì documentato l’appalto sull’olio transitante in questi due porti, concesso ai grandi banchieri Lercaro et Spinola, operazione economica che correla il porto di Pescara direttamente agli affari della Corte.

Nota: poco materiale per i Numismatici, soltanto le foto di un ducato e di un carlino battuti a Napoli, aventi il mero scopo di meglio qualificare le unità monetarie con le quali si pagavano i carichi d'olio.

Il valore aggiunto per il numismatico risiede nell'analisi delle istituzioni portuali, le quali, come a breve vedremo in altre pubblicazioni in stampa, hanno un ruolo fondamentale rispetto alla circolazione della moneta.

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Non ho fatto altro che rimarcare quanto affermato da te, senza essere polemico, quindi la precisazione permalosa era fuori luogo. La numismatica è ausiliaria, anzi una preziosa ancella della storia, e ciò non è affermato da un mero collezionista ma uno che ha insegnato storia per 35 anni, anche attraverso le monete.

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Sposto in Storia e Archeologia.


Inviato

Non ho fatto altro che rimarcare quanto affermato da te, senza essere polemico, quindi la precisazione permalosa era fuori luogo. La numismatica è ausiliaria, anzi una preziosa ancella della storia, e ciò non è affermato da un mero collezionista ma uno che ha insegnato storia per 35 anni, anche attraverso le monete.

Guarda che la risposta non è polemica. Ho cercato di definire talune categorie, cioè quelle che considerano la numismatica solo per una parte degli aspetti che occupa.

A mio avviso è riduttivo pure ritenerla "ausiliaria", giacché i manufatti su cui si fonda sono superiori ai documenti cartacei.


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