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Inviato

Parere mio modestissimo, le due monete sopra illustrate ronane non sono in bb ma di alta qualità, poi il loro prezzo vero non lo conosco.

Ritornando al discorso dico solo che la crisi sul regno é dovuta al fatto che il mercato é saturo di tutte quelle monete, ne vengono fuori al giorno come se dalla zecca del tempo!

non noto la stessa cosa per monete di altri periodi e mi riferisco a tutte quelle pre ottocento, secondo me più belle e più intrise di storia e affascinanti, modestissimo parere.

Le monete di oggi sono poco diverse dal 90 percento di quelle del regno.

Saluti

Fofo


Inviato (modificato)

Parere mio modestissimo, le due monete sopra illustrate ronane non sono in bb ma di alta qualità, poi il loro prezzo vero non lo conosco.

Ritornando al discorso dico solo che la crisi sul regno é dovuta al fatto che il mercato é saturo di tutte quelle monete, ne vengono fuori al giorno come se dalla zecca del tempo!

non noto la stessa cosa per monete di altri periodi e mi riferisco a tutte quelle pre ottocento, secondo me più belle e più intrise di storia e affascinanti, modestissimo parere.

Le monete di oggi sono poco diverse dal 90 percento di quelle del regno.

Saluti

Fofo

il BB era riferito al solo Nerone... Il loro prezzo "vero" (a meno che tu non dubiti della casa d'aste) è nelle rispettive pagine (cliccare sul link, prego...)

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

Allora diciamo il diritto del nerone é spl e il rovescio un bb/spl dal cell non vedo quanto le hanno pagate ma se lo dici sarà vero..B-)

Io non colleziono monete romane, però sono affascinanti...

Saluti

Fofo


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Girando per qualche convegno, ho anche io notato una certa fiacca per le monete del regno, che siano esse anche rare. Guaradando però i prezzi d'asta, abbastaza sostenuti, da cui partono le equivalenti monete nelle aste che si terranno nei prossimi giorni, vedo una certa incoerenza con l'attuale stato del mercato,e fatico a capire perchè :unknw:


Inviato

@@PONGOCOINS credo che la spiegazione sia nella qualità , sopratutto nelle monete del regno . La possibilità di trovare le stesse in alta conservazione fa si , che la maggioranza dei collezionisti ( che hanno disponibilità economica , s'intende ) , prediliga monete molto ben conservate e di conseguenza , anche per monete rare ma in bb la richiesta è poca o nulla .

Saluto


Inviato

La mia sensazione, riguarda nello specifico anche le monete di alta consevazione. Per dire ad esempio, anche gli aurei di grande modulo del Regno. Da una parte fanno fatica a trovare un'acquirante anche a prezzi giusti, dall'altra se le strappano di mano...... forse come ho detto sarà solo una mia sensazione :unknw:


Inviato (modificato)

@@PONGOCOINS sicuramente la tua impressione sarà stata dovuta a qualche caso , quindi diciamo è stata in qualche modo suffragata . Una cosa che invece ho visto nelle recenti aste è che , la qualità che viene regolarmente pagata , ha il suo buon riscontro ; di certo e su questo credo che tutti siamo d'accordo , chi ha da spendere cifra a 3 o 4 zeri nella numismatica non ha di certo il problema della crisi .

Saluto

Modificato da ilcollezionista90

Inviato

Sono d'accordo con il pensiero espresso da molti prima di me ma secondo il mio parere non c'è una unica causa ma una serie di concause.

1) in primo luogo questa crisi che perdura ormai da lungo tempo sta facendo in modo che molti collezionisti di vecchia data stiano alienando parti della propria collezione o magari l'intera collezione a causa delle difficoltà economiche. Parlo della già citata classe media che magari poteva permettersi di spendere 1000 o 2000 euro l'anno in monete ed ora le vende perchè non riesce a sbarcare il lunario. D'altronde questo è dimostrato, mi sembra, dal gran numero di aste dell'ultimo periodo. Non frequento il mercato delle aste da molto tempo ma devo dire di non avevo mai visto una tale concentrazione di aste numismatiche: fra marzo e maggio 2 InAsta, 2 Varesi, 1 Montenegro, 1 Negrini, 1 Ranieri, 2 Nomisma.. solo per citare quelle italiane più blasonate.

2) direttamente collegato al punto 1, secondo: chi poteva permettersi di spendere 1000 o 2000 euro l'anno in monete certamente acquistava monete non in alta o altissima conservazione al fine di tappare il maggior numero di buchi. Se tali persone ora stanno dismettendo le proprie collezioni vien da sè che il mercato viene saturato di monete in conservazione medio-bassa.

3) e terzo: meno soldi vuol dire meno acquisti e meno acquisti vuol dire meno beni di lusso in primo luogo. Se devo rinunciare a qualcosa preferisco tagliare il superfluo e le monete non sono certo pane.

In conclusione, da collezionista del Regno quale sono un calo dei prezzi delle monete mi fa senz'altro piacere anche perchè mi permette di acquisire o rimpiazzare pezzi che altrimenti non potrei permettermi ed inoltre perchè così si sgonfia, almeno in parte, quella bolla speculativa che da anni interessa le monete del Regno. Detto ciò reputo che questo trend andrà avanti ancora un paio di anni e poi comincerà l'inversione di tendenza perchè, si sà, il mercato è una ruota: alti e bassi. L'unica incognita è quanto durerà il "basso"!

  • Mi piace 1

Inviato

qu3ll0 sei ottimista. Questa crisi non finisce tra un paio d'anni, come vogliono farci credere. Si tratta di un consolidamento ad un livello più basso delle nostre ricchezze. Temo che le vacche grasse dei tempi d'oro (anni 80 e 90, fino a quando è arrivato l'euro ad ucciderci) non le vedremo mai più. Il che significa grossa crisi per la numismatica. Se il numero dei collezionisti diminuisce (come sta accadendo) il valore delle nostre collezioni si abbassa notevolmente.

  • Mi piace 2

Inviato (modificato)

qu3ll0 sei ottimista. Questa crisi non finisce tra un paio d'anni, come vogliono farci credere. Si tratta di un consolidamento ad un livello più basso delle nostre ricchezze. Temo che le vacche grasse dei tempi d'oro (anni 80 e 90, fino a quando è arrivato l'euro ad ucciderci) non le vedremo mai più. Il che significa grossa crisi per la numismatica. Se il numero dei collezionisti diminuisce (come sta accadendo) il valore delle nostre collezioni si abbassa notevolmente.

Ciao Caius,

ma collezioni anche monete del Regno e preunitarie? (solo per curiosità)

o ti riferisci al mercato nella sua interezza (quindi anche greche e romane)?

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato (modificato)

qu3ll0 sei ottimista. Questa crisi non finisce tra un paio d'anni, come vogliono farci credere. Si tratta di un consolidamento ad un livello più basso delle nostre ricchezze. Temo che le vacche grasse dei tempi d'oro (anni 80 e 90, fino a quando è arrivato l'euro ad ucciderci) non le vedremo mai più. Il che significa grossa crisi per la numismatica. Se il numero dei collezionisti diminuisce (come sta accadendo) il valore delle nostre collezioni si abbassa notevolmente.

però la crisi non è arrivata con l'euro... almeno da quanto ho percepito io; fino al 2006/2008 tutto filava tranquillamente... e anche il mercato numismatico interno non mi pare se la passasse male.

In generale, alzando lo sguardo oltre le monete, oggi si vedono ovunque negozi che chiudono, locali lasciati sfitti e che faticano a trovare un nuovo inquilino... Se nel 2006 (non nel 1996) un locale era fittato, per esempio, a 1000 euro oggi fatica a trovare locazione a 600... (ho in mente esempi concreti)

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

Mi riferisco al mercato italiano nella sua interezza. Per le classiche è diverso perché si vendono in tutto il mondo.


Inviato

A mio modesto avviso ha ragione caius a definire questa non come una crisi congiunturale ma come un ridimensionamento epocale delle ricchezze occidentali, a favore di quelle orientali, nella geografia economica del mondo.

Ne consegue che l'impatto sul valore delle monete, in generale, e' effettivamente, sempre nella mia personalissima sensibilità, poco prevedibile.

Non trascurerei tuttavia il passato: nel lungo termine (10-15 anni e oltre) il prezzo delle monete e' SEMPRE aumentato, da secoli.

Come ho già detto in altri post, temo l'allargarsi della forbice tra le monete auree, di grande rarità e qualità, rispetto a tutte le altre.


Inviato

E se quella numismatica, oltre che economica, fosse un crisi culturale?Nel senso che il ricambio di collezionisti non c'è perché semplicemente é sceso il livello di interesse storico/umanistico?

Lo vediamo qui sul forum quando gli utenti vogliono conoscere il "valore" delle monete lasciate dal nonno e spesso ne restano delusi, oppure si deduce dai discorsi dei genitori degli adolescenti sull'"utilità" dello studio della storia o del latino alle scuole superiori.

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Inviato

E se quella numismatica, oltre che economica, fosse un crisi culturale?Nel senso che il ricambio di collezionisti non c'è perché semplicemente é sceso il livello di interesse storico/umanistico?

Lo vediamo qui sul forum quando gli utenti vogliono conoscere il "valore" delle monete lasciate dal nonno e spesso ne restano delusi, oppure si deduce dai discorsi dei genitori degli adolescenti sull'"utilità" dello studio della storia o del latino alle scuole superiori.

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ciao

A questo non credo :) anzi, non voglio credere.

La numismatica, come molte altre forme di collezionismo storico culturale e', secondo me, generazionale. A volte va' piu' di moda ed a volte meno.

Siamo stati in 17 a scrivere un testo per poter partecipare al concorso ''Nascita di una passione'' e, molti altri avrebbero potuto farlo ma non l'han potuto fare per tempo, voglia o altro.

Ai convegni vedo molti ragazzi che si riavvicinano alla numismatica, sono, quindi, profondamente fiducioso :)

Questo e' un mondo che non credevo esistesse, appena ci entri, anche solo con un piedino, trovi gente veramente interessata ad aiutarti e a farti sempre un sorriso, spingerti e sostenerti.

Ripeto, del tutto interessata e felice di farlo. E' un qualcosa, fra l'altro, di contagioso che ti mettono a dosso.

Io stesso ho iniziato a regalare monete doppioni in giro, e ne sono altamente felice. Ritrovo forse una parte del piacere che provano gli altri a dare una mano a me.

Queste, secondo me, sono cose che si moltiplicano perche' talmente rare e belle che e' difficile starne lontane.

No no, alla crisi numismatica credo poco :) ho molta fiducia nel futuro. Sara' una ''crisi del bb o dello spl'' anziche' del ''fdc''' ma la numismatica non ha crisi.

re


Inviato

Io penso che la crisi riguardi le monete comuni e sopratutto in media bassa conservazione. Crisi dovuta ad una generale mancanza di soldi e a una diminuzione di collezionisti.

Per le monete rare e sopratutto in oro il discorso è diverso. Quando acquisto un 80 lire di carlo felice anche bb acquisto sia un pezzo di storia ma faccio anche un investimento. Quindi questa moneta sarà legata a due variabili, quella numismatica (che incide relativamente poco visto la conservazione, ma se fosse spl, qfdc, fdc il discorso sarebbe diverso) e il prezzo dell'oro (che in caso di una moneta in bassa conservazione incide molto).

Quando acquisto monete importanti, ad es., senza andare nelle rarità più assolute, un 100 lire 1903 o 1905 aquila sto comprando una moneta il cui valore è riconosciuto anche all'estero pertanto se il mercato italiano è depresso sono sicuro che in un'asta da rauch un compratore si trovi senza particolari problemi.

Quindi io dividerei la situazione in tre aspetti:

1. monete comuni in crisi per mancanza di liquidità. Mercato che si concentra su alte conservazioni

2. monete con contenuto in oro e un pò di valore numimsatico che tengono e possono incrementare di valore o meno in funzione dell'oro

3. massimali visti come bene rifugio/investimento vendibili anche all'estero che non soffrono particolarmente (al momento) la crisi


Inviato

Le logiche del mercato a volte sono anche difficili da capire, certamente il momento porta ad essere oculati, attenti, a rinviare a tempi migliori, anche se l'interesse in generale comunque permane per me.

Monete importanti, rare, con pedigree si muovono comunque, nelle aste anche italiche comunque l'interesse permane, nell'ultima Crippa ho visto sfide da OK. CORRAL, quindi su certe monete non mancano i grandi collezionisti, anzi ....

Giustamente la moneta comune perde appeal in una situazione così, non è la moneta da investimento, la trovi comunque.....ma....a volte anche questo non è detto, scrivevo prima nella discussione ritengo la più letta del forum con alle porte 100.000 letture, quella sui denari di Lucca un record direi, e citando questo caso, ricordavo quando questi denaretti costavano qualche anno fa qualche euro e magari te li davano come sconto per una moneta importante.

Guardavo alcuni listini e li vedo ora a 80/90 Euro quelli discreti ovviamente e allora mi ponevo questa domando dopo cinque anni di discussione, tanti appassionati, così tante letture, o lo svilito denaro di Lucca è diventato di moda o tutti i commercianti leggono lamoneta e a volte poi capiamo come le logiche di mercato sono dettate poi da tanti fattori.....magari, anzi togliamo anche il magari, a volte siamo noi stessi con certe discussioni a creare e fare comunicazione su certe tipologie, per fortuna aggiungo che qualche volta si riesce, una moneta che non va in asta, che non attira il grande collezionismo, che non è da investimento, che è svilita, se fai capire quanto intrigante e affascinante sia....poi gli appassionati li trova eccome e che il denaro di Lucca su un forum sia il più letto secondo me è una " notizia ", positiva ovviamente.


Inviato

Ho letto questa discussione con molto interesse.

Girando un pò per convegni si nota sempre più spesso che l'affluenza cala, se prima un ricco convegno era animato fino a quasi alla chiusura, oggi alle tre del pomeriggio non c'è quasi più nessuno.

Lo abbiamo visto anche recentemente a Bologna.

I soldi in tasca ai collezionisti sono sempre meno, chi prima poteva prendere 4 belle monete l'anno, oggi fa fatica a portarne a casa due.

Il crollo dei prezzi su tante monete, mi riferisco alla monetazione di Vittorio Emanuele III e in particolare alle emissioni in oro, è stato determinato da una forte immissione sul mercato di centinaia di pezzi tutti insieme.

I nominali in argento, quelli più facilmente reperibili, Cappelloni e Littori, serie Aquila Sabauda da due lire sono in crollo da oltre due anni.

I prezzi che trovate ai convegni oggi, sono la metà di quelli che trovavate tre anni fa.

Non prenderei per buono i realizzi delle aste, per una qualche ragione, spesso sono fuorvianti e ci portano fuori strada.

Non darei neanche molto peso ai cataloghi.

Il polso della situazione lo si vede tra gli addetti ai lavori, i prezzi che girano tra di loro.

Un discorso a parte lo si deve fare per le conservazioni molto elevate ed eccezionali.

Tutti i nominali in conservazione eccezionale non hanno una logica ben definita. Il collezionista è disposto per avere i pezzi super a pagare cifre che non hanno riferimento nei cataloghi.

Questo genere di collezionisti non temono e non sentono crisi.

  • Mi piace 3

Inviato

Una domanda che mi pongo, è chi possono essere quei soggetti che hanno messo sul mercato tanti aurei di Vittorio III. Vedo ultimamente che vi sono anche diversi 100 lire del 1903 e del 1905 in vendita, ed anche in ottimo stato di conservazione. Mi riesce quindi difficile pensare che siano solo collezionisti che abbiano bisogno di realizzare!


Inviato

tutte le monete, prima o poi, ritornano sul mercato, è sempre stato così e sempre lo sarà, è la vita.

Concordo con ciò che ha scritto l' amico Renato

Awards

Inviato

L'amico che sopra ha scritto che prevede che fra circa due anni si riprenderà per me è molto ottimista e a mio parere anche fuori dalla realtà,questa crisi economica globale non è ancora giunta al fondo e la ripresa quando ci sarà averà in modo molto lento e ci vorranno molti anni se non decenni,per quello che riguarda la numismatica penso che sarà un po' lo specchio di quello che ho scritto prima con una differenza negativa a breve termine,cioè quella parte di mercato numismatico fatto dagli investitori si ridurrà notevolmente o quasi si azzererà con un ulteriore calo del valore delle monete,sperò di avere idee pessimiste e sbagliate ma sarà il tempo che ci dimostrerà la ragione dove si trova

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Inviato

Io la penso in maniera esattamente opposta. Purtroppo sarà il medio e piccolo collezionista che dovrà, suo malgrado, accantonare la sua passione causa mancanza di liquidità. L'investitore, al contrario, continuerà a ricercare i pezzi di grande prestigio, causandone l'inevitabile apprezzamento. È già così peraltro. Guardate i realizzi degli esemplari importanti da Ranieri e Varesi e aspettate quelli di Nomisma. Inoltre che le aste non facciano del tutto testo lo trovo riduttivo e sostanzialmente non corretto

  • Mi piace 1

Inviato

E se quella numismatica, oltre che economica, fosse un crisi culturale?Nel senso che il ricambio di collezionisti non c'è perché semplicemente é sceso il livello di interesse storico/umanistico?

Lo vediamo qui sul forum quando gli utenti vogliono conoscere il "valore" delle monete lasciate dal nonno e spesso ne restano delusi, oppure si deduce dai discorsi dei genitori degli adolescenti sull'"utilità" dello studio della storia o del latino alle scuole superiori.

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penso che la verità sia in mezzo..

se non avrò più un lavoro o sarò in cassa intergrazione non potrò permettermi di collezionare nemmeno i due euro commemorativi!

come me ce ne saranno tanti altri.. faccio parte della schiera di "collezionista medio" ma che cmq i convegni li bazzica spesso.

è altrettanto vero che le persone della mia età (27) o i ragazzi più giovani pensano più che altro al cellulare dell'ultima generazione.

come mai i negozi dei centri commerciali chiudono e gli unici pieni sono quelli della vodafone tim e wind?

come è possibile che quando esce il nuovo iphone ci siano delle code che cominciano il giorno prima!? come diavolo è possibile che per strada vedo solo audi golf o dei suv.

forse è crisi sia economica che culturale basta cmq vedere cosa è successo ieri sera per la finale di coppa italia..


Inviato

penso che la verità sia in mezzo..

se non avrò più un lavoro o sarò in cassa intergrazione non potrò permettermi di collezionare nemmeno i due euro commemorativi!

come me ce ne saranno tanti altri.. faccio parte della schiera di "collezionista medio" ma che cmq i convegni li bazzica spesso.

è altrettanto vero che le persone della mia età (27) o i ragazzi più giovani pensano più che altro al cellulare dell'ultima generazione.

come mai i negozi dei centri commerciali chiudono e gli unici pieni sono quelli della vodafone tim e wind?

come è possibile che quando esce il nuovo iphone ci siano delle code che cominciano il giorno prima!? come diavolo è possibile che per strada vedo solo audi golf o dei suv.

forse è crisi sia economica che culturale basta cmq vedere cosa è successo ieri sera per la finale di coppa italia..

Stenderei un velo pietoso su quello che é accaduto ieri....che é comunque testimonianza di profonda crisi culturale.

Penso che un collezionista vero difficilmente svenderebbe tutto se non in caso di estrema necessità, soprattutto se il ricavato fosse economicamente ridicolo.

Poi hai ragione...in mancanza di lavoro saremmo costretti comunque a smettere:mellow:

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

qu3ll0 sei ottimista. Questa crisi non finisce tra un paio d'anni, come vogliono farci credere. Si tratta di un consolidamento ad un livello più basso delle nostre ricchezze. Temo che le vacche grasse dei tempi d'oro (anni 80 e 90, fino a quando è arrivato l'euro ad ucciderci) non le vedremo mai più. Il che significa grossa crisi per la numismatica. Se il numero dei collezionisti diminuisce (come sta accadendo) il valore delle nostre collezioni si abbassa notevolmente.

In realtà credo che vogliano farci credere che la crisi è già finita... non si parla altro che di ripresa, PIL in salita, aziende che tornano a produrre e ad assumere, la settimana scorsa al tgr hanno detto addirittura che è l'inflazione è tornata a crescere.

In realtà sappiamo bene che non è così, lo vediamo nella vita di tutti i giorni.

So che la mia stima di due anni per vedere la fine del tunnel potrebbe essere ottimistica ma 1) è una stima e 2) ho detto che secondo me "fra un paio di anni e poi comincerà l'inversione di tendenza" che non significa che di colpo torneremo nel 1990 ma che forse si comincerà a vedere un po' di luce.

Secondo me chi ora dispone di capitali dovrebbe investirli (ovviamente in parte e diversificando) proprio in vista di una possibile ripresa entro qualche anno.

Io, nel mio piccolo, lo sto facendo e spero che mi vada bene ma ovviamente, un investimento è un investimento e come tale può andare bene o male.

Mi ricordo che nel 2004 volevo investire qualcosa in oro acquistando marenghi e sterline. Ebbene aspettai, aspettai e poi non ne feci più nulla perchè i prezzi iniziarono a crescere in modo sproporzionato. Ebbene nel 2004 l'oro viaggiava sui 10k €/Kg, nel 2012 era oltre 40k €/Kg. Ancora mi mangio i gomiti...


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