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Inviato

Buongiorno @@Sam , scusa se ti do del tu , ma forse data la mia eta' , potrai acconsentire ; forse con te riesco ad esprimere il mio pensiero . Come saprai i falsi in numismatica , come anche in altre forme dell' Arte antica e moderna , sono sempre esistiti : in antichita' , in epoche recenti , ai nostri giorni e forse esisteranno anche in futuro se qualcuno in Alto non interverra' definitivamente a debellare questo sporco mercato , certo non possiamo farlo noi , se non denunciarlo ; quindi reputo assurdo che qualcuno del Forum possa insultare altri utenti per questi motivi . Circa l'apertura del Post , ho solo giustificato il bulgaro per il motivo che le monete da lui messe in vendita riportano la dicitura "non sono monete antiche" , ora non voglio fare il processo alle intenzioni come invece fa qualcuno , perché in questo caso non vedo truffa né inganno e' scritto che non sono autentiche , quindi chi le compra , sa cosa compra , e' solo una riproduzione di moneta antica , come tante che si vendono anche nei nostri Musei e che non portano nessuna stampa impressa , se non il titolo "riproduzione" , sta poi a chi la compra non specularci sopra ; anche io ho un paio di belle riproduzioni comprate consapevolmente come tali , perché ben fatte , ma le tengo come "copie" di monete che in originale non mi potrei mai permettere avere , non c'e' nulla di male basta sapere cosa si ha e non immaginare cosa se ne potrebbe fare , in genere questi cattivi pensieri risiedono in chi e' malpensante . Discorso completamente diverso e' invece chi vende monete false , come autentiche , questa si che e' una truffa e va punita severamente penalmente . Spero di essermi spiegato senza ricorrere a tanti.......puntini ricorrenti , come usa qualcuno con scarsa personalita' . Volevo chiudere gia' da prima il mio intervento , ma dato che mi hai chiamato in causa , ti ho risposto per educazione , ciao .

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Inviato

...continuo a "bacare" se cuccuzzi tutte le mele scalfendo le sentenze...o ho capito male?

Hai sbagliato persona credo...

Comunque,il consiglio che mi viene da dire a chiunque è di lasciar perdere i ciarlatani in giro per il web...ci sono le aste, sono sicure e divertenti.

Riguardo al consiglio , approvo incondizionatamente....lo dico da tanto e attirandomi le ire di parecchi che il mercato delle monete non dovrebbe essere aperto a chiunque si improvvisi venditore, anche e soprattutto a tutela dei compratori meno esperti.

Quanto alle mele, le hai citate te, mica io....perché avrei sbagliato persona?


Inviato

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benedetto3183 (3)

100% Feedback positivo

Ne ha già fatte 3 di vendite, la prossima spero la faccia al questore!

https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/

L'hai denunciato te o i compratori?

Tornando alla risposta precedente, in effetti ho mischiato le risposte a due membri tu e Legio......la rampogna era per lui e le mele per te.:)


Inviato (modificato)

Buongiorno @@Sam , scusa se ti do del tu , ma forse data la mia eta' , potrai acconsentire ; forse con te riesco ad esprimere il mio pensiero . Come saprai i falsi in numismatica , come anche in altre forme dell' Arte antica e moderna , sono sempre esistiti : in antichita' , in epoche recenti , ai nostri giorni e forse esisteranno anche in futuro se qualcuno in Alto non interverra' definitivamente a debellare questo sporco mercato , certo non possiamo farlo noi , se non denunciarlo ; quindi reputo assurdo che qualcuno del Forum possa insultare altri utenti per questi motivi . Circa l'apertura del Post , ho solo giustificato il bulgaro per il motivo che le monete da lui messe in vendita riportano la dicitura "non sono monete antiche" , ora non voglio fare il processo alle intenzioni come invece fa qualcuno , perché in questo caso non vedo truffa né inganno e' scritto che non sono autentiche , quindi chi le compra , sa cosa compra , e' solo una riproduzione di moneta antica , come tante che si vendono anche nei nostri Musei e che non portano nessuna stampa impressa , se non il titolo "riproduzione" , sta poi a chi la compra non specularci sopra ; anche io ho un paio di belle riproduzioni comprate consapevolmente come tali , perché ben fatte , ma le tengo come "copie" di monete che in originale non mi potrei mai permettere avere , non c'e' nulla di male basta sapere cosa si ha e non immaginare cosa se ne potrebbe fare , in genere questi cattivi pensieri risiedono in chi e' malpensante . Discorso completamente diverso e' invece chi vende monete false , come autentiche , questa si che e' una truffa e va punita severamente penalmente . Spero di essermi spiegato senza ricorrere a tanti.......puntini ricorrenti , come usa qualcuno con scarsa personalita' . Volevo chiudere gia' da prima il mio intervento , ma dato che mi hai chiamato in causa , ti ho risposto per educazione , ciao .

Tu le tieni per te........anche senza che ci sia l'impossibilità tecnica per venderle dovuta a simboli di riconoscimento.......magari, anzi....senza magari....per tanti altri con un livello morale un po' più basso, la questione non è altrettanto ovvia.......quindi, per evitare , o almeno limitare, certi comportamenti ....deleteri ....direi che una marcatura obbligatoria a monte delle riproduzioni realizzate come tali e come tali commercializzate, sarebbe d'uopo.......per chi le commercia senza secondi scopi non cambia nulla, così come per chi le compra consapevolmente...a meno che, invece, non diano fastidio proprio a chi dichiara di averle comprate consapevolmente e di farne uso consapevole.....visto che gli renderebbe difficile cambiare idea.....

Sai, per parafrasare un grande, a pensare male si fa peccato, ma di solito ci si azzecca....quindi chi è così manifestamente contrario alla marcatura, fa venire in mente che lo faccia per suo tornaconto......pensa un po'.....

P.s. Bastano i puntini o ne vuoi ancora, caro il mio giudice di personalità ?

Ari P.s. Se invece di chiudere dopo il primo intervento e relative risposte ricevute , non cominciavi proprio era ancora meglio.....

Modificato da numizmo
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Inviato

concordo con chi mi ha preceduto; che un pezzo sia falso non lo dovrebbe dire solo chi li vende, ma è fondamentale che sia riportato sullo stesso pezzo (e come sapete, sono anni, che sostengo che anche monete ritirate dalle vendite importanti, perchè false, dovrebbero essere marcate indelebilmente. Assistiamo spesso a pezzi che continuano a peregrinare nel mercato ...pericilosi o non, e questo inizia ad essere intollerabile).

La scuola bulgara insegna........

skuby


Inviato

Purtroppo in una discussione del forum capita spesso di semplificare troppo l'argomento e che in fondo quasi tutti gli utenti che hanno espresso la loro opinione hanno un fondo di ragione.

Il vero nocciolo della questione, molto vecchia, è quello della riproduzione di una moneta antica e della sua commercializzazione.

Nessuno può vietare, in teoria, che qualcuno voglia riprodurre una moneta antica, anche rarissima, e di venderla come copia (e non come un falso spacciato per moneta autentica, che è tutto un altro paio di maniche), purché sia riconoscibile appunto come copia.

E qui casca l'asino.

Con quali criteri puoi definire come una "copia moderna" facilmente distinguibile da una moneta originale?

Il problema non è solo morale, ma pratico e anche con una rilevanza giudiziaria. Io posso creare e vendere una moneta come copia (come ha fatto questo bulgaro) e il prezzo può anche essere stabilito dal mercato, a valori contenuti, anche se esiste sempre il rischio che ci possa essere qualche speculazione (ad esempio già una cifra di 100 - 200 euro per una modesta copia diventa esagerata e a scapito del compratore). Ma la copia deve essere SEMPRE riconoscibile e non basta che sia necessaria l'esperienza di un buon collezionista per riconoscerla.

Prendiamo l'esempio del denario di Labieno, in vendita come copia a circa 50 euro (quando il denario autentico vale svariate migliaia di euro). E' in argento e del peso simili alla moneta autentica (non come i famigerati gettoni di Plasmon, abbsatanza ridicoli ma che continuano a confondere chi ignora la materia e che continua a scrivere al forum, magari nella segreta speranza di avere un tesoro nel cassetto del nonno). Solo i dettagli stilistici permettono di riconoscerlo come una banale copia, ma serve appunto un esperto.

Il venditore è garantito dal fatto che vende una copia dichiarandola come tale, e quindi l'acquirente ne è consapevole e sono cazzi suoi se vuole spendere 50 euro per avere un ogegtto di NESSUN valore commerciale.

Ma è intuibile che restiamo fuori dai canoni della seria numismatica e mi lasciate dire che simili monete non servono a niente, nemmeno per riempire eventuali lacune della propria collezione, stante la nota difficoltà di reperire un pezzo originale.

Qui c'è un messaggio errato per la numismatica.

Ma resta il problema che questa copia, una volta venduta e conservata dal collezionista che l'ha voluta, resta in circolazione ed esiste troppo facilmente il rischio o la tentazione di carpire la buona fede di un altro collezionista, magari più provveduto…..

Al limite si speculerà con poche decine di euro, ma siamo completamente fuori dalla serietà.

Quindi resta il problema su cosa fare di queste "copie", che stanno sempre più infestando e disturbando il collezionismo privato,a anche col rischio di fare disamorare un genuino collezionista che voglia capire le sue monete.

L'unico modo è di marchiare in modo sufficientemente indelebile, a scanso di equivoci.

Ecco perché, pur riconoscendo che ci sarà sempre chi voglia riprodurre le monete, non posso nutrire alcuna stima per questi personaggi, anche quando agiscono legalmente e alla luce del sole.

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Inviato (modificato)

Buongiorno @@Sam , scusa se ti do del tu , ma forse data la mia eta' , potrai acconsentire ; forse con te riesco ad esprimere il mio pensiero . Come saprai i falsi in numismatica , come anche in altre forme dell' Arte antica e moderna , sono sempre esistiti : in antichita' , in epoche recenti , ai nostri giorni e forse esisteranno anche in futuro se qualcuno in Alto non interverra' definitivamente a debellare questo sporco mercato , certo non possiamo farlo noi , se non denunciarlo ; quindi reputo assurdo che qualcuno del Forum possa insultare altri utenti per questi motivi . Circa l'apertura del Post , ho solo giustificato il bulgaro per il motivo che le monete da lui messe in vendita riportano la dicitura "non sono monete antiche" , ora non voglio fare il processo alle intenzioni come invece fa qualcuno , perché in questo caso non vedo truffa né inganno e' scritto che non sono autentiche , quindi chi le compra , sa cosa compra , e' solo una riproduzione di moneta antica , come tante che si vendono anche nei nostri Musei e che non portano nessuna stampa impressa , se non il titolo "riproduzione" , sta poi a chi la compra non specularci sopra ; anche io ho un paio di belle riproduzioni comprate consapevolmente come tali , perché ben fatte , ma le tengo come "copie" di monete che in originale non mi potrei mai permettere avere , non c'e' nulla di male basta sapere cosa si ha e non immaginare cosa se ne potrebbe fare , in genere questi cattivi pensieri risiedono in chi e' malpensante . Discorso completamente diverso e' invece chi vende monete false , come autentiche , questa si che e' una truffa e va punita severamente penalmente . Spero di essermi spiegato senza ricorrere a tanti.......puntini ricorrenti , come usa qualcuno con scarsa personalita' . Volevo chiudere gia' da prima il mio intervento , ma dato che mi hai chiamato in causa , ti ho risposto per educazione , ciao .

sono io quello dei puntini.....meno male che ti sei lamentato dell'altrui linguaggio poco ubano,secondo me ti stai incartando da solo in questa discussione.

fai tranquillamente nomi e cognomi visto ,tra l'altro ,che non ho nessun problema a renderlo pubblico....da dove evinceresti la mia scarsa personalita'?

.....ho 43 anni non so quanti ne hai te.....ma non mi interessa.non e' certo l'eta a fare di una persona un vero uomo.

nella mia vita ho conosciuto splendidi ventenni e ottusi sessantenni....non mi hai convinto.

sono curioso,vediamo come sei arrivato alle tue certezze.................................................................................................. :mega_shok:

ribadisco,pensa bene a quello che scrivi che ti stai incartando da solo. :pardon:

Modificato da franco obetto
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Inviato (modificato)

Carissimi

Inviterei tutti quanti a calmarsi, pena la chiusura della discussione, che temo arriverà comunque, dati i notevoli precedenti su questo Forum ( e non sempre gli si può dar torto...)

Detto questo, inviterei a leggere l' art.178 del nostro codice Urbani per vedere che nel nostro ordinamento esistono già delle disposizioni piuttosto chiare:

Articolo 178.
(Contraffazione di opere d’arte)

1. E’ punito con la reclusione da tre mesi fino a quattro anni e con la multa da euro 103 a euro 3.099:
a) chiunque, al fine di trarne profitto, contraffà, altera o riproduce un’opera di pittura, scultura o grafica, ovvero un oggetto di antichità o di interesse storico od archeologico;
b) chiunque, anche senza aver concorso nella contraffazione, alterazione o riproduzione, pone in commercio, o detiene per farne commercio, o introduce a questo fine nel territorio dello Stato, o comunque pone in circolazione, come autentici, esemplari contraffatti, alterati o riprodotti di opere di pittura, scultura, grafica o di oggetti di antichità, o di oggetti di interesse storico od archeologico;
c) chiunque, conoscendone la falsità, autentica opere od oggetti, indicati alle lettere a) e b), contraffatti, alterati o riprodotti;

d) chiunque mediante altre dichiarazioni, perizie, pubblicazioni, apposizione di timbri od etichette o con qualsiasi altro mezzo accredita o contribuisce ad accreditare, conoscendone la falsità, come autentici opere od oggetti indicati alle lettere a) e b) contraffatti, alterati o riprodotti.
2. Se i fatti sono commessi nell’esercizio di un’attività commerciale la pena è aumentata e alla sentenza di condanna consegue l’interdizione a norma dell’Articolo 30 del codice penale.
3. La sentenza di condanna per i reati previsti dal comma 1 è pubblicata su tre quotidiani con diffusione nazionale designati dal giudice ed editi in tre diverse località. Si applica l’Articolo 36, comma 3, del codice penale.
4. E’ sempre ordinata la confisca degli esemplari contraffatti, alterati o riprodotti delle opere o degli oggetti indicati nel comma 1, salvo che si tratti di cose appartenenti a persone estranee al reato. Delle cose confiscate è vietata, senza limiti di tempo, la vendita nelle aste dei corpi di reato.

Visto questo sembrerebbe abbastanza semplice...ma... eh sì... c'è l'art.179 che recita:

Articolo 179.
(Casi di non punibilità)

1. Le disposizioni dell’Articolo 178 non si applicano a chi riproduce, detiene, pone in vendita o altrimenti diffonde copie di opere di pittura, di scultura o di grafica, ovvero copie od imitazioni di oggetti di antichità o di interesse storico od archeologico, dichiarate espressamente non autentiche all’atto della esposizione o della vendita, mediante annotazione scritta sull’opera o sull’oggetto o, quando ciò non sia possibile per la natura o le dimensioni della copia o dell’imitazione, mediante dichiarazione rilasciata all’atto della esposizione o della vendita. Non si applicano del pari ai restauri artistici che non abbiano ricostruito in modo determinante l’opera originale.

Dunque se avrete la calma e la tranquillità di leggere quanto sopra, avrete i mezzi per giudicare se il venditore in questione è in regola per poter vendere in Italia ad italiani o meno

A scanso di equivoci vi preannuncio che norme simili esistono anche in parecchi altri ordianamenti europei...

A Voi la parola, con calma e serenità.

Cordialmente,

Enrico

P.S. Esistono anche un bel po' di sentenze della Cassazione e commentari di magistrati e avvocati con i

contro...fiocchi :D ma per adesso non vorrei appesantire troppo.

P.P.S. per alleggerire lo scontro vi inviterei a visionare/leggere quanto segue:

[/video] Modificato da vitellio
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Inviato (modificato)

Carissimi

giusto per maggior sconforto e confusione vi posto alcune foto:

La prima coppia di foto si riferiscono a dritto e rovescio di una moneta in vendita presso lo stesso venditore in questione (Kalantik) per 49,99 (prezzo alto per una modesta realizzazione <_<)

La seconda moneta è invece stata venduta da Kunker nel 2007 con base di partenza a 400 e aggiudicazione a 1000 euro... :blink: :blink:

Sono ovviamente false entrambe le monete, e per me non costituiscono un problema in quanto conosco bene la monetazione di riferimento, ma a quanto vedo può non essere chiaro per molti...

Che dire? :cray:

Cordialmente,

Enrico

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Modificato da vitellio

Inviato

Ciao @@vitellio , sono più o meno come le monete , seppur di rappresentazione diversa , che vengono comunemente vendute anche nelle librerie interne dei Musei , come riproduzioni , ma qui siamo dentro un Ente Pubblico , se sono vendute come tali , riproduzione , non ci vedo nulla di male , come giustamente hai fatto notare nel tuo articolo di legge 179 , spero che anche altri utenti sappiano leggerlo .


Inviato

Grazie...esempio quanto mai chiarificatore...come al solito vale più una immagine che mille parole...vediamo se ora il concetto è abbastanza chiaro...per tutti.


Inviato (modificato)
Legio II Italica, il 02 Mar 2014 - 19:35, ha scritto:Legio II Italica, il 02 Mar 2014 - 19:35, ha scritto:

Ciao @@vitellio , sono più o meno come le monete , seppur di rappresentazione diversa , che vengono comunemente vendute anche nelle librerie interne dei Musei , come riproduzioni , ma qui siamo dentro un Ente Pubblico , se sono vendute come tali , riproduzione , non ci vedo nulla di male , come giustamente hai fatto notare nel tuo articolo di legge 179 , spero che anche altri utenti sappiano leggerlo .

Caro @@Legio II Italica

purtroppo qualcosa di male ci sarebbe:

l'art.179 prevede espressamente che le copie siano "dichiarate espressamente non autentiche all’atto della esposizione o della vendita, mediante annotazione scritta sull’opera o sull’oggetto" cosa che in questo caso non mi sembra sia avvenuta. Credo infatti che una scritta con punzone sulla moneta dovrebbe essere posta e poteva starci (almeno in Italia e altre Nazioni).

Inoltre, attenzione, nel 179 si parla di " chi riproduce" e "copie", dunque di imitazioni/riproduzioni oppure di copie e non di cose contraffatte o alterate, proprio perché queste hanno in sé gli artifizi del falso, ricadendo in questo caso nel art. 178 (quindi penale).

Come puoi ben vedere nell'esempio successivo che ho postato, una di queste monete è passata per buona, presso una casa d'aste primaria, denunciando così la qualità di contraffazione e non più di copia.

Ribadisco che la legge impone anche il requisito formale dell'espressa non autenticità dell'oggetto, con precise modalità che non sono rimesse alla discrezione del produttore e del venditore ( sull'oggetto).

Come ben dice Pioletti ( magistrato garantista di cassazione Penale tra i più rinomati in ambito dei beni culturali):

"Naturalmente queste cautele presuppongono l'astratta confondibilità della copia o dell'imitazione con l'opera o l'oggetto autentici. Ciò non avviene per le comuni riproduzioni commerciali, che si acquistano negli ingressi dei musei, che decorano le pareti di comuni uffici aperti al pubblico, che sono di diffuso e ordinario commercio e per le quali non è neanche ipotizzabile un obbligo di dichiarazione di non autenticità."

Confondibilità che, al contrario, in questo caso è ben evidente ( vedi esempio Kunker).

Cordialmente,

Enrico

P.S. Se Michele (@@bizerba62 ) volesse dare un suo parere, credo che sarebbe interessante per molti.

Modificato da vitellio
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Inviato

Bene, pertanto mi sembra evidente che le "copie" debbano essere marcate come tali......punto!.

Skuby

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Inviato

Mi pongo a questo punto una domanda. Se in una vendita con asta, qualora venga accertato un esemplare contraffatto, oltre al ritiro del pezzo, chi dovrebbe occuparsi della operazione "R"?

Grazie

Skuby


Inviato
skubydu, il 02 Mar 2014 - 20:37, ha scritto:

Mi pongo a questo punto una domanda. Se in una vendita con asta, qualora venga accertato un esemplare contraffatto, oltre al ritiro del pezzo, chi dovrebbe occuparsi della operazione "R"?

Grazie

Skuby

Caro @@skubydu

a questo risponde il punto 4 del art. 178 :

4. E’ sempre ordinata la confisca degli esemplari contraffatti, alterati o riprodotti delle opere o degli oggetti indicati nel comma 1, salvo che si tratti di cose appartenenti a persone estranee al reato. Delle cose confiscate è vietata, senza limiti di tempo, la vendita nelle aste dei corpi di reato.

Una volta andata in asta, con intento truffaldino, non si tratta di punzonare a posteriori una contraffazione, si tratta di confiscarla e del corpo del reato non potrebbe essere più effettuata la vendita neanche nelle aste dei corpi di reato. Dovrebbe...nel senso che a volte ricompaiono, e a volte vanno venduti nelle aste corpi di reato!

Quasi dimenticavo:

la prima coppia di foto sono del famigerato Kalantik ( mi ricorda un po' Paperinik o Diabolik :D ) e sembra proprio da conio e non fusione !

la seconda Hirsch 2010

la terza Gorny (2010) stesso esemplare Lanz

la quarta Lanz (2011 ?) vedi Gorny 2010

la quinta Gorny (2009)

Per chi avesse ancora dei dubbi !!! ;)

Cordialmente,

Enrico

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Inviato

Caro @@skubydu

a questo risponde il punto 4 del art. 178 :

4. E’ sempre ordinata la confisca degli esemplari contraffatti, alterati o riprodotti delle opere o degli oggetti indicati nel comma 1, salvo che si tratti di cose appartenenti a persone estranee al reato. Delle cose confiscate è vietata, senza limiti di tempo, la vendita nelle aste dei corpi di reato.

Una volta andata in asta, con intento truffaldino, non si tratta di punzonare a posteriori una contraffazione, si tratta di confiscarla e del corpo del reato non potrebbe essere più effettuata la vendita neanche nelle aste dei corpi di reato. Dovrebbe...nel senso che a volte ricompaiono, e a volte vanno venduti nelle aste corpi di reato!

Quasi dimenticavo:

la prima coppia di foto sono del famigerato Kalantik ( mi ricorda un po' Paperinik o Diabolik :D ) e sembra proprio da conio e non fusione !

la seconda Hirsch 2010

la terza Gorny (2010) stesso esemplare Lanz

la quarta Lanz (2011 ?) vedi Gorny 2010

la quinta Gorny (2009)

Per chi avesse ancora dei dubbi !!! ;)

Cordialmente,

Enrico

Grazie vitellio,

Si esatto...Direi che non ci siano più dubbi....su parecchie cose...

Ciao

Skuby


Inviato

e mi pare di averne visto uno in questi giorni in un'altra asta....


Inviato
numizmo, il 02 Mar 2014 - 21:46, ha scritto:

e mi pare di averne visto uno in questi giorni in un'altra asta....

sì, sono molti di più, una vera invasione. Ho messo solo quelli che avevo sotto mano rapidamente...

E pensare che questi sono falsi facili !! :pleasantry:

Pensate un po' a quelli seri... ( ovviamente non lo dico a te, Numizmo).

ciao,

Enrico


Inviato

grazie @@skubydu@@numizmo@@vitellio,

avete spiegato con dovizia di particolari ed esempi,quello che da sempre si sussurra in questo forum..

@@Legio II Italica,spero tu abbia capito che che il mio disaccordo non aveva nulla di personale.... :beerchug:


Inviato

Ringrazio vivamente Vitellio per l'ottima esposizione delle norme che regolano i falsi e, attraverso validi esempi, anche della potenziale pericolosità quando un esemplare, inizialmente dichiarato come copia (falso), può essere successivamente girato nel mercato (e al limite finire pure in aste, naturalmente spacciate come autentiche).

Comunque a monte c'è sempre il fatto che nelle copie vendute da questo Kalantik (della fiorente industria bulgara dei falsi) manca qualsiasi chiaro segno che indichi chiaramente che è appunto una copia e chi acquista questa copia automaticamente incorre in un reato previsto dalle norme indicate da Vitellio. Punto e basta.

Resta solo da chiarire la battuta di Legio II Italica sulla presenza di riproduzioni vendute da musei come souvenirs.

Sarò un tipo antiquato, ma non amo perdere tempo nei shops mussali (in genere cerco solo qualche libro o catalogo) e quindi non mi sono mai soffermato su possibili riproduzioni di monete.

Sarei grato se qualcuno può postare una di queste riproduzioni acquistate da musei, anche per meglio verificare se almeno queste rientrano nei requisiti legali o meno…. Meglio essere sicuri!


Inviato

Ringrazio vivamente Vitellio per l'ottima esposizione delle norme che regolano i falsi e, attraverso validi esempi, anche della potenziale pericolosità quando un esemplare, inizialmente dichiarato come copia (falso), può essere successivamente girato nel mercato (e al limite finire pure in aste, naturalmente spacciate come autentiche).

Comunque a monte c'è sempre il fatto che nelle copie vendute da questo Kalantik (della fiorente industria bulgara dei falsi) manca qualsiasi chiaro segno che indichi chiaramente che è appunto una copia e chi acquista questa copia automaticamente incorre in un reato previsto dalle norme indicate da Vitellio. Punto e basta.

Resta solo da chiarire la battuta di Legio II Italica sulla presenza di riproduzioni vendute da musei come souvenirs.

Sarò un tipo antiquato, ma non amo perdere tempo nei shops mussali (in genere cerco solo qualche libro o catalogo) e quindi non mi sono mai soffermato su possibili riproduzioni di monete.

Sarei grato se qualcuno può postare una di queste riproduzioni acquistate da musei, anche per meglio verificare se almeno queste rientrano nei requisiti legali o meno…. Meglio essere sicuri!

Le repliche vendute dal British Museum sono tutte "marchiate".


Inviato

Sono quelle con "WRL" impresso....ne passano spesso su ebay.

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Inviato (modificato)

Ciao a tutti.

"Se Michele volesse dare un suo parere, credo che sarebbe interessante per molti.."

Grazie Enrico per la considerazione immeritata, ma hai già commentato Tu, esaurientemente e molto meglio di me, gli articoli 178 e 179 dell'Urbani.

"Resta solo da chiarire la battuta di Legio II Italica sulla presenza di riproduzioni vendute da musei come souvenirs.

Sarò un tipo antiquato, ma non amo perdere tempo nei shops museali (in genere cerco solo qualche libro o catalogo) e quindi non mi sono mai soffermato su possibili riproduzioni di monete.

Sarei grato se qualcuno può postare una di queste riproduzioni acquistate da musei, anche per meglio verificare se almeno queste rientrano nei requisiti legali o meno…. Meglio essere sicuri!"

Caro Alberto,

Lo dico con un filo di imbarazzo, ma sono uno di quelli che ha fatto l'esperienza di acquistare una replica isolata e un set contenente 3 repliche (di monete romane).

Ammetto di non avere attenuanti, se non quella che sono stato spinto proprio dalla Tua stessa curiosità di verificare come venissero proposte al pubblico tali repliche, da un museo statale.

Comunque ho documentato tutto e posso proporVi queste modeste immagini che dimostrano il "misfatto".

Premetto che l'acquisto è avvenuto a fine agosto del 2013 nel bookshop del Museo Nazionale Romano (Palazzo Massimo) in Roma.

La visione delle seguenti immagini è sconsigliata ad un pubblico impressionabile....non fate anche Voi quello che ho fatto io... :crazy:

Sul vassoio vedete in mostra, da sinistra a destra, la replica di un sesterzio di Vespasiano (peso grammi 32,60, diam. 35 mm.) in "elegante astuccio"; set in folder di tre improbabili monete romane, e scontrino del bookshop; la prima voce dello scontrino (ARCHEOLOGI euro 20,20) è l'unica seria, trattandosi del libro del Dott. Barello "Archeologia della moneta"; le restanti voci riguardano la replica del sesterzio (euro 10,50), il "set" (euro 9,90) e una busta del bookshop (euro 0,20).

dshtx.jpg

Di seguito una scansione del "sesterzio". Non so se si veda bene, ma sotto la freccia rossa è debolmente incisa, in incuso, una "R" (Replica).

1zoi39w.jpg

Per finire...il "set"; come diceva numizmo, le tre repliche del set riportano impressa, sempre in incuso,la siglia "WRL".

fbynuu.jpg

ml1d34.jpg

2z65q8o.jpg

E' tutto. Potrò mai ottenere il Vostro perdono per un tale misfatto...... :clapping:

Saluti.

M.

Modificato da bizerba62
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Inviato (modificato)

Grazie @@bizerba62 , a dimostrazione che Legio II Italica non racconta "balle" , non e' mio stile , né mio carattere , potrei postare altre riproduzioni , anche migliori , esistenti nei Musei romani , ma come ho fatto in precedenza , mi astengo ; brutte , bruttissime , belle o bellissime che siano , chiamatele come volete , ma sono comunque delle copie .

P.S. bellissimo il "sesterzio" di Tito con il Colosseo , la Meta Sudans e il Tempio del Divo Claudio , non mi pare un misfatto , e' ben realizzata , se non per il fatto che e' una copia .

Modificato da Legio II Italica

Inviato (modificato)

ma te ciai il complesso di Calimero?
Ma chi t'ha detto che racconti balle...?!
Ti abbiamo detto che non basta che le copie le riconoscano quelli preparati, ti abbiamo detto che DEVONO ( anche per legge) essere segnate o tolte dal mercato per evitare che chi è meno preparato ci caschi ....punto e basta...poi se vuoi continuare a sostenere, per tuo comodo,che non serva a nulla...fai come ti pare...tanto ormai chi vuol capire ha capito ...sia come sta la questione, sia come dovrebbe stare,... sia come la pensi ( male) te...inutile rivangarla...pare che tu abbia un concetto del contradditorio un po' particolare...


P.S. bellissimo il "sesterzio" di Tito con il Colosseo , la Meta Sudans e il Tempio del Divo Claudio , non mi pare un misfatto , e' ben realizzata , se non per il fatto che e' una copia

A parte che non esiste....

Modificato da numizmo

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