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Risposte migliori

Inviato

Vorrei porre un quesito a cui non so rispondere visto che da poco mi sono affacciato al mondo numismatico.

Mi riferisco alle 5 lire in oro di Vittorio Emanuele II.

1863: pezzi coniati 196.830 Rarità : R

1865: pezzi coniati 407.936 Rarità : RR

Non capisco perchè sia considerato più raro il millesimo con un numero maggiore di coniazioni.

Qualcuno può illuminarmi?

Grazie mille


Inviato

Penso sia per il numero di pezzi in circolazione,quanti sono stati venduti in asta,il grado medio di conservazione ecc..
Le varianti da calcolare per la rarità sono molteplici ...

Aspettiamo magari qualcuno andrà più nel dettaglio :good:

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Inviato (modificato)

il Gigante addirittura riporta C per il 1863 (e non R), mentre attribuisce un R2 per il 1865 ...

Molte possono essere le ragioni, ma alla fine ciò che conta è la effettiva disponibilità sul mercato in relazione alla domanda.

Certamente è lecito supporre che il numero reale di pezzi esistenti non stia nello stesso rapporto (circa 1:2) di quelli coniati, ma molto diverso.

Può essere ad esempio che il 1865 sia stato ritirato in gran parte e rifuso (a seguito della decisione di interromperne definitivamente la produzione in accordo con le decisioni in seno all'Unione Monetaria Latina, come cita lo stesso Gigante).

Può essere pure che il 1863, prima emissione storica di questa tipologia aurea, sia stato pesantemente tesaurizzato, mentre la seconda e più abbondante emissione del 1865, proprio per via della maggiore disponibilità in circolazione effettiva, sia stata quindi maggiormente drenata e probabilmente rifusa.

Solo ipotesi, forse ragionevoli, ma da verificare eventualmente con i registri del tempo. Per chi ne avesse la possibilità ed ammesso che ne riportino le vicende.

Modificato da ihuru3
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Inviato

Tutto esatto quello che già hanno postato gli altri amici posso solo aggiungere che più è difficile reperirle nelle aste e più il grado di Rarità sale. Ci sono monete come ho spesso detto, coniate non più di qualche migliaia di pezzi classificate Comuni, questo solo perche il mercato non le richiede o quelle che si trovano sono più che sufficenti. Inoltre la Rarità non fa il prezzo, per gli stessi motivi.

Con un po d'esperienza nelle aste ti sarà tutto più chiaro.

Ciao F


Inviato (modificato)

Certo sarebbe interessante approfondire (magari anche con l'aiuto di sondaggi, per chi li sa proporre e gestire) quali siano gli aspetti che maggiormente influenzano la rarità. Per meglio dire, cos'è che fa di una moneta un soggetto più desiderabile, ambito, apprezzabile rispetto ad un'altra. Sicuramente i fattori in gioco sono molto diversificati e non necessariamente correlati fra loro (ad esempio la bellezza del progetto e l'importanza legata ad un periodo storico particolare, il metallo utilizzato o il numero di pezzi coniati).

La cosa che mi incuriosisce in particolare è come, ed in che misura, un certo "mix" di fattori che stabilisce la rarità (e quindi il valore) di una certa tipologia possa considerarsi in qualche modo assoluto, ovvero dipenda il meno possibile da fattori contingenti di tipo geografico (il che mi pare abbastanza inverosimile) e temporale specialmente.

In estrema sintesi (giusto per capirci): la moneta più appetita oggi (il 2900 lire di platino-iridio di Vittorio Alberto VIII ... :P ) lo sarà anche tra cinquant'anni, cento anni ?

Ovviamente nessuno lo sa. Al limite lo può presumere. Tuttavia sarebbe interessante conoscere i meccanismi che influenzano queste hit-parades. Anche per darci modo di avvicinarci a questi oggetti in modo più diretto e senza preconcetti che ci limitino in qualche misura nelle nostre scelte (disponibilità di portafoglio a parte ... :blum: )

Modificato da ihuru3

Inviato

Certe cose non si possono mettere per iscritto perchè non esiste un calcolo matematico che ti da questa soluzione ma solo la tua esperienza sul campo e un certo "istinto" che non tutti possono avere almeno in ugual misura. Gia stilare un catalogo con rarita e valutazioni è molto molto difficile , almeno per farlo in modo buono,infatti in molti ci provano ma sono pochissimi quelli affidabili e sono tutti di persone che ci sono nate nella Numismatica da generazioni e nonostante anche questi bisogna saperli "interpretare". :rolleyes:


Inviato (modificato)

Condivido. Ma non posso fare a meno di notare come l'"istinto" sembrerebbe pure lui cieco di fronte ad apprezzamenti inspiegabilmente diversi di fronte, ad esempio, a tipologie monetali ugualmente attraenti. Per non dire addirittura "inversamente proporzionale" rispetto ad evidenti ed incontrovertibili contenuti di un oggetto "moneta".

Mi vien da pensare che l'"istinto" (di pochi, o di molti) ad un certo punto si cristallizzi, si istituzionalizzi e diventi giocoforza un parametro imprescindibile per tutti gli altri...

Modificato da ihuru3

Inviato

Calcolando anche che le notizie sono solo quelle documentabili,
non credo che girino tutti i mercatini/negozi per vedere
vendite/scambi/quantita di pezzi circolanti nel mercato!

Come per ogni bene collezionabile,se è comune e per 10 anni non se ne vedono
pezzi venduti o scambiati in giro ci sarà un aumento sia della rarità che della vendita e in seguito
dell'acquisto.

La cosa migliore è l'esperienza,più guardi e leggi e meglio sai districarti nelle valutazioni!


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