L. Licinio Lucullo Inviato 13 Febbraio, 2014 Condividi #1 Inviato 13 Febbraio, 2014 http://numismatica-classica.lamoneta.it/ricerca.php Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 13 Febbraio, 2014 Autore Condividi #2 Inviato 13 Febbraio, 2014 (modificato) Per il Babelon e il Thomsen la lettera L, al dritto, indicherebbe la zecca di Luceria. Il simbolo al R/ è stato identificato dal Crawford come un arco, per il Bahrfeldt e il Thomsen sarebbe la lettera Epsilon. La cosiddetta litra (quasi 1/180 di libbra) poteva convivere con l'aes grave per la separazione dei due sistemi, quello fuso per le regioni etrusco-italiche e quello bimetallico (con bronzo fiduciario) per la Magna Grecia. Emblematica Luceria, città di confine fra le due aree di circolazione, con monete sia fuse che coniate. Sembra quindi errata la definizione di "litra" data da Crawford; in questa moneta, in particolare si nota una S sopra il Pegaso; si tratterebbe quindi di una semioncia di valore fiduciario. Modificato 13 Febbraio, 2014 da L. Licinio Lucullo Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 13 Febbraio, 2014 Autore Condividi #3 Inviato 13 Febbraio, 2014 Discussioni su questa emissione: http://www.lamoneta.it/topic/18390-la-datazione-dellaes-grave/?p=766195 Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
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