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IGNORED

Falso-falso o qualche spiegazione c'è?!?


Risposte migliori

Inviato

Carissimi,

se da uno a 100 di monete mi capisco 1, di bamconote mi capisco... -10.

Un amico, sapendo della passione per le monete, mi ha dato delle... banconote da guardare.

Vi invio la foto fronte/retro di una banconota di Umberto I° da dieci lire; per scrupolo ho preso le misure prima di spedirvi la mia domanda e scopro che è "piccola" (108x65 invece di 113x69).

Questo probabilmente basta già a dire che è un falso.

Però la curiosità mi è venuta lo stesso per due particolari:

1. mi pare che a fronte del numero di serie (419) dovrebbe avere le firme di Dall'Ara e Pia e invece la seconda è di Crodara!

2. il colore rosso; potrebbe essere finito in una lavatrice... :crazy: però se è un falso... perché farlo così smaccatamente falso?!?.

La domanda: è un falso "serio" (magari del tempo) oppure è una cosa grossolana?

Vi chiedo questo perché le altre due banconote che mi ha date (1 e 2 lire di Umberto I°) mi sembrano regolari.e quindi entrambe R3.

Grazie della vostra risposta.

post-22516-0-58724500-1391698634_thumb.j

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Inviato (modificato)

@@godovski credo sia un falso d'epoca , le firme non corrispondono , ne le dimensioni .

ho editato poiché ho sbagliato a scrivere , scusami :)

Saluto

Modificato da ilcollezionista90

Inviato

Propendo anch'io per il falso d'epoca, 10 lire di fine '800 erano sicuramente un biglietto che valeva la pena falsificare. Secondo uno di quei siti che calcolano la rivalutazione della moneta, corrisponderebbero a poco più di 40 euro di oggi, e se oggi il biglietto più falsificato è quello da 20 euro... :rolleyes:

Questo, a giudicare dalle sue condizioni, sembra aver ingannato molti prima di essere scoperto, ammesso che lo sia mai stato all'epoca, cioè quando ancora aveva valore legale.

petronius :)


Inviato

Sul sito di Straziota, commerciante e perito numismatico di Casamassima (Ba), si trova questo passaggio:

Ho esaminato tempo fa la collezione di falsi della Guardia di Finanza a Genova, da cui risulta che è senz’altro il biglietto di stato da 10 lire tipo Umberto I, durante il regno di Vittorio Emanuele III ad avere
questo non invidiabile primato.
Era molto facile da riprodurre, essendo prevalentemente di un unico colore e aveva anche una filigrana
piuttosto semplice.

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