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Inviato

Oggi finalmente mi è arrivata la copia ndi Febbraio, e facendo uno strappo alla mia consueta modalità di lettura della rivista, non iniziero dalla prima pagina, proseguendo fino alla fine, ma leggero subito l'articolo per poter apprezzare le immagini rappresentate nelle monete.

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Inviato

Come detto ho letto l'articolo, interessantissimo, anche se purtroppo si esaurisce in poche pagine, sarebbe stato degno anche di uno speciale, riguardante le rafigurazioni del Leone e del Toro, volevo seggnalare che non solo nella monetazione classica queste figure sono rappresentate, ma anche ai giorni nostri, infatti i 2 euro della Grecia hanno come raffigurazione il rapimento di Europa da parte di Zeus, nelle sembianze di un Toro, poi da segnalare anche due Comemorative, una Italiana del 2005 per la Costituzione Europea, dove appaiono il Toro ed Europa che tiene in mano la Costituzione, e l'altra Vaticana del 2010 per l'anno Sacerdotale, dove un pastore tenta di salvare una pecora dalle fauci di un Leone, questa moneta magistralmente disegnata da Guido veroi.

Insomma anche ai nostri tempi sono rappresentati il Leone ed il Toro, simboli che apparivano sulle prime monete della Lidia e che poi nel periodo classico si sono sviluppate in immagini cosi pregevoli da far immaginare una vera lotta tra i due animali ogni volta che si osservano i tondelli d'argento coniati dalle città del Mediterraneo.

Complimenti ancora per il bel articolo.

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Inviato

Come detto ho letto l'articolo, interessantissimo, anche se purtroppo si esaurisce in poche pagine, sarebbe stato degno anche di uno speciale, riguardante le rafigurazioni del Leone e del Toro, volevo seggnalare che non solo nella monetazione classica queste figure sono rappresentate, ma anche ai giorni nostri, infatti i 2 euro della Grecia hanno come raffigurazione il rapimento di Europa da parte di Zeus, nelle sembianze di un Toro, poi da segnalare anche due Comemorative, una Italiana del 2005 per la Costituzione Europea, dove appaiono il Toro ed Europa che tiene in mano la Costituzione, e l'altra Vaticana del 2010 per l'anno Sacerdotale, dove un pastore tenta di salvare una pecora dalle fauci di un Leone, questa moneta magistralmente disegnata da Guido veroi.

Insomma anche ai nostri tempi sono rappresentati il Leone ed il Toro, simboli che apparivano sulle prime monete della Lidia e che poi nel periodo classico si sono sviluppate in immagini cosi pregevoli da far immaginare una vera lotta tra i due animali ogni volta che si osservano i tondelli d'argento coniati dalle città del Mediterraneo.

Complimenti ancora per il bel articolo.

Troppo buono!

Awards

Inviato

Non troppo buono ma realistico, l'argomento è interessante ed avrebbe meritato più spazio, magari allargando la panoramica ad altre raffugurazioni di animali in combattimento presenti sulle monete, comunque un ottimo inizio che magari potra continuare con altri articoli simili sempre sulla rivista.

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

Mi è piaciuto anche l'articolo di Ganganelli in Wunderkammer che cita l'incisione di Bruegel il Vecchio"la battaglia delle casseforti e dei salvadanai"oltretutto è un opera che non è menzionata nel nostro forum nella discussione sulle opere d'arte che raffigurano monete

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Inviato

Interessante l'articolo di Giuliani e Mattiocco, mi complimento con i due autori, l'ho letto con molto interesse ed ho scoperto anche alcune cose che non conoscevo prima d'ora sulla zecca di Sulmona.

Un'unica perplessità, se possibile esprimermi sul tema del dritto e del rovescio, riguarda la classificazione: a pagina 36 e 37 ho notato che i nummi di Sulmona vengono classificati erroneamente riportando al rovescio il lato raffigurante l'autorità emittente, poi a pagina 40 vengono riportati altri due coronati classificati in maniera corretta (cioè considerando il lato con l'effigie del re al dritto).

Chiedo venia agli autori per tale richiesta ma l'argomento è a parer mio molto interessante e merita molta attenzione, specie per i tanti che ci leggono nel forum. Ci tengo a precisare che il metodo di classificazione da me adottato e pubblicato nel 2010 in PN n. 257 è basato sulla consultazione dei documenti dell'epoca (cfr. approfondimenti in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/74616-dritto-e-rovescio-nelle-monete-napoletane/page-1 ) ed è lo stesso adottato nel Pannuti Riccio e nei testi di Crusafont, nonchè nelle varie monografie di Mario Traina http://www.ilportaledelsud.org/dritto-rovescio.htm .

Di nuovo complimenti agli autori ed un grazie anticipato per la loro attenzione ed una loro eventuale risposta. Francesco Di Rauso

Soltanto oggi mi è arrivata la copia del numero di febbraio - andata smarrita, boh - e mi associo ai complimenti di Francesco. Davvero Giuliani e Mattiocco hanno scritto un bell'articolo, esauriente e ben argomentato. :good:


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