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IGNORED

Quel berretto che tanto fa sognare......


dabbene

Risposte migliori

a quali anni è riferibile quella medaglia in oro?

Bravo Magdi hai individuato la domanda giusta !

Osservate bene lo stile della medaglia e confrontatela con i bellissi testoni e soldo postati sopra e non e'facile scorgere importanti differenze

La medaglia (questa almeno) e. ' decisamente cosa tarda, post rinascimentale con contorni pastosi e confusi ( sembrerebbe fusa) rispetto allo stile netto e puro dei ritratti dei testoni

Infine un punto , essenziale, non menzionato nelle note di dettaglio sopra. Ludovico fu il primo sovrano frAncese a introdurre il ritratto sulle monete. Fino ad allorA le monete francesi(dopo i merovingi e le rarissime eccezioni carolingie) non avevano piu' introdotto ritratti. Ludovico venne sconvolto dalla bellezza dei ritratti del Moro nella milano appena conquistata e fa apporre il suo ritratto su alcuni testoni e mezzi testomi, rarissimi, battuti a parigi e lione.

Il suo successore Francesco I dara' la stura ad una serie amplissima di ritratti , con alterne fortune stilistiche, mel corso del suo lunghissimo regno e per moltissime zecche compresa, per l'italia, anche Torino , per alcuni (itsliani indubbiamente :)) il testone dallo stile piu' bello del sovrano d'Oltralpe.

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Grazie Numa dell'intervento, se poi utenti che hanno da raccontare e cogliere gli spunti intervengono tutto diventa più interessante.....

Ci sono discussioni che partono e poi finiscono lì, altre che magari inaspettatamente poi si ampliano, questa può essere potenzialmente una di queste, si parte da un copricapo, si parte da un esempio di Milano e poi si vede che per forza dobbiamo guardare anche in Francia....

Poi vediamo tre aree come quella dei duchi di Savoia, poi i Saluzzo di Carmagnola, vediamo Casale, tutti col copricapo, è una storia di relazioni, influenze, bacini, di fare anche collegamenti storici, numismatici....

Ecco perché inevitabilmente non ci si può fermare a un solo osservatorio, si deve andare sempre oltre, almeno provarci, questa, ma anche altre discussioni, tra l'altro in movimento ancora in questa sezione, offrono questa opportunità, a volte si sviluppano, a volte un po' meno, ma sono sempre spunti che ti permettono di spaziare o almeno cercare di farlo.

Faccio una digressione per far capire meglio cosa voglio e cerco di dire, e vado per esempio su Messerano, una storia vista e sviluppata qui sul forum e in altre sedi, quindi una storia abbastanza conosciuta ma potrei prenderne altre, cosa ci hanno insegnato gli amici che hanno trattato questo argomento ? ci dicono che se ci fermiamo solo a Messerano, a quello che veniva prodotto a Messerano non capiremo Messerano, per capirlo dovremo guardare a tutto quello che succedeva intorno e a volte anche molto lontano, se lo faremo o ci aiuteranno a farlo, forse avremo capito Messerano....

Ecco credo si sia capito meglio cosa voglio dire....ma vediamo, tornando ai copricapo, magari anche qualche utente che segue i Savoia può dirci la sua, ma non solo loro....

buona giornata,

Mario

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A Napoli, invece del berretto, usavano la corona (si sa, i re...), come vedete dall'esemplare del carlino di Federico III° di cui allego le immagini. Mi perdonerete per la brutta scansione, la moneta è altrimenti molto gradevole.

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Ragazzi è una favola leggere i vostri post. Se Mario insegnasse storia rimarrebbero tutti con la bocca aperta da quanto incanta. State facendo una lezione di storia su un capo d'abbigliamento ed è meraviglioso, senza contare la bellezza delle monete e delle medaglie. Figuriamoci se cominciaste a parlare del periodo vero e proprio. Grandi, grazie di cuore.

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A Napoli, invece del berretto, usavano la corona (si sa, i re...), come vedete dall'esemplare del carlino di Federico III° di cui allego le immagini. Mi perdonerete per la brutta scansione, la moneta è altrimenti molto gradevole.

vabbé pero' la corona non vale... è concorrenza sleale ;)

al Sud i berretti erano poco usati, o corona o nulla!

restiamo sul berretto come suggerito da Mario, siamo ben lungi dall'aver esaurito la serie...

che dicono i nostri amici Savoiardi... eh si che ne avrebbero di cose da dire :P

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vabbé pero' la corona non vale... è concorrenza sleale ;)

al Sud i berretti erano poco usati, o corona o nulla!

restiamo sul berretto come suggerito da Mario, siamo ben lungi dall'aver esaurito la serie...

che dicono i nostri amici Savoiardi... eh si che ne avrebbero di cose da dire :P

Hai ragione... Sapevo di essere andato "fuori tema"! Ma di monete col berretto non mi pare di averne al momento. :(

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eh si il berretto non è cosi frequente e poi, logicamente, connotato piu' su regioni nordiche che al Sud

dove l'aria è piu' mite ..

berretti ne incontriamo a Messerano (molto rari) , Carmagnola, quasi tutti i Savoia (parlo del periodo rinascimentale), Asti, Mirandola, Modena/Reggio, e perfino a Trento

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Un berretto anche un berretto può unire.....e farci fare un giro numismatico per il paese, ma le motivazioni per un berretto come abbiamo visto possono essere tante....

La tappa di oggi ci porta a Camerino, quindi usciamo dagli ambiti visti finora per un attimo, a Camerino abbiamo i Varano, siamo a inizio 1500, il giovane Giovanni Maria Varano a 32 anni passa da dominus a dux, la moneta ritrae un giovane Giovanni Maria, quindi probabilmente il D in leggenda indica ancora il dominus, Signore, e forse il berretto si inserisce in questa raffigurazione ancora giovanile.

Nel ducato dello stesso dove comparirà in leggenda il DVX, il berretto scompare, cambia il titolo di Giovanni Maria, ma anche la giovinezza incomincia a scomparire, i tratti diventano più maturi.

Quindi la presenza di un copricapo per esprimere la gioventù e un titolo, assenza dello stesso che indica la maturità e un cambiamento di ruolo.

Il berretto in questo caso sembra esprimere veramente molto....

La moneta, un quattrino in rame dalla foggia un po' rozza, è moneta di grande rarità : il Ravegnani Morosini riporta quattro passaggi d'asta, l'Asta Nomisma da cui deriva questo pezzo indica un RRR.

Da Nomisma 48, 2013, lotto 481, il diritto del quattrino di Giovanni Maria Varano ( 1503 - 1527 ), Camerino

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torno a Casale dopo il bellissimo quattrino di Camerino per presentare questo cavallotto di Guglielmo II Paleologo che ha la particolarità

di non avere la borchia dietro la testa .

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A Mantova il copricapo è altro ancora..., siamo in una delle monetazioni più belle e prestigiose, siamo a Ferdinando ( 1612 - 1626 ), Ferdinando Cardinale viene rappresentato, fin che rinuncerà alla porpora cardinalizia, con l'abito e la berretta ornata di corona, è ancora il rappresentante della Chiesa che viene inciso, successivamente, avremo le sembianze del Duca in armatura nella sua monetazione.

Quindi in questo caso la berretta indica " lo status " del momento della coniazione di Ferdinando.

Questa discussione oltre a far vedere le motivazioni e gli scopi del rappresentare i vari copricapi sparsi nelle varie zecche, indubbiamente ci permette anche di mostrare monete fantastiche come la seguente, con esempi iconografici veramente notevoli.

Da asta Nomisma 48, 2013, lotto 566, ducatone di Ferdinando del 1614, Mantova

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Un gran bel berretto a Genova lo troviamo sulle monete di Paolo Fregoso (o di Campofregoso che dir si voglia) anche se è un berretto speciale, "il galero cardinalizio", era diventato cardinale nel 1480.

Diventa doge per la terza volta nel novembre 1483 dopo aver fatto arrestare il nipote Battista, che lui stesso aveva sponsorizzato ma era diventato troppo superbo e non sapeva trattare con il popolo.

Non è che lui fece meglio, è ricordato per aver tentato una riconciliazione tra mercatores e artificies e promulgò leggi suntuarie (dispositivi legislativi atti a disciplinare l'ostentazione del lusso per classi sociali, sesso, status economico, religioso o politico), pur apprezzate da Savonarola ma che non piacquero alla popolazione. L'andamento sfortunato della guerra di Sarzana fu il pretesto per farlo destituire nel 1488, poi fuggì a Roma e il suo nome circolò insistentemente fra i papabili al conclave del 1492 dove invece fu eletto Alessandro VI Borgia.

E' singolare che fra il 1464 e il 1478 si dedicò attivamente alla pirateria.

Il dipinto con la sua immagine che circola in rete, e anche sul nostro catalogo, è un falso del XIX secolo.

LA moneta intera la potete vedere qui: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV34/1

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Modificato da dizzeta
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Awards

Supporter

Buona serata

Vorrei aggiungere un'altro copricapo; la foggia ricorda un po' quella di altri berretti fino ad oggi postati, seppur con qualche variante.

Il valore aggiunto di questa moneta è che ancora oggi non c'è certezza da quale zecca sia uscita: Bologna? Antegnate? Fin dalla fine dell'800, ai frimi anni di questo secolo, tanti eruditi numismatici si sono schierati per l'una o per l'altra, ma la certezza è ancora da venire

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Giovanni II Bentivoglio signore, 1494-1509. Doppio ducato, AV 6,95 g. IOANNES BENTIV – OLVS II BONONIENSIS Busto a d., con berretto. Rv. MAXIMILIAN – IMPERA MVNV Stemma quadripartito tra svolazzi, sormontato da cimiero coronato su cui aquila ad ali spiegate. CNI 5 (dr.) e 2 (rv.). Bernareggi 1/2. Ravegnani Morosini 2. MIR 39 (Bologna). Friedberg 59.

saluti

luciano

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Supporter

A cavallo tra la fine del 1400 e l'inizio del 1500 Casale conia con Guglielmo II Paleologo ( 1494 - 1518 ) questo testone che rimane ed è tra " i must " della monetazione italiana, ritratto che a buon diritto rimane tra quelli di maggior impatto e bellezza e anche qui abbiamo un grosso berretto sul capo e una folta capigliatura che sovrastano la stessa testa del marchese.

Quello che impatta è il grosso berretto, a dimostrazione ulteriore che un copricapo può essere il primo biglietto da visita di una moneta, l'insieme è sicuramente di effetto straordinario.

Moneta che è giusto riproporre e che merita la più ampia divulgazione.

Casale - testone - Guglielmo II Paleologo ( 1494 - 1518 )

D/ GVLIELMVS MAR MO FE Z C busto barbuto con berretto

R/ SACRI RO IMP PRINC VICQ PP stemma inquartato

Bibl. : MIR 185, Ravegnani Morosini 8

Prov. Asta Numismatica Ranieri, 5, 21 - 04 - 2013, lotto 71

Grazie Mario

Io però pensavo a questo.....

post-21005-0-08612800-1392143710_thumb.j

Cosa c'è di più caratteristico, identificativo e inconfondibile?

Luciano

P.S. ho qualche problema con gli script del pc.....

Modificato da 417sonia
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E' incredibile come un filo conduttore comune come un copricapo alla fine possa richiamare tante storie, una più interessante dell'altra, e tra l'altro mostrare monete che fanno parte del nostro patrimonio.

Quella dei Bentivoglio, di Giovanni II, è la storia di una Casata che ha legami con Milano e con i feudi della Lombardia, credo che il berretto, che ricorda effettivamente alcuni già visti, possa essere messo nella categoria in quelli che creano l'immagine, almeno penso... , unito poi a una gran folta capigliatura.

Certamente questa è una moneta importante .....ringrazio sia Luciano che Daniele, due spunti numismatici e storici....vediamo magari c'è ancora qualche carta ...., se no penso si potrà passare anche a qualche cosa che sempre copricapo è, e anche qui entreremo in grandi esempi della nostra numismatica, poi alla fine divulgare e far sognare questi sono i due nostri obiettivi....e mi sembra che qui ci stiamo riuscendo veramente alla grande......

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Supporter

Fino ad ora abbiamo visto berretti in capo a personaggi effigiati su monete e medaglie; persone importanti quindi, persone che rappresentavano il potere.

Ma se ci allontaniamo un momento da loro ed al loro copricapo togliamo i fregi, i ricami, le bordature non resta che la foggia di un cappello che poteva benissimo indossare un mercante. Siete d'accordo? Forse quest'ultimo non era confezionato in broccato o in qualche tessuto pregiato; forse era solo di panno colorato.... ma chi altri se non i signori, gli ambasciatori che provenivano da paesi lontani ed i mercanti che giravano il mondo, potevano diventare veicolo della moda?

Non è una invenzione recente la moda ed è stata anch'essa il filo conduttore che continua ancora oggi; sono forse cambiati gli attori, ma il risultato è sempre quello.

saluti

Luciano

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Mi aggancio alla giusta osservazione di Luciano, ma anche al sassolino di Arka che proprio non mi piace lasciar cadere.....

Borso d'Este ( 1450 - 1471 ), ducato, Ferrara

E' Hess -Divo che presentò nel 2009, asta 315, lotto 315, una monetina..... :blum:, estremamente rara, moneta dalle pochissime apparizioni.....ma torniamo a questo berretto e al perché.

Borso è un personaggio, rifiuta di farsi famiglia, spende molto in tornei di caccia, lusso, bella vita, insomma tutto questo pur però non vessando il popolo....

Ama gli abiti importanti, sfarzosi, ama i copricapo e probabilmente qui, in questo caso la moneta e il berretto riflettono il carattere e le caratteristiche dell'uomo.

Quindi forse si, in alcuni casi, questo di sicuro, il berretto è anche ostentazione, sfarzo, il piacersi .....e la moneta riflette poi tutto questo e allora alla fine dopo questo gran vedere possiamo perdonarlo....

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Modificato da dabbene
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Supporter

Bello; Borso era un "viveur" :dirol:

Questa moneta venne citata tempo fa da @@Arka in merito al Cristo che sorge dal sepolcro, iconografia mutuata dai mezzanini veneziani.

http://www.lamoneta.it/topic/97101-la-peste-del-1347-50/

post 2 e 3

scusate :offtopic:

luciano

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Su molti copricapi era di moda per il signore apporre un gioiello, una spilla, delle pietre

Borso d'este ad esempio sfoggia un grosso gioiello sul suo copricapo che trovio eguale nelle miniatureq e nei dipinti che lo raffigurano in vedti sontuose e con l'identico copricapo sfoggiato sui bellissimi ducati

Per le monetd dei Bentivoglio credo che Bologna sia ormai la zecca accettata dalla crotica pou' recente ( vedi Chimienti )

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Visto che si parla di Borso d'Este vorrei ricordare che il suo nome è legato anche ad uno dei capolavori assoluti della miniatura del nostro Rinascimento, nota appunto come la "Bibbia di Borso d'Este".

http://it.wikipedia.org/wiki/Bibbia_di_Borso_d%27Este

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