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Inviato

Cari amici,

visto che in questi giorni abbiamo parlato di medaglistica devozionale provo a postare questo esemplare in mio possesso ormai da molto tempo.

Dritto: Madonna con il bambino con la seguente legenda:

"MATRI CONSILII ORA PRO NOBIS".

In esergo: "L. ARNAUD F. 1861"

post-36859-0-90423300-1391087686_thumb.j


Inviato

Rovescio: Madonna sulle nubi con a lato due putti.

Legenda: "MATER DOLOROSA ORA PRO NOBIS".

In esergo, sul lato sinistro: "L.ARNAUD"; sul lato sinistro: "FECE".

post-36859-0-98185100-1391087875_thumb.j


Inviato

Il metallo è argento, mentre per i dati ponderali dovete attendere perché sono fuori casa....


Inviato

Secondo la vostra opinione è riconducibile a Napoli? Il precedente proprietario ne era convinto per l'autore dei coni, ARNAUD, attivo, a suo dire, presso la zecca partenopea.

Quello che mi colpisce è la data, il 1861, periodo molto particolare per l'avvenuta Unità d'Italia; anche il metallo, l'argento, non mi risulta essere usato comunemente per questo tipo di medagliette devozionali.

Ma soprattutto ciò che colpisce è l'estrema resa artistica della medaglia....davvero splendida!

Cosa ne pensate?

Grazie,

Sforza


Inviato

Ciao, queste medagliette non sono per niente il mio campo però ti rispondo per quel poco che ne so..Mi sembra che Luigi Arnaud abbia lavorato nella zecca di Napoli come incisore anche sotto i Savoia dopo l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna (per molti l'Italia, ma questo è un altro discorso :P) quindi non ci vedo niente di strano nel fatto che sia firmata da lui. Per la resa artistica non ci vedo "nulla di particolare", L'Arnaud è stato uno dei più grandi incisori dell'800, se non addirittura il più grande. Sicuramente Francesco o altri avranno delle immagini di altre sue medagliette devozionali e medaglie e potranno darti informazioni più dettagliate :)

Gaetano


Inviato (modificato)

Secondo la vostra opinione è riconducibile a Napoli? Il precedente proprietario ne era convinto per l'autore dei coni, ARNAUD, attivo, a suo dire, presso la zecca partenopea.

Quello che mi colpisce è la data, il 1861, periodo molto particolare per l'avvenuta Unità d'Italia; anche il metallo, l'argento, non mi risulta essere usato comunemente per questo tipo di medagliette devozionali.

Ma soprattutto ciò che colpisce è l'estrema resa artistica della medaglia....davvero splendida!

Cosa ne pensate?

Grazie,

Sforza

Ciao Matteo, bella medaglia, il dritto (il lato con la Madonna dei sette dolori) venne utilizzato per una medaglia borbonica del 1850 classificata nel D'Auria al n. 229 (ora collezione Di Rauso), il diametro dovrebbe essere mm. 29,5, puoi verificare?

Si tratta di una devozionale di committenza non ufficiale, non sappiamo se il rovescio venne ideato e inciso nel gabinetto d'incisione o nel laboratorio privato di Luigi Arnaud, sappi che quando una medaglia napoletana è datata 1861 non è borbonica napoletana perchè Francesco II lasciò Napoli prima del dicembre 1860 per arroccarsi a Gaeta con i suoi irriducibili e fedelissimi.

Modificato da francesco77

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