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IGNORED

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heineken79

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  • 3 mesi dopo...

Da sempre affascinato da Castel Del Monte mi è appena arrivata l'ultima opera sul misterioso maniero di Federico II e gli autori promettono nuove ipotesi, mi accingo a leggerlo.

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  • 8 mesi dopo...

"Acqua Fresca ? Tutto quello che è utile sapere sull'omeopatia" a cura di Silvio Garattini. Sironi Editore.

Molto istruttivo con moltissime citazioni bibliografiche.

Chiara sin dal titolo la presa di posizione.

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"Acqua Fresca ? Tutto quello che è utile sapere sull'omeopatia" a cura di Silvio Garattini. Sironi Editore.

Molto istruttivo con moltissime citazioni bibliografiche.

Chiara sin dal titolo la presa di posizione.

 

No ti prego, l' omeopatia no! :nea:

 

Scherzi semiseri a parte, e volendo rispondere al tema della discussione, sto leggendo: "Risvegli" di Oliver Sacks (assolutamente consigliato, insieme al più conosciuto "L' uomo che scambiò sua moglie per un cappello"), "Il placido Don" di Solochov (un classico) e "La religione dei romani" di Jacqueline Champeaux (da leggere se interessati all' argomento)

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No ti prego, l' omeopatia no! :nea:

La penso nella medesima maniera (sono un medico)... però ho voluto documentarmi per parlarne con cognizione di causa! ;)

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  • 4 anni dopo...

La saga di Rocco Schiavone di Manzini. 

Molto belli e divertenti.

Ottima l'interpretazione di Giallini nella serie TV :a immaginarlo Rocco Schiavone lo avrei visto così. 

Modificato da Guysimpsons
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  • 2 settimane dopo...

Tanakh ; ovvero la Bibbia Ebraica.  Essa è divisa in tre parti: Torah (Pentateuco); Nevi' im (Profeti) e Ketuvim (Scritti)

Modificato da Aristarco
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  • 2 anni dopo...

Questa discussione iniziata nel 2014 dovrebbe avere più pagine rispetto a quelle che ha,

Ho letto questo libro dell'autore Salvatore Giannella. E'consigliato a chi vuole fare impresa.

Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore - Salvatore Giannella  - Libro - Mondadori Store

 

Salutoni

odjob

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Spillover

("Salto di specie") di David Quammen

Libro del 2012 diventato famosissimo in occasione della pandemia da Covid-19 per alcune frasi 'profetiche', come a pag. 45 : "...la prossima pandemia si manifestera' nella foresta pluviale o in un mercato della Cina ? ", oppure a pag. 300: " ...in una popolazione mondiale in rapida crescita e con molti individui addensati ed esposti a nuovi patogeni, l'arrivo di una nuova pandemia e' solo questione di tempo".

Il libro e' una accurata descrizione delle zoonosi (malattie infettive derivanti dall'azione di un patogeno in grado di passare dagli animali all'uomo), zoonosi verificatesi negli ultimi decenni (Hendra, Ebola, SARS, HIV, ......), con tratti di reportage avvincenti per le esplorazioni dell'autore in compagnia degli studiosi e ricercatori nelle zone piu' sperdute del pianeta, dalle foreste centrafricane alle grotte cinesi ai territori australiani, zone sempre meno sperdute.
E con molte interviste agli esperti del settore nei vari laboratori specializzati.

Pero' a mio parere nessuna profezia da parte dell'autore, nessun potere divinatorio, ma semplice conoscenza approfondita e analisi dei fatti. 
Per quanto riguarda quel che ci si puo' aspettare dal futuro, a mio parere e' sufficiente leggere il libro per farsi un'idea...
 

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The Astrophotography Manual:

A Practical and Scientific Approach to Deep Sky Imaging

di Chris Woodhouse

image.png.cb9bc1e295200715bc1bed314022f267.png

non solo monete quindi :) visti i trend crescenti

ho investito su un discreto Celestron con relativa montatura GO TO ed una bella cam per deepsky 

Modificato da denario69
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12 ore fa, denario69 dice:

The Astrophotography Manual:

A Practical and Scientific Approach to Deep Sky Imaging

di Chris Woodhouse

image.png.cb9bc1e295200715bc1bed314022f267.png

non solo monete quindi :) visti i trend crescenti

ho investito su un discreto Celestron con relativa montatura GO TO ed una bella cam per deepsky 

 

Sto leggendo uno studio pubblicato dal Circolo Numismatico Romano Laziale nel 2021 su crescente e stella,quindi questa tua passione nello scrutare il cielo può essere unita alla Numismatica

odjob 

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35 minuti fa, odjob dice:

Sto leggendo uno studio pubblicato dal Circolo Numismatico Romano Laziale nel 2021 su crescente e stella,quindi questa tua passione nello scrutare il cielo può essere unita alla Numismatica

odjob 

 

Ciao ! Si esattamente !  I Greci ed i Romani avevano infatti coniugato i due aspetti. Riporto un bellissimo estratto di Fiorenzo Catalli:

"Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Caio Giulio Cesare, era nato il 23 settembre del 63 a.C.
Ce lo ricorda lui stesso in una lettera, citata da Aulo Gellio, datata “IX Kal. Octobris” nove giorni prima le calende di ottobre”: mio carissimo … avrei sperato che tu oggi fossi qui con me a celebrare il mio sessantaquattresimo compleanno”. La lettera è indirizzata al nipote Caio, figlio di Giulia, una lettera impossibile perché riferita all’anno 3 d.C. mentre il nipote era morto sette anni prima, nel 4 a.C. L’informazione della data di nascita di Augusto è confermata dal poeta Manilio “sub pondere Librae”.

Il 23 settembre corrisponde al primo giorno del nuovo segno zodiacale, la Libra, la Bilancia, segno nuovo che, abbandonando lo Zodiaco caldeo a 11 figure, viene introdotto tra la Vergine e lo Scorpione nella riforma del calendario, entrata in vigore nel 46 a.C. ad opera del padre adottivo Cesare. Sembra possibile affermare che vi fosse una precisa volontà, un interesse a livello comunicativo di dare a questo evento, la data di nascita di Augusto, un valore religioso e mitico.

Dunque il segno zodiacale di Augusto è la Bilancia. E invece no, è il Capricorno.

Nella famosa gemma augustea di Vienna è raffigurato, al centro, Augusto seduto tra gli dei, nel registro inferiore una scena di innalzamento di un trofeo con la presenza di prigionieri, mentre in alto, tra Athena e Augusto è il segno zodiacale del Capricorno.
Una conferma è nella monetazione di Augusto in cui compare negli aurei e nei denari lo stesso Capricorno.

La spiegazione sta nella convinzione degli antichi che per quanto fosse importante la data di nascita avesse in realtà un’importanza ancora maggiore quella del concepimento, che in Augusto coincide proprio con il periodo del segno del Capricorno (dal 22 dicembre al 20 gennaio).
In astronomia i septem Triones (sette buoi) sono identificati nelle sette stelle più luminose della costellazione dell’Orsa Maggiore. La convinzione è certamente antica perché questa costellazione è tra le prime ad essere identificate dalla curiosità dell’uomo. Nel 76 a.C. il magistrato monetale dell’anno, L. Lucretius Trio fa coniare denari in argento con la testa del dio Sole, da un lato, e, dall’altro, un crescente lunare e sette stelle.

E’ indubbio un collegamento tra questa moneta e la costellazione attraverso, pur con la complicità del cognome del magistrato, Trio.
Tale composizione ebbe una straordinaria fortuna anche nei secoli successivi e venne utilizzata da serie monetali di diversi imperatori e imperatrici, come, per citare alcuni esempi, in denari emessi in onore della Diva Faustina minore, moglie di Marco Aurelio, con immagine quasi simile nei rovesci, oppure in serie monetali a nome di Settimio Severo, di sua moglie Iulia Domna e del figlio Geta, in cui si insiste sempre sul concetto sulla Saeculi Felicitas , o ancora in monete a nome della Diva Caecilia Paulina, moglie dell’imperatore Massimino I il Trace.

Analoga composizione si ritrova su una serie di monete di Adriano ma in questo caso le stelle sono cinque.
Si tratta di un errore dell’incisore di coni? No, certamente, ma il preciso riferimento ad una diversa costellazione, quella di Antinoo, prossima all’equatore celeste, menzionata da Tolomeo e dedicata dall’imperatore al suo favorito con tale nome o più propriamente con quello dell’Aquila. Il giovane Antinoo è infatti rappresentato tra gli artigli del volatile caro a Giove.  La tradizione letteraria ci tramanda che l’imperatore Adriano, dopo la morte di Antinoo, cercando in cielo non solo fra gli allineamenti delle stelle una pseudo-figura che lo potesse ricordare ma anche una zona dove, come credevano gli antichi, fossero concentrate tutte quelle essenze naturali per farlo apparire un Dio. Assieme ai suoi astronomi credette di vedere uno spazio tra la zona intermedia della costellazione dell’Aquila e del Capricorno, affinché Antinoo avesse la propria dimora in questa zona e fosse riconosciuto e venerato per l’eternità.  Le stelle principali della costellazione dell’Aquila sono cinque, come nella rappresentazione monetale.

I Dioscuri erano i Numi tutelari della città antica dal 497 a.C., quando, dopo la battaglia del Lago Regillo vinta dai Romani sui Latini, i due gemelli, figli di Giove , furono visti abbeverare i loro cavalli alla Fonte Giuturna, ai piedi del Palatino.
I Dioscuri sono rappresentati sempre come cavalieri con una stella sulla fronte. Questa stella appare in diverse occasioni nella glittica e nella numismatica . Igino, scrittore e astronomo romano, conferma (De Astronomia II, 22) che i Dioscuri furono identificati nella costellazione dei Gemelli, della quale, per l’appunto, le stelle più luminose sono due.

Non si può neppure escludere che in una delle prime serie monetali emesse dalla zecca di Roma, in un momento in cui le divinità avevano ancora l’esclusiva della rappresentazione monetale, le due stelle che compaiono accanto al crescente lunare, e sull’altro lato della testa frontale del Sole, non siano da riferire proprio ai Dioscuri.
Possiamo chiudere con una emissione a nome di Giulia Maesa della zecca di Amastris in Paphagonia, con la rappresentazione dello zodiaco completo con al centro la rappresentazione di Giove e Giunone."

 

45 minuti fa, odjob dice:

Sto leggendo uno studio pubblicato dal Circolo Numismatico Romano Laziale nel 2021 su crescente e stella,quindi questa tua passione nello scrutare il cielo può essere unita alla Numismatica

odjob 

 

@odjob se possibile potresti inviarmi il titolo ? è reperibile facilmente ?

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10 ore fa, denario69 dice:

Ciao ! Si esattamente !  I Greci ed i Romani avevano infatti coniugato i due aspetti. Riporto un bellissimo estratto di Fiorenzo Catalli:

"Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Caio Giulio Cesare, era nato il 23 settembre del 63 a.C.
Ce lo ricorda lui stesso in una lettera, citata da Aulo Gellio, datata “IX Kal. Octobris” nove giorni prima le calende di ottobre”: mio carissimo … avrei sperato che tu oggi fossi qui con me a celebrare il mio sessantaquattresimo compleanno”. La lettera è indirizzata al nipote Caio, figlio di Giulia, una lettera impossibile perché riferita all’anno 3 d.C. mentre il nipote era morto sette anni prima, nel 4 a.C. L’informazione della data di nascita di Augusto è confermata dal poeta Manilio “sub pondere Librae”.

Il 23 settembre corrisponde al primo giorno del nuovo segno zodiacale, la Libra, la Bilancia, segno nuovo che, abbandonando lo Zodiaco caldeo a 11 figure, viene introdotto tra la Vergine e lo Scorpione nella riforma del calendario, entrata in vigore nel 46 a.C. ad opera del padre adottivo Cesare. Sembra possibile affermare che vi fosse una precisa volontà, un interesse a livello comunicativo di dare a questo evento, la data di nascita di Augusto, un valore religioso e mitico.

Dunque il segno zodiacale di Augusto è la Bilancia. E invece no, è il Capricorno.

Nella famosa gemma augustea di Vienna è raffigurato, al centro, Augusto seduto tra gli dei, nel registro inferiore una scena di innalzamento di un trofeo con la presenza di prigionieri, mentre in alto, tra Athena e Augusto è il segno zodiacale del Capricorno.
Una conferma è nella monetazione di Augusto in cui compare negli aurei e nei denari lo stesso Capricorno.

La spiegazione sta nella convinzione degli antichi che per quanto fosse importante la data di nascita avesse in realtà un’importanza ancora maggiore quella del concepimento, che in Augusto coincide proprio con il periodo del segno del Capricorno (dal 22 dicembre al 20 gennaio).
In astronomia i septem Triones (sette buoi) sono identificati nelle sette stelle più luminose della costellazione dell’Orsa Maggiore. La convinzione è certamente antica perché questa costellazione è tra le prime ad essere identificate dalla curiosità dell’uomo. Nel 76 a.C. il magistrato monetale dell’anno, L. Lucretius Trio fa coniare denari in argento con la testa del dio Sole, da un lato, e, dall’altro, un crescente lunare e sette stelle.

E’ indubbio un collegamento tra questa moneta e la costellazione attraverso, pur con la complicità del cognome del magistrato, Trio.
Tale composizione ebbe una straordinaria fortuna anche nei secoli successivi e venne utilizzata da serie monetali di diversi imperatori e imperatrici, come, per citare alcuni esempi, in denari emessi in onore della Diva Faustina minore, moglie di Marco Aurelio, con immagine quasi simile nei rovesci, oppure in serie monetali a nome di Settimio Severo, di sua moglie Iulia Domna e del figlio Geta, in cui si insiste sempre sul concetto sulla Saeculi Felicitas , o ancora in monete a nome della Diva Caecilia Paulina, moglie dell’imperatore Massimino I il Trace.

Analoga composizione si ritrova su una serie di monete di Adriano ma in questo caso le stelle sono cinque.
Si tratta di un errore dell’incisore di coni? No, certamente, ma il preciso riferimento ad una diversa costellazione, quella di Antinoo, prossima all’equatore celeste, menzionata da Tolomeo e dedicata dall’imperatore al suo favorito con tale nome o più propriamente con quello dell’Aquila. Il giovane Antinoo è infatti rappresentato tra gli artigli del volatile caro a Giove.  La tradizione letteraria ci tramanda che l’imperatore Adriano, dopo la morte di Antinoo, cercando in cielo non solo fra gli allineamenti delle stelle una pseudo-figura che lo potesse ricordare ma anche una zona dove, come credevano gli antichi, fossero concentrate tutte quelle essenze naturali per farlo apparire un Dio. Assieme ai suoi astronomi credette di vedere uno spazio tra la zona intermedia della costellazione dell’Aquila e del Capricorno, affinché Antinoo avesse la propria dimora in questa zona e fosse riconosciuto e venerato per l’eternità.  Le stelle principali della costellazione dell’Aquila sono cinque, come nella rappresentazione monetale.

I Dioscuri erano i Numi tutelari della città antica dal 497 a.C., quando, dopo la battaglia del Lago Regillo vinta dai Romani sui Latini, i due gemelli, figli di Giove , furono visti abbeverare i loro cavalli alla Fonte Giuturna, ai piedi del Palatino.
I Dioscuri sono rappresentati sempre come cavalieri con una stella sulla fronte. Questa stella appare in diverse occasioni nella glittica e nella numismatica . Igino, scrittore e astronomo romano, conferma (De Astronomia II, 22) che i Dioscuri furono identificati nella costellazione dei Gemelli, della quale, per l’appunto, le stelle più luminose sono due.

Non si può neppure escludere che in una delle prime serie monetali emesse dalla zecca di Roma, in un momento in cui le divinità avevano ancora l’esclusiva della rappresentazione monetale, le due stelle che compaiono accanto al crescente lunare, e sull’altro lato della testa frontale del Sole, non siano da riferire proprio ai Dioscuri.
Possiamo chiudere con una emissione a nome di Giulia Maesa della zecca di Amastris in Paphagonia, con la rappresentazione dello zodiaco completo con al centro la rappresentazione di Giove e Giunone."

 

@odjob se possibile potresti inviarmi il titolo ? è reperibile facilmente ?

 

Devi acquistare gli"Appunti Numismatici del Circolo Numismatico Romano Laziale"

questo è il link dove trovi il libro,a chi puoi rivolgerti per l'acquisto(solo €  15,un' inezia),i titoli dei lavori pubblicati ecc.:  https://www.lamoneta.it/topic/195934-appunti-numismatici-2021/

 

 

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9 minuti fa, odjob dice:

Devi acquistare gli"Appunti Numismatici del Circolo Numismatico Romano Laziale"

questo è il link dove trovi il libro,a chi puoi rivolgerti per l'acquisto(solo €  15,un' inezia),i titoli dei lavori pubblicati ecc.:  https://www.lamoneta.it/topic/195934-appunti-numismatici-2021/

 

 

 

Grazie ! :)

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Felice di esserti stato utile ;) 

Postate altri libri(non di Numismatica,perchè,per quelli c'è altra discussione ) che avete letto in questi ultimi tempi,magari durante il periodo di pandemia in cui siamo dovuti stare chiusi in casa)

Magari ,in tal modo,ci vengono idee per nuove letture

Grazie

odjob

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Ho terminato ieri di leggere il romanzo distopico Wool di Hugh Howey:

20230513_172953_compress21.thumb.jpg.9d463f0ed545475985de84768c750c6a.jpg

Descrizione:

Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e l’aria che respiri potesse uccidere? Questo è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo. Lì, uomini e donne vivono prigionieri in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo sceriffo Holston. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa, rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù e chiede di uscire, di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, Juliette. Ma com’è nato il silo? E chi ha interesse a mantenervi l’ordine, tanto da arrivare a uccidere?

 

Il libro fa parte di una trilogia (Wool, Shift e Dust) con una trama e idea originale. La lettura è stata scorrevole e piacevole anche se alcuni avvenimenti erano scontati o prevedibili come si potevano approfondire le caratterizzazioni di alcuni personaggi. I ritmi non sono sempre incalzanti e la scrittura semplice e i capitoli brevi lo rende piacevole ed avvincente lasciando la curiosità nel lettore. Nel complesso sono rimasto soddisfatto.

Spero che il prosieguo sia ancora più coinvolgente.

Vi riporto anche il trailer della serie televisiva:

 

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4 ore fa, numys dice:

Ho terminato ieri di leggere il romanzo distopico Wool di Hugh Howey:

20230513_172953_compress21.thumb.jpg.9d463f0ed545475985de84768c750c6a.jpg

Descrizione:

Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e l’aria che respiri potesse uccidere? Questo è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo. Lì, uomini e donne vivono prigionieri in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo sceriffo Holston. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa, rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù e chiede di uscire, di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, Juliette. Ma com’è nato il silo? E chi ha interesse a mantenervi l’ordine, tanto da arrivare a uccidere?

 

Il libro fa parte di una trilogia (Wool, Shift e Dust) con una trama e idea originale. La lettura è stata scorrevole e piacevole anche se alcuni avvenimenti erano scontati o prevedibili come si potevano approfondire le caratterizzazioni di alcuni personaggi. I ritmi non sono sempre incalzanti e la scrittura semplice e i capitoli brevi lo rende piacevole ed avvincente lasciando la curiosità nel lettore. Nel complesso sono rimasto soddisfatto.

Spero che il prosieguo sia ancora più coinvolgente.

Vi riporto anche il trailer della serie televisiva:

 

 

Un libro che ti"distende"e che ti mette di" buon umore".

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25 minuti fa, odjob dice:

Un libro che ti"distende"e che ti mette di" buon umore".

 

Non direi proprio😁.

Per chi si vuole distendersi consiglio un bel libro di Frank McCourt come Le Ceneri di Angela ed Ehi, prof! ....ironici, sarcastici ed empatici creando un genere nuovo di scrittura.

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1 ora fa, numys dice:

Non direi proprio😁.

Per chi si vuole distendersi consiglio un bel libro di Frank McCourt come Le Ceneri di Angela ed Ehi, prof! ....ironici, sarcastici ed empatici creando un genere nuovo di scrittura.

 

si,ho capito,ma scherzavo

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Neanderthal, di Rebecca Wragg Sykes

Un libro molto interessante e di facile lettura che "...sintetizza migliaia di studi accademici in un unico , accessibile racconto" (Tha New York Times)

(In ogni essere umano attuale si trova dal 2 al 4 % di Dna neanderthaliano)

(prego evitare commenti a sproposito)

Neanderthal.jpg

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Il 14/5/2023 alle 07:42, carletto23 dice:

Neanderthal, di Rebecca Wragg Sykes

Un libro molto interessante e di facile lettura che "...sintetizza migliaia di studi accademici in un unico , accessibile racconto" (Tha New York Times)

(In ogni essere umano attuale si trova dal 2 al 4 % di Dna neanderthaliano)

(prego evitare commenti a sproposito)

Neanderthal.jpg

 

Libro interessante così com'è interessante comprendere come abbiano fatto i primi esseri umani a sopravvivere. 

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