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Inviato

Ciao a tutti,

Sono nuovo quindi perdonatemi per questa domanda forse banale.

Sono appassionato di storia Etrusca ed ho visitato quasi tutti i musei italiani ma di monete etrusche ce ne sono poche in circolazione.

Eppure gli etruschi ebbero una grande diffusione e nei secoli si distinsero anche come mercanti.

Quindi vi chiedo perchè, secondo voi, così poche monete sono arrivate a noi ?

Grazie mille

Emanuele


Inviato

perché ne hanno fatte, relativamente, poche..( prima hanno usato le greche, poi hanno fatto le loro e poi, dopo la conquista romana , hanno usato la moneta dei vincitori)

la loro storia monetale è durata al massimo tre o quattro secoli, contro gli otto o dieci dei romani e, soprattutto, la circolazione era , giocoforza , limitata ai terreni direttamente controllati dalle autorità etrusche...ben più limitati dei territori poi sotto l'influenza romana e con popolazioni che erano una frazione di quelle sottoposte alla romanità.. quindi anche il circolante era "poco". Aggiungi che essendo andate fuori corso con la conquista romana, le monete etrusche saranno state sicuramente rifuse e riutilizzate per farne moneta corrente, quindi una buona parte sono sparite in quel modo...alla fine, possiamo contare solo sui pezzi perduti all'epoca e quel poco di tesaurizzato e mai recuperato,....... ma è una minima parte, perché essendo un territorio in pace, non avevano necessità di nascondere i tesori posseduti o il denaro disponibile...diverso caso per l'impero romano, dove si tesaurizzava presso i confini in perenne combattimento con i barbari e dove non è infrequente che vengano ritrovate forti accumulazioni di valuta ( al proposito il tesoro di Treviri, con i suoi quasi 3000 aurei, la dice lunga sull'ambiente dell'epoca).

Gli etruschi conquistavano più con le arti e l'economia che con la spada, quindi non erano in perenne guerra con qualche altra popolazione per mire espansionistiche territoriali,....... a parte la pirateria sul mare...ma lì è difficile seppellire alcunché....

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Inviato

Alle considerazioni di Numismo mi permetto di aggiungere un ulteriore elemento: per quanto possa sembrarci strano la nascita dei fenomeni monetari non é necessariamente legata ai commerci, specie a largo raggio.

I primi fenomeni monetari sembrano al contrario essere legati al pagamento di imposte e al finanziamento di imprese belliche, oltre che, secondo alcuni autori, ad una circolazione locale, basata sui kapeloi, caratteristica della Ionia e delle colonie ioniche d'occidente, quale ad esempio Marsiglia.

D'altronde gli stessi Fenici si adattarono all'uso della moneta molto tardi, eppure commerciavano alla grande. Ed anche per gli etruschi il momento in cui cominciano a battere moneta si situa già in un'epoca di "decadenza", considerando l'età "d'oro" tra il VII-VI secolo.

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Inviato

Molto pertinente l’osservazione di Aulisio.

Per spiegare il termine “kapeloi”, forse sconosciuto a molti, bisogna partire dal termine greco “kapelike”, composto dai termini “kapelos” (vendere al minuto) e dal suffisso “-ike” (arte di). Quindi, secondo Aristotele, “kapelike” significa letteralmente “arte del vendere al minuto”, al massimo “arte dello scambio commerciale”. In realtà pare che Aristotele, che era contrario all’idea dello scambio lucroso, con grandi profitti, abbia dato alla parola un significato ironico. Lo scambio commerciale non era, naturalmente, il piccolo commercio, non la vendita al minuto, ma piuttosto il vero scambio commerciale, che avveniva sulle rotte marittime.

Aristotele ha poi distinto questa parola da:

“chrematistike”, che significa “arte di fare denaro” o più semplicemente “arte del procurare i beni necessari per il vivere”;

“metadosis”, spesso utilizzato per indicare il baratto, ma che più esattamente significa “dare a ognuno la sua parte”.

I “kapeloi” erano quindi quelli che praticavano il “kapelike”.

Secondo Erodoto, l’invenzione della moneta era collegata con il fatto che i Lidii erano divenuti “kapeloi”. Erodoto racconta che anche Dario fu soprannominato “kapelos”. In effetti pare che sotto questo sovrano persiano i magazzini militari avessero indotto la pratica del commercio del cibo.

Solo successivamente “kapelos” diventò sinonimo di “imbroglione, truffatore, impostore”…..

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Inviato

e' comunque stupefacente il ritardo con il quale la moneta fa il suo ingresso nella Storia.

Ci si domanda come abbiano fatto Egizi, Sumeri, Assiri, Hittiti, i popoli dell'antica Cina, etc. a fare a meno della moneta per oltre duemila anni della loro storia di cui abbiamo precise testimonianze di civiltà evoluta e ben radicata da un punto di vista sociale, istituzionale, economico e militare.

Che pagamenti e scambi fossero altamente sviluppati già a partire da 5000 anni fa nessun dubbio, ma la moneta , come la conosciamo noi e nelle forme a noi note, utilizzata principalmente come mezzo di scambio e di pagamento (e in seconda battuta di tesaurizzazione) entra in scena molto ma molto tardi, non prima della fine del VII secolo/inizio VI secolo a C in Occidente (IOnia) e all'incirca nel medesimo periodo, in forme monetali differenti, in Cina e in India.

Mentre ad esempio i pesi monetali conosciuti per i Sumeri, gli Assiri etc. sono di gran lunga piu' antichi.

Quel che è certo è che una volta dato avvio a questa fondamentale strumento economico la sua diffusione è stata fulminante e si puo' dire che quasi ogni Paese o popolo abbia fatto ricorso ad emissioni monetarie già in antichità fatte salve le società tribali africane delle 'Americhe ed alcune Orientali che hanno utilizzato comuque forme monetali ma non emissioni sistematiche da parte di un'autorità centrale.

Sulle origini del "denaro" nelle forme a noi note varie sono le teorie che sono state proposte, da quelle di origine sacrale alle necessità di mezzi di pagamento di imposte , tributi militari, etc.

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Inviato

e' comunque stupefacente il ritardo con il quale la moneta fa il suo ingresso nella Storia.

Ci si domanda come abbiano fatto Egizi, Sumeri, Assiri, Hittiti, i popoli dell'antica Cina, etc. a fare a meno della moneta per oltre duemila anni della loro storia di cui abbiamo precise testimonianze di civiltà evoluta e ben radicata da un punto di vista sociale, istituzionale, economico e militare.

Che pagamenti e scambi fossero altamente sviluppati già a partire da 5000 anni fa nessun dubbio, ma la moneta , come la conosciamo noi e nelle forme a noi note, utilizzata principalmente come mezzo di scambio e di pagamento (e in seconda battuta di tesaurizzazione) entra in scena molto ma molto tardi, non prima della fine del VII secolo/inizio VI secolo a C in Occidente (IOnia) e all'incirca nel medesimo periodo, in forme monetali differenti, in Cina e in India.

Mentre ad esempio i pesi monetali conosciuti per i Sumeri, gli Assiri etc. sono di gran lunga piu' antichi.

Quel che è certo è che una volta dato avvio a questa fondamentale strumento economico la sua diffusione è stata fulminante e si puo' dire che quasi ogni Paese o popolo abbia fatto ricorso ad emissioni monetarie già in antichità fatte salve le società tribali africane delle 'Americhe ed alcune Orientali che hanno utilizzato comuque forme monetali ma non emissioni sistematiche da parte di un'autorità centrale.

Sulle origini del "denaro" nelle forme a noi note varie sono le teorie che sono state proposte, da quelle di origine sacrale alle necessità di mezzi di pagamento di imposte , tributi militari, etc.

Ti sei già risposto da solo quando hai scritto:

Mentre ad esempio i pesi monetali conosciuti per i Sumeri, gli Assiri etc. sono di gran lunga più antichi.

Un conto è un sistema per valutare uno scambio tra merci reali ( una mucca contro tre chili di bronzo già pesato e tutti "realmente " presenti) un conto è tra merci virtuali ( il valore di una mucca contro il valore di tre chili di bronzo, ma non sono presenti né la mucca né i tre chili di bronzo).

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Inviato

Grazie mille a tutti,

Siete stati più che esaustivi ! :)


Inviato

La mia è una semplice curiosità....................

Nelle vicinanze di Comacchio (FE) esisteva la città etrusca di Spina, mi piacerebbe sapere quali monete venivano utilizzate all'epoca, magari indicandomi un link e se dalle ricerche sia risultato che alcune di queste fossero state battute proprio a Spina, se vi operasse una zecca in sostanza.

Come forse sapete mi occupo di monete di qualche migliaio di anni più giovani quindi.........................Grazie................. :lol:

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Inviato

La mia è una semplice curiosità....................

Nelle vicinanze di Comacchio (FE) esisteva la città etrusca di Spina, mi piacerebbe sapere quali monete venivano utilizzate all'epoca, magari indicandomi un link e se dalle ricerche sia risultato che alcune di queste fossero state battute proprio a Spina, se vi operasse una zecca in sostanza.

Come forse sapete mi occupo di monete di qualche migliaio di anni più giovani quindi.........................Grazie................. :lol:

http://www.archeoferrara.beniculturali.it/spina-storia-di-una-citt%C3%A0_pag_pg62_ita.aspx

Nel seguente volume trovi informazioni su Spina:

The Etruscans Outside Etruria a cura di Paolo Bernardini,Giovannangelo

ciao

skuby


Inviato (modificato)

La questione delle origini della moneta e del suo significato originario mi affascina moltissimo.

Dalle mie letture, in primis Catalli, mi sono fatto un'idea sulla questione, non so quanto tale idea sia ben messa a fuoco, la condivido qui in modo da poterne discutere con persone che sicuramente ne sanno più di me.

Quando si parla di origini della moneta, credo che un errore piuttosto diffuso sia quello di usare le nostre percezioni moderne in materia di "soldi" per leggere la realtà economica e sociale del mondo arcaico. Oggi viviamo in un sistema di mercato, governato da domanda e offerta, in cui la moneta è utilizzata come una misura generale di tutti i Servizi, ma soprattutto di tutti i Beni (cibo, vestiti, mucche, ecc.). Molto probabilmente la moneta originariamente non ebbe tale funzione di misura dei beni. Catalli riporta che le antiche testimonianze letterarie e storiografiche ci dicono che, fino alla metà del V secolo (quando la moneta era stata già inventata da più di un secolo e si era largamente diffusa), l'economia non era ancora gestita in termini monetari, ma era basata sul baratto e lo scambio di merci.

Il fatto che all'inizio la moneta non servisse per acquistare Beni o in generale per transazioni commerciali minute sembra anche confermato dall'evidenza che le prime emissioni furono soprattutto stateri, con una scarsa produzione di frazionali, i quali furono certamente coniati precocemente, ma non in quantità sufficiente per rendere possibile la funzione divisionale necessaria agli scambi monetari, che è essenziale nella concezione moderna di economia monetaria.

Come già accennato da alcuni di voi nei post precedenti, all'inizio la moneta servì probabilmente per finanziare il pagamento di imposte, in altre parole fu una misura per i Servizi... aggiungerei, Servizi legati in qualche modo a valori e significati di natura religiosa. Ricordiamoci che i più antichi ripostigli conosciuti sono stati trovati in contesti templari, o in prossimità di aree sacre, primo fra tutti il famoso Artemision di Efeso. Alcuni hanno teorizzato che le più antiche monete trovate in quel ripostiglio (quelle a legenda "Phaneos" e "Phaneos emi sema", di cui allego le foto dal sito del British Museum, potrei sbagliarmi, ma si tratterebbe delle prime monete coniate nella storia) non siano nemmeno state emesse da una autorità statale, ma si tratti di emissioni private di una ricca famiglia di mercanti, che impressero il loro simbolo su pezzi di metallo prezioso da donare al tempio, come segno della loro elevata posizione sociale.... se questa ipotesi fosse mai confermata avremmo la certezza che la moneta nacque per propositi che nulla avevano a che vedere con questioni di economia e commercio.

Anche le denominazioni ci parlano di funzioni rituali.. Dracma, ossia la quantità di (6) spiedi che poteva essere stretta in un pugno... Obolo, ossia il nome originario della quantità minima di carne a cui aveva diritto ogni cittadino dopo un sacrificio. L'etimologia stessa delle denominazioni monetali richiama in mente funzioni cultuali e rituali.

Riassumendo l'idea che mi sono fatto: l'economia monetaria del mondo antico, almeno fino al V secolo, non ebbe una direzione "orizzontale", ossia le monete non furono usate dalle persone come strumenti mondani per scambiarsi Beni o merci. Il flusso degli scambi monetari inizialmente fu solo "verticale" (non so se si usano questi termini in Economia, mi scuso se sto scrivendo corbellerie), cioè dallo stato/tempio ai cittadini e viceversa... monete come misure di una sorta di "valore divino", utilizzate dalla autorità emittente per pagare i servizi che i cittadini svolgevano per la comunità (servizio militare, sicurezza delle strade, la costruzione di templi, mura, navi, acquedotti ecc), e poi da questi restituite alla "Amministrazione" delle città per mezzo delle offerte al Tempio.
Questo spiegherebbe la forte connotazione religiosa dei tipi monetari antichi, e in qualche modo anche fenomeni difficilmente comprensibili come la prima monetazione incusa della Magna Grecia. Perché tanta cura nella produzione di monete perfettamente centrate e allineate? Forse perché non erano semplicemente destinate a comprare mucche, ma erano piuttosto oggetti da donare agli dei?
Buona serata a tutti :)
Nico

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post-28866-0-01170000-1389471511_thumb.j

Modificato da TARAS
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Inviato

@@skubydu

Grazie del link

Quindi solo baratto nella vecchia Spina, era da parecchio che ogni tanto ci pensavo e oggi ho voluto provare a togliermi il dubbio, per la verità speravo di vedere qualche moneta ma se le cose stanno così c'è poco anzi nulla da vedere.

In effetti so di ritrovamenti di monete romane, e a seguire fino a noi ma di etrusco nulla.

Chissà, forse in futuro nuovi ritrovamenti potrebbero cambiare le cose, c'è probabilmente ancora molto da scoprire.

Grazie ancora

Ciao

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Inviato

@@skubydu

Grazie del link

Quindi solo baratto nella vecchia Spina, era da parecchio che ogni tanto ci pensavo e oggi ho voluto provare a togliermi il dubbio, per la verità speravo di vedere qualche moneta ma se le cose stanno così c'è poco anzi nulla da vedere.

In effetti so di ritrovamenti di monete romane, e a seguire fino a noi ma di etrusco nulla.

Chissà, forse in futuro nuovi ritrovamenti potrebbero cambiare le cose, c'è probabilmente ancora molto da scoprire.

Grazie ancora

Ciao

Era un porto molto il portante, purtroppo niente monete....:-)

Ciao

Skuby


Inviato (modificato)

Molto interessante Taras, anche se sull'origine del denaro sono state scritte enciclopedie ognuna dedicata ad una specifica ipotesi.

Ricordo , tra le altre , :

Bernhard Laum , Origine della moneta e teoria del sacrificio

Incontro di STudi, Istituto Italiano di NUmismatica, 1995, a cura di Nicola Parise, Roma 1997

PS

gli stateri di Emi Phaneos non sono tra le primissime monete coniate, altri strateri, con una faccia striata, o le famose "gocce" d'elettro del capo Artemision li precedono

Modificato da numa numa

Inviato

Facciamo un filmino:

io sono un mercante etrusco..e me ne sto andando a Byblos a vendere un bel po' di vasi e aggeggi in ferro e bronzo ( vengo da Populonia con scalo all'Elba) a Byblos vedo la bancarella di un mercante ceh ha profumi di Cipro...che sono ottimi e, soprattutto, da me a Populonia, non si trovano...

Vado dal mercante e gli chiedo ( in qualche modo, probabilmente in greco che conosco) quabto o cosa vuole per 10 ampolle di essenze profumate e lui mi risponde che gli farebbero comodo degli orecchini in oro e granati per la moglie....ma io commercio in ferro e bronzo..cavoli! sono a corto di orecchini...a questo punto ho due scelte: o trovo uno che ha gli orecchini e a cui servono i picconi...( e poi devono essere orecchini del tipo che il mercante di essenze va cercando) oppure convinco il mercante di essenze ad accettare i picconi in pegno , impegnandomi a ritornare con gli orecchini ( dopo essermi fatto spiegare per bene come li vuole) e riprendermi i miei picconi.In questo modo lui non rischia nulla e io mi porto a casa le essenze.

Fattibile, e probabilmente anche stato fatto, ma scomodo.

Adesso sostituiamo i picconi con un oggetto il cui valore intrinseco sia in qualche maniera "ufficiale" e ampiamente riconosciuto..che so..una spada? un lingotto di bronzo? quel che volete...ecco che tutta la trafila si semplifica...il mercante di essenze mi da le boccette, prende l'oggetto "cambiabile" e poi va lui dall'orefice a farsi dare gli orecchini, perché tanto all'orefice, che non ha alcun bisogno dei famosi picconi, ma neanche dell'oggetto cambiabile, servono però le mutande o due pecore o tre zappette e va dal fabbro a farsele fare..come? facendogli usare il lingotto di bronzo ( che potrebbe essere uno degli oggetti scambiabili usati) e facendogliele realizzare proprio con quel metallo e lasciandogliene una parte in pagamento dell'opera, oppure a sua volta cedendo l'oggetto scambiabile con le zappe.

Insomma ,l'oggetto scambiabile aveva sia una valenza intrinseca per la materia con cui era fatto, ma anche una valenza fiduciaria in modo che no ne si dovesse ogni volta stabilire da capo il valore.

Un buon compendio di questi oggetti scambiabili, potrebbero essere dei lingotti di metallo grezzo , rame probabilmente o bronzo già legato.o ferro magari...comunque qualcosa che poteva essere scambiato ma anche utilizzato per di se stesso con profitto...insomma con valenza intrinseca.

Il passo successivo è noto...i lingotti pesano e ingombrano...e non è detto che l'orefice abbia gli orecchini pronti,, quindi lascio al mercante di essenze qualcosa con cui lui può andare dall'orefice quando vuole e chiedere all'orefice di preparargli la merce che lui desidera, così come io mercante, ho potuto andare dal profumiere di Byblos e ordinargli le essenze che desideravo, senza andare di persona ma facendogli avere u mio messaggio e, magari un "pegno" a garanzia del mio acquisto...un "pegno" che il mercante di essenze potesse a sua volta utilizzare per ordinare all'orefice gli orecchini, magari spedendoci uno schiavo col disegno e il "pegno" da lasciare...ed ecco perché i pesi monetali hanno preceduto la moneta vera e propria anche di parecchio tempo...perché lo scambio è una azione immediata, e così la cessione del lingotto per la mucca, la moneta è una promessa di pagamento...e non è obbligatorio che le azioni si verifichino in contemporanea...

THE END.....

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Inviato

Perché pesi monetali? Pesi, tout-court.

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Perché così li aveva definiti Numa Numa....era per chiarezza, altrimenti qualcuno si sarebbe perso per strada...non tu, ma qualcuno meno avvezzo si..


Inviato

Molto interessante Taras, anche se sull'origine del denaro sono state scritte enciclopedie ognuna dedicata ad una specifica ipotesi.

Ricordo , tra le altre , :

Bernhard Laum , Origine della moneta e teoria del sacrificio

Incontro di STudi, Istituto Italiano di NUmismatica, 1995, a cura di Nicola Parise, Roma 1997

PS

gli stateri di Emi Phaneos non sono tra le primissime monete coniate, altri strateri, con una faccia striata, o le famose "gocce" d'elettro del capo Artemision li precedono

Grazie del consiglio Numa, sicuramente leggerò il testo che mi hai consigliato.

Numizmo, il tuo filmino è molto divertente :D

Però, non volermene, secondo me resta un film, nel senso che non mi trovo d'accordo sulla sua valenza di documentario storico.

Io personalmente credo che le cose siano andate diversamente, e che i "pesi" non abbiano avuto una funzione pre-monetale la cui fase successiva sia stata un passaggio diretto e lineare ad una economia monetaria, credo che questo sia un modo di vedere il passato con occhi moderni. I lingotti forse erano solo un modo di trasportare o accumulare i metalli, certo potevano essere anche scambiati ma, dal mio modesto punto di vista, la loro funzione principale non aveva a che vedere con lo scambio. A noi sembra inconcepibile una economia basata sul baratto, quindi cerchiamo di rendere monetaria una realtà economica che non lo era. I lingotti di rame trovati nei relitti delle navi che da Cipro facevano vela verso l'occidente ci dicono che il lingotto era un modo semplice per stipare e trasportare il metallo... oppure che a Cipro esistevano flotte di banchieri già nell'età del bronzo? Omero quando parla del valore degli oggetti non parla mai di lingotti... un'armatura valeva 10 buoi, oppure 3 tripodi, non X lingotti.


Inviato

Grazie del consiglio Numa, sicuramente leggerò il testo che mi hai consigliato.

Numizmo, il tuo filmino è molto divertente :D

Però, non volermene, secondo me resta un film, nel senso che non mi trovo d'accordo sulla sua valenza di documentario storico.

Io personalmente credo che le cose siano andate diversamente, e che i "pesi" non abbiano avuto una funzione pre-monetale la cui fase successiva sia stata un passaggio diretto e lineare ad una economia monetaria, credo che questo sia un modo di vedere il passato con occhi moderni. I lingotti forse erano solo un modo di trasportare o accumulare i metalli, certo potevano essere anche scambiati ma, dal mio modesto punto di vista, la loro funzione principale non aveva a che vedere con lo scambio. A noi sembra inconcepibile una economia basata sul baratto, quindi cerchiamo di rendere monetaria una realtà economica che non lo era. I lingotti di rame trovati nei relitti delle navi che da Cipro facevano vela verso l'occidente ci dicono che il lingotto era un modo semplice per stipare e trasportare il metallo... oppure che a Cipro esistevano flotte di banchieri già nell'età del bronzo? Omero quando parla del valore degli oggetti non parla mai di lingotti... un'armatura valeva 10 buoi, oppure 3 tripodi, non X lingotti.

Lingotti l'ho usato perché riporta alla mente gli aes signatum e faceva da trait d'union mentale.potevo parlare anche di spiedi, ma usando lingotti ho evitato un passaggio e ho accorciato lo scritto. Resta il fatto che, fossero tripodi o spiedi, erano pur sempre"oggetti scambiabili" con una valenza convenzionale e non solo reale.difficile che un fabbro accettasse dieci buoi per una armatura, ma sicuramente accettava tranquillamente i tre tripodi che poteva donare al tesoro del tempio per i suoi sacrifici, o scambiarli a sua volta con ciò che gli necessitava , essendo sicuro che sarebbero stati a loro volta accettati in cambio, proprio perché svolgevano una funzione " convenzionale" protratta nel tempo e non solo materiale immediata. Dai tripodi ai lingotti, e poi ai lingotti garantiti ( signati) il passo è breve....


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Da una semplice domanda ne è uscita fuori un'interessantissima discussione.

Segnalo, soprattutto per in nuovi utenti, due link:

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Buongiorno a tutti, dato che ho un interesse "campanilistico" per le monete etrusche mi sono soffermata su questa discussione, non seguo molto le sezioni delle monete classiche ma a volte vedo qualche nick o titolo che attira la mia curiosità e leggo tutta la discussione.

Ho notato, rispetto a questa monetazione, le poche discussioni presenti sul Forum e di conseguenza le poche fotografie delle monete etrusche, a parte le schede del Museo Archeologico di Firenze ora postate da Reficul :) , quindi mi chiedevo se qualcuno tra voi, o tutti insieme, sarebbe così gentile da aprire una discussione che raccogliesse foto, notizie e spiegazioni su questa monetazione e sulla civiltà Etrusca.

Potrebbe essere una discussione protratta nel tempo, sul genere di "Oboli che passione", che ci insegnerebbe molto su questo popolo interessante.

Mi piacerebbe molto poter vedere realizzato questo mio desiderio...che ne dite?

Grazie in anticipo, Giò

P.S.-cito alcuni tra voi a cui penso potrebbe interessare questa idea, nel caso non fosse così non vi arrabbiate... :lol: :lol: basta dirlo

@@numa numa @@numizmo @g.aulisio @@Caio Ottavio ecc ecc :)

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Le fotografie le abbiamo, potrebbe essere interessante riportare, per ogni moneta

in tipologia, una scheda descrittiva dei tipi impressi....non tanto una scheda con census e forbici di pesi, che è più da specialisti, quanto una descrizione della simbologia rappresentata, magari con rimandi alla statuaria e all'epigrafia conosciuta per quel tipo e dislocazione territoriale, ove possibile con l' areale di diffusione desunto dai ritrovamenti.

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Lingotti l'ho usato perché riporta alla mente gli aes signatum e faceva da trait d'union mentale.potevo parlare anche di spiedi, ma usando lingotti ho evitato un passaggio e ho accorciato lo scritto. Resta il fatto che, fossero tripodi o spiedi, erano pur sempre"oggetti scambiabili" con una valenza convenzionale e non solo reale.difficile che un fabbro accettasse dieci buoi per una armatura, ma sicuramente accettava tranquillamente i tre tripodi che poteva donare al tesoro del tempio per i suoi sacrifici, o scambiarli a sua volta con ciò che gli necessitava , essendo sicuro che sarebbero stati a loro volta accettati in cambio, proprio perché svolgevano una funzione " convenzionale" protratta nel tempo e non solo materiale immediata. Dai tripodi ai lingotti, e poi ai lingotti garantiti ( signati) il passo è breve....

Caro stregatto Numizmo, sono d'accordo sul fatto che tripodi o spiedi fossero oggetti scambiabili (economia di baratto), ma non che avessero una "valenza convenzionale protratta nel tempo" (economia monetaria). Molto probabilmente quel fabbro durante un periodo di carestia avrebbe accettato molto più volentieri 10 buoi piuttosto che tripodi o spiedi o l'orologio del bianconiglio.

La funzione convenzionale dei lingotti non è scontata, chi ci dice che nello scambio tra una mucca e un pezzo di metallo non venisse usata una bilancia per pesare il pezzo di metallo? In questo caso la funzione convenzionale cade, si trattava di un bene come un altro, la cui quantità determinava il valore reale.

Ultima perplessità... dici che "dai tripodi, ai lingotti, ai lingotti signati" il passo è breve. Detta così sembra che il processo fu lineare. Tuttavia l'aes signatum, da quanto ne so, fece la sua comparsa in Italia centrale non prima del quarto secolo, quando la moneta esisteva e si era diffusa in tutto il mediterraneo già da un bel pezzo, quindi il processo non sembra affatto affatto lineare come lo proponi. Non a caso gli studiosi non sono ancora giunti ad un punto di vista comune sulla reale funzione dell'aes signatum.


Inviato

Tuttavia l'aes signatum, da quanto ne so, fece la sua comparsa in Italia centrale non prima del quarto secolo, quando la moneta esisteva e si era diffusa in tutto il mediterraneo già da un bel pezzo, quindi il processo non sembra affatto affatto lineare come lo proponi. Non a caso gli studiosi non sono ancora giunti ad un punto di vista comune sulla reale funzione dell'aes signatum.

Due osservazioni su questa asserzione.

1)Le economie antiche erano molto meno compenetrabili di quanto si pensi.

Nella storiografia si è passati dall'eccessivo isolamento, all'eccessivo opposto. La verità, come spesso accade, è nel mezzo.

2)La datazione dell'Aes signatum è ancora sub iudice, con oscillazioni superiori al secolo.


Inviato

Le fotografie le abbiamo, potrebbe essere interessante riportare, per ogni moneta

in tipologia, una scheda descrittiva dei tipi impressi....non tanto una scheda con census e forbici di pesi, che è più da specialisti, quanto una descrizione della simbologia rappresentata, magari con rimandi alla statuaria e all'epigrafia conosciuta per quel tipo e dislocazione territoriale, ove possibile con l' areale di diffusione desunto dai ritrovamenti.

La simbologia di queste monete mi interessa in modo particolare, come per tutte devo dire, questo porterebbe poi a conoscere la loro cultura ed anche le loro deità, il discorso da qui si amplierebbe molto...sono contenta che l'idea ti piaccia. Grazie

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