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MEZZO DUCATONE FILIPPO III


dabbene

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Questa moneta è indubbiamente rara, sia nel Crippa che nel MIR si passa da R/5 a R/4 a R/2 come in questo caso che vedremo, sono monete che riportano la data del 1611, evidentemente fu coniato anche poi negli anni successivi o in due casi non riporta data.

Nel 1630 avremo poi la coniazione del mezzo ducatone di Filippo IIII, ma indubbiamente a parte la rarità dichiarata sui libri sopra riportati, anche nelle aste risulta difficile vederlo comparire, al punto di pensare anche a una rarità superiore.

Non risulta per esempio nelle Cronos 1, 4, 6, nella Este Milani di Varesi compare un pezzo che ritornerà nella sua ultima asta la 63a che qui riporto.

Nelle Civiche di Milano risultano 5 pezzi, indubbiamente le più rare risultano quelle collo spallaccio leonino sotto il busto, ne è passata una con questa variante all'ultima asta della NAC.

La domanda che mi ponevo e che pongo, a parte il vedere la moneta, è questa comunque rarità di questa tipologia in particolare se confrontata per esempio col mezzo scudo di Filippo II.

Questo ha diverse annate di coniazione e varianti a differenza del mezzo ducatone di Filippo III.

Propongo qualche ipotesi, ma ce ne possono essere più di una, per esempio il fatto che il regno di Filippo II ( 1544 -1598 ) fu decisamente più lungo di quello di Filippo III ( 1598 - 1621 ), ma anche l'abbondanza e ricchezza di tipologie coniate con Filippo II, varie, ma anche cospicue numericamente.

Probabilmente i numerosi pezzi già in circolazione non richiesero ulteriori coniazioni di circolante, ma può essere che influì anche la nuova serie di denari da 100 - 80 - 50 - soldi e quella da 80 40 - 20 soldi.

A voi ora, prima però vediamo la moneta :

MEZZO DUCATONE ,1611, Filippo III di Spagna ( 1598 - 1621 )

zecca di Milano

D/PHILIPPVS III REX HISPANIA, busto coronato con colletto alla spagnola, data 1611 sotto il busto

R/MEDIOLANI DVX ET C , stemma coronato e inquartato con aquila e biscia

Argento, peso 15, 74 gr.

Rif. Crippa 12/c, MIR 341/3

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Le ipotesi potrebbero essere si molteplici, la prima esposta sul circolante presente di Filippo II potrebbe essere quella buona.

Consultando lo scritto " Movimenti Monetari nello stato di Milano " del Cipolla, durante il ducato di Filippo III l' emissione di demi-écus d' argent ( quindi penso i mezzi ducatoni ) è stata per pochi anni, ma lo strano è che nell' elenco l' anno 1611 non è presente.

1599 9.884

1600 38.864

1601 21.336

1612 21.560

1614 12.306

1615 55.622

1617 34.230

Qualche dubbio su quanto ho riportato è che sempre il Cipolla riporta i Ducatoni in argento perchè i mezzi li riporta come demi-écus d' argent?

Se la coniazione dei mezzi non fu abbondante, invece la fu per i Ducatoni tutti gli anni meno che dal 1604 al 1607 ( anni di coniazione del 100 Soldi? ).

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Forse, oltre alle motivazioni già dette, i nominali rispetto a Filippo II cambiano e probabilmente l'introduzione di nuove tipologie influì, anche se differenti come il denaro da soldi 80, il denaro da soldi 50 che potrebbero avere condizionato le coniazioni del periodo.

In pratica c'erano tre serie il ducatone e il mezzo, la serie di denari con stemma e i denari con scritta e valore, forse anche troppi per un periodo dove era stato coniato molto comunque dal predecessore.

Forse questi crearono delle variabili differenti e utilizzabili anch'esse per i nominali inferiori al ducatone che comunque viene sempre molto coniato.

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Farei una ulteriore riflessione agganciata a quanto detto nel precedente post, sembrerebbe che ci fosse con Filippo III ma anche poi con Filippo IV una evoluzione, una ricerca di nuove tipologie rispetto a quelle consolidate.

Si formano due nuove serie che si affiancano a quelle esistenti e che hanno una grande differenza e novità, l'indicazione espressa sulla moneta del valore, e non è una novità di poco conto.

Queste due nuove serie probabilmente e forse distolsero l'attenzione e l'impegno di coniazione per esempio verso la serie del mezzo ducatone che appare defilato anche numericamente in questo periodo.

Certamente, per quanto immobilizzata nelle tipologie, iconografie, leggende, la monetazione spagnola di Milano, qualche novità, come in questo periodo, la esprimeva e probabilmente questo condizionò gli aspetti monetari della zecca di Milano.

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Penso che da Filippo III, e poi IV, ci fosse la necessità di due tipi di monete, quelle per essere utilizzate nel territorio del Ducato ( i ducatoni ) e quelle per il commercio estero ( i filippi ).

Gli ultimi ducatoni furono coniati sotto Filippo IV, da Carlo II in avanti vennero coniati solo Filippi e sotto multipli.

Modificato da Parpajola
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