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Il collezionista Samuel-Jean POZZI (1846-1918)


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Il collezionista Samuel-Jean POZZI (1846-1918)

Desidero aprire un piccolo “spaccato” sulla storia del collezionismo e parlare brevemente della vita di uno dei più grandi collezionisti di monete greche, Samuel-Jean Pozzi.

Egli era nato il 3 ottobre 1846 a Bergerac, Dordogne (Francia) da una facoltosa famiglia di origine italo-svizzera. Il suo originario cognome era Pozzy e lui successivamente fece modificare la vocale finale, evidenziando l’origine italiana.

Nel 1869 si spostò a Parigi, dove poi intraprese la carriera medica e fu prediletto allievo del famoso neurologo Paul Broca e si appassionò di anatomia comparata.

Si specializzò in ginecologia, divenendo uno delle massime autorità in quel campo. Nel 1884 ricoprì la prima cattedra di ginecologia in Francia e nel 1890 pubblicò il famoso “Traité de gynécologie”, che divenne uno dei testi fondamentali della ginecologia e fu tradotto in molte lingue.

Si sposò nel 1879 con Thérese Loth-Cazolo, figlia di un magnate delle ferrovie e dalla quale ebbe tre figli. Ma non fu un matrimonio felice.

Pozzi era un uomo di grande fascino ed era un ottimo insegnante, idolatrato dai suoi allievi, che lo soprannominarono “La Sirena”, per il suo sguardo angelico e per il suo atteggiamento molto raffinato.

post-7204-0-48906700-1388073322_thumb.jp Foto da Nadar, intorno al 1880 post-7204-0-48665000-1388073360_thumb.jp(una delle ultime foto, nel 1918)

Fu un grande donnaiolo ed ebbe molte amanti nell’alta società parigina. Fra esse si annovera la famosa attrice Sarah Bernhardt (1844-1923), della quale fu anche amico e confidente e fu lui a operare per amputare la gamba dell’attrice, nel 1915.

post-7204-0-29684900-1388073390_thumb.jpBerhardt, nella celebre foto di Nadar nel 1864 (è lo stesso fotografo che la fatto anche la foto di Pozzi da giovani di cui sopra).

post-7204-0-05842200-1388073439_thumb.jpBernhardt dipinta da Bastien Lepage nel 1879.

Altra famosa amante fu Virginie Avegno-Gautreau (1861-1915), che era una signora americana, sposata con un noto banchiere parigino, passata alla storia dell’arte per essere la “Madame X” nel celeberrimo quadro dipinto John Singer Sargent nel 1884 e che causò molto scalpore e scandalo (ora il dipinto è custodito nel Metropolitan Museum of Arts). Ella fu poi

post-7204-0-50762100-1388073459_thumb.jp”Madame X”, dipinta da Singer Sargent nel 1884

post-7204-0-18343000-1388073473_thumb.jpDal dipinto di Courtois nel 1891

Indubbiamente esiste qualche collegamento tra la passione per le donne e per le monete greche..... (anche se ci vogliono diverse doti, non ultima quella economica....).

Fu grande amico dello scrittore Marcel Proust e, insieme ad Emile Zola, fu uno dei principali sostenitori di Alfred Dreyfuss durante il famoso “Affare di Deyfuss” (1894-1898).

Partecipò alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale chirurgo.

Nel 13 giugno 1918 si trovava nel suo studio medico di Parigi, quando fu assalito da un suo paziente, che due anni prima era stato da lui operato con amputazione a una gamba. Siccome era diventato anche impotente, questo paziente pretendeva un secondo intervento chirurgico, ma veniva dissuaso da Pozzi. Per tutta risposta ricevette quattro coltellate nello stomaco e l’assalitore poi si suicidò.

Pozzo fu subito ricoverato in ospedale e, ancora cosciente, diede istruzioni per il suo intervento. Ma fu inutile ed egli spirò poco dopo. Fu sepolto nel cimitero protestante di Bergerac.

Nella sua vita di esimio medico ebbe modo anche di mettere su una impressionante raccolta di monete greche di tutti i periodi e poleis.

I figli eredi poi decisero di mettere in asta la parte migliore della sua raccolta nella famosa prima asta di Naville, a Lucerna. La data era 14 marzo 1921, ma nel catalogo la data fu alterata in 4 aprile 1921. Essa consta di 3334 lotti, con ben 101 tavole fotografiche.

Il catalogo originale è molto ricercato e costoso.

Ebbe una ristampa a cura di Leu (Zurigo) e Schulman (Amsterdam), nel 1966.

Successivamente Serge Boutin, Catalogue des monnaies grecques antiques de l’ancienne collection Pozzi, Maastricht 1979, fece una ristampa in due parti, includendo anche monete di bronzo, che non erano incluse nella vendita Naville (ma non tutte sono illustrate).

Recentemente, nel 1992, l’editore Louis d’Or ha curato una nuova accurata edizione, riunendo in tre volumi il catalogo dell'asta Naville del 1921 e il lavoro di Boutin, che descrive e cataloga tutte le monete del Prof. Pozzi. Così almeno per la parte europea si ha una visione totale della collezione con anche il valore in franchi svizzeri del 1921. Ci sono anche le valutazioni comparate al mercato del 1992. Ecco il link per un acquisto conveniente (l’opera pesa oltre 4 kg !).

http://www.gadoury.com/ita/libro-128-collection-pozzi.htm

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Bellissime le foto di Nadar il piu' affermato fotografo parigino della seconda metà dell'Ottocento

Una domanda che mi sono fatto è perchò, pur essendo la Pozzi una raccolta cosi esaustiva non viene citata poi troppo spesso come referenya e ad essa le vengono preferite la Jameson e ancora piu' spesso la Weber, tra le raccolte private (mentre per le pubbliche oltre naturalmente alle Sylloge viene citata la BMC o a volte la De Luynes)

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Anch'io mi sono chiesto sulla scarsa risonanza della collezione Pozzi, come referenza.

Probabilmente era a causa del fatto che non tutti i suoi esemplari sono stati fotografati e l'asta Naville del 1921 è piuttosto rara e non facile a reperire.

C'è da una ventina di anni la ristampa venduta da Gadoury, ma ho la sensazione che non sia stata molto diffusa.... (e infatti sono ancora disponibili le copie in vendita, a prezzo quasi dimezzato rispetto al prezzo di copertina).

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Giusta l'osservazione di acraf sul collegamento fra la passione per le donne e quella per le monete greche. Bella storia, nonostante la tragica conclusione: scienziato, medico, autore di libri specialistici, interessato alla politica e alla società, amante della bellezza: un modello da imitare!

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@@acraf "Indubbiamente esiste qualche collegamento tra la passione per le donne e per le monete greche....."

E forse anche con la ginecologia! Si scherza, naturalmente. ;)

Grazie acraf per l'interessante ricostruzione. Nella collezione Pozzi, quali erano i pezzi più eclatanti, passati alla storia della numismatica? Inediti? Monete unichei o di grandissime rarità? Conservazioni super?

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Bella domanda.

Onestamente non saprei rispondere correttamente in quanto non possiedo l'originale catalogo Naville, che vale intorno a 3000 euro (!!), come dalla stima dell'asta Kuenker 102 del 2005:

post-7204-0-37136000-1388144257_thumb.pn

E sto aspettando la ristampa che ho già ordinato a Gadoury.

Ma è interessante riportare il seguente commento, tratto dalla pagina 174 del volume di John Spring, "Ancient Coin Auction Catalogues 1880-1980", Spink 2009 (un libro molti utile):

post-7204-0-44258600-1388144365_thumb.jp

Quindi secondo gli esperti, la collezione Pozzi all'epoca era considerata inferiore unicamente al famoso Jameson....

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Spero che le immagini dell'edizione gadoury non siano come quelle della Boutin (eccessivamente scure e con poca definizione, diciamo l'edizione piu "da battaglia"..)...anzi, con l'occasione, quando ti arriva, acraf facci sapere come sono le tavole. grazie

Per il resto gran collezione.

Un tempo era piu usata come testo di riferimento, oggi si predilige le sylloge o i testi specifici...

La Jameson in ristampa 1980 KALAMAI ha delle ottime immagini, non al pari dell'originale ma cmq ottime.

Anche la McClean in Ristampa è Ottima.

ciao

skuby

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Si Skuby

Mc Lean, Grose, Jameson, WEber, BMC, e Von Aulock (solo per Asia Minor) sono le collezioni private/pubbliche maggiormente citate nei riferimenti dei cataloghi di vendita

oltre naturalmente alle Sylloge (in primis la Danish ma vedo molto citata soprattutto per le emissioni di area italiana la ANS - collezione tra le piu' rappresentative)

Stride il fatto che per l'Italia le uniche Sylloge pubblicate siano quelle per le collezioni di Milano - Civiche Raccolte - (14 volumi in 4°) e il secondo volume dell'Archeologico di Firenze (a proposito il primo quando verrà pubblicato e cosa dovrebbe includere ?); Sassari, Catanzaro, Cremona e Agrigento. Le grandi raccolte che potrebbero contribuire in modo eccellente alla serie (Napoli, Palermo, Siracusa etc.) sono putroppo completamente assenti e neppure probabilmente in preparazione...

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Anch'io mi sono chiesto sulla scarsa risonanza della collezione Pozzi, come referenza.

Probabilmente era a causa del fatto che non tutti i suoi esemplari sono stati fotografati e l'asta Naville del 1921 è piuttosto rara e non facile a reperire.

C'è da una ventina di anni la ristampa venduta da Gadoury, ma ho la sensazione che non sia stata molto diffusa.... (e infatti sono ancora disponibili le copie in vendita, a prezzo quasi dimezzato rispetto al prezzo di copertina).

Visto che, grazie ad Acraf, si è parlato di questo importante collezionista, segnalo che a questo indirizzo è disponibile in pdf (anche ad altissima definizione) il catalogo della collezione Pozzi venduta da Naville nel 1921. Al secondo indirizzo indicato qui sotto potete trovare numerosi cataloghi di aste dei primi decenni del '900: è un'iniziativa senza dubbio meritoria dell'Università di Heidelberg, che mi pare opportuno rendere nota sul forum.

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/kundig_naville1921_04_04/0007?sid=226b5390987b8cbfec053006365c7891

http://www.arthistoricum.net/themen/portale/german-sales/auktionskataloge/

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Ho fatto un rapido controllo per le monete di Naxos (a caso) e ho verificato che sembrerebbero le stesse riportate nella ristampa della collezione Pozzi curata da Serge Boutin ma disposte nelle tavole in modo differente rispetto alle tavole del catalogo Naville del 1920

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Ringrazio Bartolus per l'utilissima segnalazione. M'ero scordato di verificare il catalogo Naville sul sito di Heidelberg, veramente meritorio (e credo ancora poco noto al pubblico...).

Per converso l'opera di Boutin è piuttosto scadente, specialmente riguardo la qualità delle foto (concordo che sono troppo scure). Purtroppo spesso le ristampe non riescono a riprodurre la stessa qualità delle edizioni originali.

Sicuramente qualche pezzo della collezione Pozzi è confluito in qualche museo. Ad esempio l'ANS di New York ne possiede diversi. Basta cliccare sul suo sito e cercare la collezione delle greche e poi scrivere sul relativo motore di ricerca la parola "Pozzi". Compariranno alcuni pezzi di quella collezione.

Come ad esempio questo, che era nel lotto 3141 di Naville 1.

post-7204-0-52421600-1388249474_thumb.jppost-7204-0-07648300-1388249494_thumb.jp

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Ciao a tutti,

questo benedetto uomo aveva una collezione di monete delle antiche zecche campane da paura.

Mi riferisco alle monete che vanno dalla n. 56 alla n. 70; poi c'è la n. 73 Fensernia mai vista.

Saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro
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Se qualcuno vuole poter consultare i famosi cataloghi di asta Naville, può scaricarli qui:

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/_md_search_artsales?id=387&md_query_cat0=mods%2Fname&md_query_var0=Naville&md_query_cat1=mods%2FtitleInfo&md_query_var1=&md_query_cat2=ft_query&md_query_var2=&md_query_cat3=all&md_query_var3=&md_query_cat9=sammlung&md_query_var9=20%2C27&md_query_sort=mods%2Fname%2Faut%2F0%2FdisplayForm

e invece i successivi cataloghi di Ars Classica (compresa la famosa n. 16 con la collezione di Spencer Churchill):

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/_md_search_artsales?md_query_cat0=mods%2Fname&md_query_var0=Ars+Classica&md_query_cat1=mods%2FtitleInfo&md_query_var1=&md_query_cat2=ft_query&md_query_var2=&md_query_cat3=all&md_query_var3=&md_query_inhaltsverz=1&md_query_cat9=sammlung&md_query_var9=20%2C27&sid=9ff231c95ca3a2a9b4ffb0cbd742ccd9&md_query_sort=mods%2Fname%2Faut%2F0%2FdisplayForm

Stranamente è parecchio lacunosa la disponibilità delle famose aste tedesche di Jacob Hirsch (ad esempio manca l’asta 26 del 23-24 maggio 1910, che mise in vendita i doppioni del museo di Berlino, provenienti dalla collezione Loebbecke):

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/_md_search_artsales?md_query_cat0=mods%2Fname&md_query_var0=Hirsch+Jacob&md_query_cat1=mods%2FtitleInfo&md_query_var1=&md_query_cat2=ft_query&md_query_var2=&md_query_cat3=all&md_query_var3=&md_query_inhaltsverz=1&md_query_cat9=sammlung&md_query_var9=20%2C27&sid=9ff231c95ca3a2a9b4ffb0cbd742ccd9&md_query_sort=mods%2Fname%2Faut%2F0%2FdisplayForm

Una chicca è l’asta Schlessinger 13, del 4 febbraio 1935, che ha venduto una importante collezione di monete greche dell’Hermitage Museum, con una bella serie di pezzi ellenistici (anche i Sovietici avevano bisogno di denaro attraverso la Germania….):

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/_md_search_artsales?md_query_cat0=mods%2Fname&md_query_var0=Schlessinger&md_query_cat1=mods%2FtitleInfo&md_query_var1=&md_query_cat2=ft_query&md_query_var2=&md_query_cat3=all&md_query_var3=&md_query_inhaltsverz=1&md_query_cat9=sammlung&md_query_var9=20%2C27&sid=9ff231c95ca3a2a9b4ffb0cbd742ccd9&md_query_sort=mods%2Fname%2Faut%2F0%2FdisplayForm

Apparentemente assenti i vecchi cataloghi italiani di Ratto, Sambon, ecc.

Qualcuno può segnalarmi altri buoni siti dove poter scaricare vecchi cataloghi di asta numismatici (sempre importanti quando si deve condurre degli studi su determinate zecche....).

Buon divertimento….

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La collezione Pozzi è sicuramente fra le più importanti e merita uno studio approfondito.

Purtroppo esistono delle discrepanze insanabili fra il catalogo d'asta Naville e quello redatto dal Boutin.
E ciò non riguarda solo i bronzi, ma anche gli argenti. E' sufficiente notare la parte relativa alla Daunia(Arpi!) per rendersene conto.

Fare ricerca attraverso i cataloghi d'asta, peraltro fondamentali, in Italia, è quasi impossibile.

Ben diversa è la situazione in Francia e in Germania.

Quindi, chiederei ad Alberto di fare un elenco delle collezioni più importanti(greche, aes grave, romano repubblicane) passate in asta, attraverso il catalogo di John Spring, e provvedere, sottoscrivendolo in tanti, ad inviarlo all'Università di Heidelberg, pregando, anzi supplicando, di porre i rispettivi cataloghi online.

Sarebbe un bel passo avanti per la ricerca.

Saluti.

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Per la collezione Spenser, devo far notare che, purtroppo, essa venne esitata insieme ad altre collezioni e non vi sono indicazioni nel catalogo per distinguere i pezzi. E questo succede molto spesso. Vedasi anche il caso dei duplicati degli esemplari del British Museum.

Modificato da Vincenzo
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Le discrepanze di cui parla Vincenzo sono dovute al fatto che non tutte le monete della collezione Pozzi furono vendute nella famosa asta I di Naville. Mentre Boutin stava facendo il catalogo di tutta la collezione. Tuttavia il Boutin completò solo la parte delle monete dell'area europea. Ne restò così fuori l'Asia e l'Africa. Quindi usando la Pozzi come riferimento si farebbe confusione tra il catalogo (Boutin) e la vendita (Naville).

Arka

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Vi sono molte collezioni per le quali si dispone del cstalogo della vendita all'astA e della pubblicazione relstiva alla collezione, spesso redatta con criteri piu' scientifici.

Ad esempio per la collezione Rosen di monete arcaiche abbiamo il catalogo muenzen und medaillen sel 1987 e la pubblicazione dell'Ans che la descrive compiutamente (avremmo addirittura pure un catalogo della mostra eventualmente) . Cio' non toglie che la Rosen sia un preciso riferimento per molte monete arcaiche e che addirittura si citino ambedue le referenze

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Partendo dal presupposto che sono completamente rassegnato al fatto che non vedrò mai cataloghi d'asta online delle ditte italiane, mi domando se vi sono quelli stranieri e precisamente:

1)Etienne Bourgey;

2)Emile Bourgey;

3)Christie;

4)Dorotheum;

5)Dupriez;

6)Feuardent;

7)Florange;

8)Glendining;

9)Hoffmann

10)Munz und Medaillen;

11)Numismatic Fine Arts;

12)Platt;

13)Rollin & Feuardent;

14)Schulman;

15)Serrure;

16)Sotheby;

17)Stack's

18)Vinchon.

Qualcuno ha un'idea?

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